In risposta al messaggio di sergiozh del 12/06/2016 alle 04:05:32
molti pannelli semiflessibili hanno asole tipo queste per fissarli a barche ad esempio. mi chiedevo se andrebbe bene fissarli sul tetto del camper pure con quelle asole ad alcuni supporti sul tetto aiutandosi con supporti tipo questi: sarebbe pericoloso per l'autostrada ?
Se riesci a far passare un moschettoncino attraverso l'asola, poi con un cavetto di acciaio puoi attaccarti ai piedini che hai messo in foto.
In risposta al messaggio di sergiozh del 12/06/2016 alle 09:24:56
Ma quei pannelli con le asole non sono fatti apposta per stare montati su barche ? non si strappano via le asole sulle barche col tempo ? quanto e' spessa la lastra di alluminio sotto il tuo pannello ? non lo potresti montare come un pannello rigido fissando le due estremita' del pannello e basta, eventualmente con un appoggio a meta' pannello ?
Innanzitutto in una barca non sei sottoposto a venti permanenti di 80-100-120 Km/h (quelli che hai durante la circolazione in camper), quindi i fenomeni avversi si notanomolto meno.
In risposta al messaggio di Dash del 12/06/2016 alle 12:05:57
Innanzitutto in una barca non sei sottoposto a venti permanenti di 80-100-120 Km/h (quelli che hai durante la circolazione in camper), quindi i fenomeni avversi si notanomolto meno. Il mio pannello è 155x68 cmq. La lastradi alluminio è di spessore di 0,5-1 mm (non ho misurato col calibro, è a sandwich fra due strati di plastica). Montando strisce di policarbonato di 10x68 cm, avrei 8 strisce di policarbonato e 7 spazi vuoti, (5 da 11 cm e 2 da 10 cm) Potrei sfoltire le strisce di policarbonato riducendole a 7, così avrei 6 spazi vuoti (5 da 14 cm e uno da 15). Non andrei sicuramente oltre il limite di 6 strisce di policarbonato (con 5 spazi vuoti da 19 cm), anche perché ogni striscia di policarbonato che si toglie significa minore superficie incollata al tetto e maggiore sforzo sulle rimanenti superfici. Ma non andrei oltre perché il pannello sospeso agli estremi farebbe l'effetto catenaria sballonzolando al centro un bel po' e affaticando i supporti. Idem con un solo punto di appoggio centrale. ''' (O O) +oOO(_)Ooo+ | | | CIAO DA DASH | ++ ||| || || ooO Ooo
Molto interessante, mi piace questo approccio, molto di più che non incollare il pannello su una lastra di policarbonato.
In risposta al messaggio di sremi del 14/06/2016 alle 12:28:55
Molto interessante, mi piace questo approccio, molto di più che non incollare il pannello su una lastra di policarbonato. Come sempre però, sono anche un po' timoroso che si stacchi qualcosa. L'effetto fil di ferro menzionatosopra: il vento con la velocità passa nelle strisce tra il policarbonato e contribuisce a tirare via il pannello? Che spessore di policarbonato pensi di usare? Attacchi pannello a policarbonato, e policarbonato al tetto con il Sikaflex?
Il pannello verrà montato in coda, dietro il maxioblò (e da esso protetto dal vento quasi integralmente: sporgono solo una quindicina di cm per lato).
In risposta al messaggio di Dash del 14/06/2016 alle 13:00:42
Il pannello verrà montato in coda, dietro il maxioblò (e da esso protetto dal vento quasi integralmente: sporgono solo una quindicina di cm per lato). Le strisce di policarbonato disposte parallele al senso di marcia verrannoincollate al tetto del camper, avranno uno spessore di 6 mm per pareggiare il dislivello che c'è con il termoformato di coda. Sigillerò i canali del policarbonato con l'apposito nastro adesivo di alluminio. Successivamente incollerò il pannello alle strisce di policarbonato. I canali vuoti che sono circa il 50% della superificie del pannello , potendoci scorrere sotto l'aria aiuteranno la dissipazione del calore. L'eventuale calore che potrebbe accumularsi dove c'è la lastra di policarbonato verrà trasmesso dalla lastra di alluminio verso le zone più fredde adiacenti, quindi non dovrebbe esserci aumento sensibile della temperatura sul tetto (anzi, grazie all'ombra o si va pari o si guadagna qualcosa...) Con i canali vuoti, forse ci potrà essere maggiore sensibilità alla grandine (fa differenza se un chicco di grandine atterra sul pannello supportato da sotto dal policarbonato, oppure se atterra sul pannello dove sotto è vuoto). Vorrà dire che starò in campana per la grandine, comunque ho l'assicurazione contro i fenomeni naturali. Maggiori aggiornamenti quando avrò posato il pannello e comincerò a utilizzare il nuovo impianto. Ciao da Dash
Se sigilli i canali del policarbonato come esce l'aria calda dai canali ? Resta dentro.
In risposta al messaggio di Dash del 12/06/2016 alle 12:05:57
Innanzitutto in una barca non sei sottoposto a venti permanenti di 80-100-120 Km/h (quelli che hai durante la circolazione in camper), quindi i fenomeni avversi si notanomolto meno. Il mio pannello è 155x68 cmq. La lastradi alluminio è di spessore di 0,5-1 mm (non ho misurato col calibro, è a sandwich fra due strati di plastica). Montando strisce di policarbonato di 10x68 cm, avrei 8 strisce di policarbonato e 7 spazi vuoti, (5 da 11 cm e 2 da 10 cm) Potrei sfoltire le strisce di policarbonato riducendole a 7, così avrei 6 spazi vuoti (5 da 14 cm e uno da 15). Non andrei sicuramente oltre il limite di 6 strisce di policarbonato (con 5 spazi vuoti da 19 cm), anche perché ogni striscia di policarbonato che si toglie significa minore superficie incollata al tetto e maggiore sforzo sulle rimanenti superfici. Ma non andrei oltre perché il pannello sospeso agli estremi farebbe l'effetto catenaria sballonzolando al centro un bel po' e affaticando i supporti. Idem con un solo punto di appoggio centrale. ''' (O O) +oOO(_)Ooo+ | | | CIAO DA DASH | ++ ||| || || ooO Ooo
Ciao,
In risposta al messaggio di Dash del 14/06/2016 alle 14:04:40
Sergio, Sergio... rileggi sopra cosa ho scritto: I canali vuoti, che sono circa il 50% della superificie del pannello , potendoci scorrere sotto l'aria aiuteranno la dissipazione del calore. L'eventuale calore che potrebbeaccumularsi dove c'è la lastra di policarbonato verrà trasmesso dalla lastra di alluminio verso le zone più fredde adiacenti [i canali vuoti appunto], quindi non dovrebbe esserci aumento sensibile della temperatura sul tetto (anzi, grazie all'ombra o si va pari o si guadagna qualcosa...) Questa la teoria. Quando avrò posato il pannello e lo provo (con termometro a laser di quelli no-contact), ti dirò se la mia teoria funziona o se devo rimettermi a studiare... I miei vincoli di progetto (in ordine sparso) sono stati: - Ottima resistenza e robustezza (il massimo: incollaggio diretto al tetto; però potenziali surriscaldamenti) - Peso ridotto (il massimo: incollaggio diretto al tetto, buono: incollaggio su strisce di policarbonato alternate a spazi vuoti) - Evitare il surriscaldamento (il massimo: montaggio su policarbonato di ampio spessore; però così aumenta il peso; scelto policarbonato alternato a spazi vuoti) - Protezione da grandine (la soluzione: non esagerare con gli spazi vuoti) - Evitare l'accumulo di sporcizia (la soluzione: sigillatura dei canali del policarbonato) - Evitare le vibrazioni dovute al vento (la soluzione: montaggio dietro il maxi oblò) Il miglior compromesso è stato quello descritto nel messaggio precedente. Ciao da Dash
Sei sicuro che ridurre gli spazi vuoti migliori la protezione da grandine? In fin dei conti sullo spazio vuoto il pannello risulta essere più elastico ed assorbe il colpo, al contrario dove lo spazio è pieno assorbe tutta l'energia dell'urto.
In risposta al messaggio di MarcoBo del 14/06/2016 alle 14:13:12
Ciao, > Il mio pannello è 155x68 cmq. La lastra di alluminio è di spessore di 0,5-1 mm (non ho misurato col calibro, è a sandwich fra due strati di plastica). Che pannello è? Le dimensioni sembrano interessanti. Quanto pesa essendo su alluminio? Mi piacerebbe trovare qualcosa del genere. Marco
L'ho preso da una ditta slovena che aveva all'epoca una proposta (su eBay) molto interessante (pagato 220€ spedizione compresa). Ora ho ricontrollato ma quelle interessantissime offerte su eBay non ci sono più.
http://www.amp-solar.com/
In risposta al messaggio di MarcoBo del 14/06/2016 alle 14:53:47
Sei sicuro che ridurre gli spazi vuoti migliori la protezione da grandine? In fin dei conti sullo spazio vuoto il pannello risulta essere più elastico ed assorbe il colpo, al contrario dove lo spazio è pieno assorbe tutta l'energia dell'urto. Grazie. Marco
Se vogliamo, la lastra di policarbonato non è rigida come un pavimento di marmo, quindi forse mi sto ponendo un falso problema...
In risposta al messaggio di Dash del 14/06/2016 alle 15:18:53
L'ho preso da una ditta slovena che aveva all'epoca una proposta (su eBay) molto interessante (pagato 220€ spedizione compresa). Ora ho ricontrollato ma quelle interessantissime offerte su eBay non ci sono più. Le caratteristiche:High-power module (150W) using polycrystal silicon solar cells Photovoltaic module with bypass diode which minimizes the power decrease caused by shade Connectors: Lead wire with waterproof connectors MAIN CHARACTERISTIC FOR 150W PANEL Specifications: Open Circuit Voltage (Voc): 22,10V Maximum Power Voltage (Vpm) : 18V Short Circuit Current (Isc) : 8,96 A Maximum Power Current (Ipm) : 8,33A Maximum Power (Pm): 150 W Maximum System Voltage: DC1000V Type of Output Terminal: MC4 connectors Dimensions (A x B x C below): 1480 x 680 x 3 mm weight: 2kg Il sito Internet è questo: Adesso quello policristallino non è più a listino, ne hanno uno monocristallino molto simile (150 W, 3,5 Kg) che però costa 270€ + (forse) spedizione. In realtà quello che è arrivato a me era qualche cm in più per il montaggio sulla lastra di alluminio, la superficie occupata delle celle è 1430x630 (efficienza 17%). Ciao da Dash
Ciao Dash,
In risposta al messaggio di Dash del 14/06/2016 alle 15:56:52
Ciao Topolone, Immagino che i tuoi dubbi siano sul peso... Il dato sul peso l'ho riportato col copia/incolla dall'annuncio eBay di cui ho fatto un PDF. E' più probabile che il peso indicato fosse senza la lastra di alluminio.Quello monocristallino che vedo adesso sul sito ha un peso dichiarato di 3,5 Kg. Probabilmente il modello che mi hanno spedito è più simile a quello attuale e (non l'ho ancora pesato -quando ho provato c'era sempre vento e avevo paura che cadesse-, ma a occhio sembra più dei 2 Kg dichiarati) probabilmente è anch'esso 3,5 Kg. In camper (dov'è ora il pannello), ho una bilancia digitale con una tolleranza di 10 grammi su pesi fino a 5 Kg e sicuramente prima di assemblare il tutto peserò colla, policarbonato e pannello. Complimenti per l'occhio! Ciao da Dash
mi pare ancora lo abbiano a listino...
http://www.amp-solar.com/amf150...
In risposta al messaggio di sremi del 14/06/2016 alle 12:28:55
Molto interessante, mi piace questo approccio, molto di più che non incollare il pannello su una lastra di policarbonato. Come sempre però, sono anche un po' timoroso che si stacchi qualcosa. L'effetto fil di ferro menzionatosopra: il vento con la velocità passa nelle strisce tra il policarbonato e contribuisce a tirare via il pannello? Che spessore di policarbonato pensi di usare? Attacchi pannello a policarbonato, e policarbonato al tetto con il Sikaflex?
Ho letto una spiegazione sul surriscaldamento dei pannelli in un forum di camperisti francesi: si diceva che nei pannelli rigidi le celle di silicio sono spesse il doppio di quelle dei pannelli flessibili, quindi queste ultime si surriscaldano la metà, necessitando pertanto di minor dissipazione.
In risposta al messaggio di sremi del 16/06/2016 alle 14:17:54
Ho letto una spiegazione sul surriscaldamento dei pannelli in un forum di camperisti francesi: si diceva che nei pannelli rigidi le celle di silicio sono spesse il doppio di quelle dei pannelli flessibili, quindi queste ultime si surriscaldano la metà, necessitando pertanto di minor dissipazione.
certamente lo spessore del silicio delle celle è fondamentale,purtroppo molti prodotti cinesi non sono conformi,
In risposta al messaggio di latrofa124 del 16/06/2016 alle 14:35:39
certamente lo spessore del silicio delle celle è fondamentale,purtroppo molti prodotti cinesi non sono conformi, mi racconta un amico che monta campi fotovoltaici in Africa in zone equatoriali,usano prodotti di altissimaqualità,che proprio nel momento della massima irradiazione solare,il rendimento cala in maniera spaventosa per surriscaldamento delle celle,tale che diventano veri piani di cottura, questo del raffreddamento è un problema molto serio,se si usano pannelli flessibili, mi domando perchè :invece di farli neri,non li fanno bianchi? Roberto
Il problema del raffreddamento è certamente serio se vuoi massimizzare la produzione. Ma come è stato detto molte volte qui e su topic simili, in estate se il pannello rende meno ci interessa relativamente perché non abbiamo tutta questa esigenza di corrente.
In risposta al messaggio di latrofa124 del 16/06/2016 alle 14:35:39
certamente lo spessore del silicio delle celle è fondamentale,purtroppo molti prodotti cinesi non sono conformi, mi racconta un amico che monta campi fotovoltaici in Africa in zone equatoriali,usano prodotti di altissimaqualità,che proprio nel momento della massima irradiazione solare,il rendimento cala in maniera spaventosa per surriscaldamento delle celle,tale che diventano veri piani di cottura, questo del raffreddamento è un problema molto serio,se si usano pannelli flessibili, mi domando perchè :invece di farli neri,non li fanno bianchi? Roberto
Le celle al silicio sono del colore del...silicio (mi sembrava ovvio), quindi un blu nerastro o grigioscuro bluastro.