Sono tornato in questo momento da Marina di Carrara e vi riassumo la situazione:
Alle ore 11:00 di ieri i divieti c'erano sulle traverse verso il mare della Cristoforo Colombo, nella serata di ieri non c'erano (erano stati coperti) ed io ho posteggiato insieme ad altri 6 camper nel parcheggio all'incrocio tra Via Parma e Via Cristoforo Colombo sotto i pini avanti al lido artiglio. Stamattina qualcuno aveva tolto la copertura del divieto, quindi, a regola, il divieto era attivo nuovamente. Sono andato via alle 10.00.
Le notizie di stampa del Tirreno di ieri sabato 10.6 c'è più o meno il comunicato dell'ANCC. Oggi 11.6 c'è lo stupore (!?) dell'ANCC per i divieti messi, tolti, rimessi, tolti insomma per la confusione che si stava creando ed una dichiarazione dell'assessore che diceva che per il momento i segnali di divieto erano stati coperti ma che stanno studiando per l'estate per evitare l'invasione. Più o meno... questo era il senso.
Come va letta la questione? Vi dico la mia e questa che segue è la mia opinione ed esercito pubblicamente il mio diritto di critica.
L'iniziativa dell'ANCC ha avuto un primo successo, ha eliminato i divieti temporaneamente,
ma non la volontà del comune di impedire che i camper vadano dappertutto. Quindi siamo al primo tempo. Il comune ha subito il bombardamento di Pearl Harbor, ora sta preparando il contrattacco (forse la missione Do Little). Peraltro, da quello che ho letto mi pare che il ministero abbia un po’ forzato la mano perché non si è limitato ad esaminare la congruità della segnaletica rispetto alle ordinanze emesse dal comune, ma è entrato nel merito delle ordinanze addirittura invitando a revocare l’ordinanza del 9.5.2006 come se il ministero fosse il TAR o avesse trattato l’esposto dell’ANCC come un ricorso gerarchico (ammesso che la gerarchia fosse quella giusta) nel qual caso almeno, oltre all’ordinanza, ci doveva stare anche la costituzione in giudizio del resistente e l’esposto andava notificato come tutti i ricorsi gerarchici, il ché però, da quello che è stato postato da IVANOP, non risulta.
In somma il ministero dà un’interpretazione delle possibilità di ordinanza del comune diversa dalla Cassazione per Orosei e di questo non c’è traccia nella sua lettera nel testo a me noto.
Il ministerro può intimare la rimozione della segnaletica errata entro 15 giorni (art. 45 comma 2 CDS), ma se il comune non provvede deve provvedere lui stesso a spese del comune (commi 3 e 4). L’ordine di rimuovere la segnaletica sarebbe un atto d’autorità (amministrativa), provvedimento contro il quale il Comune poteva ricorrere ma almeno dal testo riportato da IVANOP non mi sembra che la lettera del ministereo intimi i 15 giorni al comune, quindi cos'è quella lettera?
Invece il ministereo ha minacciato il Comune di denunciarlo alla corte dei conti e questa azione mi sembra un po’ sopra le righe o se volete del tutto fuori dai canoni del rapporto gerarchico tra Ministereo e Comune di Carrara in base al CDS, perché ove il comune si difendesse nel merito presso la corte dei conti e dimostrasse che ben tre sentenze della Cassazione danno ragione al comune di Orosei sugli stessi provvedimenti chiamerebbe la corte dei conti ad esaminare un merito che non le compete e per il quale non ha giurisdizione, quindi come farebbe a stabilire se c’è stato o no danno per l’erario? E comunque il ministero non avrebbe lui stesso rimosso i cartelli (cosa sarebbe questa omissione d’atti d’ufficio?).
Secondo le dichiarazioni pubblicate oggi su IL TIRRENO è molto probabile che il Comune di Carrara emetterà nuove ordinanze diversamente motivate, farà qualche punto sosta da qualche parte. Oppure riemetterà i divieti allo stesso modo di OROSEI (o come NUMANA che non li emessi in base al CDS) e a quel punto il ministero dovrà prendere nuovamente posizione ma dovrà anche giustificare perché non interviene su Orosei oppure sul come farebbe ad intervenire su Orosei visto che la Cassazione ha dato ragione a quel comune per ben tre volte.
Vi premetto comunque che la situazione descritta dal comunicato del Coordinamento che IVANOP ha postato qui lasciava, come io ho inteso, presupporre una completa soluzione della vicenda che non mi pare sia così. Invito a rileggere il comunicato e l'enfasi con cui è stato dato.
Prossimamente tornerò sull'argomento perché come anticipato sto approfondendo il tema con un avvocato amministrativista e dalle prime battute credo proprio che per Carrara si sia imboccata una strada tortuosa che al primo comune TOSTO e RESISTENTE ci farà battere una bella boccata e creerà un nuovo precedente pessimo, come Orosei in Cassazione.
La strada per uscire da questa situazione di escalation è che qualcuno imbocchi l’Autostrada in direzione Carrara e con garbo e rispetto, senza alzare la voce e citare norme inapplicabili, controverse o già smentite dalla Cassazione,
trovi una soluzione condivisa con il comune e che il comunicato stampa lo faccia, una volta tanto, il comune stesso in modo da avere la certezza di ciò che si è deciso. Dalla fonte diretta.
Modificato da Anto57 - O Nonno il 11/06/2006 alle 21:38:28