Ciao a tutti.... posso permettermi di dire la mia?
Se l'impianto è a bassa temperatura sicuramente pensare alla pompa di calore può essere una valida soluzione. Il fatto che la casa sia bene o male isolata ha sicuramente il suo peso, in ogni caso che comanda è la temperatura di mandata e la potenza da erogare...vediamo di dare qualche numero:
Calcolatrice alla mano, (conti fatti e rifatti, che qualunque operatore del settore può confermare), la convenienza della pompa di calore rispetto alla caldaia a condensazione, la si ha quando il C.O.P. (Coefficient Of Performance) supera il valore di 2,7, ovvero quando la p.d.c. consumando 1 Kw di energia elettrica, ne eroga 2,7 termici. A parità di potenza, più alta è la temperatura erogata, più basso è il COP.
C'è da fare subito una discriminante sulla sorgente energetica, ovvero aria o acqua (il suolo con sonda geotermica lo escludiamo subito per gli alti costi : una o più trivellazioni da 100 o 150 metri a seconda della composizione del sottosuolo, anche se tale impianto valorizza il terreno, in quanto la sonda rimane ed è utilizzabile per moltissimi decenni).
L'acqua ha una temperatura pressochè costante e il COP di queste macchine può raggiungere e mantenere per tutta la stagione valori anche superiori a 5, quindi molto elevati. Per le pompe di calore con sorgente acqua, c'è da dire che se l'acqua arriva da sola (pozzo artesiano) o la devo pompare al massimo da una ventina di metri dal sottosuolo vale ancora la pena, se l'acqua è più sotto, l'energia spesa per spingere su l'acqua mi fa perdere in parte o del tutto la convenienza. Se poi la devo pagare (acquedotto) proprio non vale neanche la pena di prendere in considerazione.
Per quanto riguarda l'aria, le condizioni di esercizio standard cui si fa riferimento sono temperatura di mandata a 35°C (è la temperatura a cui l'acqua entra nei circuiti dell'impianto a pavimento), con 7°C di temperatura esterna, in queste macchine, a queste condizioni, si raggiungono COP di 4,6-4,8. è chiaro che quando l'aria è più fredda la resa (COP) è minore, così come la potenza erogata, quindi nella scelta della macchina si dovrà fare attenzione al fatto che, (in zona climatica E) la resa alla temperatura di -5°C sia sufficiente a coprire i fabbisogni dell'edificio. (A onor di cronaca vi sono macchine che hanno resa constante fino a temperature oltre ai -10°C, ciò si ottiene con particolari accorgimenti nel circuito frigorifero, ma non entro nel merito, inoltre la resa è costante ma il COP cala, quidi salgono i consumi e la potenza elettrica impegnata). Quindi utilizzando una pdc ad aria, quello che si deve guardare, non è tanto il COP puntuale, ma quello medio stagionale: se è sopra i 2,7 conviene rispetto alla caldaia, se è sotto non conviene.
Per quanto riguarda la potenza, un impianto a pavimento in un edificio mediamente isolato (cappotto interno di 3/4 cm, doppi vetri thermopan (anni 80/90) alle finestre, interpiani su locali freddi coibentati 3-4 cm) può essere fatto lavorare a circa 65/75 watt al metro quadro.... di più non si può a meno di avere temperature di mandata elevate, con tutte le conseguenze del caso (pavimento troppo caldo, gambe gonfie, resa inferiore della macchina... etc...), quindi nel tuo caso, 150 mq X 75 W/mq = 11.250W ovvero 11, 25 Kw.
E' una potenza piuttosto importante: considerando un COP medio di 3,5, la potenza assorbita sarà di 11,25/3.5= 3.2 Kw elettrici, che dovrai avere disponibili H24, il che, ti porta a dover fare un contratto enel di almeno di 6 Kw, con tutti i costi annessi (che poi per questioni di efficienza dei motori elettrici sarebbe meglio avere il trifase, il che comporta ulteriori casini per l'impianto di casa, dal quadro elettrico generale al fatto di dover bilanciare i carichi sulle tre fasi).
Come giustamente hanno suggerito qui sopra, mentre la caldaia, generalmente, ha potenza in eccesso rispetto al fabbisogni, quindi "è in grado di preparare l'acqua calda sanitaria" molto velocemente (se hai un boiler) o addirittura in istantaneo, la pompa di calore, che viene scelta "giusta giusta" necessita senz'altro di un accumulo, che andrà dimensionato in base al numero degli occupanti e al numero di bagni, sicuramente non meno di 200 o 300 litri (più è grande l'accumulo, più bassa potrai tenere la temperatura dell'acqua sanitaria e quindi mantenere alta la resa della pdc, durante la sua preparazione).
A complicare le cose ci si mette il nostro clima: diversamente dalla citata Svezia, ma tutto il nord europa in genere, noi abbiamo l'aria ricca di umidità, (soprattutto nella tua zona dove anche la nebbia la fa da padrone) che, a temperature prossime allo zero, ghiaccia sullo scambiatore esterno della pompa di calore, costringendo la macchina a interrompere l'erogazione di calore, invertire il ciclo frigorifero per sbrinare velocemente e riprendere il funzionamento.... operazione che dura qualche minuto, ma che comporta consumi elevati e quel fastidioso funzionamento intermittente, che penalizza la resa globale del sistema e, a volte, anche il comfort.
Come vedi, per abitazioni di classe energetica alta (dalla C in avanti), la "convenienza economica" ad andare
gas free ha confini molto labili e soprattutto si complica la vita (impiantisticamente parlando...). Se avessi uno storico dei consumi di gas, si potrebbe fare una simulazione sufficientemente veritiera di quello che potrebbe essere la spesa andando ad elettricità piuttosto che a gas.....
Come già suggerito poi il fatto di avere solo la pompa di calore può essere un limite in caso di guasto (eventualità piuttosto remota ma non impossibile). Una caldaia bene o male è in grado di ripararla chiunque, un compressore da sostituire, al di la del tempo di fermo macchina, non è alla portata di tutti.... (anche a livello di reperibilità ricambi... mai visto un centro assistenza avere un compressore in magazzino, mentre un bruciatore è più facile da trovare...).
Se proprio vuoi, esistono sistemi cosiddetti IBRIDI, ovvero caldaia abbinata alla pompa di calore (che a questo punto non serve che sia della potenza dell'impianto). Nella centralina di sistema imposti i costi energetici e la macchina calcola momento per momento la convenienza economica, per cui attiva solo la pompa di calore, solo la caldaia o entrambe, per darti la massima resa con la minima spesa.
Questa scelta ti consente di partire a gas e integrare in un secondo tempo, inoltre, cosa da non trascurare, a meno di una sphiga cosmica, non rimarresti mai a piedi.....
Un punto sicuramente a favore della pompa di calore è che d'estate è in grado di produrre acqua fredda, da far girare nell'impianto a pavimento (SOLO SE PROGETTATO E COSTRUITO PER QUESTO SCOPO) o nei ventilconvettori, e ti fa anche il fresco......
Spero di esserti stato d'aiuto....
ciao
Luca PN
"Venderemo cara la pelle" (Louis Vuitton)
Modificato da luke66PN il 27/11/2016 alle 22:56:22