Pur non essendo M48 cerco di rinforzare il concetto espresso da Renzo e Dekracap con aggancio all'analogia idraulica che a volte chiarisce (se citata giusta, altrimenti è peggio):
- In elettricità ciò che equivale al concetto di "quantità" (es. quantità d'acqua= litri ecc. nel caso idraulico) è la carica elettrica, misurata in Coulomb, che però non è una misura fattibile direttamente come nel caso dell'acqua ma è una quantità "derivata" .. in pratica "non esiste".
- al suo posto è stato invece tecnicamente e storicamente più facile misurare la carica el. che fluisce nell'unità di tempo, cioè la corrente (quindi equivalente della "portata" nel caso idraulico) che è quindi una misura primaria in elettrologia. Questa misura si fa in Ampere, che sarebbero già Coulomb/ora (anche se come ripeto non frega niente a nessuno); pertanto non ha senso dire Ampere/ora (che equivarrebbe a Coulomb/ora/ora)
- La corrente fluisce tra due punti a potenziale elettrico diverso, (che equivale, nella famosa analogia idraulica, al livello tra due punti: come l'acqua fluisce dal più alto giù verso il più basso, idem per la corrente). Il "livello elettrico" si misura in Volt.
- La potenza elettrica è data sia dal potenziale che dalla corrente che questo produce, cioè W = V * I
In unità di misura Watt= Volt * Ampere
Dato che in Ampere c'è già il concetto di "orario ="all'ora", anche la potenza è un fatto "istantaneo" come la corrente che è un valore istantaneo (come ad es. la velocità in campo cinematico).
- Per sommare la potenza (ottenendo quindi "energia") si deve "ammucchiarla nel tempo" cioè si moltiplica ogni livello di potenza per le ore a cui questo lavora, e si ottiene l'energia misurata in Wattora (o in KWH su quantità *1000) Ad es. 3 W per 2 ore e poi 5 W per 6 ore= 36 Wattora.
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Altro caso simile: in nautica sono state misurate prima le velocità dei natanti dato che non era facile andare a contare i passi o a tirare il doppio decametro sul mare [:)], quindi sono primari i Nodi (proprio facendo dei nodi su un filo che si srotolava tirato da un galleggante mollato a poppa, a distanza tra loro in modo che equivalessero, in un dato tempo di conteggio, ad altrettante MigliaMarine/h). Uno potrebbe in teoria misurare le distanze in Nodi * Ora: otterrebbe (MigliaMarine/Ora)*Ora, si semplifica l'Ora e si ritorna alle MigliaMarine; ma se si dice Nodi/ora non si ha capito un piffero. Sulla terra era ovviamente più facile misurare le distanze (nessuno si mette a fare i nodi sul filo attaccato a un galleggiante che si molla alle spalle, conta addirittura i passi) e quindi in terra sono primarie le distanze e secondarie le velocità ]
Venendo al modulo FV, questo ha una potenza nominale, cioè quello che può dare come potenza (istantanea) con certi standard di illuminazione (che ci può orientare nella scelta se tutti i prodotti la dichiarano correttamente), una potenza reale cioè quella che ci dà davvero in condizioni realistiche e che nel giorno man mano cambia con le condizione del sole, con la componente geometrica, ecc. Sommando i prodotti degli intervalli di tempo per la potenza media durante ciascun intervallo (come nel semplice esempio sopra, ma più "fine") e il tutto nell'arco di un giorno, si ha l'energia che produce quel modulo in quelle condizioni, espressa in WattOra/Giorno. Analogamente si può fare per i consumi (anche ipotetici: ad es. 2 ore di televisore a tot. Watt, ecc.) e si confronta l'energia generata con l'energia spesa e si traggono le proprie conclusioni: se basta, se non basta, ecc..
Oppure, dato che sulla batteria tutto gira sui voltaggi da 12.6 Volt, si lavora addirittura sulla corrente (istantanea o sommata) cioè si può dividere per 12.6 e si ottiene quanto il modulo dà in AmperOra/giorno cioè in unità di misura di ricarica reale della batteria per ogni giorno, facendo le stesse considerazioni (ma "divise per 12.6")
Inoltre come consumo pratico, abbiamo due modalità (o situazioni intermedie tra esse):
- o consumare l'energia al volo man mano si produce (ad es. con un frigo a compressore quando parte di giorno mentre i pannelli producono)
- oppure immagazzinarla nella batteria per usarla in seguito (ad es. quando il frigo parte di notte). In questo secondo caso quel che carichiamo non è quello che poi riotterremo dalla batteria, che sarà meno perchè ha anch'essa un certo rendimento: ad es. le diamo 30 Ah un giorno e lei ci restituisce in seguito solo 22 (o simili) Ah "utili". Quelli che invece consumiamo istantaneamente, non c'entrano col rendimento della BS: ad es. 30 Ah che consumiamo "direttamente alla produzione" coincidono con 30 Ah prodotti, senza perdite nella batteria.
Non so se ho chiarito o no, però circa è così.
Ciao
A.
Modificato da Armando il 14/02/2011 alle 16:23:03