In risposta al messaggio di Panzer del 16/04/2019 alle 20:04:42Le fabbriche di automobili raccomandano di non ricaricare le batterie, se collegate all'impianto dell'auto, questo è vero. Si tratta però di una norma prudenziale che ha fondamento poichè, alcuni caricabatterie possono introdurre residui di alternata che potrebbero danneggiare la centralina dell'auto.
Sul libretto uso del manutentore batteria moto Bmw, c’è scritto di non collegarlo con la corrente attaccata e il quadro acceso, Quindi spegnere il motore, attaccare lo spinotto con il quadro spento, poi attaccare la spina220, io faccio così, idem per le vespe, ho chiesto al conce camper e mi ha suggerito di non accendere il motore con la 220 collegata. la domanda è? Cavoloceneanoi? Io faccio così, poi ognuno...
In risposta al messaggio di Hunter85 del 16/04/2019 alle 13:33:43
Non é questione di SIGNORSOTUTTOIO. È un forum : Chi ha espresso il parere che accedere con la 220 non comporta danni, ha cercato di dare delle motivazioni logiche per quanto di sua competenza... Chi sostiene ilcontrario basta che faccia altrettanto cosi magari impariamo qualcosa... Ma dire:non si deve fare, punto, ha poco senso .. Penso che un concessionario che afferma di non fare una cosa, ha il dovere e certamente le conoscenze per spiegare i motivi tecnici no? Tipo: non lo devi fare perché tal circuito viene danneggiato dalla tensione dell alternatore .. Eccetera eccetera .. Per quanto mi riguarda ho detto che dallo schema della mia centralina dalle mie limitate conoscenze non si evince nessuna interferenza tra 220 e alternatore e il manuale ADRIA fra le varie raccomandazioni non menziona assolutamente il tema... Se poi altre centraline fanno diversamente o mi sfugge qualcosa può benissimo essere!
In risposta al messaggio di Giovanni del 17/04/2019 alle 12:43:55
Hai scritto: Non é questione di SIGNORSOTUTTOIO. È un forum : Chi ha espresso il parere che accedere con la 220 non comporta danni, ha cercato di dare delle motivazioni logiche per quanto di sua competenza... Chisostiene il contrario basta che faccia altrettanto cosi magari impariamo qualcosa... Ma dire:non si deve fare, punto, ha poco senso .. Lascia stare; ci sono forumisti che si divertono a sproloquiare, quando sarebbe meglio ripassassero un po' la sintassi, la grammatica, le maiuscole, le minuscole, la punteggiatura, i verbi e le congiunzioni sperando che ogni tanto ne azzecchi qualcuna. Forse sarà invidia, forse sarà essersi resi conto della propria ignoranza, ci sono anche forumisti che, pur non sapendo un'acca (nel senso di cultura generale e di verbi e congiunzioni), sparano a chi prova a dire qualcosa non a caso, ma motivandola ed accettando qualsiasi confronto costruttivo. Giovanni
In risposta al messaggio di Gege01 del 16/04/2019 alle 09:56:25Un'analogia che viene spesso usata per spiegare il fenomeno della corrente elettrica, è quello delle tubature dell'acqua.
Quando ho ritirato il camper nuovo il mio concessionario mi ha detto che accendere il motore con la 220V collegata potrebbe danneggiare la centralina. Non è detto che lo faccia, ma che potrebbe succedere. Se capita qualche volta per sbaglio è un conto, ma avviare sempre il motore con la corrente collegata è sconsigliato. Di più nin zo...
In risposta al messaggio di hilbert del 17/04/2019 alle 14:32:40
Io non me ne intendo di camper, e relative centraline, però so qualcosa di elettronica. Molti dei ragionamenti che fate sono validi a regime, ovvero in una situazione stabile: 220 attaccati, motore acceso, pannello sottoil sole. La cosa diventa leggermente imprevedibile in corrispondenza di un cambiamento improvviso (tipo attaccare la spina dei 220, o accendere il quadro strumenti, oppure avviare il motore, ecc...). Questa variazioni improvvise, in presenza di condensatori, bobine (o componenti che si comportano come tali), possono crearsi delle correnti transitorie piuttosto consistenti, tanto consistenti da arrivare a bruciare qualche componente. Per assurdo queste correnti sono talmente brevi che spesso non fanno nemmeno in tempo a bruciare i fusibili, ma possono bruciare qualche altro componente (lo so, è un assurdo, ma vi assicuro che mi è successo!). Generalmente le centraline elettroniche sono progettate in modo da proteggersi da queste situazioni, e tento più nuova è la centralina, quanto più efficace sarà la tecnologia con cui sono state implementate queste protezioni. Quindi io, da esperto di elettronica ma totalmente ignorante in ambito di camper e relative centraline, approvo chi per precauzione evita di avviare il camper con i 220V collegati, ma contemporaneamente vorrei mitigare l'ansia di coloro ai quali è capitato di farlo per sbaglio.
In risposta al messaggio di Giovanni del 17/04/2019 alle 16:03:03Mi è difficile risponderti, perché per l'appunto non conosco quel genere di impianti. Quello che so è che il motorino di avviamento (che spesso corrisponde all'alternatore: è un dispositivo che può lavorare in due sensi) è fatto di bobine, e c'è un brevissimo istante, nel momento in cui viene fatto partire (frazione di secondo) in cui è equivalente ad un cortocircuito.
Tu hai perfettamente ragione tanto che, per esempio, in un circuito elettronico, si suole mettere un diodo inverso sui collegamenti delle bobine dei relé, proprio per evitare il problema delle extratensioni; poi ci sonoanche le extracorrenti con l'accendere e spegnere un interruttore che, per chi non è informato, sono la causa di quella breve scintilla quando si manovra un interruttore. Quello che mi chiedo, che mi incuriosisce, è come la semplice operazione della messa in moto possa bruciare la centralina della cellula perché di questa si parla e non della centralina del mezzo. Nei momenti precedenti e nella fase della messa in moto, la centralina della cellula, accesa o spenta che sia, è scollegata dalla batteria e relativa circuiteria della meccanica del mezzo. In altre parole, cosa può danneggiare la centralina della cellula? Una volta messo in moto il motore, il relè parallelatore mette in comunicazione le due batterie (motore e servizi) e questo avviene sia con il collegamento alla rete elettrica esterna a 230v che senza collegamento. Si son portati per esempi, in questa discussione, le raccomandazioni delle case automobilistiche che raccomandano di non caricare la batteria motore con il collegamento alla rete elettrica: questo è senz'altro una raccomandazione valida perché il caricabatterie invia sempre una corrente continua impura e la centralina del mezzo (e ancor di più della moto) è molto delicata e non accetterebbe questi seppur piccoli picchi di tensione. Tanto è vero che se si dovessero eseguire delle saldature sulla carrozzeria, è obbligatorio scollegare la batteria motore, perché interferirebbe con le funzionalità della centralina. Però questi esempi non hanno alcuna attinenza con l'oggetto della discussione. Probabilmente sbaglierò da qualche parte, e per questo sono curioso di sapere dove sto sbagliando; non sarebbe la prima volta che ammetterei d'aver sbagliato e non sarebbe neanche l'ultima probabilmente; significherebbe che ho imparato qualcosa di nuovo. Giovanni Edit: ho dimenticato un particolare. Non ho scritto, mai scritto, che non si deve scollegare il collegamento alla rete elettrica esterna a 230v. Nulla lo vieta e se uno vuole essere prudente, lo sia pure. E farebbe pure bene... come diceva Totò a proposito della grattata di palle contro la malasorte? Io non ci credo, ma male non fa...
In risposta al messaggio di hilbert del 17/04/2019 alle 17:13:29Gli impianti del mezzo e quello della cellula sono completamente isolati finchè l'alternatore non inizia a produrre energia. Infatti il relè parallelatore fra la batteria del mezzo e quella dei servizi è collegato al filo di eccitazione dei campi elettrici dell'alternatore.
Mi è difficile risponderti, perché per l'appunto non conosco quel genere di impianti. Quello che so è che il motorino di avviamento (che spesso corrisponde all'alternatore: è un dispositivo che può lavorare in due sensi)è fatto di bobine, e c'è un brevissimo istante, nel momento in cui viene fatto partire (frazione di secondo) in cui è equivalente ad un cortocircuito. Se però è vero che c'è un relè staccato tra l'impianto della cellula e quello del motore, come sostieni tu la cellula dovrebbe risultare isolata. L'unica ipotesi che posso azzardare (ma sottolineo che è molto azzardata) è che ci sia un picco di corrente lungo la connessione di massa, magari per una differenza di potenziale tra le masse dei due impianti. Sono cose che ho visto, ma in ambiti completamente diversi da quello di cui stiamo parlando. Inoltre a questa eventualità si potrebbe ovviare mettendo un relè che interrompe sia il polo positivo che quello negativo. ma qui sto veramente brancolando nel buio, quindi nulla di attendibile...
In risposta al messaggio di alexbio del 18/04/2019 alle 14:18:31Normalmente i caricabatterie dei camper, anche quelli vecchi, sono protetti da una limitazione di corrente massima, quindi non possono subire danni da sovraccarico, poichè la corrente viene limitata a valori di sicurezza.
Io la penso in questo modo. Se con la 220 si ricaricano (escludiamo circuiti fai da te) sia la BS che la BM qualche problema (magari la fusione di un fusibile) ci potrebbe essere. Infatti nel momento in cui si mette inmoto se la BM non è perfetta da reggere completamente il carico si abbassa di tensione con conseguente aumento di passaggio di corrente anche se per pochi secondi dal caricabatteria. A questo punto se si superano i parametri tecnici del caricabatteria (che non è un booster di avviamento) qualcosa succede, nel migliore dei casi il caricabatterie si blocca automaticamente o fonde un fusibile di protezione, o altrimenti si ha un danno sull'elettronica del caricabatterie stesso. Questo spiega perchè ad alcuni non è successo nulla mentre altri hanno avuto dei danni; nell'incertezza meglio non rischiare.
In risposta al messaggio di hilbert del 18/04/2019 alle 15:02:28Il relè parallelatore scatta quando l'alternatore inizia ad erogare corrente. In alcuni camper il circuito, invece che collegato al D+ ha un sistema elettronico che pone in parallelo le batterie quando la tensione della BM arriva ad un determinato valore pertanto, salvo manomissioni, nel momento dell'avviamenti i due circuiti sono sempre isolati.
Credo di aver fatto un po' di confusione nei miei interventi. Quando sono collegato ai 220V, le due batterie non sono isolate giusto? All'inizio avevo capito di sì. In questo caso viene a mancare uno dei presupposti almio ragionamento: se i due impianti non sono isolati dal relè, nel momento in cui metto in moto, è possibile che ci siano ripercussioni sull'impianto della cellula! Giusto per mettere in chiaro: quand'è che il relè isola i due impianti? EDIT: mi sono riletto un paio di interventi, devo ritrattare. Il presupposto è che con il motore spento il relè isola i due impianti, a meno che qualcuno abbia installato un circuito per la ricarica della batteria motore. Confermate?
In risposta al messaggio di hilbert del 18/04/2019 alle 15:02:28
Credo di aver fatto un po' di confusione nei miei interventi. Quando sono collegato ai 220V, le due batterie non sono isolate giusto? All'inizio avevo capito di sì. In questo caso viene a mancare uno dei presupposti almio ragionamento: se i due impianti non sono isolati dal relè, nel momento in cui metto in moto, è possibile che ci siano ripercussioni sull'impianto della cellula! Giusto per mettere in chiaro: quand'è che il relè isola i due impianti? EDIT: mi sono riletto un paio di interventi, devo ritrattare. Il presupposto è che con il motore spento il relè isola i due impianti, a meno che qualcuno abbia installato un circuito per la ricarica della batteria motore. Confermate?
In risposta al messaggio di ik6Amo del 18/04/2019 alle 15:21:20Il diodo non è che faccia da isolamento vero e proprio. In una direzione funziona come un cortocircuito, mentre nell'altra si comporta un po' come un condensatore. Vale quello che ho detto all'inizio: a regime è tutto chiaro, mentre sui transitori qualche comportamento imprevisto ci può essere.
Il relè parallelatore scatta quando l'alternatore inizia ad erogare corrente. In alcuni camper il circuito, invece che collegato al D+ ha un sistema elettronico che pone in parallelo le batterie quando la tensione dellaBM arriva ad un determinato valore pertanto, salvo manomissioni, nel momento dell'avviamenti i due circuiti sono sempre isolati. Risultano isolati anche in caso di circuito di mantenimento della BM (diodo-resistenza), poichè è il diodo che provvede alla separazione.