Inserito il 20/09/2017 alle: 17:38:25
Tre caratteristiche sui navigatori.
Primo: le mappe dei navigatori on line sono più aggiornate delle mappe off-line? Tutti rispondono si, invece è ni... Sono solo due le società che gestiscono le basi delle mappe mondiali e le aggiornano continuamente e possiamo pensare che, ogni tre-quattro mesi, passano la versione aggiornata alle singole società che sviluppano i navigatori, che essi siano on-line od off-line. Tutte le società che producono i navigatori devono poi elaborare queste mappe base per adattarle alle singole versioni dei propri prodotti. Fin qui siamo pari; la società che sviluppa 'on-line' metterà in rete le nuove mappe forse qualche giorno prima che gli sviluppatori off-line metteranno le proprie a disposizione dell'utenza. Nel primo caso, verrebbe da dire, mappe sempre aggiornate, nel secondo caso solo se uno si prende la briga di aggiornarle.
Dove è il dubbio? I navigatori online scaricano le mappe per le zone che non sono state ancora scaricate... quindi anche qui si dovrebbe intervenire per scaricare le mappe già scaricate per renderle aggiornate.
Secondo: il mio è più veloce del tuo nel ricalcolo (e viceversa). Le motivazioni per cui un navigatore è più veloce di un altro, oppure sembra che sia più veloce, sono almeno due.
La prima, l'antenna gps. Qualsiasi navigatore, sia a se stante che sullo smartphone (e compagnia), abbisogna di un ricevitore dei segnali dei satelliti del sistema Gps e ne esistono di diverse tipologie. Alcuni sono più sensibili di altri (anche 100 volte) e calcolano frequentemente la posizione, altri sono un po' sordi e, magari, calcolano pure meno frequentemente la posizione. A noi sembra che il nostro navigatore tardi ad accorgersi che abbiamo cambiato direzione... non è colpa del navigatore ma è colpa del ricevitore. E' sempre colpa del ricevitore (e non del navigatore) quando vediamo che la nostra posizione è più arretrata rispetto a quella reale. La soluzione, non risolutiva, è quella di posizionare il navigatore in modo tale che abbia la volta celeste il più possibile scoperta.
La seconda motivazione per cui il navigatore si accorge in ritardo che abbiamo cambiato direzione è dovuta al margine di errore che il navigatore gestisce come possibile segnale Gps scostato rispetto alla posizione reale. Il ricevitore Gps fornisce la posizione con un margine di errore, il navigatore deve considerare questa possibilità per cui se, per esempio, sulla Cristoforo Colombo di Roma passiamo sulla laterale quando il percorso programmato è sulla corsia centrale, pur comunicando la posizione esatta, il navigatore potrebbe considerare quella piccola variazione come un piccolo errore del ricevitore. Quando cambiamo strada, dobbiamo almeno superare questo limite prima che il navigatore sia certo che abbiamo effettivamente cambiato strada. Mettendo insieme questa caratteristica assieme alla sensibilità del ricevitore, qualche navigatore potrebbe arrivare anche molto in ritardo. La soluzione ideale, ove il sistema lo permetta, è di utilizzare un ricevitore esterno via Bluetooth, un ricevitore basato sul sistema Sirf III, ed allora la musica cambia!
Terzo: veloce nel ricalcolo. Questo dipende molto non solo dal navigatore ma molto dall'itinerario programmato e dalle modalità impostate. Ammettiamo che da Bologna io voglia raggiungere la Francia: ho due possibilità. Bologna-Parma-La Spezia-Genova-Ventimiglia, oppure Bologna-Piacenza-Tortona-Genova-Ventimiglia. Questo esempio non regge per quello che voglio dire ma solo per indicare che per raggiungere una certa località ci possono essere più vie egualmente praticabili. Se avessi scelto la prima soluzione dell’esempio ma, a Parma, proseguissi per Piacenza, il navigatore può comportarsi in due modi nel ricalcolo, modi che possono dipendere dalle nostre impostazioni oppure perché il navigatore è programmato per fare così, senza alcuna possibilità di intervento. Il primo modo (poco praticato dai navigatori) è quello di ricalcolare ex novo il percorso e fin qui tutto bene. Il brutto è che quasi tutti i navigatori (salvo la possibilità di impostare diversamente) ricalcolano cercando di ritornare sempre sul percorso precedente, per cui le svolte ad U e l’infilarci in strade impervie è un tutt’uno pur di ritornare al percorso precedente. La soluzione, in questo caso, è di far ricalcolare il percorso come se fosse impostato ex novo. Perché i navigatori optano per il primo sistema? Semplice: se ho impostato un percorso da Milano a Capo Nord, un conto è ritornare al percorso già calcolato, un conto è ricalcolare tutto il percorso.
Giovanni