In risposta al messaggio di Gasoline del 09/11/2020 alle 08:54:03Che booster hai?
Visto che ci siamo... mi occorreva un'informazione. Ho un Fiat Ducato Euro 6D-Temp con centralina SCHAUDT EBL 30 preso nuovo tre mesi fa, ed ho scoperto di avere un Booster (di serie) sotto il pavimento dietro il sediledel guidatore, oltre ad avere un super alternatore intelligente. La domanda è questa: sto montando due pannelli solari per un totale di 220 watt, che collegherò ad un regolatore di tensione. Volevo sapere se il montaggio di un regolatore di tensione che non passa per la centralina, ma va diretto alla batteria servizi, può in qualche modo entrare in conflitto con il suddetto Booster o se posso andare tranquillo, vista l'intelligenza dell'alternatore, che forse dovrebbe accorgersi del nuovo impianto.
In risposta al messaggio di gduca del 08/11/2020 alle 18:54:36Volevo ancora approfittare delle tua esperienza sulle centraline nordelettronica.
Il DC-DC come lo vuoi collegare tu funziona perfettamente. Del resto è lo schema proposto da Votronic. Se la vogliamo dire tutta sul prodotto Votronic (di cui ribadisco a titolo personale non voglio neanche più sentireil nome) aveva proprio una funzione utilissima (un ponticello da fare con un filo) per permetterti di leggere la tensione della batteria motore sul display della centralina, visto che il DC-DC, di fatto, separa la batteria motore da tutto ciò che è a valle, finchè il motore è spento. Io inizialmente avevo preso il DC-DC per ricaricare una batteria AGM ed in questo caso andava bene questo tipo di collegamento, anche se non il collegamento per eccellenza. Il problema si pone con le batterie Litio che mettono alla frusta il cablaggio originale. In linea teorica, una batteria LiFePo4 da 100Ah può richiedere all'alternatore 100A e ricaricarsi in una sola ora. Il BMS della batteria può limitare questa corrente ma una batteria Litio scarica ti ciuccia come minimo 50A nella prima fase, se non di più. Aggiungine una 20 del frigo e qualcosina delle utenze (es luci, ricarica cellulari quando viaggi ecc..) e capisci da solo che il cablaggio originale del mezzo potrebbe scaldarsi in maniera pericolosa. Ecco perché io ritengo pressoché un obbligo tirare una linea dedicata che passi di fianco e non attraversi la centralina. Una simile filosofia l'ha progettata la NDS con il loro kit 3link. Anche loro, comunque, consigliano di installare un DC-DC per la batteria Litio e questo (lo dico io) per non mettere alla frusta l'alternatore. Il DC-DC, oltre che a fornire una corretta curva di carica, limita anche la corrente a 30/40o 50A a seconda del modello che monti. Tu mi dirai…. se metto un DC-DC da soli 30 A preservo il cablaggio originale. Risposta: vero, ma allora cosa te ne fai di una LiFePo4 se non sfrutti la sua caratteristica principale, ossia quella di poterla caricare in tempi rapidissimi? Che almeno quei 30A finiscano tutti nella batteria dei servizi, almeno quello!
In risposta al messaggio di Kimu101 del 11/11/2020 alle 09:40:18Rispondo alle tue domande:
Volevo ancora approfittare delle tua esperienza sulle centraline nordelettronica. 3 anni fa mi è letteralmente esploso il caricatore NE 146 nordelettronica. Sostituito con un perfect charger 1235 (35A) modificando il relativoimpianto ho perso però l'indicazione dell'allaccio 220 in centralina . La centralina riceve questa informazione dal caricatore anche quelli più recenti attraverso un singolo cavo in JP6 pin 2 (ingresso presenza relè dal carica batterie) . Sai dirmi che tipo di segnale sia? Credo possa essere un +12V ma potrebbe essere anche un collegamento a massa o +5V? Ultima richiesta, non è il mio caso ma potrebbe essere utile ad altri. Il parallelatore centralina ha bisogno sia del consenso +12 chiave che dell'incremento di tensione per attivarsi o basta quest'ultimo? Potrebbe tornare utile a chi non ha un caricatore adatto alle litio e vorrebbe utilizzare il DC-Dc come stabilizzatore anche in ricarica a 220v. Saluti Stefano
In risposta al messaggio di latrofa124 del 09/11/2020 alle 10:03:01Oggi vado a leggere la sigla del booster che ho e ti dico.
Che booster hai? È uno Schaudt WA121545? Il mio Sprinter a TA ha il booster su citato e un impianto fotovoltaico con il regolatore che non passa in centralina ma va rirettamente alla batteria servizi, la batteria serviziè a sua volta parallelata alla batteria motore con in CBE CSB2, quando sono fermo i pannelli ricaricano ambedue le batterie, quando metto in moto l'alternatore carica anche lei ambedue per il tempo che il booster individua un assorbimento delle batterie. dopo di che si stacca anche l'alternatore, tutto avviene anche in ragione del contributo del fotovoltaico e se ci sono utenze della cellula in funzione, ho notato che se tengo in marcia il frigo spento a 12v ed è una bella giornata, il sistema è autonomo con il fotovoltaico e il booster non alimenta la batteria servizi, se non carico di utenze la batteria motore, vedi luci e condizionatore, si può viaggiare con alternatore staccato, Un appunto a parte per le prestazioni, perché si percepiscono gli effetti di avere la meccanica non trascinata dall'alternatore. Roberto
In risposta al messaggio di gduca del 11/11/2020 alle 13:54:27Ok grazie.
Rispondo alle tue domande: 1) il segnale di presenza allaccio alla 220 viene fornito da un segnale +5V in uscita dal caricabatterie Nordelettronica. Il segnale viene recepito dalla centralina attraverso un filo (mi pare diricordare di colore azzurro) sul quale è impresso in caratteri bianchi la scritta line. Osserva quindi con attenzione e dovresti trovare questo filo non più colelgato. Soluzione? Poichè si tratta di un semplice segnale, esistono in commercio dei minuscoli riduttori di tensione, da meno di 1 euro, che potrebbero fare al caso tuo. Prelevi il +12V in uscita dal nuovo caricabatterie, lo trasformi in un +5V e lo colleghi al filo line 2) Il parallelatore della centralina funziona in presenza di 2 segnali Fiat in contemporanea che provengono dalla zona montante destro della cabina Fiat (a dx sedile passeggero). Si tratta del sottochiave (mi pare di ricordare un filo rosa) - che è un +12 - unitamente al d+ (un filo blu) che, al contrario di quello che si crede, è in realtà un d-, ossia un segnale negativo. I due fili finiscono per formare un + ed un - che vengono elaborati dalla centralina Nordelettronica e trasformati nel famoso segnale D+, in grado di sopportare carichi di corrente più elevati e che pilota tutti gli accessori vari all'accensione del camper
In risposta al messaggio di Kimu101 del 11/11/2020 alle 18:31:44Non ci avevo pensato Stefano. Devo verificare ma credo hai proprio ragione tu, i fili che escono dal caricabatterie 220V probabilmente arrivano direttamente dalla batteria servizi e quindi c'è sempre tensione. Un'idea economica sarebbe cannibalizzare un vecchio caricabatteria per cellulare allo scopo di entrare con la 220 ed avere un segnale da 5 volt per pilotare centralina NE.
Ok grazie. 1- Attenzione che non è possibile prelevare il +12 in uscita da un caricatore standard. Il caricabatterie di solito è collegato direttamente alle batterie di servizio , quindi ha sempre 12v sulle sue uscite.La centralina indicherebbe sempre PRESENZA RETE. Per generare il segnale userò un vecchio caricatore per cellulari 230v con uscita USB (+5V) . O magari qualche aggeggio su internet. Per chi possiede il Renault master, in centralina nordelettronica arriva solo il sotto chiave +12 fili blu preso sul comando regolazione altezza fari sotto il volante. Comunque grazie .. Stefano
In risposta al messaggio di motociclista12 del 11/11/2020 alle 21:22:36Credo sia più semplice un aggeggio 220V AC to 5v DC tipo questo.
Poichè si tratta di un semplice segnale, esistono in commercio dei minuscoli riduttori di tensione, da meno di 1 euro, che potrebbero fare al caso tuo. Prelevi il +12V in uscita dal nuovo caricabatterie, lo trasformi inun +5V e lo colleghi al filo line Al filo di quei 5v, interponi un relè comandato dalla 220 . Quando attacchi la 220, lui si eccita e ti fa passare i 5v per il filo line Ciao.
In risposta al messaggio di rubylove del 14/11/2020 alle 09:31:50I nomi sono diversi ma la funzione è una sola cioè quella di adattare una tensione e corrente in ingresso che potrebbe non essere adatta alla ricarica delle batterie in una corrente e tensione perfettamente compatibile con il tipo di batteria installato. Ovviamente tutto deve essere dimensionamento sul tuo impianto.
Buongiorno, ho letto in parte la problematica di chi ha iniziato questo post Volevo chiedere cosa intendete per booster? Caricabatterie/Convertitore DC/DC? Ovvero il caricabatterie definito battery tobattery? Ovvero un vero caricabatterie con convertitore stepup che, se necessario, eleva la tensione di Ingresso e in uscita si comporta come un vero caricabatterie a più fasi? con possibilità di programmare ricarica per acido libero, AGM, deep cycle, Litio ecc ecc?
In risposta al messaggio di rubylove del 14/11/2020 alle 23:08:41È un discorso complicato e dipende dal tipo di centralina. Se guardi il manuale del Booster votronic trovi dei bei esempi di collegamenti in base al modello di centralina del camper.
Ok quindi la stessa cosa, un caricabatterie dc/dc a convertitore stepup Cioé quello che tutti dovrebbero usare per caricare le batterie dei servizi visto che l'alternatore non é un caricabatterie ma un generatore brutalee va bene per il motore perché la batteria é sempre carica, certamente se per le acido libero il parallelatore può andare, per le AGM molto meno e ancora meno per le litio, quindi comprendo la scelta Ma cosa si perde se il caricabatterie lo collegate direttamente alla batteria da ricaricare, senza passare per la centralina? Cioé cosa si perde delle funzioni della centralina?
In risposta al messaggio di Kimu101 del 15/11/2020 alle 13:39:21Ciao mi interessa capire come hai baypassato la centralina con il tuo Orion Smart .
È un discorso complicato e dipende dal tipo di centralina. Se guardi il manuale del Booster votronic trovi dei bei esempi di collegamenti in base al modello di centralina del camper. Gli stessi schemi li puoi applicare ad altri Dc-Dc , io o il victron Orion. Per principio, se possibile, è sempre meglio bypassare la centralina con il Dc-Dc.
In risposta al messaggio di epsoncolor del 15/11/2020 alle 14:25:26Ti consiglio di leggere , anche se sono piuttosto lunghi, quanto abbiamo scritto prima. Li c'è già spiegato tutto. Io NON ho bypassato la centralina in quanto la mia nordelettronica ha il parallelatore integrato e le cose si complicano.
Ciao mi interessa capire come hai baypassato la centralina con il tuo Orion Smart . Giuseppe
In risposta al messaggio di rubylove del 15/11/2020 alle 16:42:21Come ho detto dipende dal modello di centralina. Senza sapere come "ragiona" come gestisce il frigo a 12v , il parallelatore , la ricarica da 220v sarebbe stupido dare consigli. La mia è una nordelettronica NE 148 con parallelatore non bypassabile e caricatore esterno waeco 1235
Non ho letto tutto perché onestamente è un po’ lungo, però credo di aver estrapolato il giusto, correggetemi se sbaglio. Se avessi avuto in mano un dispositivo di questo tipo, da installare per la ricarica elettronicaa piu fasi e non diretta da alternatore ma passando per la centralina in oggetto e nessuna indicazione specifica, la prima cosa che mi sarebbe venuta in mente, guardando lo schema dei collegamenti della centralina di gduca, sarebbe stata quella di cortocircuitare il contatto di potenza del relè parallelatore della centralina e inserire il caricabatterie in uscita tra J2 e la batteria servizi Normalmente J1 e J2 sono allo stesso potenziale quando il relè parallelatore è chiuso, inserendo il convertitore su J1 temo che vi possano essere conflitti fino a cortocircuitarne entrata ed uscita, visto che si tratta di un convertitore dove la tensione di uscita può essere piu alta o anche piu bassa di quella dell'ingresso e se alla parte di circuito che rimane dal lato del motore arriva anche quella ci si potrebbe trovare un cortocircuito ingresso uscita del convertitore stesso Altra cosa che mi sarebbe venuta in mente è che trattandosi di un caricabatterie e non di un semplice convertitore DC/DC se anche non ci fossero stati problemi di disaccoppiamento mi sarei trovato ad alimentare una centralina con un caricabatterie a più fasi, questo lavora come caricabatterie e non come alimentatore, supponendo che da J1 la centralina prelevi anche l'alimentazione per la sua elettronica e alimentare una centralina da un caricabatterie a più fasi non lo avrei trovato corretto Quindi avrei eliminato o cortocircuitato il rele e inserito il caricatore tra J2 e positivo della batteria servizi, visto che solo a quella serve di inviare un tensione di carica a piu fasi, con correnti e tensioni variabili e adeguata ad un certo tipo di batteria, in funzione dello stato della stessa Inoltre, se il caricabatterie da rete, fosse stato gia per Litio, mi sarei anche posto il problema di possibili conflitti di disaccoppiamento tra i due caricabatterie Se invece mi fossi trovato a dover sostituire anche il caricatore da rete, in quanto non adatto alla batteria al litio, avrei pensato di installare un alimentatore switching con uscita DC/DC di poco inferiore alla tensione massima in ingresso del caricabatterie DC/DC e avrei collegato il caricabatterie alle due sorgenti di ricarica con due diodi di disaccoppiamento adeguati, risparmiando un caricabatterie, tanto la corrente massima è sempre quella di uno dei due e la ricarica di sicuro c'è sempre solo da una sorgente Questo è quello che avrei provato a fare da subito, se però quel costruttore indica quel modo di collegare, avrei fatto anche io così, anche se mi sarebbe sembrato molto strano
In risposta al messaggio di rubylove del 15/11/2020 alle 16:42:21Cosa intendi per "cortocircuitare"? Mettere in corto la bobina del relè? Credo proprio sia elettronicamente un grave errore. Ponticellare i contatti se il problema è l'esatto opposto: evitare che a motore avviato l'uscita del DC-DC sia a contatto con la batteria motore (ossia la sua stessa entrata che lo alimenta)? Se hai voglia di pacioccare la centralina, basta escludere il relè parallelatore e si eliminano più della metà dei problemi. Questo almeno con marca di centralina NE e presenza di DC-DC post vendita. Io non ho voluto farlo (per lasciarmi una porta aperta e poter tornare indietro) ed ho quindi dovuto risolvere alcuni problemi conseguenti. Come già ampiamente scritto ed approfondito, alcune case sono corse ai ripari inibendo, con un jumper, il funzionamento del relè parallelatore.
Non ho letto tutto perché onestamente è un po’ lungo, però credo di aver estrapolato il giusto, correggetemi se sbaglio. Se avessi avuto in mano un dispositivo di questo tipo, da installare per la ricarica elettronicaa piu fasi e non diretta da alternatore ma passando per la centralina in oggetto e nessuna indicazione specifica, la prima cosa che mi sarebbe venuta in mente, guardando lo schema dei collegamenti della centralina di gduca, sarebbe stata quella di cortocircuitare il contatto di potenza del relè parallelatore della centralina e inserire il caricabatterie in uscita tra J2 e la batteria servizi Normalmente J1 e J2 sono allo stesso potenziale quando il relè parallelatore è chiuso, inserendo il convertitore su J1 temo che vi possano essere conflitti fino a cortocircuitarne entrata ed uscita, visto che si tratta di un convertitore dove la tensione di uscita può essere piu alta o anche piu bassa di quella dell'ingresso e se alla parte di circuito che rimane dal lato del motore arriva anche quella ci si potrebbe trovare un cortocircuito ingresso uscita del convertitore stesso Altra cosa che mi sarebbe venuta in mente è che trattandosi di un caricabatterie e non di un semplice convertitore DC/DC se anche non ci fossero stati problemi di disaccoppiamento mi sarei trovato ad alimentare una centralina con un caricabatterie a più fasi, questo lavora come caricabatterie e non come alimentatore, supponendo che da J1 la centralina prelevi anche l'alimentazione per la sua elettronica e alimentare una centralina da un caricabatterie a più fasi non lo avrei trovato corretto Quindi avrei eliminato o cortocircuitato il rele e inserito il caricatore tra J2 e positivo della batteria servizi, visto che solo a quella serve di inviare un tensione di carica a piu fasi, con correnti e tensioni variabili e adeguata ad un certo tipo di batteria, in funzione dello stato della stessa Inoltre, se il caricabatterie da rete, fosse stato gia per Litio, mi sarei anche posto il problema di possibili conflitti di disaccoppiamento tra i due caricabatterie Se invece mi fossi trovato a dover sostituire anche il caricatore da rete, in quanto non adatto alla batteria al litio, avrei pensato di installare un alimentatore switching con uscita DC/DC di poco inferiore alla tensione massima in ingresso del caricabatterie DC/DC e avrei collegato il caricabatterie alle due sorgenti di ricarica con due diodi di disaccoppiamento adeguati, risparmiando un caricabatterie, tanto la corrente massima è sempre quella di uno dei due e la ricarica di sicuro c'è sempre solo da una sorgente Questo è quello che avrei provato a fare da subito, se però quel costruttore indica quel modo di collegare, avrei fatto anche io così, anche se mi sarebbe sembrato molto strano