In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21Io aumenterei la produzione di energia perché se fai sempre libera le batterie anche se maggiorate durano magari un giorno in più ma poi si scaricano.
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21Up
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21Personalmente penso che la soluzione meno costosa e piu' intelligente sia quella di sostituire i due pannelli attuali con uno o due da 200/300W monocristallini se lo spazio lo permette ,con regolatore MPPT adeguato.
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21Per mia opinione :
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21Ho letto ora di Riva e del sole che va via nel primo pomeriggio ... Con 300 watt un sufficiente lavoro in belle giornate lo dovresti avere lo stesso... Ovvio non miracoli...
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di bolsenior del 10/01/2019 alle 20:49:21
Sul mio Wingamm Oasi 540 del 2004 vorrei aggiornare un po' di dispositivi preposti alla ricarica delle batterie di servizio ma, di fronte a quanto offre il mercato,sono alquanto indeciso sulle scelte da fare. Premetto cheho un alternatore standard da 120 Ah, e che monto 2 batterie AGM da 100 A di marca ed età diversa gestite con un Battery Duo System 150 del 2008 (quando ho aggiunto una 2abatteria). Ogni batteria, compresa quella di avviamento è dotata di desolver. Queste batterie non sono di qualità eecelsa mentre quelle precedenti mi sono durate 10 anni la BS1 e 9 anni la BS2 (morte insieme, anche se la BS2 ha lavorato raramente. Inoltre faccio molto campeggio libero e viaggi di lungo raggio. Ho un caricabatterie Cbe non switching modello A920L del 2004 che prevede 2 tipi di carica, una per Pb-acido e l'altra per Gel. Tra le sue caratteristiche 300VA e 15 A. Quindi l'ho sempre avuto settato su Pb-acido. Non so quante fasi di carica abbia e tantomeno la tensione nelle fasi di carica. Un paio di inverni fa non dava più segni di vita, l'ho smontato, non ci ho capito nulla, l'ho sbattuto due volte sul banco da lavoro, l'ho rimontato e ha ripreso a funzionare (ma sapendo che forse potrebbe mollarmi da un momento all'altro). Nel frattempo ho accumulato altri 20-30000 km. Recentemente ho “scoperto” che gli attuali caricabatterie sono di tipo switching, che prevedono 3-4 curve di carica (Pb-acido libero, AGM, Gel, a volte anche Litio) e a volte sono anche personalizzabili con degli switch interni . Oggi le fasi per ogni curva di carica sono comprese tra 4 e 6 e forse anche più, e spesso è prevista una prima fase di desolfatazione, che mi sembra una cosa interessante. Ho anche notato che per i vari tipi di batteria, anche tra AGM e Pb-acido libero, le tensioni di carica sono diverse, per le AGM si arriva a 14,7 V contro i 14,4 V per le Pb-acido libero. Tralascio le altre differenze di tensione nelle altre fasi di carica però un'altra cosa interessante mi pare la possibilità di lasciare le batterie sotto carica perché, se non sbaglio, hanno anche la funzione di mantenimento. Io tengo il camper nel garage di casa e quindi non sfrutto i pannelli solari quando è rimessato. Morale: ci sarebbero svariati motivi che mi indurrebbero a montare un caricabatteria più tecnologico, in quanto dovrebbero anche migliorare la carica delle batterie, ma non mi so decidere sul modello e marca da scegliere, anche perché non conosco l'affidabilità/qualità dei prodotti. Dal 2007 ho montato un Energy Power NCA da 25A (proprio perché non faccio campeggio stanziale e faccio un uso molto itinerante del camper) di cui non conosco fasi e tensioni di carica ma ho il sospetto che fosse tarato per batterie Pb-acido libero e pertanto anche questo aggeggio non è forse così ottimizzato per le batterie AGM. Si tratta dell'Energy Power, il primo messo sul mercato dalla NCA, non ancora il modello “Evolution”. Quindi mi sto domandando se non è il caso di aggiornare anche questo dispositivo o sceglierne uno che faccia entrambe le funzioni, ossia che accetti in ingresso sia l'alternatore che la 220, risparmiando peso e denaro, visto che adesso in termini di quantità di curve di carica, quantità di fasi di carica, desolfatazione ecc possono avere le stesse carateristiche dei caricabatterie di cui sopra. Ciliegina sulla torta: che fare con i pannelli solari e relativo regolatore? Attualmente monto 2 pannelli CBE da 50W (o 55W?) e un regolatore CBE “P262-2” da 10A ovviamente PWM. Non facendo un uso invernale del camper tutto sommato finora il tutto è stato abbastanza soddisfacente. Solo recentemente, avendo utilizzato il camper per quasi 2 mesi parcheggiato a Riva del Garda (per babysitteraggio alla nipotina) senza attacco alla 220V, mi è morta la BS1 con 20 mesi di vita, credo per solfatazione, dato che mi era difficile procedere giornalmente ad un ricarica completa. Essendo autunno inoltrato a Riva alle 14-14.30 il sole tramonta dietro la montagna e praticamente i pannelli solari erano assolutamente insufficienti ed un giro giornaliero in camper di una dozzina di km altrettanto insufficienti. Il tetto del mio camper non è piano e di superficie limitata ma probabilmente potrei sostituire gli attuali pannelli con altri 2 sempre longitudinali da 100-120W semiflessibili (magari montati su una lastra di policarbonato alveolare) con un regolatore MPPT da 15-20A. Da un lato mi piace la possibilità di avere più potenza senza aumentare il peso rispetto alla soluzione attuale, dall'altra la mancanza di una superficie vetrata mi intimorisce, dato che succede con una certa frequenza di raschiare i pannelli con rami e rametti, per non parlare della grandine. Tra l'altro mi domando se sarebbe possibile semplicemente aggiungere un 3° pannello semiflessibile da circa 100W a quelli attuali, ma non ho idea se e come si possano gestire tutti insieme con un unico regolatore, avendo tensioni di targa diverse (e quanti ingressi dovrebbe avere il regolatore: 1, 2 o3?) Per quanto riguarda il regolatore PMMT il mercato ne offre una tale varietà che non saprei cosa scegliere ( di dimensioni non molto dissimili da quello attuale che è racchiuso in un pensile) puntando su prestazioni e affidabilità. Infine, considerato che intervenire su tutti questi componenti porta ad un certo costo complessivo, mi domando se invece non sia il caso di investire meno, per esempio sui pannelli, mantenendo quelli attuali, e puntare magari su una sola batteria al litio da 100A. Qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee per fare una scelta sensata e tecnicamente funzionale? Al momento sono più concentrato sull'ottimizzazione degli aspetti tecnici che sui costi. bolsenior
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 11/01/2019 alle 13:20:12Ho già 2 batterie AGM da 100Ah cadauna.
Io nella mia ignoranza ti consiglierei più nell’aumentare i pannelli e magari aggiungendo un’altra bs senza spender soldi per caricabatterie “miracolosi” che alla fine ti costano anche di più rispetto ad un buonpannello o una batteria(forse). Io ragiono così...a te serve più corrente,puoi avere anche un caricabatterie ipermegaefficiente,ma se l’energia da cui attinge é quella,quella rimane.
In risposta al messaggio di epsoncolor del 15/01/2019 alle 14:43:49Sarebbe mia intenzione potenziare la potenza dei pannelli fotovoltaici (dai 100W attuali a 200-240W), ma sono indeciso tra pannelli rigidi (più robusti per i graffi da rami e rametti e per la grandine e più pesanti) e pannelli semiflessibili montati su policarbonato alveolare (più leggeri ma più delicati per le graffiature e la grandine).
Personalmente penso che la soluzione meno costosa e piu' intelligente sia quella di sostituire i due pannelli attuali con uno o due da 200/300W monocristallini se lo spazio lo permette ,con regolatore MPPT adeguato. I costidei pannelli con quelle capacita' si trovano a costi umani. Per Batteria al litio ti suggerisco di leggere i vari interventi sull'argomento anche recenti.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 15/01/2019 alle 15:16:50Sul mio (piccolo) tetto non posso sistemare un pannello di grandi dimensioni ad uso civile. Inoltre devo stare attento agli ingombri in altezza perché per entrare nel mio cortile devo passare sotto un passo carraio centinato dove già attualmente ho solo 2-3 cm di luce libera. Sulla foto che ho postato non si vede la parte posteriore piana del tetto ma è già occupato dall'antenna satellitare con parabola da 65 che da un secondo oblò e non c'è più spazio per altro.
Passare da un regolatore PWM ad un MPPT già è un passo avanti. I pannelli da 200 fino a 300W per uso civile sarebbero un'ottima scelta non mi sembrano dimensionalmente compatibili con il tuo tetto. Se lo spazio a disposizioneè solo quello non vedo molti margini. Per quanto riguarda il modello di regolatore io ho l'NDS SC300M e mi trovo bene. Sicuramente ci sarà di meglio, gli esperti potranno essere di aiuto in questo.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 15/01/2019 alle 15:53:14Grazie Hunter85.
Ho letto ora di Riva e del sole che va via nel primo pomeriggio ... Con 300 watt un sufficiente lavoro in belle giornate lo dovresti avere lo stesso... Ovvio non miracoli... Riguardo allo spazio se togli i tuoi qualcosaci sta e non so come sei messo dietro... Il mio occupa così per esempio (costato 270 col regolatore mppt da 30 A) Se per caso vuoi sapere di regolatore e pannello ti dico la mia esperienza e quello che ho visto leggendo un po'... Saluti
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/01/2019 alle 16:44:56Conosco la corrente di pensiero come la tua, anzi direi che è quella più coltivata su COL, però ci ho vissuto con sufficiente soddisfazione sino ad un paio di mesi fa ed in ogni caso non me la sento di mettere in parallelo 2 batterie di marca ed età diversa.
Se fosse il mio camper, ma solo se fosse il mio, eliminerei un sacco di ammennicoli che creano problemi: batteria motore -> relè parallelatore comandato dal D+ -> prima batteria servizi; a questa prima batteria servizi,una seconda batteria servizi, collegata in parallelo. Da queste batterie (la prima o la seconda non importa), collegherei i pannelli fotovoltaici, il caricabatterie e tutti i cavi di collegamento degli apparecchi utilizzati tra cui anche la centralina. Tutte gli altri cosi e cosetti li butterei alle ortiche. Penserei di installare 100-200 watt di pannelli fotovoltaici (pannelli classici, meglio policristallini), anche con regolatore di carica PWM che, sui nostri mezzi, non fa molta differenza con l'MPPT. Ma, ripeto, solo se fosse il mio camper. Solo se fosse il mio camper. Giovanni
In risposta al messaggio di iw5ci del 15/01/2019 alle 17:02:43In effetti qualche pensierino alla batteria LiFePo4 da 100Ah lo sto facendo perché in tal caso (a parte il potenziamento dei pannelli da 100 a 200W o poco più) se ho ben capito la carica vera e propria della batteria avviene tramite il BMS integrato e l'Energy Power non serve più. Forse va anche bene il caricabatterie 220V vecchio tipo tarato per le batterie Pb-acido libero, perché se ho ben capito ci pensa comunque il BMS a fornire alla batteria tensione e corrente con i parametri appropriati.
Le Batterie servizi, subito in parallelo secco, il caricabatterie diventa strategico, solo se ti allacci alla 220 con regolarita' , per esempio fai aree di sosta , perche' se fai molta libera e ricarichi alla 220 solo a casae rimessaggio, non e' fondamentale avere un caricabatterie ad alta potenza, anzi, meglio una carica profonda ma lenta. Certamente un caricabatteria intelligente carica le batterie con meno stress e al limite della loro capacita'. Gia' quello della LIDL non e' affatto male e lo puoi lasciare in permanenza attaccato ideale nel rimessaggio. Visto il tuo tetto, io andrei per 2 pannelli da 100-120W anche perche' di piu' mi sa che non ci sta. Se non hai il frigo a compressore, dovrebbero essere adeguati alle tue necessita'. In alternativa aggiungi un pannello flex da 100W a quelli che gia' hai, in parallelo con gli altri senza problemi. Se lavori a 18v il regolatore MPPT ti da un vantaggio marginale. Visto che il tuo mezzo e' una chicca di camper... io valuterei eventualmente di passare ad 1 sola BS lifepo4 da 100AH. Risparmi 40kg rispetto alle 2 bs che hai e mantieni la medesima autonomia elettrica , se non di piu'.
In risposta al messaggio di bolsenior del 15/01/2019 alle 22:35:44
Conosco la corrente di pensiero come la tua, anzi direi che è quella più coltivata su COL, però ci ho vissuto con sufficiente soddisfazione sino ad un paio di mesi fa ed in ogni caso non me la sento di mettere in parallelo2 batterie di marca ed età diversa. 2 mesi fa quando una delle 2 batterie è morta sono semplicemente passato sull'altra senza momentaneamente far altro. Non ho mai approfondito l'argomento parallelatore perché non ne ho mai sentito l'esigenza pratica, e quindi non conosco bene i vantaggi della sua applicazione. Al momento l'unica cosa di cui sono veramente convinto è che sarebbe meglio aumentare la potenza complessiva del fotovoltaico, ma ho ancora dubbi sul tipo di pannelli (aggiungere un pannello flessibile a quelli esistenti oppure sostituire quelli esistenti con 1 pannello da 100/105/110W per lato).
In risposta al messaggio di Steu851 del 16/01/2019 alle 11:17:55
Sto cercando di capire come è fatto l'impianto elettrico del mio camper, visto che la batteria servizi viene caricata dal motore suppongo che il relè parallelatore ci sia, dove dovrebbe essere, nella cassapanca dove c'èla batteria servizi e la centralina della cellula o dal lato motore? Altra domanda, se la batteria sevizi è scarica nel momento in cui la si mette in parallelo non c'è una forte corrente di travaso dalla batteria motore, deleteria per entrambe le batterie? C'è forse qualche limitatore a protezione?
In risposta al messaggio di bolsenior del 15/01/2019 alle 22:15:01Io penso che se i nuovi li metterai da un altra parte e hai spazio, tieni anche i vecchi, altrimenti, visti i costi molto accessibili (parlo di civili standard,... flessibili o "da camper" non li conosco), metti tutto nuovo e via...
Grazie Hunter85. Purtroppo non posso raggiungere i 300W con un singolo pannello. Pensando che con 100W sono andato avanti per 14 anni, arrivare anche solo a 200W dovrebbe essere già un bel passo avanti. Chissà se i 2 vecchipannelli CBE da 50W quanta efficienza hanno già perso! Non saprei proprio come fare per capire se val la pena di tenerli o meno. In 14 anni magari avranno già perso il 10%.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 17/01/2019 alle 00:17:46Ti allego qualche foto dove si nota meglio che lo spazio totale è limitato ed inoltre il tetto bombato sia in senso longitudinale che trasversale rende problematica l'installazione di pannelli rigidi di grandi dimensioni.
Io penso che se i nuovi li metterai da un altra parte e hai spazio, tieni anche i vecchi, altrimenti, visti i costi molto accessibili (parlo di civili standard,... flessibili o da camper non li conosco), metti tutto nuovoe via... Sei sicuro che un normale pannello da 250 non ti sta trasversalmente se togli i vecchi, davanti all oblò? Forse la foto mi inganna