http://www.ecoglobo.it/eco-guid...
http://www.mpptsolar.com/it/reg...
In risposta al messaggio di Armando del 12/01/2018 alle 12:27:50Ciao Armando, quello che vedi a display penso sia la tensione in quel momento della tua batteria.
Mi pare però che si ricarichi la BS anche con meno di 17-18V. Qui ad es. è un 120 W con un pwm
In risposta al messaggio di Bandw del 11/01/2018 alle 14:58:29Grazie del link, quindi mette in relazione il numero di celle con la tensione della batteria.
Visto l'argomento, giusto per fare un po' di luce, ecco qualche link che ho trovato abbastanza interessante ed utile: Il Collegamento dei Pannelli Fotovoltaici in Serie e Parallelo: Tutto ciò che c’è da Sapere regolatore-di-carica-quale-scegliere:
In risposta al messaggio di IvanG del 12/01/2018 alle 13:18:10Non è l'uscita del regolatore?
Ciao Armando, quello che vedi a display penso sia la tensione in quel momento della tua batteria. Ivan
In risposta al messaggio di Armando del 12/01/2018 alle 14:31:31Bella domanda, forse è come dici te.
Non è l'uscita del regolatore? (= morsetti batteria mentre carica, a parte la caduta sul cavo, si spera trascurabile)
In risposta al messaggio di Armando del 12/01/2018 alle 14:31:31no, che io sappia è la tensione della batteria, almeno nel mio (display modello precedente ma sostanzialmente identico) visualizzo sempre la tensione, anche di notte, con la differenza che ovviamente gli A sono a zero.
Non è l'uscita del regolatore? (= morsetti batteria mentre carica, a parte la caduta sul cavo, si spera trascurabile)
In risposta al messaggio di Armando del 12/01/2018 alle 20:55:51Ho cercato le istruzioni in rete del mio PT542, incollo la descrizione contenuta :
Io ho sempre interpretato le cose in questo modo: il pannellino cbe si connette all'uscita del regolatore, che è collegata alla batteria. Quando il regolatore è spento (ad es. di notte) si apre il circuito da quel lato,niente corrente ovviamente e la tensione è quella della sola batteria. Quando il regolatore sta lavorando allora la batteria sale alla tensione dell'uscita del regolatore e riceve corrente di conseguenza, che è il caso di cui sopra. .
In risposta al messaggio di ik6Amo del 12/01/2018 alle 08:47:42Domanda forse banale ma per chiarirmi le idee,se il pannello è già fornito di diodo di blocco,per metterlo in parallelo con altri pannelli,il diodo Schottky va messo comunque?
Se vogliamo parlare di collegamento in serie o parallelo dei pannelli, dobbiamo confrontare i pregi e difetti dei due collegamenti prendendo anche in considerazione il regolatore installato. Innanzitutto con un regolatorePWM i pannelli non possono essere messi che in parallelo, poichè collegandoli in serie non si fa che limitare la corrente erogata dal complesso, aumentando inutilmente la tensione. Con un regolatore MPPT, può essere conveniente collegare i pannelli in serie od in parallelo a seconda delle casistiche. Va precisato anche che il parallelo è possibile con pannelli diversi fra loro e che la differenza può essere rappresentata dalla corrente ma, entro certi limiti, anche dalla tensione. Per tale collegamento è necessario usare un diodo di blocco per ogni pannello. Il diodo serve per evitare che, nel caso un pannello il emetta tensione sufficiente a far scorrere un minimo di corrente verso il regolatore, non assorba corrente dall'altro, danneggiando le celle. E' ad es il caso di un pannello che tira fuori 22V ed uno che ne fornisce solo 17 o 18. In questo caso quello di tensione maggiore alimenterà il più basso danneggiandone le celle. Con il diodo di blocco questo non accade. Utilizzando pannelli in serie invece, è necessario che questi forniscano la stessa corrente, altrimenti questo valore assumerà quello dell'elemento più debole. Possono, in questo caso, sorgere anche altri problemi elettrici. Consideriamo ora l'utilizzo di un regolatore MPPT con pannelli in parallelo. Possiamo utilizzare fotovoltaici con emissione di varie tensioni. Va considerato che, per poter ricaricare correttamente la batteria, è necessario disporre di un minimo di tensione di 17-18V. I normali pannelli, venduti per i camper, hanno appunto tali caratteristiche di tensione. Se esaminiamo la curva di produzione energetica di uno di questi componenti, vediamo che utilizzare un sistema con tale tensione può non essere ottimale, poichè magari la maggior resa energetica si potrebbe avere a valori di tensione non idonei a poter ricaricare correttamente la batteria. Ponendo gli elementi in serie e quindi raddoppiando la tensione, penserà il regolatore MPPT ad ottimizzare il prelievo di corrente, permettendo quindi un maggior sfruttamento dell'irradiazione solare. Si può pensare allora che, prendendo pannelli con tensioni superiori e ponendoli in serie si ottenga ancora di più. Io sono sicuro invece che il rendimento, in questo caso, non aumenta. Supponiamo di avere due pannelli da 48V 5A eguali. Porli in serie significherebbe arrivare a 96V con corrente 5A ; il regolatore MPPT provvederà a regolare il prelievo, in maniera da utilizzare il punto di miglior rendimento nella curva di potenza. Ma è conveniente? Io penso di NO. Abbiamo visto come, ponendo due pannelli in serie di correnti diverse, l'erogazione verrebbe limitata ai valori di quello con minor potenza. Le celle di un pannello solare SONO IN SERIE; cosa succede se una sola cella cade in ombra? La corrente TOTALE erogata verrebbe limitata a quella emessa dalla cella in ombra, con conseguente forte caduta di resa totale. Prendiamo gli stessi pannelli, posti in parallelo. Avremo una tensione di 48V, con il doppio della corrente rispetto alla conformazione precedente (10A), e la curva di emissione verrà regolata dall'MPPT al valore ottimale. Se una cella cade in ombra completa, uno dei due pannelli erogherà una corrente limitata, ma l'altro EROGHERA' CORRENTE PIENA, garantendo quindi almeno metà della potenza possibile in quel momento. L'unico vantaggio che si potrà avere con i pannelli in serie pertanto è una riduzione delle correnti in gioco fino al regolatore, a parità di potenza. Questo può comportare sicuramente vantaggi economici e pratici in un impianto fotovoltaico di tipo industriale, limitando le cadute di tensione dovute al diametro dei conduttori e la spesa dell'impianto poichè si utilizza meno rame. Un impianto industriale non ha l'inconveniente di avere la proiezione d'ombra di un ramo d'albero sui pannelli, poichè viene progettato per stare fisso in un posto ed i punti d'ombra vengono evitati accuratamente. Nel camper la situazione è diversa. Innanzitutto i pannelli sono posti in orizzontale e quindi non riceveranno quasi mai irraggiamento veramente diretto; poi si possono alternare zone d'ombra a zone di pieno sole. Se dovessi realizzare un impianto fotovoltaico per un camper, curerei di porre almeno due pannelli da 48V in parallelo, con un regolatore MPPT. Penso che quello sia il miglior compromesso. Aggiungo che preferirei pannelli policristallini o addirittura in silicio amorfo. Eviterei comunque accuratamente la posa di pannelli in un'unico circuito in serie, utilizzando magari un sistema serie-parallelo. Solo in questo modo si eliminano certi inconvenienti.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 16/01/2018 alle 08:15:06Grazie.
Se sei sicuro che il pannello sia fornito di diodo di blocco, non è necessario porre in mezzo altri semiconduttori. Considera comunque che, usando un regolatore PWM, un diodo di blocco Shottky influisce ben poco sulla resatotale, poichè non riduce la corrente erogata dal fotovoltaico; con un regolatore MPPT devi sottrarre la perdita di potenza data dalla caduta tipica di tensione del diodo. Es con un diodo che ha caduta di 0,2V; pannello da 100W 22V devi fare: 100/22= 4.5A; 4,5*0,2= 0.9W. Ciò significa che la perdita dovuta al diodo, in questo caso, è di quasi 1W (0,9). I valori sono però solo indicativi, poichè il regolatore MPPT trova il punto di maggior rendimento in potenza, caricando opportunamente il pannello e, forse, rendendo ancor più bassa la perdita effettiva.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 16/01/2018 alle 08:15:06Vorrei un tuo consiglio in considerazione che ti vedo molto preparato sui pannelli solare più precisamente avendo una centralina mppt da 300w con un pannello da 110w black solar nds ,volendone aggiungere un altro identico sarebbe meglio fare il parallelo sul tetto oppure collegarlo alla centralina visto che ha 2 ingressi. Grazie e saluti Franco
Se sei sicuro che il pannello sia fornito di diodo di blocco, non è necessario porre in mezzo altri semiconduttori. Considera comunque che, usando un regolatore PWM, un diodo di blocco Shottky influisce ben poco sulla resatotale, poichè non riduce la corrente erogata dal fotovoltaico; con un regolatore MPPT devi sottrarre la perdita di potenza data dalla caduta tipica di tensione del diodo. Es con un diodo che ha caduta di 0,2V; pannello da 100W 22V devi fare: 100/22= 4.5A; 4,5*0,2= 0.9W. Ciò significa che la perdita dovuta al diodo, in questo caso, è di quasi 1W (0,9). I valori sono però solo indicativi, poichè il regolatore MPPT trova il punto di maggior rendimento in potenza, caricando opportunamente il pannello e, forse, rendendo ancor più bassa la perdita effettiva.