Alla F1 di Gilles in Belgio si disintegrò l'anteriore e non perse solo le cinture ma ache il sediolo ed il casco. La fragilità dell'anteriore di quella macchina fece anche finire la carriera di pironi. Come ho scritto sopra l'ing. Forghieri non si fa scrupoli a dire che la 126 c2 era pericolosa.
Ormai sta diventando il mio topic, scusate.
Mamma mia Max. sei stato anche a spa? quanto mi piacerebbe provare l'eau rouge e il radillion. Ti ricordi il sorpasso di Hakkinen nel 2000?
Come ho già detto sono fatti e non parole.........
In risposta al messaggio di Ruvido del 31/05/2016 alle 12:07:40
Mamma mia Max. sei stato anche a spa? quanto mi piacerebbe provare l'eau rouge e il radillion. Ti ricordi il sorpasso di Hakkinen nel 2000? Ciao La risposta è dentro di te....ma è sbagliata (quelo)
Si, sono stato anche a Spa.
In risposta al messaggio di mtravel del 31/05/2016 alle 12:23:07
Si, sono stato anche a Spa. Ora non so, allora, potevi percorrere tutto il vecchio tracciato (tranne proprio il Radillon, transennato, ti facevano salire a sinistra dove ora ci sono le tribune). Ma quando arrivavi lì sottosul ponticello della Source, te lo trovavi davanti, spaventoso, sembrava un muro. E spaventoso il resto, dopo l'infinito rettilineo ora si piega a destra, ai tempi tiravano dritto e si iniziava a scendere tra villette e prati con le mucche. Arrivati a Stavelot un quasi tornante in forte contropendenza, intorno a una casa e poi via flat out verso Blanchimont e di nuovo Francorchamps. Ricordo che il vecchio Spa contendeva a Monza il record assoluto di velocità per circuiti stradali. Ti garantisco che il vecchio Radillon (quello nuovo lo fanno anche i pensionati) dalla tribuna faceva paura, mi ricordo Ghinzani con la barchetta Lancia che pizzicava il cordolo di destra ma vigliacco se mollava. Pulizia estrema invece quella di Alboreto. Ancora più impressionante vederli salire stando nel prato sottostante, ricordo Moretti con la Porsche Moby Dick che un colpetto di freni lo dava una volta su due. Max
Max, sono ormai vecchietto ed ho lasciato le piste (ma non del tutto)
In risposta al messaggio di mapalib del 31/05/2016 alle 12:29:17
d'accordo, ma era un problema di tutte le macchine, non solo della Ferrari. era proprio la mentalità che era diversa da oggi: tutti sapevano quale fosse la pericolosità di quei bolidi, ma tutti pensavano prima di tuttoa cercare le migliori prestazioni a tutti i costi, e chi parlava di sicurezza passava per femminuccia (caso Lauda '77 insegna...). del resto non è un caso che tutti ritenessero normale che i piloti già allora guadagnassero in maniera spropositata rispetto agli altri sportivi: rischiavano la pelle (veramente!) per il loro sport e per il pubblico! questo non per dire che fosse giusto e meglio di oggi, ma solo che la mentalità e l'approccio comuni alla F1 erano quelli, infatti quando qualcuno osava chiedere che il circus venisse fermato in occasione della morte di un pilota o di un grave incidente ricordate cosa accadeva? Veniva sepolto dai fischi e dalle contumelie di tutti quelli che si definivano sportivi veri che sostenevano che il rischio faceva parte della competizione, che i piloti lo sano, e che non ci può essere competizione senza rischio. tutte le macchine si disintegravano negli incidenti, le ferrari non furono le uniche a volare e Villeneuve non fu l'unico a morire quell'anno...
Hai ragione, è stato un periodo nel quale si doveva essere performanti al minimo costo perchè i motori toglievano quattrini ai team, allora a parte Coswort, non cedevano motori ad altre squadre.. Per fortuna poi, grazie a Ferrari, Mc.Laren, Williams ed altre squadre importanti che misero a disposizione telai per i crash test migliorarono di molto la sicurezza.
In risposta al messaggio di Ruvido del 31/05/2016 alle 12:33:20
Max, sono ormai vecchietto ed ho lasciato le piste (ma non del tutto) se mai ci dovessimo incontrare in qualche area di sosta mia moglie, che mi ha sopportato e supportato nelle competizioni, chiederà il divorzio Ciao La risposta è dentro di te....ma è sbagliata (quelo)
La vedo dura, ormai in Italia facciamo solo qualche sporadico weekend e quasi esclusivamente culturale.
In risposta al messaggio di Ruvido del 31/05/2016 alle 15:15:11
Non si sa mai cosa potrà succedere. se vedo il puffo ti saluterò di sicuro Se invece tu vedi un collione cinquantenne tornato alla prima passione e vestito così sono io, se con il camper allora piccolo rapido 903, anche di quelli non ce ne sono tanti Ciao La risposta è dentro di te.. ..ma è sbagliata (quelo)
Anch'io avevo il kart ma non ho mai corso. Figurati, un 100 con motore Guazzoni (non a disco rotante) quando l'ammissione lamellare dovevano ancora inventarla.
In risposta al messaggio di Ruvido del 31/05/2016 alle 17:33:35
Mi scuso con Grinza per l'ot ma i motori sono la mia passione perciò un pò ci sto dentro a chiedere perdono ho cominciato con un Tony pcr per poi passare subito alla 125, prima con NPK Pavesi a valvola (una schioppettatain accelerazione) poi crg TM lamellare, molto più guidabile e con un range di coppia meglio gestibile. Quello in foto è un Top Kart KZ Pavesi 125 lamellare fa da 0 a 100 in meno di 3 secondi. riesco a domarlo per 5/6 giri poi mi porta in giro lui. Una volta facevo 3 batterie da 12 giri ma l'anagrafe non fa sconti Non ricordo il motore di Forghieri che hai citato, era forse il lambo? Ciao La risposta è dentro di te.. ..ma è sbagliata (quelo)
No, Lambo non c'entra. Quando Forghieri uscì dal giro mi ricordo che fondò una società di "engineering" della quale non mi sovviene il nome ma che credo ancora esista e continui a fornire consulenze "a progetto" in ambito motoristico.
Canada
si staccò un semiasse all'uscita da un pit stop, mentre inFrancia
al tedesco si ruppe il motore addirittura nel giro di ricognizione, unitamente a vari problemi al cambio.https://it.wikipedia.org/wiki/J...
In risposta al messaggio di bruno it del 01/06/2016 alle 15:10:59
Bè, me la tiro un po' anch'io. A bordo del mio velocissimo camper ho percorso per ben due volte, in due occasioni diverse, il mitico, vecchio, circuito del Nurburgring. Niente di eroico, basta pagare 15 euro e mettersi infila. P.s. non avevo un cronometro, quindi non so se ho migliorato il record del circuito. Bruno @ grinza: Il commendator Todt c'era eccome al 'semiasse': (1996)..in Canada si staccò un semiasse all'uscita da un pit stop, mentre in Francia al tedesco si ruppe il motore addirittura nel giro di ricognizione, unitamente a vari problemi al cambio.
Ciao Bruno
In risposta al messaggio di Ruvido del 01/06/2016 alle 15:40:47
Ciao Bruno ho avuto anch'io il piacere di fare un giro nel vecchio Nurburgring, ho avuto modo di stimare ancora di più quei piloti che lo percorrevano a manetta Non me la tiro, ho nostalgia dei tempi in cui pestavo le piste.Ero squattrinato e non molto talentuoso ed infatti il mio mestiere è lontano dai tracciati ma mi sono divertito da matti Ciao La risposta è dentro di te....ma è sbagliata (quelo)
Sapete che il primo a scendere sotto gli 8' fu Jacky Ickx (1969). Come premio allora veniva dato un premio uguale al peso del pilota. In cioccolato.