In risposta al messaggio di IZ4DJI del 20/05/2020 alle 15:38:37...ehhhh si poi ci mettiamo pure il colore... e se pagata con le paghete della nonna...
esiste una dimensione massima per una autovettura? Io penso di no, e quindi quella dicitura non ha senso. Secondo me se si vuole limitare la sosta di veicoli a seconda della lunghezza, larghezza, peso etc, dovrebbero essere apposti specifici cartelli.
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In risposta al messaggio di roblungh del 23/05/2020 alle 21:54:27Dal cellulare è un po' difficile, ma vedo diversi verbali archiviati d'ufficio perché la sosta delle autocaravan è equiparata a quelle delle autovetture. Attenzione però: un GdP è probabile che non accolga una richiesta se formulata in questi termini. La richiesta di annullamento va fatta chiedendo se sussistono *motivazioni* valide che che giustifichino la discriminazione, che il 99,9% delle volte non ci sono: la categoria (M1) è la stessa, la massa sempre 35q, quindi una autocaravan che rientra negli stalli per quale altra motivazione non potrebbe parcheggiare in un luogo permesso alle autovetture?
per chi ha voglia di leggere un po' dal sito dell'asssociazione comandanti polizia municipale
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In risposta al messaggio di Giovanni del 05/06/2020 alle 09:52:12Concordo con te che siamo in troppi e, soprattutto troppi maleducati. Condivido i divieti per impedire un "muro bianco" sul lungomare che stanno fissi per giorni.
Io credo che su questo annoso e ciclico problema, ci sia ormai poco da chiarire. Nelle aree pubbliche non specificatamente riservate ai nostri mezzi, se la sosta è vietata, è vietata e basta. Dove non è presente un divietospecifico, è possibile sostare senza occupare spazi oltre la propria sagoma. Per esempio, su un lungomare, parcheggiare in mezzo ad altre auto e piantare l'ombrellone sulla spiaggia come tutti gli altri automobilisti, per l'automobilista è lecito, per il camperista è campeggio. Discutibile, ma così è; nessuno forse farà mai osservazioni ma se le fa, tocca tenersele. La storiella che il camper è un veicolo M1 è vera ma è anche un veicolo destinato al trasporto ed all'alloggio di persone e, quell'alloggio, distingue il camper dalla normale autovettura. Quell'alloggio significa dispositivi interni per questo obiettivo e, fra questi, il problema degli scarichi e su questo particolare i Sindaci possono emanare disposizioni limitative. Sappiamo del caso di Numana, anche se il 10 gennaio ti fermi in uno dei tanti parcheggi deserti ti sanzionano e tutti i ricorsi presentati, tutti sono stati respinti. Il problema di fondo è che siamo troppi ed anche troppo maleducati e tutti i divieti che ci troviamo li abbiamo provocati noi col nostro comportamento. Prendo proprio Numana come esempio, perché ne fu testimone un mio amico. Il suo lungomare, il venerdi diventava una fila infinita di camper posteggiati a pettine, fronte mare, ostruendo la visibilità di tutti gli operatori commerciali della zona; il sabato mattina, quando arrivavano i locali per una giornata al mare, non trovavano parcheggio e dovevano trovare un'altra soluzione. I vari ristoranti vuoti perché la maggior parte dei camperisti mangia in camper: disagio economico per questi operatori che lavorano due mesi l'anno, disagio per i locali che chissà dove dovevano arrivare per un bagno in mare. In più, spesso, nottetempo, alcuni camperisti facevano una buca sulla spiaggia vuotandovi la cassetta delle nere ricoprendo il tutto. Da qui il Sindaco di allora, ma norma seguita dai suoi successori, avvalendosi di una normativa nazionale sulle restrizioni previste per motivi di sicurezza sanitaria, ha emesso i divieti assoluti di parcheggio su tutto il territorio comunale, vincendo tutti i ricorsi presentati, anche quelli che qualcuno qua affermava di aver vinto... Giovanni
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In risposta al messaggio di TheDevil del 04/06/2020 alle 15:15:15Attenzione perché hai citato una sentenza di Cassazione di Marzo 1992. L'art. 185 del CdS che ridefinisce la situazione è SUCCESSIVO (appena 1 mese dopo, Aprile 1992). Quindi in precedenza, mancando la normativa, è applicabile al caso specifico.
Il 18 maggio scorso NicolaNegri ha scritto: ... mi chiedevo se in Italia è possibile campeggiare liberamente al di fuori di campeggi e aree di sosta, oppure se è vietato e in cosa si può incorrere. Per campeggiareintendo fermarmi, mangiare e dormire. ============================== Oltre alle opinioni dei camperisti sin qui intervenuti e per completezza di trattazione potresti valutare l'opportunita' di lèggere anche le motivazioni espresse dalla Corte di Cassazione nella sentenza 2718/92. Cfr. Per quanto a mia conoscenza si tratta di una delle poche in materia di campeggio a bordo di un camper (un'altra e' del 1996 ma riguarda un caravan, ancorche' con analogo indirizzo giurisprudenziale). Da allora non risulta che altri camperisti si siano arrischiati ad accedere alla Corte di Cassazione per cercare di far modificare il relativo orientamento in materia. Come noto, la predetta Corte svolge la funzione nomofilattica nell'ordinamento italiano per specifica attribuzione costituzionale. In particolare potresti rivolgere la tua attenzione sulle seguenti considerazioni: Concretizza l'attività di campeggio il vivere nel veicolo in sosta, vi sia o meno la presenza di oggetti posti all'esterno del veicolo stesso e caratteristici della vita di campeggio (come li denomina il ricorrente). Cio' che rileva al fine della sussistenza del campeggio e', cioe', l'adibire il veicolo a propria abitazione... luogo di vita e di riposo.
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In risposta al messaggio di GinoSerGina del 05/06/2020 alle 17:46:37
In Italia purtroppo si è creato un sistema per il quale si legalizza l'illegalità e - cosa ancora più grave - sono le amministrazioni pubbliche ad attuare una cosa del genere, le stesse amministrazioni che fungono da controllorilocali. Questo sistema è talmente ben congegnato che il cittadino è costretto ad adeguarsi: pagare la multa è più conveniente del ricorso, in un primo momento anche dal punto di vista economico, ma soprattutto di tempo. Sinceramente dire c'è il divieto, mi adeguo è quanto di peggio ci possa essere in un paese democratico se il divieto non è legittimo. Quello che dice bradipo66 è corretto, nel senso che ci devono essere motivazioni valide per istituire un divieto alle autocaravan in un parcheggio tipo questo in foto: E' Castiglione della Pescaia. Non ci sono problemi di peso, di altezza, di ingombri, igienici (che per noi non ci sarebbero MAI), di ordine pubblico. Conoscendo la storia del paese e le varie amministrazioni che si sono succedute, posso solo dire che il divieto è stato scritto a quattro mani: 2 da un'amministrazione (di cui non cito il colore) e 2 dagli operatori turistici (federalberghi, federcampeggio). C'è stato un breve lasso di tempo in cui l'amministrazione ha cambiato colore e.. indovinate un po'?! Molti divieti (ma non tutti) sono spariti, ma la volta successiva quell'amministrazione non è stata rieletta. Nel tempo si è assistito anche all'installazione di barre limitatrici in altezza che una nota associazione di camperisti ha fatto rimuovere a suon di ricorsi legali; quelle sono veramente da criminali perché immaginate se in fondo a quel parcheggio, in un giorno affollato, prende fuoco un qualsiasi mezzo, non necessariamente un autocaravan. I vigili del fuoco sarebbero in grave difficoltà. Mi dispiace altresì leggere il commento di Giovanni che afferma dove c'è un divieto, si deve accettare e basta. Certo, uno non va a cercare rogna ma la multa ingiusta io la combatto. Anche sull'esempio di Numana, con il famigerato comandante dei VV.UU. Roberto Benigni (non il comico fiorentino) è male informato perché i ricorsi vinti ci sono eccome, soprattutto quelli per motivi igienico sanitari. Vuoi limitare il parcheggio selvaggio che ostruisce la visuale? Fai gli stalli in modo adeguato che un autocaravan non possa parcheggiare, ma allo stesso tempo trova una soluzione adeguata ai turisti in camper che non sono né zingari, né criminali. C'è gente che scarica le cassette in spiaggia? A parte che devi colpire il singolo (potrei citare anche l'automobilista che la sera, non avendo il bagno a disposizione, trova come soluzione quella di defecare in spiaggia), ma probabilmente tu sindaco non ti sei attrezzato minimamente per accogliere questo tipo di turismo. Numana-Sirolo sono gli esempi più negativi che ci possano essere in Italia perché nonostante le tranvate legali che si sono presi, con sperpero di soldi pubblici, continuano ad ignorare le disposizioni emanando ordinanze su ordinanze. Quello che voglio dire è che manca totalmente coesione nella categoria, a cominciare dal basso (i camperisti che si adeguano, ma li capisco) ma soprattutto chi produce i camper. Non è pensabile che nella mia toscana, il cuore della produzione europea, essere una delle regioni addirittura più anti-camper d'Italia. Alberghi, Campeggi, ristoratori, ecc. hanno creato le loro lobby che influenzano le Amminstrazioni locali, noi invece ci facciamo comandare.
In risposta al messaggio di Giovanni del 05/06/2020 alle 20:39:13Giovanni, non è una censura, ci mancherebbe, chi sono io per censurare qualcuno? ma credo che hai usato un termine sbagliato. Hai scritto: " Rispetto la segnaletica e dove c'è un divieto per autocaravan non mi ci fermo."
Che ti devo dire? Io sono da censurare, aborrire perché mi adeguo alle norme locali, tu che non vuoi essere censurato, aborrito, parcheggia tranquillamente a Sirolo o Numana. Non mi togli nulla, anzi. Però non fare il bello col comportamento degli altri (stavo per citare il comico Savonese); fallo di persona, realmente, non limitarti a predicarlo. Giovanni
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discussione
su altro argomento:... NON è considerato campeggio quando un camper è parcheggiato regolarmente con finestre e porte chiuse, senza piedini o zeppe. Poi, che dentro ci sia qualcuno e cosa fa non conta.
intervento
, la Corte di Cassazione ha espresso considerazioni discordanti rispetto alle tue affermazioni sopraevidenziate.In risposta al messaggio di TheDevil del 07/06/2020 alle 00:00:00Mi riferivo all articolo 185 del C.d.S.
Il 17 maggio scorso IZ4DJI ha scritto in una discussione su altro argomento: Se sempre valido, campeggiare significa mettere una tenda o, con un camper, mettere le zeppe, accendere il generatore, aprire la veranda, etc...Se ci si ferma in un parcheggio, in auto, camper, vespa e ci si dorme [...], è comunque parcheggio e non campeggio e per la legge (in Italia) non varia se ci sia qualcuno a bordo o no. ... NON è considerato campeggio quando un camper è parcheggiato regolarmente con finestre e porte chiuse, senza piedini o zeppe. Poi, che dentro ci sia qualcuno e cosa fa non conta. ============================== Come da trascrizione in un mio precedente intervento, la Corte di Cassazione ha espresso considerazioni discordanti rispetto alle tue affermazioni sopraevidenziate. Se possibile, gradirei quindi sapere quale sia la legge cui fai riferimento. Con anticipato ringraziamento.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 07/06/2020 alle 00:48:53Interessante
Mi riferivo all articolo 185 del C.d.S. Che io sappia, dovrebbe essere sempre valido.
In risposta al messaggio di bruno it del 07/06/2020 alle 17:42:00Hai spiegato benissimo il motivo per cui ormai sono anni che non uso il camper se non all estero e specificamente nord europa
Per quanto ne so. Campeggiare significa entrare in un campeggio, fermarsi per la registrazione alla reception, prendere posto sull'area assegnata e attenersi al regolamento interno leggibile sull'opuscolo che viene fornito.E' possibile aprire la veranda e accedere all'esterno con sedie tavolini o altri accessori. Sostare in apposite aree (AA), a pagamento o gratuite, significa fermarsi all'interno di un luogo ben definito, riportato su guide, mappe ecc. e disporsi entro lo stallo delimitato (se così è) o ordinatamente in uno spazio dove non si reca intralcio di manovra o ingombro per altri camper, seguendo un regolamento sempre ben visibile all'ingresso. Non è possibile, anche se molti lo fanno, aprire verande o accedere permanentemente all'esterno. Sostare in libera significa fermarsi gratuitamente in un qualsiasi luogo dove non sia espressamente vietato, e aggiungo, possibilmente senza offendere la propria intelligenza, ovvero la capacità di capire le cose e comportarsi di conseguenza (da considerare comunque che, per ragioni di sicurezza, igiene ecc., quasi dappertutto è illegale). Riguardo invece alla 'illegalità' di regioni o municipalità che limitano la sosta dei vr con leggi, decreti o regolamenti interni, occorre tenere presente che, oltre alle pressioni di albergatori e trattoristi, esiste un problema che definirei 'sociologico', ovvero una buona fetta di popolazione non vede di buon occhio questi 'nomadi' (equiparati a zingari?) che prima con roulottes (ma erano pochi e solitamente in campeggio) ed ora con 'casoni' piazzati in ogni dove evidentemente recano fastidio. In tutta onestà alcune volte non posso dar loro torto. Bruno p.s. Altro discorso. Sarebbe bello poter disporre in Italia di un numero di AA notevolmente superiore all'esistente, manutenzionate e vigilate, con colonnina elettrica a gettone e ad un costo giornaliero non minore di 5 e non superiore a 10 euro. Permanenza max di 2 notti (per evitare lunghi assembramenti). Chissà perchè da noi è tutto così difficile!
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di questo forum.In risposta al messaggio di TheDevil del 09/06/2020 alle 15:15:15Come in molte discussioni di questo tipo, neanche in quella si arrivò a un punto finale... dovremo aspettare se replicheranno la conferenza e che qualcuno chieda se anche la combustione del gas per tenere acceso il frigo (o il riscaldamento d'inverno) rientra nel concetto di deflusso.
Il 7 giugno IZ4DJI ha scritto: ============================== La citata relazione dell'Avv. Dimita al Salone di Parma 2010 e' stata oggetto - a suo tempo - di un ampio approfondimento nella discussione di questo forum.