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... Godiamoci quello ke abbiamo e viviamo il presente altrimenti riskiamo di non capirci più niente e speriamo ke la vita in camper abbia un futuro ancora lungo[;)] DADOquote:Originally posted by rataplan> E dai non prendermi in giro... lo faccio per abbreviare i tempi[:I]
Certo che siamo cambiati, e spesso in peggio e una dimostrazione è anche il fatto che non scriviamo nemmeno più in italiano, troppe "K" al posto del vecchi caro "CH" che brutto!!! saluti Aldo >
quote:Originally posted by C.B.Cup> ehm...parla per te, please. Come ritratto del camperista odierno non mi ci ritrovo per nulla.
dove con le nostre ville su ruote, ingombranti e super accessoriate non abbiamo un centimetro quadro libero e ci incolliamo al tubo di scarico del vicino, tiriamo su il palo telescopico o premiamo il pulsantino del satellitare automatico e sbattiamo i nostri figli e noi stessi davanti al video fregandocene di quello spicchio di cielo che entra dal mega oblò; >
quote:Originally posted by carnevale> Tu abbrevierai i tempi, ma io ad esempio me li allungo nel leggere [8D] 6 1 birichino, ma tvtb, Stl [8D], Silvio
quote:Originally posted by rataplan> E dai non prendermi in giro... lo faccio per abbreviare i tempi[:I]
Certo che siamo cambiati, e spesso in peggio e una dimostrazione è anche il fatto che non scriviamo nemmeno più in italiano, troppe "K" al posto del vecchi caro "CH" che brutto!!! saluti Aldo >
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quote:Originally posted by C.B.Cup> Se non rubassi spazio al server riquoterei altre 5 volte!!!id="size3">
Personalmente ritengo che il plein air, in Italia, sia finito ancor prima di nascere. A modo nostro lo abbiamo abortito. Quando quaranta anni addietro era ancora un embrione, eravamo ben pochi a sapere cosa significava questa parola Francese ed avevamo poche regole che per buon senso più che per educazione civica, seguivamo. Avevamo montagne o interi litorali liberi e quasi inaccessibili che con peripezie assurde raggiungevamo per poi lasciarli come li avevamo trovati. Se qualche rara volta succedeva che qualcuno ci facesse notare un raro divieto o un fastidio apportato non si urlava allo scandalo ed alla persecuzione, semplicemente, magari bofonchiando, ci si spostava. Lampade e fornelli a gas ci bastavano, trapunte e urticanti coperte di lana ci scaldavano la notte mentre sulle pareti delle roulotte montate su pianalati o a rimorchio di Fiat 1100, colava la condensa del respiro di quattro esseri inscatolati in poco più di cinque metri quadri. La corrente elettrica era nei campeggi ed era per le fioche lampadine ed al massimo per la stufetta vista con orrore o con invidia da tutti gli altri. I figli correvano per tutto il giorno facendo caciara e nessuno ne era disturbato e se qualcuno di noi ragazzini tornava con il cuoio capelluto o rotula sanguinante c’era sempre la madre di turno con l’acqua ossigenata pronta, o al massimo, qualcuno ci portava al pronto soccorso a ricucire, senza che, per questo, scoppiasse una guerra intestina per tutto “l’accampamento”. Poi le cose incominciarono a cambiare, non perché cambiarono le roulotte né perché nacquero i camper, no, incominciammo a cambiare noi. Sino ad oggi, dove con le nostre ville su ruote, ingombranti e super accessoriate non abbiamo un centimetro quadro libero e ci incolliamo al tubo di scarico del vicino, tiriamo su il palo telescopico o premiamo il pulsantino del satellitare automatico e sbattiamo i nostri figli e noi stessi davanti al video fregandocene di quello spicchio di cielo che entra dal mega oblò; non parliamo, se non per sapere se la cena è pronta o, spaparanzati sul nostro sdraio in mezzo ad una piazza, per lamentarci dello sguardo schifato del passante che ha calpestato le feci del nostro adorato pedigrinato. Ma che cavolo hanno tutti contro di noi? Non abbiamo forse speso fior di dindi e pagato l’Iva? Ma quando la smettono di far caciara quei teppistelli? (oh, cavolo, non è uno dei miei, quello?). Il vivere all’aria aperta è un po’ il tornare alla natura per rilassarci e mantenere unita la famiglia, non il “mostrare chi lo ha più grosso”. Non ci stiamo arricchendo noi, stiamo arricchendo chi ci rifila porcherie a prezzi esorbitanti, ce ne lamentiamo, ma compriamo la cineseria pur di avere ciò che il vicino ha. Abbiamo fatto dei nostri camper quello che abbiamo fatto delle nostre case e vite, li abbiamo incasinati! Sarebbe ora di smetterla di incasinarci anche quel po’ di tempo che abbiamo e godercelo da tranquilli, con il minimo necessario, evitando di diventare a nostra volta una rottura di balle. >
quote:Originally posted by IvanoP> FFFIIIIUUUU! Ivano per un momento ho temuto che mettessi l'indirizzo!!!!id="size3"> [:D][:D][;)]
Io posseggo un piccolo CI Carioca 25 del 1999 senza alcunche' oltre all'essenziale (e per me essenziale significa cucina, bagno, stufa, frigo, doppi serbatoi di acqua/grigie/nere) e mi ci trovo benissimo. Per quanto riguarda le difficolta' che riscontrano i camperisti, a parte i giramenti di maroni nel vedere ovunque divieti di circolazione/sosta solo indirizzati ai camper, come ho gia' scritto in altri post mi arrangio come posso ovvero sosto -> soggiorno seguendo la regola del buon senso, della civilta', della correttezza e del rispetto altrui e dell'ambiente che mi ospita. Ciao, Ivano.id="blue"> >