Inserito il 23/10/2014 alle: 09:00:43
ciao ragazzi...sono "riapparso", per rispondere a Tommaso, che ha acquistato il suo nuovo "Helpy" 4x4, direttamente dalla società autostrada A22...Tommaso è troppo forte..
bando alle "ciance", è stato un viaggio bellissimo, avrei centinaia di fotografie, tutte ok...il giro è iniziato nel suk di Tetouan (poco visitata da turisti), è proseguito poi per Chefchaouchen, Ouazzane,Moulay-Idriss (città santa, non visitabile fino al 1920) l'unica, dove abbiamo "sentito" un pò di ostilità, Meknès, Fes (una dura realtà), Ifrane, Foret du Cedre de Azrou, Gorge du Ziz con Ar-Rachidia, source bleue de Mescki,fino all'Erg Chebbi di Merzouga, dove abbiamo trascorso 3 notti, temp. media in camper quasi all'ombra 40°c. Ci siamo poi diretti verso ovest, Tinerhir,Ouarzazate, Ait-Benaddou, con i teatri di posa naturali, ridiscendendo poi in direzione Vallée du Dràa, che abbiamo percorso fino a Zagora. Da Zagora, da soli, (l'altro equipaggio si è "rifiutato" di proseguire) ci siamo diretti verso Tagounite, M'hamid fino all'Oued Dràa, (incredibile, abbiamo beccato una giornata di pioggerella e visibilità scarsissima) quindi, non ci siamo inoltrati su piste sterrate, anche se in buone condizioni (se t'insabbi sono ca..i).
Recuperato l'altro equipaggio, ci siamo diretti per un'opportuna "siesta marina" a Sidi Ifni, sull'Atlantico, (passando prima da Taliouine, Tafraoute) dove ci siamo fatti 4 giorni di pesce. Successivamente sarebbe stata ns. intenzione assistere al mercato di dromedari di Guelmim, ma abbiamo assunto info, in quanto, ormai, è diventato una "scenografia" per viaggi organizzati, finte vendite e finte liti fra loro.
Siamo quindi risaliti verso Essaouria, un suk formidabile e l'unico in cui non siamo stati "sollecitati" all'acquisto, poi Marrakech, ma, a circa un centinaio di km. dalla meta, buco una gomma, svito i 5 bulloni e la gomma è "saldata" al mozzo. Svitol, martello, pietroni, nulla, dopo 2 ore, il cerchione non scende, Decido di chiamare Mapfra Estero, nessuno parla Italiano, io non ricordavo il termine in Francese di cerchione, quindi mi passano uno Spagnolo, ma anche lui non capisce. Decido di fare da solo, rimontare il cerchione, lasciando i bulloni ad un paio di mm. dalla chiusura totale, abbasso il camper ed ancora non si muove, decido di fare avanti/indietro 2 volte, per circa 20 cm., rialzo il camper e si vede un leggerissimo distacco dal mozzo e, dopo alcune martellate, la ruota scende, con un'applauso e fischi, come nei concerti. Quindi, la lezione è...se si parte per viaggi "importanti", meglio togliere i 4 cerchioni, prima di partire, perchè il sale invernale "incolla" quasi come una saldatura.
La cosa negativa è che ho "pizzicato" la gomma, quindi ho lasciato quella di scorta (nuova).
A Marrakech, troviamo un parcheggio a 100 mt. dalla Kotubia, (i parcheggi sono abusivi, con controllo h24 a 70 DH al gg.) comodissimo anche per la piazza Djemaa Fna, restiamo stregati dai cobra e vipere cornute presenti fino al crepuscolo ed abbiamo presunto che qualche "fuga" di rettili ci sia già stata.
Il suk di Mrch è unico, le sollecitazioni all'acquisto rasentano la molestia, abbiamo visto la tintura della lana come 2000 anni fà, la cottura del pane nei forni solo per famiglie, si torna "indietro" di secoli, oltre a visitare palazzi dove abbiamo trovato intere squadre di fotografi, impegnati con modelle e cavalli arabi di razza, per riviste d'alta moda.
Lasciamo Mrch in direzione Cascade d'Ozoud, ed entriamo nella struttura più bella del Marocco, Camping ZEBRA gestito da Renate (renate@campingzebra.com) ed anche "base" di molti viaggiatori tedeschi. Approfittiamo anche delle cuoche berbere per gustarci un buonissimo cus-cus,. Visitiamo le cascate, a piedi, fino alle 22 sorgenti naturali che sgorgano dà sotto una montagna, accompagnati, molte volte da un odore di rifiuti bruciati. (purtroppo in moltissime zone del Marocco i rifiuti vengono bruciati, ed anche nei dintorni dell'area si utilizza tale sistema, provocando odori nauseabondi). El-Jadida, sull'oceano, ci aspetta, sulla terrazza che guarda il porto ci fanno un tè alla menta a "costi europei", un pò deludente, molto sporca con forti segni di degrado.
Segue poi, Casablanca, in visita alla Grande Moschea 24 euro 2 pers, con guida lingua Italiana (laureato a Bologna in storia e letteratura straniera) che a fine giro dice " la mancia non è obbligatoria, ma se c'è, è ben accetta.
Il giorno dopo "leviamo le ancore" molto in fretta, il ns. parcheggio si stà riempiendo a dismisura, causa l'affluenza di persone alla grande Moschea per la festa del montone (4 ottobre) e resteremo senza "pescado", in quanto, le attività lavorative sono ridotte all'essenziale.
Riprendiamo il viaggio, dopo esserci riposati un giorno in un campeggio di Mohammedia (la connessione internet, ci dà notizia dei cori pro/Isis del giorno prima allo stadio di Casablanca, la "cosa" ci inquieta un pò) in direzione di RABAT, dove parcheggiamo "in sicurezza" (non ci sono campeggi), sorvegliato da Polizia Turistica e vigilantes, a 100 metri dalla fortezza e 300 dal Mausoleo ove sono sepolti i 2 Re. Visitiamo il suk che è incredibilmente vuoto per la festa del montone ed il giorno dopo ci dirigiamo verso la bella località di Moulay-Bousselham, dove, notoriamente, i pescatori del luogo vendono pesce.
Purtroppo, il "montone" colpisce ancora...i pescatori non escono e quindi, facciamo una camminata sulla bella spiaggia, osservando il curioso fenomeno dell'entrata ed uscita dell'acqua nella vicina laguna.
La prossima cittadina da visitare è Asilah, bellissima, candida, le pareti delle case sono dipinte da artisti, che ogni anno arrivano per il festival e lasciano ricordi.Il sole penetra il suk storico, con una luce unica, chiarissima, Ci "perdiamo" nei vicoli bianchi, dove, anche gli abitanti sperano che non piova mai, per non perdere il capitale di colori ed arte.
Il viaggio stà giungendo al termine, visitiamo Tangeri, il suo giardino, con un ficus che i locali dicono abbia 800 anni. In un cortiletto del suk, veniamo incuriositi dal suono di una banda locale, che stà propiziando il sacrificio di una mucca. Non ce la sentiamo di guardare, ci rifugiamo in un ristorante a "farci" l'ennesima "tajine", accompagnata, nel pomeriggio da un buon thè alla menta.
Il giorno dopo, facciamo dogana a Ceuta, estenuanti i controlli della Polizia Spagnola, aiutati da cani, prima e dopo lo sbarco, riprendiamo poi la strada per l'Italia, dove arriveremo dopo circa 3 giorni di viaggio, TUTTO senza un euro di autostrada (come dice un'antico proverbio berbero... la fretta è del DIAVOLO, la calma è di DIO)...ciao a tutti, Tony e Nadia ...noi ci TORNEREMO.
L'uomo non smette di giocare perché invecchia,
ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)