quote:Risposta al messaggio di ormon71 inserito in data 29/08/2014 22:23:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In partenza giorno 04/09 dal "profondo SUD", confidiamo nel bel tempo. Preso nota di tutte le tue indicazioni, speriamo proprio di rilassarci durante queste due settimane. Saluti Orazio Nato per divertirmi, costretto a lavorare.
quote:Risposta al messaggio di Oscandu inserito in data 02/09/2014 12:43:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> allora come vanno le piovose vacanze in friuli? Seppur solidale con tutti i pugliesi che in queste ore vivono il dramma dei nubifragi e delle pioggie intense, dico..non siate tristi, c'è chi il dramma del brutto tempo lo vive tutto l'anno!! Il sole è vita, è liberta è energia e le piu grandi culture e arti del mondo sono nate e cresciute nei paesi caldi e mai al freddo. Ps: i marocchini in spiaggia quest'anno vendevano ombrelli!! e non è uno scherzo[V][V][V][V] ♂rmon71
quote:Risposta al messaggio di mammottola inserito in data 06/09/2014 06:49:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Questo è il punto, qui non troverai mai quel bel tempo che servirebbe per godersi l'aria aperta. Avevo avvisato che questo è il peggior posto d'europa. C'è una certa attinenza con le piaghe d'Egitto che nel passato secondo la Bibbia diceva cosi: Tramutazione dell'acqua in sangue ( non ancora ma ci stiamo lavorando ) Invasione di rane dai corsi d'acqua (queste le abbiamo) Invasione di zanzare (su questo..non ci piove..ne abbiamo una buona scorta) Invasione di mosche (celo) Moria del bestiame ( si per annegamento...) Ulcere su animali e umani (dal nervoso qui tutti abbiamo gastriti e problemi intestinali) Grandine (già dato..) Invasione di cavallette (da verificare...ma non lo escludo) Tenebre (riferito al buio..che grazie al cielo sempre grigio ci rimangono solo poche ore di luce) Morte dei primogeniti maschi ( questo per fortuna no, ma qui, chiusi in casa a causa della pioggia, ci si accoppia poco e alla fin fine il risultato è pressapoco lo stesso...[:(]) Riflettete.... ♂rmon71
quote:Risposta al messaggio di ormon71 inserito in data 29/08/2014 22:23:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Eccoci! Le notizie non son più calde, ma tant’è Mi scuso per il ritardo di questo intervento, ma il rientro dalle ferie non è stato gratis: arretrati al lavoro e montagne, più alte del Coglians, di roba da lavare e stirare… Premetto che la nostra esperienza in Friuli, dal 9 al 23 agosto, è stata decisamente umida e questo ha inevitabilmente condizionato il programma, ma non siamo tornati a casa troppo delusi piuttosto vogliosi di tornare per ripetere esperienze sotto una diversa “luce” e fare cose che, causa maltempo, abbiamo tralasciato Questo, schematicamente, il nostro giro Pedavena, Feltre: pranzo con specialità feltrine e ottima birra presso la Birreria Pedavena Belluno: visita alla città, piccola e carina, e pernottamento nell’area parcheggio di Limbioi. Da qui si raggiunge il centro in pochi minuti tramite una scala mobile. Fortogna: visita al cimitero delle vittime del Vajont (monumento nazionale) Passiamo dal Veneto al Friuli… Diga del Vajont: visita guidata alla diga Cimolais: paese del parco naturale delle Dolomiti Friulane che qui ha una delle sue sedi. Nonostante le molte possibilità di escursioni preferiamo rilassarci lungo il torrente Barcis: anche qui un paio di giorni di relax totale sulle sponde del lago dal colore smeraldo e sulle rive dei torrenti Varma e Cellina. Area di sosta sempre piena, ci appoggiamo al camping comunale S.Francesco (15€ a notte con tessera plein air) Maniago: brevissima visita alla città dei coltelli. Spilimbergo: passeggiata notturna sotto il diluvio e pernottamento nell’area gratuita (elettricità compresa!) Abbiamo un piccolo contrattempo che ci costringe a prolungare il pit stop. Salta quindi la visita guidata a Spilimbergo (audioguide disponibili all’ufficio del turismo). Quando riusciamo a ripartire facciamo un giretto a S.Daniele del Friuli (bella la chiesa dipinta di S.Antonio) , proseguiamo verso Gemona (centro storico e duomo) e pernottiamo a Venzone (anche qui rapida visita al centro e al duomo completamente ricostruiti dopo il terremoto del ’76), l’unico tra i paesi attraversati fino ad ora a non avere un’area di sosta ma dove si può sostare e dormire tranquillamente nei pressi delle scuole. A tutti questi paesi dedichiamo poco tempo, ne meritano sicuramente di più. Ma torneremo. Laghi di Fusine: Posto stupendo. Sosta e pernottamento nel parcheggio del lago superiore. Giro ad anello dei due laghi e passeggiata lungo il rio Lago. Il meteo non concede di più, salta quindi la camminata al rifugio Zacchi Lussari: parcheggiato il camper nei pressi della cabinovia di Caporosso, saliamo lungo la via del Pellegrino fino al Monte Santo di Lussari. Le nuvole e la pioggia rovinano la bellezza del luogo nascondendo molto, per non dire tutto. Ci consoliamo con un ottimo pranzo (frico e polenta) alla Rosenwirth Hutte, proprio di fronte al santuario. Consigliatissimo. Rientro per la stessa via (lamponi!) Tarvisio: pernottamento presso l’area a pagamento. Visita al paese e shopping alle bancarelle dell’Alpenfest Cave del Predil: visita guidata alla miniera. Un po’ troppo breve e “turistica”, ma interessante. E’ tardi e non riusciamo a vedere il Museo della grande guerra Valico di Fusine: pernottamento nella nuova, bellissima area sosta in loc. Piana di Ratece. Posto spettacolare. Dovendo trovare difetti direi che è un po’ isolata (ma non sono sicura che sia un difetto!) e che la canna per il carico dell’acqua è la stessa utilizzata per la pulizia delle cassette. Motivo per cui noi abbiano caricato dalla fontana ristrutturata della ex-stazione. L’area si trova proprio di fianco alla ciclabile che in inverno diventa pista di fondo. La mattina pedaliamo in direzione Slovenia, attraversiamo Kanjska Gora e Mojstrana, e solo i lavori in corso a cinque km da Jesenice ci fanno optare per il rientro in camper dopo una piacevolissima e rilassante pedalata di una quarantina di km. Dopo pranzo scendiamo, sempre in bici e sempre sulla splendida ciclabile, a Tarvisio. Giretto tra le bancarelle dell’Alpenfest e rientro, in leggera salita, all’area sosta. Piani del Montasio: strano ma vero…giornata con tempo stupendo. Decidiamo di salire al Montasio. Peccato che la stessa idea, lo stesso giorno, l’abbia avuta il resto del mondo! Riusciamo faticosamente a parcheggiare in uno spiazzo lungo la strada a un paio di km, o forse più, dal parcheggio vero e proprio. Da lì torniamo verso i piani e, raggiunto il rifugio Brazzà iniziamo la nostra salita alla cima del Terrarossa. La vista superlativa, l’incontro con le marmotte e soprattutto con i camosci, la soddisfazione di arrivare in cima dopo un discreto dislivello ci fanno affermare che questa escursione e questa giornata resteranno nei nostri cuori e tra i nostri ricordi per molto molto tempo. Prima di rientrare in camper la tappa d’obbligo è a malga Montasio per rifornirsi di formaggio e yogurt. Lungo la strada raccogliamo i mirtilli: domani colazione con prodotti a km zero! Sella Nevea: pernottiamo nel parcheggio nei pressi della Guardia di Finanza e il giorno successivo saliamo in funivia al rifugio Giberti. Sembra davvero di atterrare sulla luna. A ricordarci che siamo ancora sulla terra cavi e tralicci degli impianti di risalita. Decidiamo di raggiungere Sella Prevala, escursione in parte su nevaio. Nonostante i 2.067 metri la meravigliosa vista sulle Alpi Giulie la possiamo solo immaginare. Le nuvole avvolgono tutto. A intuito, causa indicazioni e cartelli inesistenti o forse nascosti dalla neve, raggiungiamo la mulattiera del Poviz (sentiero C.A.I. 636) costruita nel 1915 per collegare i reparti militari in quota col fondovalle che, tra flora spontanea e formazioni carsiche, ci riporterà in paese (lamponi). Ciclabile Alpe-Adria (Tarvisio-Carnia): parcheggiato il camper alla stazione di Tarvisio-Boscoverde, scarichiamo le bici e raggiungiamo la ciclabile AlpeAdria che percorriamo sino a Resiutta dove, per il momento, la pista termina. Da lì, su strada normale, arriviamo alla stazione di Carnia e in pullman rientriamo a Tarvisio-Boscoverde. L’idea era di tornare in treno, ma la prima corsa sarebbe stata dopo tre ore, optiamo quindi per il bus. Dopo una bella doccia torniamo a recuperare le bici legate a un palo davanti alla stazione di Carnia. Nonostante incompleta e con tratti promiscui su strade a basso scorrimento, questa ciclabile è davvero molto bella. E’ stata ricavata dal vecchio tracciato della ferrovia Pontebbana e attraversa viadotti, gallerie, ex-stazioni (bellissima quella di Chiusaforte). Purtroppo l’abbiamo percorsa col maltempo e probabilmente, dal quello che abbiamo potuto constatare, eravamo gli unici italiani. Consiglio culinario: pollo, patatine e birra al ristorante Buon Arrivo di Resiutta. Anche da asporto. Pal Piccolo: tranquillo pernottamento al passo di Monte Croce Carnico. Proprio dal piazzale appena prima del confine, dietro l’ex caserma, inizia il sentiero storico 401. La vetta del Pal Piccolo è stata teatro di un’aspra contesa durante la prima guerra mondiale ed è ancora disseminata di resti di opere belliche. Qui è stato allestito un museo all'aperto in cui sono visibili labirintici camminamenti e trinceramenti austro-ungarici e, sul versante italiano, il "Trincerone" un lungo sistema difensivo in cemento. Luoghi ricchi di storia e suggestione. Ma quanto erano vicini? 200/300 metri al massimo. Molte le possibilità di approfondimenti ed escursioni, ma anche questa volta, purtroppo, il meteo impone un veloce rientro al camper. Timau: ci fermiamo in questo piccolo paese parcheggiando di fianco all’imponente chiesa di Cristo Re (bel Crocifisso) , davanti al monumento dedicato alle Portatrici Carniche. Visitiamo l’interessante Museo "La Zona Carnia nella Grande Guerra 1915 - 1918", gestito e curato da un gruppo di volontari, dove sono esposti reperti trovati sui monti circostanti, oltre a documenti e fotografie. Il nostro doveroso omaggio a cento anni dalla Grande Guerra. Collina, Forni Avoltri: rimane poco tempo, i giorni di ferie sono agli sgoccioli e dobbiamo fare delle scelte. Dopo un breve consulto optiamo per la salita al Volaia. Da Forni Avoltri teniamo l’indicazione “rifugi” e arriviamo a Collina dove, dopo il paese, c’è un campeggio. Possibilità di sosta libera davanti al camping, ma questa volta decidiamo di entrare (17€ a notte). Ci alziamo con il cielo azzurro e senza nuvole (sogno o son desta?) e ci incamminiamo verso il passo Volaia seguendo il sentiero 144 che inizia dal rifugio Tolazzi a pochi minuti dal campeggio. In quota incontriamo prima il rifugio Lambertenghi-Romanin e, a dieci minuti, ma “diviso” da un virtuale confine, il Pichl Hutte. Nel mezzo lo splendido bacino naturale del Lago Volaia. Il colpo d’occhio è notevole, uno spettacolo. Purtroppo non è sempre stato così, anche in questo luogo da cartolina le tristi vicissitudini della Grande Guerra hanno lasciato il segno con trincee, grotte e baraccamenti visibili e visitabili. Purtroppo il tempo si guasta rapidamente e anche questa volta dobbiamo rientrare. La meta del giorno successivo è il rifugio Marinelli. L’escursione è breve, un paio d’ore dal camping e sappiamo di non poterci permettere di più perché partiamo con nuvole già minacciose. Il rifugio è molto frequentato, probabilmente anche per le meravigliose portate che vediamo servite ai tavoli. Sul link si dice che qui le montagne si congiungono con il cielo, con scorci incantevoli, verdi pascoli, boschi incantati…noi ci accontentiamo di vedere uno splendido rifugio immerso in una nuvola bianca! Al rientro scorta di mirtilli salutati dai fischi delle marmotte…domani si torna a casa. Conclusioni: difficili. Il maltempo ha concesso poche tregue. Peccato, perché abbiamo visitato posti che non hanno nulla da invidiare a mete più blasonate. Confermiamo il titolo del post: qui il turista itinerante ha la vita facilitata. Possibilità di sosta praticamente ovunque, quasi inesistenti i divieti e le sbarre, aree attrezzate frequenti,campeggi a prezzi più che popolari, mai avvertito senso di insicurezza (solo da Gemona abbiamo scelto di andarcene causa presenza nomadi rumorosi). E i Friulani? Impossibile definire le tante persone incontrate con un unico aggettivo. Diciamo che abbiamo incontrato una gentilezza discreta e non invadente che abbiamo sinceramente apprezzato. E per finire grazie a tutti voi che avete partecipato a questo post con idee e informazioni, nessuna guida potrebbe fare meglio. Permetteteci un ringraziamento particolare a Ivan che ha fatto di tutto per convincerci a desistere, e leggendo il nostro resoconto starà pensando “ve lo avevo detto”, ma che nello stesso tempo con i suoi affascinanti consigli ci ha attirato nella “trappola” friulana. A presto. Mandi Patrizia&Alessandro Ultima annotazione. Per chi fosse interessato a visitare queste zone alcune dritte bibliografiche GIULIE OCCIDENTALI Meridiani-Montagne ALPI CARNICHE Meridiani-Montagne Dolomiti Orientali e Alpi Friulane TCI Le ultime valli – camminate di confine in Friuli Venezia Giulia autori vari Aspro e dolce mauro corona Il racconto del Vajont marco paolini-gabriele vacis E nonostante il TomTom: carta turistica stradale Veneto, Friuli Venezia Giulia 1:200.000 Touring Editore
quote:Risposta al messaggio di ormon71 inserito in data 05/09/2014 22:25:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Devo dire che tutto sommato non ci è andata male, anzi[:D], questo è quello che abbiamo fatto: 05/09/2014 Aquileia, visita ai resti romani, salita sul campanile (127 scaloni!!), tempo ottimo; 06/09/2014 Gradisca d'Isonzo, visita al Sacrario "RE DI PUGLIA, tempo ottimo; 07/09/2014 Gorizia, visita al Castello ed ai Musei Provinciali, tempo ottimo; Palmanova, visita della città e in serata, "RIEVOCAZIONE STORICA - A.D. 1615 PALMA ALLE ARMI" con fiaccolata notturna di chiusura, ammainamento del Gonfalone – Piazza Grande, Fuochi in fortezza, qualche accenno di pioggia; 08/09/2014 Gorizia, escursione al Parco della Pace del Monte Sabotino, tempo ottimo; 09/09/2014 Cividale del Friuli, visita alla città, Museo Archeologico Nazionale, Tempietto Longobardo, Monastero di S. Maria in Valle, Cappella Palatina, tempo ottimo; 10/09/2014 Udine, visita della città e al Castello, Gemona, tappa di transito veloce visita sotto la pioggia e nel pomeriggio arrivo a Tarvisio, sempre sotto la pioggia; 11/09/2014 Parcheggiamo il camper nei pressi della cabinovia di Camporosso per andare al Santuario del Monte Lussari, tempo da lupi in cima e nebbia a go go!, nel pomeriggio visita di un Fortino del " Vallo Alpino del Littorio" presso Valbruna - Malborghetto, Dopo escursione su Anello verde in Val Saìsera, tempo coperto e qualche lieve piovasco, Nel tardo pomeriggio, spostamento ai Laghi di Fusine, ; 12/09/2014 Escursione fino al Rifugio Zacchi, tempo eccellente; 13/09/2014 Cave del Predil (Raibl), visita guidata alla Miniera e sosta per foto al Lago, tempo coperto, Inizio trasferimento a Sauris, con arrivo in serata, parcheggio presso l'ormai famoso prosciuttificio Wolf e immancabile acquisto di prodotti vari, tempo sereno; 14/09/2014 Escursione alla "Sella di Festons" con partenza da Sauris di Sopra, tempo prettamente estivo, nel tardo pomeriggio trasferimento a Feltre, inizia il rientro; 15/09/2014 Vignui, escursione nella Valle di San Martino, tempo ottimo, in serata previsto arrivo ad Arquà Petrarca, visita notturna del borgo; 16/09/2014 Visita alla Casa di Petrarca e prima di pranzo ci spostiamo per iniziare il viaggio di rientro. 20/09/2014 Questo invece, è quello che ci tocca fare per stare un pò freschi qui da noi: Ma la pacchia è finita e lunedì si ritorna a sfornare PIL! Saluti Orazio Nato per divertirmi, costretto a lavorare.
http://messaggeroveneto.gelocal...
PdAquote:Risposta al messaggio di bonf2929 inserito in data 28/09/2014 19:17:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Aggiungo, avendolo fatto personalmente, che è possibile farsi inviare la guida scrivendo a info@turismo.fvg.it, indicando il proprio recapito. Rispondono immediatamente e inviano al recapito indicato nel giro di pochi giorni. In ogni caso qui è possibile scaricarlo on-line, ma senza la mappa con la posizione dei vari siti [url]http://www.turismofvg.it/ProxyVFS.axd?snode=56222&stream= Oppure qui si possono esaminare le singole schede delle strutture [url]http://www.turismofvg.it/POI/Map?Filter=2370#PagerStartIndex=0 Colgo l'occasione per ringraziare la Regione FVG per l'ottima iniziativa e che sia di ispirazione alle altre regioni d'Italia [;)][;)] Saluti e buoni km a tutti. Bruno Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)