Vorrei approfittare di questo topic per fare alcune osservazioni sul dibattutissimo argomento del puntamento delle parabole satellitari, scusandomi sin d' ora per l' eccesso di pignoleria (me lo rimproverano spesso anche in famiglia), e congratulandomi con Luca190 che nel suo documento ha spiegato molto bene come fare in pratica per orientare questa benedetta antenna...
Quanto segue è destinato a chi si diverte a complicarsi la vita con azimut, coordinate geografiche, bussole e trigonometria invece di comperarsi una bella parabola a puntamento automatico e cavarsela schiacciando semplicemente un bottone.
Premessa: i satelliti che ci interessano (in realtà sono flotte) sono tutti geostazionari, cioè sono fissi rispetto alla terra (se no le antenne riceventi dovrebbero oscillare quotidianamente come girasoli), e quindi le loro orbite sono tutte nel piano dell' equatore. Costituiscono cioè i grani di una collana intorno al globo terrestre sopra l' equatore (a circa 36.000 km di altezza) e girano esattamente alla stessa velocità di rotazione della terra, risultando perciò fermi ad un osservatore terrestre.
Ognuno di essi appare quindi bloccato sopra un punto della terra, sull' equatore: Hotbird (lat. 0°, long. 13,0°E) sul Gabon, Astra (0°, 19,2°E) sul Congo occidentale, ecc.
Seconda premessa: riguarda l' elevazione, cioè l' "alzo" della nostra parabola rispetto all' orizzonte. Prendiamo Hotbird: per riceverlo uno che sta nel Gabon dovrebbe puntare la parabola in verticale sopra la propria testa, poi mano mano che si sale verso nord la parabola va abbassata, circa quanto si sale con la latitudine, anzi un po' di più. Al polo nord andrebbe puntata addirittura sotto l' orizzonte (-8,6°), e quindi non si riceverebbe comunque niente. Quindi, riepilogando: all' equatore (latitudine 0°) elevazione 90°; al polo Nord (lat. 90°) elevazione (teorica) meno di 0°. A Latina (lat. 41,5°) elevazione 42°.
Osservazione: molti sono convinti (e lo scrivono) che alla parabola si debba dare un azimut pari alla longitudine del satellite da puntare. Esempio: Hotbird è a 13° est, quindi per riceverlo puntare la parabola a 13° E. La regola è ovviamente sbagliata. Se io voglio ricevere Hotbird, e sono sul meridiano 13°E (approssimativamente Palermo, Napoli, Roma, Bolzano, Monaco), ho il satellite proprio davanti a me, e quindi non devo deviare la parabola né a est (mia sinistra se guardo verso il satellite) né a ovest (mia destra). Quindi la punterò esattamente verso sud, a 180° (cioè verso il Gabon...). Se sono più a oriente, ed esempio a Foggia (circa 16°E) girerò la parabola leggermente verso ovest, alla mia destra (184°, cioè 4° oltre il sud). Se invece sono ad ovest del satellite (ad esempio a 9°E, come Sassari) girerò la parabola verso est, alla mia sinistra, a 174° (6° prima del sud).
Come si vede, la deviazione da dare alla parabola rispetto ai 180°, cioè al sud, è maggiore della differenza tra la propria longitudine e quella del satellite, sempre perché questo non è a distanza infinita dalla Terra.
Seconda osservazione: sembrano tutti convinti che più si scenda a sud, più occorra una parabola grande, ma non è proprio così, anzi in prima battuta potrebbe essere il contrario. Infatti una parabola all' equatore è più vicina al satellite e la retta che unisce i due punti ha meno atmosfera da attraversare; quindi meno attenuazione del segnale RF rispetto ad una parabola posta ad es. in Norvegia (maggiore distanza e più atmosfera, che viene attraversata obliquamente). Però per valutare esattamente il problema bisogna tenere conto di un altro fattore fondamentale: il footprint, cioè l' impronta del satellite.
Cos' è il footprint? I satelliti non irradiano in maniera omogenea la loro potenza verso tutto il globo, ma sono orientati ad illuminare una zona geografica limitata. Inoltre il loro fascio è configurato in modo da coprire il più possibile territori abitati, evitando ad esempio di sprecare watt sugli oceani. Il footprint di un satellite è proprio la copertura del suo segnale disegnata su una carta geografica, indicata con varie curve chiuse concentriche che indicano la ricevibilità con vari diametri di parabola (es. 120 cm, 100, 80, 65). Ovviamente la curva dei 120 cm è più grande di quella dei 65 cm, quindi se si è al centro del footprint basta una parabola piccola, mentre man mano che ci si allontana occorre aumentarne le dimensioni.
Purtroppo le impronte che si trovano in internet per i satelliti che ci interessano di più, Astra e Hotbird, si fermano a 65 cm e non riportano le coperture per 40 cm, ma comunque la cosa importante è che mentre Astra è più focalizzata verso la Francia del nord, la Germania ed in genere l' Europa centrale (quindi scendendo verso sud l' intensità del suo segnale declina), Hotbird è invece puntato più a mezzogiorno e la copertura dell' Italia è più uniforme. Quindi se andando verso sud non ricevo più Astra non è perché sono andato a sud ma perché sto uscendo dal suo footprint. Succede anche andando troppo a est o troppo a ovest o troppo a nord (comunque io ho ricevuto Astra a Terracina senza problemi con la parabola Lidl da 38 cm).
Altre osservazioni: 1) (questa è proprio da pignoli) si parla comunemente di illuminatore o LNB (lo scatolino bianco-grigio) e di antenna (la parabola). In realtà l' LNB è lui l' antenna vera e propria, mentre la parabola è esattamente un riflettore.
2) Attenzione: se si usa una bussola, nessuno lo dice, ma leggendola vicino o peggio, dentro il camper l' indicazione che si ha è completamente falsata dalle masse metalliche del veicolo, anche di 10 o 20 gradi. Per avere una buona taratura in queste condizioni bisognerebbe fare i famosi "giri di bussola" come le navi... Il mio consiglio è di allontanarsi di almeno 10 metri dal camper, prendere nota con la bussola della posizione del Sud traguardando un punto lontano (un palo, un edificio all' orizzonte) e poi orientare l' antenna rispetto a questo punto.
3) Un' altra cosa importante: si è portati a credere che la parabola deve "guardare" il satellite lungo il proprio asse geometrico. Invece no; o meglio è così per le grosse antenne da oltre un metro di diametro, che hanno l' illuminatore sorretto da tre aste proprio nel fuoco della parabola. In quelle comuni il corpo dell' illuminatore, per evitare che faccia ombra sulla parabola, è montato con un braccetto in posizione disassata verso il basso; quindi la parabola non deve vedere il satellite dritto davanti a sè ma un po' di scorcio, con una certa inclinazione verso l' alto rispetto al suo asse (di circa 24-28°: questo angolo si chiama offset). E' per questo che la parabola non è circolare, ma ellittica. Quindi una parabola che sembra orientata orizzontalmente in realtà ha già una elevazione di 24° circa (lo si nota anche sulla bussoletta/inclinometro della Lidl), mentre per avere le elevazioni di 40°-45° tipiche delle nostre latitudini basta un angolo "apparente" sull' orizzonte di una ventina di gradi.
4) brumiche suggerisce di adottare delle cuffiette antirumore per sopportare il fastidioso fischio del satfinder, che si protrae anche per qualche minuto, ma questo non ci evita di disturbare i vicini, che magari dormono... Io ho appiccicato sul foro del satfinder da cui esce il fischio un bel feltrino autoadesivo di gomma ed il suono è calato a livelli accettabili.
5) Forse non tutti sanno che oltre ai programmi televisivi con la parabola e relativo decoder si possono ricevere anche centinaia di stazioni radio, tra cui ovviamente anche radio RAI, ed è sempre un piacere quando si è all' estero avere le notizie di casa propria.
Per finire, in internet si trovano molti ottimi siti (anche in italiano) che spiegano queste faccende del puntamento della parabola, ad esempio questo:
http://www.scaistar.com/guide/p...
oppure questo:
http://it.wikibooks.org/wiki/Pu...
Mi scuso per il tono forse un po' troppo professorale di quanto ho scritto, ma da giovane ho fatto anche l' insegnante e da allora mi è rimasto il vizio [:D]