In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 08:15:28L'isolamento delle pareti si può fare in molti modi, per esempio, su un nuovissimo (e costosissimo) Sprinter 4x4, una "nota e blasonata" casa costruttrice, viene usato un gas speciale formato dal 79% di Azoto, 20% di Ossigeno e 1% di altri gas che ti posso assicurare è un buon isolante... alcuni chiamano questo gas speciale "l'aria che respiriamo".
Buongiorno, scopo di questo thread è raccogliere esperienze sul comportamento di un furgonato al freddo vero, inteso con temperature sotto lo zero. Io non ho mai provato e non ho idea di quali siano i punti critici,in particolare dal punto di vista dell’isolamento e dell’impianto idrico. Questo perché vorrei valutare cosa e come fare eventuali interventi correttivi. Il mezzo è nuovo con Combi D e un allestimento basico. PS Consideriamo OT la parte elettrica quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
http://www.m48.it/anna599/
) il serbatoio delle grigie lo avevo posizionato sotto il piatto doccia, quindi all'interno del camper e ben isolato dal pavimento, ma anche con questa accortezza la valvola di scarico era soggetta a congelarsi.In risposta al messaggio di Emme48 del 12/01/2022 alle 09:09:51Grazie!
L'isolamento delle pareti si può fare in molti modi, per esempio, su un nuovissimo (e costosissimo) Sprinter 4x4, una nota e blasonata casa costruttrice, viene usato un gas speciale formato dal 79% di Azoto, 20% di Ossigenoe 1% di altri gas che ti posso assicurare è un buon isolante... alcuni chiamano questo gas speciale l'aria che respiriamo. E infatti c'è un tizio in Polonia che ha messo un video su Youtube nel quale fa pubblicità alla modifica specifica per quel mezzo aggiungendo isolanti a go-go per un prezzo standard. Poi si deve guardare com'è stato realizzato l'impianto idraulico, certo che il serbatoio delle grigie ESTERNO non aiuta. Quando progettai il mio camper precedente ( ) il serbatoio delle grigie lo avevo posizionato sotto il piatto doccia, quindi all'interno del camper e ben isolato dal pavimento, ma anche con questa accortezza la valvola di scarico era soggetta a congelarsi. Un serbatoio esterno, non importa se di grigie o chiare, coibentato e riscaldato è una soluzione abbastanza complessa da realizzare. Si deve racchiudere il serbatoio in un secondo serbatoio o scatola esterna ben coibentata (Armaflex o simili) poi si devono collegare DUE (2, two, dy, dva, dois, deux, to, zwei e anche ezimbili in dialetto Zulù) tubi del riscaldamento, uno che porta aria calda nell'intercapedine e uno che questa aria la riporta in cellula. Se non si fa così, ma si sceglie il facilissimo metodo usato dagli allestitori non è che le cose funzionano poi così bene. Nei camper commerciali, un serbatoio coibentato e riscaldato è realizzato appiccicandoci sopra qualche millimetro di Armaflex ma più spesso polistirolo e immettendo nel serbatoio un tubo dell'aria calda del riscaldamento che poi se ne esce fuori da un foro in alto che funge anche da troppopieno e sfiato. Problema... per ogni metro cubi di aria che la Truma/Webasto/Cinebaste ecc... preleva dalla cellula e poi invia al serbatoio delle grigie e che infine finisce fuori, un (altrettanto) metro cubo di aria gelida entra dagli spifferi della cabina guida per compensare quella prelevata dal riscaldatore creando una bellissima zona polare che tanti si illudono di tenere a bada con panni e chiusure varie. I tubi a contatto con la lamiera sono un bel Tallone d'Achille, immaginando una lamiera a -30, è ovvio che da quella ci si deve stare lontani, ma non sempre la velocità desiderata in catena di montaggio concorda con questa strategia, quindi si passano i tubo dove capita magari con una leggera coibentazione. La cosa più importante per non avere un camper gelido è capire come funziona il bilancio pneumatico del mezzo, cioè che l'aria, fredda o calda, che da qualche parte viene espulsa, genera per forza un pari volume di aria che entra dalle fessure. Ecco le cose che generano spifferi: - Aria calda per scaldare il serbatoio esterno. - Aspiratore del WC - Turbovent che estrae aria dalla cellula. - Cappa aspirante della cucina. Queste cose che generano spifferi possono essere evitate o compensate, a scelta. Per compensarle è facile, si preleva aria esterna con una ventola, la si filtra, la si immette all'aspirazione del riscaldatore (Webasto, Truma ecc), in questo modo si ha un ricambio di aria e si crea una pressione positiva dentro la cellula e infine dagli spifferi non entra più il freddo ma esce aria viziata col risultato di avere caldo uniforme in tutto il mezzo, cabina guida compresa. (scusa la lungaggine della mia risposta) Marco.
In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 08:15:28Secondo me con 6kw di una Combi D e carburante in abbondanza senza paura di finirlo, si potrebbe stare in mutande anche in un furgone di serie senza coibentazione.
Buongiorno, scopo di questo thread è raccogliere esperienze sul comportamento di un furgonato al freddo vero, inteso con temperature sotto lo zero. Io non ho mai provato e non ho idea di quali siano i punti critici,in particolare dal punto di vista dell’isolamento e dell’impianto idrico. Questo perché vorrei valutare cosa e come fare eventuali interventi correttivi. Il mezzo è nuovo con Combi D e un allestimento basico. PS Consideriamo OT la parte elettrica quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
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In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 08:15:28Quando si parla di freddo vero, e' necessario a mio parere chiarirsi bene su cosa si intende.
Buongiorno, scopo di questo thread è raccogliere esperienze sul comportamento di un furgonato al freddo vero, inteso con temperature sotto lo zero. Io non ho mai provato e non ho idea di quali siano i punti critici,in particolare dal punto di vista dell’isolamento e dell’impianto idrico. Questo perché vorrei valutare cosa e come fare eventuali interventi correttivi. Il mezzo è nuovo con Combi D e un allestimento basico. PS Consideriamo OT la parte elettrica quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 08:15:28ti hanno dato buone indicazione, provo a sintetizzare i 3 punti critici per un furgonato, perchè indipendentemente dalla qualità dell'isolamento generele, con la combiD non avrai problemi di freddo all'interno semmai di semplice maggior consumo di gasolio:
Buongiorno, scopo di questo thread è raccogliere esperienze sul comportamento di un furgonato al freddo vero, inteso con temperature sotto lo zero. Io non ho mai provato e non ho idea di quali siano i punti critici,in particolare dal punto di vista dell’isolamento e dell’impianto idrico. Questo perché vorrei valutare cosa e come fare eventuali interventi correttivi. Il mezzo è nuovo con Combi D e un allestimento basico. PS Consideriamo OT la parte elettrica quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
In risposta al messaggio di wippet del 12/01/2022 alle 12:43:20Se lasci fermo un camper a -35 per una settimana, qualunque punto del camper va a -35 gradi, fino all'ultima vite.
Quando si parla di freddo vero, e' necessario a mio parere chiarirsi bene su cosa si intende. Voglio dire che un conto e' il freddo di Livigno in inverno, magari per un w.e. sciistico, seppur con punte di -25 la notte. Altrodiscorso e' il freddo artico che si puo' incontrare durante un colpo di Burian, viaggiando a nord del Circolo Polare Artico. A quelle latitudini, il problema non e' tanto il comfort della cellula e la sua efficienza, quanto che le parti meccaniche continuino a funzionare anche oltre i -35. E di questo penso si tenda a parlarne poco tra noi camperisti, ma diventa il fatto essenziale oltre certe latitudini. Non si creda di poter viaggiare a -35/-40 con un mezzo di serie, nato nella versione per climi mediterranei...e non basta metterci il gasolio artico e un antigelo -45. Non basta talvolta neppure un Thermo top di serie, tristemente noto in scandinavia per la sua inaffidabilita' a temperature estreme, e percio' non tanto amato da chi lassu' ci abita da sempre. Parlo per esperienza personale, avendo abitato per lavoro stabilmente a Rovaniemi per 5 anni e....6 inverni. Il problema lo conobbi il secondo anno dopo il mio arrivo, fu un inverno particolarmente rigido, che arrivo' a ghiacciare il Golfo di Finlandia con enormi disagi per la navigazione...immaginate quindi a quasi 1.000 km. piu' a nord. Abbiamo avuto seri problemi con i nostri mezzi di servizio, che avevano messo in difficolta' anche i finlandesi residenti, malgrado tutto fosse previsto e puntualmente annunciato.. Certo, le soluzioni si trovano, ma bisogna sapere come provvedere, e, ancor meglio, come prevenire certe evenienze.
In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 08:15:28Il primo intervento correttivo che farei, esperienza maturata sul campo:
Buongiorno, scopo di questo thread è raccogliere esperienze sul comportamento di un furgonato al freddo vero, inteso con temperature sotto lo zero. Io non ho mai provato e non ho idea di quali siano i punti critici,in particolare dal punto di vista dell’isolamento e dell’impianto idrico. Questo perché vorrei valutare cosa e come fare eventuali interventi correttivi. Il mezzo è nuovo con Combi D e un allestimento basico. PS Consideriamo OT la parte elettrica quello che succede a Las Vegas resta a Las Vegas, quello che succede sul forum resta sul forum
In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 15:03:47Una abbondante dose di carbonato di calcio nelle grigie fa miracoli per combattere il gelo, è quello che l'Anas sparge per le strade quando nevica.
Grazie dei preziosi contributi. Premetto che odio il freddo, anche + 15 gradi per me sono già freddo e quindi non sono la moglie ideale per Tommaso E' stato giustamente detto che un freddo alpino non è un freddo polare,io pensavo effettivamente ad una gelata improvvisa che può capitare magari sui Pirenei mentre sto andando a Malaga piuttosto che un Capodanno a Kiruna. Sul discorso isolamento mi confermate quello che è il mio pensiero, non serve fare nulla perchè tra ponti termici e condensa si rischia di peggiorare la situazione. Interessante il discorso sulla pressione della cellula, devo studiare bene i vari flussi. Per quanto concerne l'impianto idrico temo che non ci sia molto da fare, ho anche visto un filmato di un noto iutubber che ha avuto seri problemi con un mezzo Trigano cuggino del mio. I tubi passano sul pianale senza protezione, forse si potrebbe provare ad infilare un cavo scaldante con una sonda, non semplice. Il serbatoio di scarico è il punto dolente, non tanto la saracinesca perchè, per altre ragioni, la affiancherò con una pompa situata all'interno. Servirà un guscio da collegare al tubo della Truma che passa sotto il pianale. Problema più grosso proteggere i tubi che sono tutti esterni.
In risposta al messaggio di Emme48 del 12/01/2022 alle 09:09:51Per il motivo che tu hai ben spiagato ,io ho risolto
L'isolamento delle pareti si può fare in molti modi, per esempio, su un nuovissimo (e costosissimo) Sprinter 4x4, una nota e blasonata casa costruttrice, viene usato un gas speciale formato dal 79% di Azoto, 20% di Ossigenoe 1% di altri gas che ti posso assicurare è un buon isolante... alcuni chiamano questo gas speciale l'aria che respiriamo. E infatti c'è un tizio in Polonia che ha messo un video su Youtube nel quale fa pubblicità alla modifica specifica per quel mezzo aggiungendo isolanti a go-go per un prezzo standard. Poi si deve guardare com'è stato realizzato l'impianto idraulico, certo che il serbatoio delle grigie ESTERNO non aiuta. Quando progettai il mio camper precedente ( ) il serbatoio delle grigie lo avevo posizionato sotto il piatto doccia, quindi all'interno del camper e ben isolato dal pavimento, ma anche con questa accortezza la valvola di scarico era soggetta a congelarsi. Un serbatoio esterno, non importa se di grigie o chiare, coibentato e riscaldato è una soluzione abbastanza complessa da realizzare. Si deve racchiudere il serbatoio in un secondo serbatoio o scatola esterna ben coibentata (Armaflex o simili) poi si devono collegare DUE (2, two, dy, dva, dois, deux, to, zwei e anche ezimbili in dialetto Zulù) tubi del riscaldamento, uno che porta aria calda nell'intercapedine e uno che questa aria la riporta in cellula. Se non si fa così, ma si sceglie il facilissimo metodo usato dagli allestitori non è che le cose funzionano poi così bene. Nei camper commerciali, un serbatoio coibentato e riscaldato è realizzato appiccicandoci sopra qualche millimetro di Armaflex ma più spesso polistirolo e immettendo nel serbatoio un tubo dell'aria calda del riscaldamento che poi se ne esce fuori da un foro in alto che funge anche da troppopieno e sfiato. Problema... per ogni metro cubi di aria che la Truma/Webasto/Cinebaste ecc... preleva dalla cellula e poi invia al serbatoio delle grigie e che infine finisce fuori, un (altrettanto) metro cubo di aria gelida entra dagli spifferi della cabina guida per compensare quella prelevata dal riscaldatore creando una bellissima zona polare che tanti si illudono di tenere a bada con panni e chiusure varie. I tubi a contatto con la lamiera sono un bel Tallone d'Achille, immaginando una lamiera a -30, è ovvio che da quella ci si deve stare lontani, ma non sempre la velocità desiderata in catena di montaggio concorda con questa strategia, quindi si passano i tubo dove capita magari con una leggera coibentazione. La cosa più importante per non avere un camper gelido è capire come funziona il bilancio pneumatico del mezzo, cioè che l'aria, fredda o calda, che da qualche parte viene espulsa, genera per forza un pari volume di aria che entra dalle fessure. Ecco le cose che generano spifferi: - Aria calda per scaldare il serbatoio esterno. - Aspiratore del WC - Turbovent che estrae aria dalla cellula. - Cappa aspirante della cucina. Queste cose che generano spifferi possono essere evitate o compensate, a scelta. Per compensarle è facile, si preleva aria esterna con una ventola, la si filtra, la si immette all'aspirazione del riscaldatore (Webasto, Truma ecc), in questo modo si ha un ricambio di aria e si crea una pressione positiva dentro la cellula e infine dagli spifferi non entra più il freddo ma esce aria viziata col risultato di avere caldo uniforme in tutto il mezzo, cabina guida compresa. (scusa la lungaggine della mia risposta) Marco.
In risposta al messaggio di franco49tn del 12/01/2022 alle 17:54:08Ottimo.
Per il motivo che tu hai ben spiagato ,io ho risolto il problema spifferi facendo aspirare anche un poco di aria dall'esterno (prima entrava dalle fessure di serie sotto la porta cellula e le ho ridotte) facendo un foro vicinoalla Truma ,dotato di serrandina per regolarne il flusso e di isolamento Aria molto meno secca - nesuno spiffero o pavimento freddo / scorrimento lamellare del freddo a terra , e meno polvere sulle ventole. Poi dotato di retina antinsetti e topolini e delle serrandine scorrevoli. migliorata la parte isolante in seguito
In risposta al messaggio di wippet del 12/01/2022 alle 12:43:20Il prossimo inverno si stava parlando di andare verso il Circolo Polare per fotografare le aurore, e quindi ci sono parecchie cose che un po mi preoccupano, ma vedrò di capire come fare per non avere problemi.
Quando si parla di freddo vero, e' necessario a mio parere chiarirsi bene su cosa si intende. Voglio dire che un conto e' il freddo di Livigno in inverno, magari per un w.e. sciistico, seppur con punte di -25 la notte. Altrodiscorso e' il freddo artico che si puo' incontrare durante un colpo di Burian, viaggiando a nord del Circolo Polare Artico. A quelle latitudini, il problema non e' tanto il comfort della cellula e la sua efficienza, quanto che le parti meccaniche continuino a funzionare anche oltre i -35. E di questo penso si tenda a parlarne poco tra noi camperisti, ma diventa il fatto essenziale oltre certe latitudini. Non si creda di poter viaggiare a -35/-40 con un mezzo di serie, nato nella versione per climi mediterranei...e non basta metterci il gasolio artico e un antigelo -45. Non basta talvolta neppure un Thermo top di serie, tristemente noto in scandinavia per la sua inaffidabilita' a temperature estreme, e percio' non tanto amato da chi lassu' ci abita da sempre. Parlo per esperienza personale, avendo abitato per lavoro stabilmente a Rovaniemi per 5 anni e....6 inverni. Il problema lo conobbi il secondo anno dopo il mio arrivo, fu un inverno particolarmente rigido, che arrivo' a ghiacciare il Golfo di Finlandia con enormi disagi per la navigazione...immaginate quindi a quasi 1.000 km. piu' a nord. Abbiamo avuto seri problemi con i nostri mezzi di servizio, che avevano messo in difficolta' anche i finlandesi residenti, malgrado tutto fosse previsto e puntualmente annunciato.. Certo, le soluzioni si trovano, ma bisogna sapere come provvedere, e, ancor meglio, come prevenire certe evenienze.
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In risposta al messaggio di Subalpino del 12/01/2022 alle 15:03:47I tubi idrici dovrebbero correre paralleli ai tubi dell aria, e a questi fascettati, se per caso capita che calando la temperatura non arriva acqua a un lavandino, di solito basta alzare la temperatura della stufa e fare andare veloce la ventilazione e di solito dopo un po riprende a circolare.
Grazie dei preziosi contributi. Premetto che odio il freddo, anche + 15 gradi per me sono già freddo e quindi non sono la moglie ideale per Tommaso E' stato giustamente detto che un freddo alpino non è un freddo polare,io pensavo effettivamente ad una gelata improvvisa che può capitare magari sui Pirenei mentre sto andando a Malaga piuttosto che un Capodanno a Kiruna. Sul discorso isolamento mi confermate quello che è il mio pensiero, non serve fare nulla perchè tra ponti termici e condensa si rischia di peggiorare la situazione. Interessante il discorso sulla pressione della cellula, devo studiare bene i vari flussi. Per quanto concerne l'impianto idrico temo che non ci sia molto da fare, ho anche visto un filmato di un noto iutubber che ha avuto seri problemi con un mezzo Trigano cuggino del mio. I tubi passano sul pianale senza protezione, forse si potrebbe provare ad infilare un cavo scaldante con una sonda, non semplice. Il serbatoio di scarico è il punto dolente, non tanto la saracinesca perchè, per altre ragioni, la affiancherò con una pompa situata all'interno. Servirà un guscio da collegare al tubo della Truma che passa sotto il pianale. Problema più grosso proteggere i tubi che sono tutti esterni.
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In risposta al messaggio di Hecktor2 del 13/01/2022 alle 07:08:49Molte accortezze per evitare che i tubi congelano sono a costo zero, quindi per avere un camper che resiste bene al freddo, non deve essere di fascia alta il prezzo delle rifiniture in legno, ma deve esserlo il cervello dell'operaio specializzato che ha usato la testa durante l'allestimento, sempre ammesso che sia stato autorizzato a farlo.
mi sembra che state esagerando, un mio paesano ora è a capo nord con un camper di serie, riscaldamento a gas, MH trazione anteriore, strade tutte bianche dalla neve, si è portato un gruppo elettrogeno da 2 kw per sicurezzaenergetica, un paio di bombole, le altre le compera strada facendo, premetto che il mezzo non è un fascia alta, è un Globebus, è in giro dal 29 di dicembre, per ora nessun problema
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 12/01/2022 alle 18:40:35Stessa mia idea... stesso periodo e percorso.
Il prossimo inverno si stava parlando di andare verso il Circolo Polare per fotografare le aurore, e quindi ci sono parecchie cose che un po mi preoccupano, ma vedrò di capire come fare per non avere problemi. Certo chese dovessi fermarmi a dormire in libera con temperatura attorno a -20° o inferiore, casomai in posto isolato, non avrei il coraggio di spegnere il motore e lo lascerei andare tutta la notte . Il grande vantaggio è che il gasolio locale dovrebbe reggere fino a -30° e quindi su quello si dovrebbe avere una certa tranquillità.
In risposta al messaggio di Emme48 del 13/01/2022 alle 09:19:49saremo in 3 allora io vorrei però evitare i mesi più freddi, potrebbe quindi essere berso la primavera marzo-aprile
Stessa mia idea... stesso periodo e percorso. Io sto cercando di prevedere e prevenire tutto quanto, so che non ci riuscirò ma voglio avere al massimo un problema dovuto al gelo, non 100... 1000 problemi risolvibili solo con una inversione a U mettendo la prua in direzione di Firenze. Marco.
In risposta al messaggio di Hecktor2 del 13/01/2022 alle 07:08:49Se si rimane sul versante norvegese, le temperature sono notoriamente piu' miti, a causa della Corrente del Golfo, che talvolta si avvicina alla costa quel tanto da mitigare il clima.
mi sembra che state esagerando, un mio paesano ora è a capo nord con un camper di serie, riscaldamento a gas, MH trazione anteriore, strade tutte bianche dalla neve, si è portato un gruppo elettrogeno da 2 kw per sicurezzaenergetica, un paio di bombole, le altre le compera strada facendo, premetto che il mezzo non è un fascia alta, è un Globebus, è in giro dal 29 di dicembre, per ora nessun problema
In risposta al messaggio di wippet del 13/01/2022 alle 12:47:29ti capisco, questo mio amico paesano, è appena andato in pensione, era autotrasportatore, ha girato in lungo ed in largo tutta l’Europa, ha comperato il camper ed è partito con moglie e cane, è stato a capo nord in moto due volte, sa come comportarsi, io con il mio monoscocca con serbatoi non coibentati, saprei correre ai ripari, se fossi in un posto nel quale le temperature precipitassero, svuoterei all’istante l’impianto idrico, via tutta l’acqua, solo tanichette, riscalderei il giusto, non eccessivo, se proprio motore sempre in moto di notte, per lavoro usavamo i fari dei furgoni per farci luce, motori in moto tutta la notte, l’unico intervento che farei e che voglio fare è, spostare lo scarico del motore fuori sagoma, ora è sotto la camper, non va bene, fermo al minimo entrano gas di scarico
Se si rimane sul versante norvegese, le temperature sono notoriamente piu' miti, a causa della Corrente del Golfo, che talvolta si avvicina alla costa quel tanto da mitigare il clima. Al contrario, non ci si deve fidare sesi percorre il versante svedese o finlandese. Poi dipernde dagli anni...il primo inverno che ho passato a Rovaniemi fu molto mite e quasi senza neve, tanto da preoccupare tutti gli operatori turistici. Un po' di neve si vide a gennaio, ma fu un natale abbastanza deludente per i nostri turisti in cerca di pseudo emozioni stile life below zero. L'anno seguente il freddo supero' record centenari...Baltico ghiacciato, compreso il Golfo di Finlandia, dovettero intervenire i rompighiaccio russi da San Pietroburgo per liberare i ferry bloccati. Su da noi in Lapponia non smetteva di nevicare di giorno, non si sapeva piu' dove mettere la neve tolta a fatica dalle strade e dai parcheggi. La temperatura notturna rimase sotto i -30 per settimane, tutto diventava di giorno in giorno inesorabilmente piu' difficile, a cominciare dal trasporto dei turisti, agli approviginamenti alimentari ed energetici; fu un inverno durissimo. Girando in auto nei dintorni dell'abitato, si notavano sempre piu' auto abbandonate in panne causa freddo. Sottovalutare le condizioni metereologiche possibili a quelle latitudini, e' una leggerezza che puo' costare cara.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 12/01/2022 alle 18:40:35Con questa idea dovresti tenere acceso il motore acceso per tutto il periodo della vacanza. Hai 2 riscaldatori per il motore, con un olio motore leggermente meno denso non avrai problemi
Il prossimo inverno si stava parlando di andare verso il Circolo Polare per fotografare le aurore, e quindi ci sono parecchie cose che un po mi preoccupano, ma vedrò di capire come fare per non avere problemi. Certo chese dovessi fermarmi a dormire in libera con temperatura attorno a -20° o inferiore, casomai in posto isolato, non avrei il coraggio di spegnere il motore e lo lascerei andare tutta la notte . Il grande vantaggio è che il gasolio locale dovrebbe reggere fino a -30° e quindi su quello si dovrebbe avere una certa tranquillità.