In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 11:40:42Non è così perché non stiamo parlando di inquinamento ma di educazione stradale, in Italia nessuno è educato però vede sempre e solo la maleducazione dell’altro a seconda del vestito che si mette la mattina
Infatti, in Italia ci sono 40 milioni di veicoli a motore che rendono invivibili le nostre città, ma per molti di coloro che conducono questi oggetti dannosi per l'uomo il ciclista è il soggetto da combattere!
In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 12:13:39Ho anche detto facilissimo scendere, comunque proprio te sostenevi, insieme ad altri che l’articolo da usare era quello della tolleranza, confermato anche da una recente sentenza ...ora non ti conviene utilizzarla
39 non è uguale a 38,5 sulla tolleranza in queste pagine c'è chi sostiene che per i camper non esiste (io, che tengo a precisare non avere alcun titolo, non sono d'accordo con questa corrente di pensiero).
In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 11:40:42Invece patente, con tanto di esame (come per i ciclomotori), e targa sarebbe giustissima cosa per i ciclisti che viaggiano su suolo pubblico e non in pista.
Infatti, in Italia ci sono 40 milioni di veicoli a motore che rendono invivibili le nostre città, ma per molti di coloro che conducono questi oggetti dannosi per l'uomo il ciclista è il soggetto da combattere!
www.ansa.it
-motoriIn risposta al messaggio di Grinza del 12/02/2019 alle 12:27:50Non puoi non prescindere dalla seguente uguaglianza: automobile = inquinamento.
Ho anche detto facilissimo scendere, comunque proprio te sostenevi, insieme ad altri che l’articolo da usare era quello della tolleranza, confermato anche da una recente sentenza ...ora non ti conviene utilizzarla Io viaggio perfettamente in regola, tutti cinturati e secondo le regole. Ribadisco quanto sostengo, i ciclisti da città sono i peggio
In risposta al messaggio di Grinza del 12/02/2019 alle 12:27:50Nella diatriba 167/169 io sono un sostenitore del 167, ma non saprei dire cosa succede in caso di omicidio stradale o di lesione grave o gravissima, quando viene applicato il codice penale.
Ho anche detto facilissimo scendere, comunque proprio te sostenevi, insieme ad altri che l’articolo da usare era quello della tolleranza, confermato anche da una recente sentenza ...ora non ti conviene utilizzarla Io viaggio perfettamente in regola, tutti cinturati e secondo le regole. Ribadisco quanto sostengo, i ciclisti da città sono i peggio
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/02/2019 alle 13:40:54Lo Stato può aver colpa perché non fa rispettare le norme, non certo perché non costruisce le piste ciclabili (pochi soldi, meglio li spenda in altro).
Io non sono un ciclista e non amo andare in bici... ma mio figlio ama andare in bici, ha corso in bici fino a qualche anno fa e tutt'ora allena una squadra; è capace di fare 16-17.000km all'anno in bici, dalla pianura all'altamontagna passando per le città. Lui stesso mi dice che ci sono ciclisti che non rispettano le regole... ma anche gli automobilisti o qualsiasi altra categoria non le rispettano in toto; però non bisogna generalizzare. Anche se parte dei ciclisti non rispetta le regole... non ce l'ho a morte con loro e/o con tutti i ciclisti... lo stesso dicasi degli automobilisti; quanti automobilisti rispettano in toto le regole? Penso 1 su 1 milione, se va bene... la distanza di sicurezza non viene mai rispettata, il limite di velocità idem (solo dove ci sono i punti di rilevazione, forse, si rispetta il limite), saper utilizzare correttamente le rotatorie, etc. Le ciclabili in Italia praticamente non esistono... e quelle poche che ci sono sono strette e vengono utilizzate anche dai pedoni... Ditemi voi come fa un ciclista ad allenarsi (raggiungendo anche i 60-65km/h sul piano con le proprie gambe), dovendo rispettare una tabella ben definita, in queste condizioni? Siamo in condizioni di sicurezza sia per il ciclista che per il pedone? Se le ciclabili fossero a doppio senso (con una larghezza pari almeno a 2 biciclette per corsia) e non venissero utilizzate dai pedoni allora la situazione cambierebbe. Non è colpa dei ciclisti se non ci sono le infrastrutture o non sono adeguate... La colpa è dello Stato. Non puntiamoci il dito contro a vicenda... piuttosto avanziamo delle proposte efficaci che tutelino sia l'automobilista e il ciclista e/o qualsiasi altra categoria. Cerchiamo di metterci nei panni altrui ovviamente a vicenda. ... Poi sta nella propria etica morale voler rispettare le regole.
In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 13:53:50Sullo Stato si possono aprire tanti discorsi...
Lo Stato può aver colpa perché non fa rispettare le norme, non certo perché non costruisce le piste ciclabili (pochi soldi, meglio li spenda in altro). PS 60-65 kmh in bici ... nemmeno Cipollini in volata credo arrivassea simili velocità, il record dell'ora è poco più di 54 kmh, peraltro in pista (Wiggins nel 2015); se ce lo vuoi dire, tuo figlio è un ex ciclista professionista?
In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 13:39:56Però stiamo spostando il problema ma educazione stradale a inquinamento ambientale, ebbene se parliamo di questo posso dirti che voterò per non far circolare nessun mezzo a scoppio in città, bello sarebbe tutto e solo bici.
Non puoi non prescindere dalla seguente uguaglianza: automobile = inquinamento. E per quale motivo questa sperata (e da ciclista inaspettata) apertura verso le biciclette non è da ascrivere anche ad un disegno di riduzionedell'inquinamento nelle città? I ciclisti non sono i peggiori utenti della strada, lo sono i conducenti dei veicoli a motore, che sono seduti sopra o all'interno di un'arma. Diversamente dalle armi tradizionali, dotate di un dispositivo di sicurezza, e che per far male devono essere caricate di una munizione, il veicolo a motore diventa un'arma solo accendendola e muovendola, specie nei centri urbani. Fonte istat: nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime. Molti di questi incidenti si verificano nei centri urbani, lo vogliamo capire o no che serve una legislazione adeguata per limitare l'uso dei veicoli a motore e nel contempo agevolare mezzi di trasporto silenziosi, non inquinanti e non pericolosi?
In risposta al messaggio di il tornitore del 12/02/2019 alle 13:40:54per prima cosa, per il codice della strada E' VIETATO gareggiare ( salvo autorizzazioni speciali) e allenarsi per una gara equivale a gareggiare, secondo, sempre per il codice della strada si deve tenere un'andatura che permette il controllo del proprio mezzo in qualsiasi situazione. e con quelle velocità la vedo dura.
Io non sono un ciclista e non amo andare in bici... ma mio figlio ama andare in bici, ha corso in bici fino a qualche anno fa e tutt'ora allena una squadra; è capace di fare 16-17.000km all'anno in bici, dalla pianura all'altamontagna passando per le città. Lui stesso mi dice che ci sono ciclisti che non rispettano le regole... ma anche gli automobilisti o qualsiasi altra categoria non le rispettano in toto; però non bisogna generalizzare. Anche se parte dei ciclisti non rispetta le regole... non ce l'ho a morte con loro e/o con tutti i ciclisti... lo stesso dicasi degli automobilisti; quanti automobilisti rispettano in toto le regole? Penso 1 su 1 milione, se va bene... la distanza di sicurezza non viene mai rispettata, il limite di velocità idem (solo dove ci sono i punti di rilevazione, forse, si rispetta il limite), saper utilizzare correttamente le rotatorie, etc. Le ciclabili in Italia praticamente non esistono... e quelle poche che ci sono sono strette e vengono utilizzate anche dai pedoni... Ditemi voi come fa un ciclista ad allenarsi (raggiungendo anche i 60-65km/h sul piano con le proprie gambe), dovendo rispettare una tabella ben definita, in queste condizioni? Siamo in condizioni di sicurezza sia per il ciclista che per il pedone? Se le ciclabili fossero a doppio senso (con una larghezza pari almeno a 2 biciclette per corsia) e non venissero utilizzate dai pedoni allora la situazione cambierebbe. Non è colpa dei ciclisti se non ci sono le infrastrutture o non sono adeguate... La colpa è dello Stato. Non puntiamoci il dito contro a vicenda... piuttosto avanziamo delle proposte efficaci che tutelino sia l'automobilista e il ciclista e/o qualsiasi altra categoria. Cerchiamo di metterci nei panni altrui ovviamente a vicenda. ... Poi sta nella propria etica morale voler rispettare le regole.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/02/2019 alle 14:43:23Ti vedrei bene con qualche incarico nell'organizzazione del Giro d'Italia, ma anche Tour de France o Vuelta Spagnola. Tutte manifestazioni che si corrono esclusivamente in pista o sulle ciclabili.
per prima cosa, per il codice della strada E' VIETATO gareggiare ( salvo autorizzazioni speciali) e allenarsi per una gara equivale a gareggiare, secondo, sempre per il codice della strada si deve tenere un'andaturache permette il controllo del proprio mezzo in qualsiasi situazione. e con quelle velocità la vedo dura. terzo se ci si vuole allenare, esistono i velodromi, come i circuiti, come le piste di atletica ecc,ecc, non vedo perchè i ciclisti devono usare la strada di tutti per i lòoro allenamenti. quando facevo cross, andavo al crossodromo, idem quando giravo con i kart. ripeto ESISTONO i velodromi, che usassero quelli
In risposta al messaggio di ezio59 del 12/02/2019 alle 15:01:00fosse per me, tutti quei tossicodipendenti li farei lavorare in miniera
Ti vedrei bene con qualche incarico nell'organizzazione del Giro d'Italia, ma anche Tour de France o Vuelta Spagnola. Tutte manifestazioni che si corrono esclusivamente in pista o sulle ciclabili.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 11/02/2019 alle 10:32:09Attenzione: si fa confusione tra contromano e controsenso. Oggi ho letto che potranno andare controsenso e non contromano come riportato dalla stampa, ma purtroppo se ne infischieranno e andremo sottoprocesso, perchè in bici è facile farsi male (40gg di prognosi).
Nella bozza di revisione del Codice della strada finalmente sono effettivi i 150 Km/h in autostrada e purtroppo consentito ai ciclisti viaggiare contromano (nelle città con limite 30 Km/h). Non mi soffermo sui ciclistisulla cui categoria mi sono già abbondantemente espresso in senso assolutamente negativo. Era, invece, ora di velocizzare le autostrade, almeno quelle a 3 o più corsie!
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/02/2019 alle 15:08:08Non esiste nessun "velodromo" per gli allenamenti sulle salite.
fosse per me, tutti quei tossicodipendenti li farei lavorare in miniera ma evidentemente fatichi a capire quello che leggi. ho detto salvo autorizzazioni speciali e in quella frase è ovvio che ci sisano tutte le competizioni su strada, dal ciclismo, podismo e addirittura automobilismo
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/02/2019 alle 14:43:23che discorso è questo?
per prima cosa, per il codice della strada E' VIETATO gareggiare ( salvo autorizzazioni speciali) e allenarsi per una gara equivale a gareggiare, secondo, sempre per il codice della strada si deve tenere un'andaturache permette il controllo del proprio mezzo in qualsiasi situazione. e con quelle velocità la vedo dura. terzo se ci si vuole allenare, esistono i velodromi, come i circuiti, come le piste di atletica ecc,ecc, non vedo perchè i ciclisti devono usare la strada di tutti per i lòoro allenamenti. quando facevo cross, andavo al crossodromo, idem quando giravo con i kart. ripeto ESISTONO i velodromi, che usassero quelli
In risposta al messaggio di Grinza del 12/02/2019 alle 14:39:52Non sto spostando il discorso, mi sto chiedendo perché il legislatore vuole agevolare la circolazione delle biciclette introducendo una simile norma che non trova eguali negli altri veicoli citati dal codice della strada.
Però stiamo spostando il problema ma educazione stradale a inquinamento ambientale, ebbene se parliamo di questo posso dirti che voterò per non far circolare nessun mezzo a scoppio in città, bello sarebbe tutto e solobici. Ma non credo che non ci saranno più incidenti Possiedo una citybike della Bottecchia dove mi divertivo ad andare in giro, quando il tempo è bello partivo presto e andavo al mare (ritorno in treno) Ho campanello, luci, giubbotto ma non ho il casco, questa bici adesso è ferma per problemi fisici. Sul casco non ho mai capito se è obbligatorio anche perché subito che siano efficienti. Peró stavamo parlando d’altro e non ci credo se mi dici che non hai mai visto un ciclista passare col rosso, bucare lo stop o la precedenza e viaggiare contro mano o fuori dalle ciclabili terminate.
In risposta al messaggio di chorus del 12/02/2019 alle 16:24:06violano il cds?
che discorso è questo? E' come dire vietiamo la circolazione ai camionisti (sono orgogliosamente figlio di un camionista) perché la domenica e durante le ore di riposo parcheggiano dove capita nelle aree di servizio autostradale (parcheggiano in ogni dove perché non trovano posto).
In risposta al messaggio di Dash del 12/02/2019 alle 15:55:48Avoglia trovi anche me, però l’unica infrazione che probabilmente facciamo è il superamento del limite di velocità, dubito tu abbia visto moto sfrecciare ad alte velocità nei centri dei paesi, esiste una regola non scritta tra motociclisti. Sul percorso comunque troviamo sempre ciclisti in mezzo alla strada in gruppo ma i peggio sono quelli che non hanno gamba e viaggiano tra le due carreggiate per addolcire la salita...
Non esiste nessun velodromo per gli allenamenti sulle salite. La pista è diversa dalla strada. Prima di impedire ai ciclisti di circolare sulle strade, farei fare un giretto a qualche pattuglia sul tratto Futa-Raticosadell'Appennino a fermare -solo- i motociclisti che fanno manovre non previste dal CdS. Sai quanti ne rimangono in circolazione? Potrei continuare... Ciao da Dash
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 12/02/2019 alle 16:47:53In verità parcheggiano ovunque, anche negli slarghi delle corsie di emergenza.
violano il cds? no, perchè sono costretti a fermarsi che razza di paragone è questo