In risposta al messaggio di Emme48 del 23/02/2021 alle 12:07:50vedo che i regolatori MPPT hanno quasi tutti un abbondante dissipatore ad esempio i victron smartsolar lo hanno tutti ad eccezione del 75/15, nel progetto 'litio' stavo pensando di mettere un 100/30 sovradimensionato per l'attuale pannello da 120W ma in previsione di un secondo pannello o la sua sostituzione con uno più potente
Non esiste una regola fissa... un MPPT scollegato dalla batteria durante la ricarica potrebbe bruiarsi, la ricarica va interrotta solo scollegando il pannello o agendo su un segnale pensato per essere gestito da un BMS.L'energia che colpisce il pannello, in parte diventa calore e in parte corrente. Ci sono alcuni regolatori che, con batteria già carica, alimentano una resistenza con l'energia prodotta in eccesso ,per mantenere più freddo il pannello, ma non è una regola fissa... Marco
In risposta al messaggio di Emme48 del 23/02/2021 alle 12:07:50Bisognerebbe sempre parlare di componenti citando il loro nome per poterli identificare; per esempio Epever Triron e Trace è provato, anche da me stesso, che non trasferiscono a resistenze il carico dei pannelli non utilizzato, se no si resta sempre nel vago, nel forse, nel qualcuno ha detto e questo non serve ad arrivare alla conclusione di come comporre l'impianto.
Non esiste una regola fissa... un MPPT scollegato dalla batteria durante la ricarica potrebbe bruiarsi, la ricarica va interrotta solo scollegando il pannello o agendo su un segnale pensato per essere gestito da un BMS.L'energia che colpisce il pannello, in parte diventa calore e in parte corrente. Ci sono alcuni regolatori che, con batteria già carica, alimentano una resistenza con l'energia prodotta in eccesso ,per mantenere più freddo il pannello, ma non è una regola fissa... Marco
In risposta al messaggio di Emme48 del 23/02/2021 alle 11:26:48Ciao Marco, sicuramente mi sopravvaluti...
Ezio, mi chiedo e ti chiedo circa una mia strana idea (e ti pareva...) per fare un upgrade alle litio spendendo il meno possibile. 1 - Installare un booster adatto alle litio, meglio detto DC-DC converter che preleva energiadalla BM, ma solo se questa supera un certo valore di tensione (13... 13,5 volt impostabili), controllabile da un BMS che possa spegnerlo. 2 - Installate un battery protect sul quale collegare tutto il carico capace di venire spento dal BMS o/e per un valore impostabile di sottotensione. 3 - Installare una Litio con BMS esterno con il segnale Load collegato al battery protector e il segnale Charger collegato al booster Potrebbe essere finito qui l'impianto delle litio? Tutto ciò che non è litio-compatibile quindi: alternatore, vecchio impianto fotovoltaico, caricabatterie a 230 volt, generatore a scoppio, vecchio Efoy, Gasperini a gas... tutto quanto andrebbe collegato alla BM... già. In questo modo tutti i sistemi grezzi e antiquati di ricarica, invece che buttarli via e ricomprarli, andrebbero ad agire sulla batteria del motore, che rispetto alle litio è decisamente più di bocca buona, ma non appena questa sale di tensione significa che qualcosa la sta ricaricando (motore, pannello solare, CB, Gasperini, ecc...), in quel caso il booster, sempre sotto la supervisione del BMS, trasferisce energia dalla BM alla litio. Inoltre il battery protect evita che una tensione troppo bassa danneggi la litio scollegando il carico per tempo (sempre grazie al BMS o per azione autonoma tutta sua), questo oggetto (che avevo già comprato) ha anche una specie di segnale di preallarme che può attivare un segnale ottico e/o sonoro capace di far prendere qualche precauzione prima di rimanere al buio, ad esempio spegnere qualche utenza o mettere in moto... Non tutti ricordano che scollegare una batteria da un regolatore per pannello fotovoltaico quando questo sta caricando, può far bruciare il regolatore, una litio con BMS incorporato (litio plug&play) potrebbe essere del tipo che, a fronte di un parametro interno (sovratensione, sottotensione, sovratemperatura, sottotemperatura) agisce difendendosi nel modo più economico che esiste, stacca semplicemente il contatto esterno della batteria, scollegandola brutalmente, senza preavviso. In questo modo se abbiamo qualcosa di acceso si rimane al buio, se invece è tutto spento e siamo sotto il sole allora il regolatore fotovoltaico potrebbe addirittura bruciarsi. Ricordiamo anche che quando si valuta una batteria al litio plug&play si deve sempre immaginare che li dentro c'è un BMS capace di scollegare tutto (non la ricarica o il carico separatamente) che è costruito per un valore massimo di corrente sopportabile; se, come alcuni costruttori dichiarano, c'è scritto (di solito in caratteri piccolissimi) che quella litio non è adatta a mettere in moto, significa che dentro c'è un BMS minimo, forse da 60 ampere, assolutamente insufficienti per mettere in moto un veicolo... o per fare un cafè con la Nespresso. Per questo la trovata commerciale della litio plug&play mi lascia molto perplesso... certi aspetti non vengono menzionati. Però vorrei il tuo parere perché delle litio proprio non so nulla... Marco.
In risposta al messaggio di ezio55 del 23/02/2021 alle 12:36:15Il Battery Protect io lo uso come centralina, ho settato una tensione di sgancio non bassa con possibilità di forzatura in caso di... disperazione.
Ciao Marco, sicuramente mi sopravvaluti... Essendo appassionato di elettronica, fin da bambino, Scuola Radio Elettra..., non sono uno sprovveduto... ed a differenza di molti cerco di informarmi prima di stravolgere gli impianti,ma da qui ad essere un esperto ce ne corre... Detto questo, tu hai idee sicuramente strane però quella del diodo/resistenza/fusibile è veramente una genialata..., seguo il tread sul tuo nuovo camper, mi incuriosisce molto vedere che soluzione addotterai per essere quasi indipendente dal punto di vista energetico e come riuscirai ad installare e collegare, a tuo modo..., lo Zeus al resto dell'impianto. Veniamo alla LiFePo4, dove posso, anche perchè ho avuto alcune esperienze negative con installazioni o riparazioni fatte da esperti, faccio da me, ma cerco di non stravolgere l'originale. La tua idea non sarebbe male da un certo punto di vista, però una semplice Pb che debba fare il lavoro che tu hai pensato credo si stressi notevolmente, al suo posto, la ho anch'io come batteria motore, metterei una AGM, dual purpose, che sicuramente si stressa di meno. La cosa più importante per una batteria LiFePo4 è di non tenerla sempre carica al 100% , ricaricarla al massimo fino a 14,8 Volt, usare la curva di carica per la LiFePo4, quindi niente equalizzazione, Float voltage e desolfatazione, ma sono cose che sicuramente sai. Sono più di due anni che la uso e solo l'altra primavera, durante il fermo Covid l'ho ritrovata quasi a terra, io ho collegato anche l'allarme e il tracker alla BS quindi piano piano è scesa, meglio sarebbe durante periodi prolungati di fermo scollegarla, ha una autoscarica mensile del 3%, ma non lo posso fare e questo è anche un vantaggio se periodicamente controlli ed eventualmente ricarichi la batteria, perchè cosi non rimane al 100% Quella che uso io ha il BMS interno, ma non so dirti da quanti A, non ha spunto per poter accendere un motore, per fare il caffè con la Nespresso invece credo che con inverter serio puoi farlo, io non lo uso. Per l'impianto che ti è venuto in mente, con un buon BMS esterno, lo Sterling Power e le giallone si potrebbe provare, il battery protect mi sembra un doppione essendoci il BMS esterno. Non credo io sia riuscito ad aiutarti molto..., ma ci ho provato... Saluti.
In risposta al messaggio di Steu851 del 23/02/2021 alle 11:46:01Ti avevo risposto solo per metà...
Visti, interessanti, ma non sono veri e propi BMS, hanno solo la funzione di bilanciamento, serve poi qualcosa che faccia da protezione per sovrascarica o sottoscarica sovracorrente ecc ecc, quindi andrebbe aggiunto ad un BMS che ha tuite le funzioni di sicurezza ma corrente insufficiente di bilanciamento
In risposta al messaggio di enzov1100 del 23/02/2021 alle 19:49:34Queste valigette hanno un ingresso per la ricarica separato?
Ti avevo risposto solo per metà... Nella valigetta c'è dentro un babyBMS che stacca l'uscita , attraverso un relè di potenza di tipo automobilistico quando una singola cella va sotto i 2.5V, ed interrompe la carica daglialimentatori a corredo quando la tensione cumulativa arriva a 14.6V o sopra i 20A; sono entrambi ancora funzionanti (sono due le batterie a valigetta che si sono danneggiate, una con celle da 120Ah ed una da 100Ah; quest'ultima era anch'essa originariamente da 120Ah ma si è danneggiata precedentemente, alcuni mesi fa, in una settimana, solo su una cella, e mi hanno inviato in garanzia le quattro celle per ricomporla)
In risposta al messaggio di Steu851 del 24/02/2021 alle 09:45:29Di solito i miei timori ipotizzano sempre lo scenario peggiore.
Queste valigette hanno un ingresso per la ricarica separato? Emme48 teme che il BMS staccando la batteria in caso di underdischarge si stacchi completamente mandando in crisi il regolatore solare, in genere non è così,viene staccato il carico ma rimane possibile la ricarica (sennò che fai la butti?) quindi il regolatore non corre rischi a meno che non si inseriscano relè inopportuni
In risposta al messaggio di Steu851 del 24/02/2021 alle 09:45:29Ni, queste valigette hanno un ingresso per la carica separato, si, quando vengono caricate dai loro alimentatori a 230AC, il babyBMS controlla la corrente massima di carica da quella porta e stacca se supera i 20A; stacca invece l'uscita attraverso un relè di potenza quando una cella scende sotto i 2.5V.
Queste valigette hanno un ingresso per la ricarica separato? Emme48 teme che il BMS staccando la batteria in caso di underdischarge si stacchi completamente mandando in crisi il regolatore solare, in genere non è così,viene staccato il carico ma rimane possibile la ricarica (sennò che fai la butti?) quindi il regolatore non corre rischi a meno che non si inseriscano relè inopportuni
https://uwspace.uwaterloo.ca/bi...
In risposta al messaggio di Steu851 del 24/02/2021 alle 17:28:59
tutte le norme di sicurezza dicono che una cella gonfia va smaltita. D'altra parte su un gruppo facebook relativo alle batterie per barche e camper parlano spesso di compressione delle celle, quindi qualche fondamento in quello che scrivi ci dovrebbe essere
In risposta al messaggio di il tornitore del 04/02/2021 alle 23:11:32Credo di essere vicino a comprendere le cause del guasto ma mi manca ancora qualcosina.
Cercando di andare per punti do il mio punto di vista.. - Regolatore MPPT: Il problema non è tanto la potenza anche perchè vedere 40+40A nelle condizioni climatiche e data la stagione è impossibile (a maggior ragione sapendoche più volte enzov1100 ha detto che non rendevano quanto sperato); poi come si sa la potenza dichiarata dei pannelli è quella nominale e quindi in condizioni ideali. Al massimo il problema, come ha già detto enzov1100, è il ciclo di carica che adotta il regolatore; qua son quasi certo che ci sia la fase di mantenimento.. E un problema, se c'è questa fase, è questo. - Parallelo batterie: Se hanno tutte e due il BMS non dovrebbero esserci problemi.. Ma bisogna indagare su come lavora (vedi tensioni limite, se limita la carica con temperature basse o stacca direttamente, bilanciamento, etc). Inoltre se il BMS avesse il controllo sulla temperatura di ogni cella sarebbe intervenuto poichè in quel caso la reazione è di tipo esotermica e anche il rigonfiamento indica che le temperature sono salite. - Temperatura: Per me questo, visto il periodo, è il fatto più plausibile. Non so bene le dinamiche ma se il mezzo è stato messo in moto quando la temperatura delle celle era bassa allora, vista l'elevata corrente che può erogare l'alternatore al minimo (specie quando è freddo), di certo questa è risultata oltre il consentito. Oppure se in una giornata bella i pannelli hanno prodotto abbastanza con potenza di picco relativamente alta tale da essere oltre il dovuto il risultato è quello che si vede in foto. Proprio in merito alla corrente di carica al variare della temperatura metto 2 tabelle di 2 celle diverse (estrapolate dalle specifiche che mi hanno inviato). Tabella della cella Calb SE200FI (200 Ah) Esempio questa cella da 200 Ah non accetta di essere caricata sotto ai 0°C.. Mentre tra 0 e 5°C fino a 0,1C ovvero massimo 20 A continui. Tabella cella Newhop 206 Ah Mentre questa cella accetta di essere caricata anche sotto zero ma con dei limiti.. Da -10 a quasi 0°C accetta fino 0,1C fino ad un certo SOC e da 0 a 7°C fino a 0,2C. Per chiarezza la parentesi quadra chiusa [ significa che il valore che segue è compreso mentre la parentesi tonda significa che il valore adiacente non è compreso. Altro punto è che nelle specifiche tecniche dicono quando interrompere la carica.. Questa andrebbe terminata quando la corrente risulta tra 0,02 e 0,05C poi ogni cella ha il suo valore; quello è un range che racchiude i valori più frequenti. @enzov1100: Mi spiace, non era mia intenzione demolirti psicologicamente; chiedo venia.
In risposta al messaggio di enzov1100 del 26/02/2021 alle 14:26:17Quindi ritieni che sia stato principalmente per il BMS e/o perchè non le avevi compresse tra loro a sufficienza? Non avendo un controllo da remoto non si può neanche sapere i flussi in entrata/uscita dalla batteria per capire se anche la temperatura ha contribuito a danneggiarle.
Credo di essere vicino a comprendere le cause del guasto ma mi manca ancora qualcosina. Rimessa in funzione la batteria da 100Ah (tramite compressione delle celle) ho verificato che il BMS non funziona correttamente, nellospecifico non stacca l'uscita quando una cella va sotto i 2.5V, non me ne ero mai accorto perché interveniva prima sempre l'inverter, che va in allarme e deve essere riarmato manualmente, quando scende sotto gli 11V. Posso pensare che quando era in parallelo con l'altra, più capace da 120Ah, l'inverter non sia intervenuto in quanto sostenuto da quest'ultima, penso che senza BMS realmente funzionante la 100Ah sia scesa sotto soglia ed abbia iniziato a gonfiarsi fino a rendersi incapace. Avevo comunque già notato che queste celle con uso gravoso tendono a gonfiarsi leggermente. L'altra cosa che ho notato in questa batteria è che la tensione delle celle, pur discostandosi ogni tanto, torna sempre in equilibrio, non penso grazie all'equalizzatore da 30mA, ma per altri motivi, mentre l'altro tipo da 120Ah ha difficoltà grosse a tenere le celle equilibrate. Mi resta da trovare la spiegazione per il guasto anche della seconda batteria che penso sia in conseguenza di quanto descritto.
In risposta al messaggio di il tornitore del 26/02/2021 alle 20:50:13Purtoppo sono solo ipotesi controllando il funzionamento dei componenti dopo il guasto, che per ragioni diverse non potevano essere monitorate.
Quindi ritieni che sia stato principalmente per il BMS e/o perchè non le avevi compresse tra loro a sufficienza? Non avendo un controllo da remoto non si può neanche sapere i flussi in entrata/uscita dalla batteria percapire se anche la temperatura ha contribuito a danneggiarle. Ricordo di alcune schede tecniche o meglio manuale d'uso di certe celle dove indicano che devono essere compresse con una certa forza. La corrente di equalizzazione deve essere tanto più alta tanto maggiore è la differenza di tensione tra le celle e anche correlata alla capacità delle singole. PS: sinceramente io non le avrei compresse dopo quanto ti è successo solo per motivi di sicurezza; mentre se fossero state delle LTO non mi sarei posto problemi visto che sono ancora più sicure e si possono anche mettere sotto la pressa da cariche e non dar problemi.