In risposta al messaggio di Vincenzo56 del 23/02/2021 alle 23:08:56Io non sono un esperto ma ti rispondo lo stesso, da praticone: tutto tirato-tirato ma si, compreso il raddoppio finale
Ciao a tutti Allora volevo chiedere a voi esperti: -3 pannelli da 36V in parallelo per un totale di 480W (a 36 V circa 12.5 A complessivi) possono essere sopportati da un cavo (già montato) da 6mm quadri? -Il RegolatoreMPPT Epever Tracer 30A (già montato) in entrata è dato per 30 A . Va bene? -In uscita dal Regolatore il cavo, gia montato, che porta corrente alla batteria è anch'esso da 6mm quadri e sicuramente non va bene. Posso raddoppiarlo con un altro cavo da 6 mm quadri o devo cambiarlo? Grazie a tutti
In risposta al messaggio di Vincenzo56 del 23/02/2021 alle 23:33:47È un errore che fanno in tanti.
Mannaggia! Le distanze sono 4m per entrambe le linee. Quindi dovrei cambiare tutto? E, se sì, con cosa? Grazie
In risposta al messaggio di enzov1100 del 23/02/2021 alle 23:16:03Io ti rispondo con dati pratici, dopo aver verificato la teoria; uno dei miei impianti è molto simile ai 4/3 del tuo; 600W di pannelli, 40A di Epever, cavi di discesa da 25mmq, all'estremità lato regolatore diventano da 16mmq ma a 12V, il tuoi sono da 36V possono ben essere da 6mmq con quella tensione, avrai al limite uno 0.02V di caduta di tensione in più; i cavi di uscita alle batterie miei sono da 16mmq, la massima sezione che porta il regolatore; 12mmq per un quarto in meno di corrente ce la possono fare.
Io non sono un esperto ma ti rispondo lo stesso, da praticone: tutto tirato-tirato ma si, compreso il raddoppio finale
In risposta al messaggio di Vincenzo56 del 23/02/2021 alle 23:33:47Lato pannelli già un 6 mmq va bene (sarebbe già sufficiente un 4 mmq) tenendo in considerazione delle varie connessioni, temperatura di esercizio e presumo cavo adatto non specifico per sistemi fotovoltaici.
Mannaggia! Le distanze sono 4m per entrambe le linee. Quindi dovrei cambiare tutto? E, se sì, con cosa? Grazie
In risposta al messaggio di rubylove del 24/02/2021 alle 15:32:09Se non ricordo male ha 2 batterie da 100 Ah (presumo in //).
Non sono del tutto d'accordo sul non preoccuparsi troppo dell'eccessiva corrente di carica, la batteria dei servizi si può scaricare molto, a differenza di quella motore che di norma dovrebbe sempre essere carica, se quelladei servizi è molto molto scarica, diciamo anche al 60% di carica, possono circolare tranquillamente anche 60/70 A, vedo che molti mettono pannelli e regolatori in eccesso rispetto alla capacità della batteria, la ricarica dovrebbe essere in teoria fatta con una corrente pari al 10% della capacità, non, lo fa nessuno, ok.. mettiamo anche il 20% ma caricare una batteria da 100A con 60A a me sembra troppo vero che questi regolatori hanno tutti la possibiltà di impostare la corrente massima in base alla batteria ma che senso avrebbe metetrlterlo da 50A per poi limitarlo a 20? La circolazione di corrente alta è solo nella prima fase poi cala, è vero ma non credo che faccia bene alle batteria al piombo, sia di tipo acido libero che AGM E se al mattino dopo una notte di scarica, metto in moto e arriva sia l'alternatore che il FV quanta corrente potrebbe circolare se quella batteria è molto scarica? La corrente dichiarata dei regolatori è sempre quella di uscita, altrimenti se a 36V avesse 30A, in uscita ne avrebbe il triplo meno le perdite e in ingresso con 36V 30A andrebbe bene da solo per un pannello da circa 1100W Non credo che la corrente oltre i 390 W vada dissipata, la corrente è determinata dal carico in uscita, se non c'è carico può essere anche zero, se il carico supera i 390 W ma il limite del regolatore è più basso, si perde, cioè il pannello non la produce (la corrente circola solo se c'è richiesta) non è un amplificatore in classe A che dissipa comunque Io sono per un regolatore per ogni batteria con un pannello o più pannelli con corrente massima pari al regolatore e batteria equilibrata giusta per una ricarica massima al 20% della sua corrente nominale Non mi riferisco nello specifico proprio a questo caso ma in generale, c'è la tendenza a sovradimensionare la carica come se le batterie fossero delle fogne che accettano tutto, non è così, almeno per quelle al piombo
In risposta al messaggio di rubylove del 24/02/2021 alle 15:32:09Credo che il non preoccuparsi troppo della carica fosse riferito a questo caso specifico, dove questii pannelli non arriveranno mai neanche a 30A.
Non sono del tutto d'accordo sul non preoccuparsi troppo dell'eccessiva corrente di carica, la batteria dei servizi si può scaricare molto, a differenza di quella motore che di norma dovrebbe sempre essere carica, se quelladei servizi è molto molto scarica, diciamo anche al 60% di carica, possono circolare tranquillamente anche 60/70 A, vedo che molti mettono pannelli e regolatori in eccesso rispetto alla capacità della batteria, la ricarica dovrebbe essere in teoria fatta con una corrente pari al 10% della capacità, non, lo fa nessuno, ok.. mettiamo anche il 20% ma caricare una batteria da 100A con 60A a me sembra troppo vero che questi regolatori hanno tutti la possibiltà di impostare la corrente massima in base alla batteria ma che senso avrebbe metetrlterlo da 50A per poi limitarlo a 20? La circolazione di corrente alta è solo nella prima fase poi cala, è vero ma non credo che faccia bene alle batteria al piombo, sia di tipo acido libero che AGM E se al mattino dopo una notte di scarica, metto in moto e arriva sia l'alternatore che il FV quanta corrente potrebbe circolare se quella batteria è molto scarica? La corrente dichiarata dei regolatori è sempre quella di uscita, altrimenti se a 36V avesse 30A, in uscita ne avrebbe il triplo meno le perdite e in ingresso con 36V 30A andrebbe bene da solo per un pannello da circa 1100W Non credo che la corrente oltre i 390 W vada dissipata, la corrente è determinata dal carico in uscita, se non c'è carico può essere anche zero, se il carico supera i 390 W ma il limite del regolatore è più basso, si perde, cioè il pannello non la produce (la corrente circola solo se c'è richiesta) non è un amplificatore in classe A che dissipa comunque Io sono per un regolatore per ogni batteria con un pannello o più pannelli con corrente massima pari al regolatore e batteria equilibrata giusta per una ricarica massima al 20% della sua corrente nominale Non mi riferisco nello specifico proprio a questo caso ma in generale, c'è la tendenza a sovradimensionare la carica come se le batterie fossero delle fogne che accettano tutto, non è così, almeno per quelle al piombo
In risposta al messaggio di rubylove del 24/02/2021 alle 22:09:56Concordo, resta però il fatto che molti impianti sono mal concepiti, senza alcun calcolo sul fabbisogno energetico reale.
Si mi riferivo al costume diffuso di esagerare con la corrente, in questo caso, siamo piu o meno ad un discreto equilibrio A riguardo della ricarica, non credo si debba esagerare con la precisione, però manco con gli estremiopposti, il regolatore un limite lo ha ed è impostabile ma l'alternatore al contrario di come molti pensano, a volte è meglio non averlo troppo grosso, io lo ho da 150 A ma ce l'ho trovato, il suo sarebbe mi sembra da 100 A e comunque installerò un convertitore per poter caricare in modo giusto anche se la batteria dei servizi è scarica e farebbe circolare 70A solo con una carica all'85% Szopen l'energia non viene sprecata.. semplicemente non viene prodotta, è diverso il concetto, se poi ti riferisci al fatto che il pannello in quel momento potrebbe produrre ma non propoduce perchè non c'è un posto dove metterla allora posso anche comprendere, quando parlo di carico mi riferisco a tutto, anche alle utenze Però se non sa dove metterla, perchè la batteria è gia carica e se è gia carica il problema della corrente eccessiva per la stessa non sussiste perchè tutta quella disponibile se ne va da qualche altra parte o non viene prodotta per assenza di carico
In risposta al messaggio di Szopen del 25/02/2021 alle 00:51:57Scusa ma c'è poco da respingere il regolatore non deve respingere nulla, circola meno corrente in ingresso (i pannelli producono meno) perchè se il pannello può produrre di più ma il regolatore ha raggiunto la sua corrente in uscita massima, si fermerà è e basta
Concordo, resta però il fatto che molti impianti sono mal concepiti, senza alcun calcolo sul fabbisogno energetico reale. Poi senti di installazioni di 300/400 watt di pannelli con 100Ah di batterie oppure, 100/200 wattdi pannelli e 300/400Ah di batterie al litio che non si ricaricano a dovere. Se il pannello non produce per mancanza di sole, va bene ma, se il pannello non produce perché il regolatore è al limite delle sue capacità non va per niente bene. Il pannello farà sempre il suo lavoro, cioè, produrre energia, il regolatore continuerà a tagliarla ed a respingerla ma fino a quando potrà durare? Quali siano le conseguenze lo sappiamo bene. Metti 500 watt di pannelli che, alla massima potenza possono arrivarci in determinati periodi, metti caso, a luglio, in vacanza, camper al sole, chiuso, con regolatore da 30A e il tipo spiaggiato come una balena. Perdonate l'OT, come emme48, che per il suo nuovo camper sta studiando il tutto per tutto, per essere totalmente autonomo nei suoi (gli auguro prestissimo) viaggi al nord, con temperature sicuramente rigide, io ho fatto l'opposto, ho cercato, provato, testato elaborando vari scenari che mi portassero ad ottenere lo stesso fine ma in climi più caldi ed abbastanza soleggiati. Ciro.
In risposta al messaggio di Emme48 del 25/02/2021 alle 09:38:01Certo che si sommano ed è proprio quello che ho esposto a proposito della ricarica simultanea da piu fonti, non tutti i regolatori hanno il controllo remoto utilizzabile per essere collegato al D+ alternatore
Le correnti di ricarica si sommano. In presenza di molti watt sul tetto, sarebbe utile usare il segnale Charge del regolatori tramite il segnale D+ in modo da fermare la ricarica solare quando è in funzione l'alternatore. Marco.
In risposta al messaggio di rubylove del 25/02/2021 alle 10:03:05Non sono poi molte le fonti di ricarica che possono andare insieme, forse solo le coppie alternatore+solare e caricabatterie+solare
Certo che si sommano ed è proprio quello che ho esposto a proposito della ricarica simultanea da piu fonti, non tutti i regolatori hanno il controllo remoto utilizzabile per essere collegato al D+ alternatore Io ho questoproblema con l'alternatore ed è mia opinione che tutte le fonti dovrebbero convergere ad un unico caricabatterie che può essere il regolatore solare, quello che entra entra, la sua corrente massima in uscita sarà quella della batteria al quale è accoppiato se l'alternatore potrebbe erogare 150 A alla batteria ne devono arrivare sempre al massimo quelli previsti, se proprio si ha questa eccedenza si possono aggiungere altre batterie da caricare da alternatore, se ce la fa Dico questo non solo eper evitare l'eccesso di corrente ma anche perchè la carica contemporanea da alternatore e regolatore in parallelo da di sicuro un risultato scadente
In risposta al messaggio di Emme48 del 25/02/2021 alle 09:38:01Ah! ma si sommano sempre anche se la tensione non è la stessa? Oppure prevale quella più alta?
Le correnti di ricarica si sommano. In presenza di molti watt sul tetto, sarebbe utile usare il segnale Charge del regolatori tramite il segnale D+ in modo da fermare la ricarica solare quando è in funzione l'alternatore. Marco.
In risposta al messaggio di Emme48 del 25/02/2021 alle 11:10:12Potresti fare uno schemino ? Sono molto interessato alla cosa .Grazie.
Non sono poi molte le fonti di ricarica che possono andare insieme, forse solo le coppie alternatore+solare e caricabatterie+solare Essendoci sempre di mezzo il solare, si potrebbe inibire il regolatore fotovoltaico scollegandoil pannello (non la batteria) sia col D+ che con la presenza rete, questo nel caso non ci sia un segnale di controllo apposito sul regolatore... serve un relè da almeno 30 ampere e il contatto 30-87a (NC), poi la bobina (85 & 86) va alimentata da due diodi: uno viene dal D+ e uno dall'uscita del caricabatterie che accende il led di presenza rete. La corrente di questo relè dovrebbe poter sopportare quella massima erogata dal pannello, quindi uno da 30 ampere potrebbe non andare bene. A volte la corrente del contatto normalmente chiuso (30-87a) è la meta di quella dichiarata per il contatto normalmente aperto (30-87), si deve verificare... caso mai se ne prende uno più grosso, tanto problemi di assorbimento della bobina non ci sono perché si attiverebbe o col motore in moto o attaccati alla colonnina del 230 volt. Il problema della corrente tra alternatore e BS io lo risolverò con un Energy Power Evolution da 35 ampere, ho anche un Power service da 25 ampere, vedrò in seguito quale dei due installare. Marco.