In risposta al messaggio di masivo del 14/12/2018 alle 14:24:19Esatto, il motivo per cui ho il ripartitore meccanico è semplicemente per avere la facoltà di escludere una delle due batterie in caso di problemi.
Se ci sono grossi cavi di collegamento, non ha molta importanza da dove prelievi. Io ho i negativi a massa del telaio, e ho tolto i 2 fusibili sul positivo, collegato il positivo con grosso cavo ben protetto interponendouno staccabatterie. Se ci pensiamo, se il cavo del positivo e i poli sono ben protetti, i fusibili non servono, ma lo stacca si, per scollegare e controllare spesso lo stato BS separatamente,...comunque mai utilizzare una sola BS in prelievo, è una regola logica. Più ampere hai a disposizione, meno si scaricano le BS, e di conseguenza più durano.
http://francescoghinassi.blogsp...
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 14/12/2018 alle 14:52:51Ho sempre saputo che AGM o Gel è impossibile che vadano in corto.
Scusate ma i fusibili servono comunque....in caso di corto sennò si rischiano barbecue indesiderati....o sbaglio? I
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In risposta al messaggio di Giovanni del 14/12/2018 alle 17:11:50Buonasera sig.omonimo, ho apprezzato moltissimo la sua più che esaustiva e nocciolosa spiegazione...battute a parte ho vermente apprezzato,ora ti spiego la mia situazione...
Vorrei ricapitolare un poco. Parallelo si, parallelo no; fusibili si, fusibili no; questo si e questo no. Dentro una batteria non ci sono Amperora come fossero noccioline che si possono distinguere e contare ma c'è unostato chimico in grado di fornire corrente; quando diamo corrente alla batteria (carica), nel gioco della reazione chimica che viene attivata, le particelle positive si addensano attorno al polo positivo e quelle negative attorno al polo negativo. Se la reazione chimica che si va ad innescare è troppo elevata, si spreca energia perché la reazione chimica (e separazione delle cariche) non può essere eccessivamente violenta. Quando preleviamo corrente da una batteria, convenzionalmente le cariche positive, che si trovano attorno al polo positivo, attraverso il circuito, vanno ad annullare le cariche negative attorno al polo negativo; nella realtà è il contrario ma ormai il passaggio dal polo positivo al polo negativo è convenzionale e nulla cambia se non in particolarissimi circuiti che non sono di nostro interesse. Anche qui, se eccediamo nel carico, la reazione chimica che si produce è eccessiva riducendo la capacità di separazione delle cariche. Quindi, le cariche e le scariche di una batteria non possono eccedere certi limiti altrimenti il suo rendimento in Amperora calerebbe drasticamente. Stante questa situazione, i 100Ah di una batteria nuova sono solo nominali, ovvero tali se preleviamo una ridotta quantità di corrente. Il famoso fattore C di una batteria: C20 significa che possiamo prelevare 5A per 20 ore prima che la batteria dia segni di cedimento (10.5volt); se prelevassimo 10 A, il limite non lo raggiungeremo in 10 ore ma forse in meno di 7 ore. Mettere due batterie in parallelo significa dimezzare sia le cariche che le scariche; dimezzando la corrente di carica e la corrente di scarica, aumentano gli Ah che possiamo immagazzinare in una unità di tempo e riduciamo gli Ah prelevati. Praticamente, a noccioline, se buttiamo dentro una batteria 50 noccioline, probabilmente ne saranno immagazzinate solo 20; se le buttiamo dentro due batterie in parallelo, in totale, fra le due batterie, ne immagazzineremo oltre 30. Se preleviamo 50 noccioline da una batteria, sarebbe come averne estratte forse 70; se le 50 noccioline le estraiamo da due batterie in parallelo, ne avremo estratte molte meno. E c'è il vantaggio di un calo della tensione meno repentino. Questi i vantaggi del parallelo. Il parallelo ha un unico neo: il rischio che un elemento di una batteria vada in corto con l'elemento adiacente. Ogni batteria è composta da 6 elementi in serie, ognuno con una tensione nominale di circa 2.15 volt per cui sei elementi fanno circa 12.9 volt; eliminandone uno, la tensione della batteria scenderebbe a circa 10v: in queste condizioni, ci sarebbe un sensibile travaso di corrente dalla batteria sana a questa batteria rendendo inutilizzabile, in poco tempo, anche la prima. Non c'è modo di proteggersi da questo inconveniente. Però considerato che una batteria, se trattata bene come verrebbe trattata una batteria in parallelo senza prelievi disumani (phon, macchine caffè, ecc.) morirebbe di morte naturale dopo alcuni anni; se proprio la sfortuna vuole essere protagonista, solitamente avviene l'interruzione della serie e, in questo caso, nessun problema perchè questa batteria diventa assente al circuito; si deve essere proprio ma proprio sfortunati per cadere in un corto di un elemento. Però il rischio c'è e, parere personale, è un rischio che si può correre a spese degli evidenti vantaggi. Fusibili sul conduttore di collegamento dei due positivi: se è necessario proteggere questo conduttore, i fusibili devono essere due: uno accanto al polo positivo della prima batteria ed uno accanto al polo positivo della seconda batteria. E' necessario proteggere da ambo i lati questo conduttore perchè, in caso di contatto accidentale con la massa del veicolo, entrambe le batterie alimenterebbero questo punto per cui l'interruzione deve avvenire da ambo i lati. Se le batterie sono adiacenti, meglio non mettere nulla, ma se sono lontane, o il conduttore rischia schiacciamenti o sfregamenti, è opportuno salvarsi da eventuali danni irreparabili. Per la sezione di questo conduttore, io suggerisco 6 mmq; fusibili, se necessari, da 30A. Sto parlando di impianti con prelievi umani; per gli eccessi non mi pronuncio. Per finire: meglio non restare affascinati da oggetti miracolosi che dicono quanti Amperora sono ancora dentro una batteria; per i motivi di cui ho parlato sopra, non è possibile saperlo; neanche la Nasa lo sa ed i suoi satelliti hanno spesso una durata molto diversa da quanto prospettato. C'è, poi, quell'infernale aggeggio che segnala una percentuale di carica, tipo batteria carica al 70%, al 90%, al 100%: 70-90-100 per cento di cosa? Nessuno lo sa e, per molto tempo ancora, nessuno lo saprà! Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/12/2018 alle 17:11:50Grande Giovanni.
Vorrei ricapitolare un poco. Parallelo si, parallelo no; fusibili si, fusibili no; questo si e questo no. Dentro una batteria non ci sono Amperora come fossero noccioline che si possono distinguere e contare ma c'è unostato chimico in grado di fornire corrente; quando diamo corrente alla batteria (carica), nel gioco della reazione chimica che viene attivata, le particelle positive si addensano attorno al polo positivo e quelle negative attorno al polo negativo. Se la reazione chimica che si va ad innescare è troppo elevata, si spreca energia perché la reazione chimica (e separazione delle cariche) non può essere eccessivamente violenta. Quando preleviamo corrente da una batteria, convenzionalmente le cariche positive, che si trovano attorno al polo positivo, attraverso il circuito, vanno ad annullare le cariche negative attorno al polo negativo; nella realtà è il contrario ma ormai il passaggio dal polo positivo al polo negativo è convenzionale e nulla cambia se non in particolarissimi circuiti che non sono di nostro interesse. Anche qui, se eccediamo nel carico, la reazione chimica che si produce è eccessiva riducendo la capacità di separazione delle cariche. Quindi, le cariche e le scariche di una batteria non possono eccedere certi limiti altrimenti il suo rendimento in Amperora calerebbe drasticamente. Stante questa situazione, i 100Ah di una batteria nuova sono solo nominali, ovvero tali se preleviamo una ridotta quantità di corrente. Il famoso fattore C di una batteria: C20 significa che possiamo prelevare 5A per 20 ore prima che la batteria dia segni di cedimento (10.5volt); se prelevassimo 10 A, il limite non lo raggiungeremo in 10 ore ma forse in meno di 7 ore. Mettere due batterie in parallelo significa dimezzare sia le cariche che le scariche; dimezzando la corrente di carica e la corrente di scarica, aumentano gli Ah che possiamo immagazzinare in una unità di tempo e riduciamo gli Ah prelevati. Praticamente, a noccioline, se buttiamo dentro una batteria 50 noccioline, probabilmente ne saranno immagazzinate solo 20; se le buttiamo dentro due batterie in parallelo, in totale, fra le due batterie, ne immagazzineremo oltre 30. Se preleviamo 50 noccioline da una batteria, sarebbe come averne estratte forse 70; se le 50 noccioline le estraiamo da due batterie in parallelo, ne avremo estratte molte meno. E c'è il vantaggio di un calo della tensione meno repentino. Questi i vantaggi del parallelo. Il parallelo ha un unico neo: il rischio che un elemento di una batteria vada in corto con l'elemento adiacente. Ogni batteria è composta da 6 elementi in serie, ognuno con una tensione nominale di circa 2.15 volt per cui sei elementi fanno circa 12.9 volt; eliminandone uno, la tensione della batteria scenderebbe a circa 10v: in queste condizioni, ci sarebbe un sensibile travaso di corrente dalla batteria sana a questa batteria rendendo inutilizzabile, in poco tempo, anche la prima. Non c'è modo di proteggersi da questo inconveniente. Però considerato che una batteria, se trattata bene come verrebbe trattata una batteria in parallelo senza prelievi disumani (phon, macchine caffè, ecc.) morirebbe di morte naturale dopo alcuni anni; se proprio la sfortuna vuole essere protagonista, solitamente avviene l'interruzione della serie e, in questo caso, nessun problema perchè questa batteria diventa assente al circuito; si deve essere proprio ma proprio sfortunati per cadere in un corto di un elemento. Però il rischio c'è e, parere personale, è un rischio che si può correre a spese degli evidenti vantaggi. Fusibili sul conduttore di collegamento dei due positivi: se è necessario proteggere questo conduttore, i fusibili devono essere due: uno accanto al polo positivo della prima batteria ed uno accanto al polo positivo della seconda batteria. E' necessario proteggere da ambo i lati questo conduttore perchè, in caso di contatto accidentale con la massa del veicolo, entrambe le batterie alimenterebbero questo punto per cui l'interruzione deve avvenire da ambo i lati. Se le batterie sono adiacenti, meglio non mettere nulla, ma se sono lontane, o il conduttore rischia schiacciamenti o sfregamenti, è opportuno salvarsi da eventuali danni irreparabili. Per la sezione di questo conduttore, io suggerisco 6 mmq; fusibili, se necessari, da 30A. Sto parlando di impianti con prelievi umani; per gli eccessi non mi pronuncio. Per finire: meglio non restare affascinati da oggetti miracolosi che dicono quanti Amperora sono ancora dentro una batteria; per i motivi di cui ho parlato sopra, non è possibile saperlo; neanche la Nasa lo sa ed i suoi satelliti hanno spesso una durata molto diversa da quanto prospettato. C'è, poi, quell'infernale aggeggio che segnala una percentuale di carica, tipo batteria carica al 70%, al 90%, al 100%: 70-90-100 per cento di cosa? Nessuno lo sa e, per molto tempo ancora, nessuno lo saprà! Giovanni
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 14/12/2018 alle 18:57:25Le ricaricherà 2.
Buonasera sig.omonimo, ho apprezzato moltissimo la sua più che esaustiva e nocciolosa spiegazione...battute a parte ho vermente apprezzato,ora ti spiego la mia situazione... Attualmente ho una sola bs con un pannelo solare,orainstallando una seconda bs mi sorge un dubbio ossia...il ripartitore di carica del pannello attualmente mi ricarica 50%BS e 50%Avviamento.Ora se io installo una seconda bs in parallelo di fatto quel 50%di carica che andava alla bs è da dividere per due?o meglio le ricarica contemporaneamente ma più lentamente? oppure ne carica una e poi l'altra una volta che la prima è piena?(a mò di vasi comunicanti)? O forse è meglio installare un ripartitore che gestisce 3 batterie separatamente? Spero di essermi spiegato bene...e scusa se sono stato prolisso.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 14/12/2018 alle 19:21:30
Le ricaricherà 2. quel 50% che dedica alla bs lo dedichera al parallelo...e ci metterà lo stesso tempo se i tuoi prelievi non cambieranno... Considera le 2 in parallelo SEMPLICEMENTE come una batteria grande...in tutto e per tutto...
In risposta al messaggio di Hunter85 del 14/12/2018 alle 19:21:30Perfetto,tutto chiaro ragazzi,adesso non mi resta che studiarmi come si deve l'impianto del mio camper,dopo di che inizio a mettere mani,ci vorrà tempo ma con calma...vuoi mettere la soddisfazione ma sopratutto conoscere affondo il proprio camper?
Le ricaricherà 2. quel 50% che dedica alla bs lo dedichera al parallelo...e ci metterà lo stesso tempo se i tuoi prelievi non cambieranno... Considera le 2 in parallelo SEMPLICEMENTE come una batteria grande...in tutto e per tutto...
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 14/12/2018 alle 18:57:25
Buonasera sig.omonimo, ho apprezzato moltissimo la sua più che esaustiva e nocciolosa spiegazione...battute a parte ho vermente apprezzato,ora ti spiego la mia situazione... Attualmente ho una sola bs con un pannelo solare,orainstallando una seconda bs mi sorge un dubbio ossia...il ripartitore di carica del pannello attualmente mi ricarica 50%BS e 50%Avviamento.Ora se io installo una seconda bs in parallelo di fatto quel 50%di carica che andava alla bs è da dividere per due?o meglio le ricarica contemporaneamente ma più lentamente? oppure ne carica una e poi l'altra una volta che la prima è piena?(a mò di vasi comunicanti)? O forse è meglio installare un ripartitore che gestisce 3 batterie separatamente? Spero di essermi spiegato bene...e scusa se sono stato prolisso.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 13/12/2018 alle 11:24:18ne ho appena messe 2 in serie nuove.. li testerò a breve andando in libera a livigno
Anche io ho messo il parallelo e non posso che consigliare questa soluzione. L idea è proprio quella di gravare meno sulla aingola batteria, non tanto la capacità assoluta che gia mi bastava con una. Sinceramente dei gestorielettronici che le usano una alla volta, non capisco ancora il senso... Sarebbe come portarsene una in piu nel gavone da attaccare quando una finisce...solo un po piu comodo... Poi magari uno ha delle esigenze particolari, ma non so...
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/12/2018 alle 08:24:32Non volevo essere ironico nel mio messaggio precedente, solo scherzare un pó ma vabbè ognuno di noi ha un suo livello di umorismo pazienza. Tornando al succo del discorso, no non credo in nessun aggeggio magico, li ho tirati in ballo solo per sapere quanto effettivamente occorressero, preferisco un impianto il più analogico possibile. Grazie ancora per le tue delucidazioni sulla questione.
Sei sicuro che attualmente il tuo ripartitore ricarichi contemporaneamente la batteria servizi e la batteria motore? Normalmente questi dispositivi caricano la batteria servizi e solo quando questa è carica, passando allafase di mantenimento, caricano anche la batteria motore; ma se tu dici che il tuo funziona così, non lo metto in dubbio! Come ha giustamente scritto Hunter85, devi vedere le due batterie servizi in parallelo come una unica della capacità pari alla somma delle capacità delle due batterie. Non solo. Se nella notte, per il riscaldamento, prelevavi 20Ah con una sola batteria, con due ne preleveresti meno, per esempio 18 Ah, per il motivo che meno il carico è pesante, meno dannosa è la reazione chimica imposta alla batteria. Quindi, sempre 18/20Ah devi rimettere dentro, che sia una o due batterie. Nella ricarica, quello che entra avrà una resa migliore per cui la ricarica sarà anche leggermente più veloce. Parlo di resa perché non tutti gli amperora che teoricamente infili dentro, restano dentro, vengono acquisiti dalla reazione chimica. Molti camperisti credono anche a quegli aggeggi che segnalano gli amperora consumati e quelli dedicati alla carica della batteria. Sono oggetti belli: infatti attirano le allodole perché quegli apparecchi contano si, effettivamente, gli amperora che transitano sul conduttore di carica e di scarica (moltiplicano gli ampere per la tensione e per il tempo) ma non diranno mai, perché nulla può dirlo, quanto quegli amperora restano immagazzinati nella fase di carica e quanta reazione chimica ha prodotto nella fase di scarica. Giovanni P.S.: preferisco il tu al lei ironico.
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 15/12/2018 alle 11:03:06Inserito il 15/12/2018 alle: 11:03:06
Non volevo essere ironico nel mio messaggio precedente, solo scherzare un pó ma vabbè ognuno di noi ha un suo livello di umorismo pazienza. Tornando al succo del discorso, no non credo in nessun aggeggio magico, li ho tiratiin ballo solo per sapere quanto effettivamente occorressero, preferisco un impianto il più analogico possibile. Grazie ancora per le tue delucidazioni sulla questione.
In risposta al messaggio di Hunter85 del 15/12/2018 alle 12:26:05Lo spero,altrimenti ne sarei dispiaciuto.
Inserito il 15/12/2018 alle: 11:03:06 Non volevo essere ironico nel mio messaggio precedente, solo scherzare un pó ma vabbè ognuno di noi ha un suo livello di umorismo pazienza. Non mi sembra che l utente Giovanni, ne nessuno si sia spazientito
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 15/12/2018 alle 12:56:56
Lo spero,altrimenti ne sarei dispiaciuto. Comunque credo di aver capito il discorso e come fare l'impianto,come detto prima di mettere mano voglio prima imparare a menadito com'è fatto l'impianto sul mio camper.
In risposta al messaggio di Giovanni del 15/12/2018 alle 15:11:38AH ok Giovanni,si può sembrare una presa per il ***** a dirla in francese,ti capisco.
Se me la fossi presa a male non ti avrei risposto, oppure, se l'avessi fatto, probabilmente sarebbe stato in modo molto diverso. Il fatto è che, su un forum il Lei, ma ancor di più, il signor, mi da la sensazione di..come dire, ironia molto negativa, ad essere buoni! Con l'occasione, spero che avertone abbia scritto erroneamente in serie al posto di in parallelo! Giovanni
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 15/12/2018 alle 15:25:57
AH ok Giovanni,si può sembrare una presa per il ***** a dirla in francese,ti capisco. Tornando al discorso,dato che vorrei installare uno stacca batterie a rotella ossia quelli che permettono di selezionare solo una o entrambele batterie o anche di escluderle entrambe,a questo punto è il suddetto dispositivo che di fatto mi va a mettere in parallelo i positivi delle due bs,mentre i negativi provvedo io con apposito cavo. Mi sembra corretto il ragionamento....o sbaglio? (N.B.il suddetto interruttore è garantito per correnti fino a 350 Ah)
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 16/12/2018 alle 14:12:27Caro amico Giobbanni79, forse non hai letto le molteplici discussioni precedenti su marca, modello, tecnologia e prezzo delle batterie... ti consiglio di farlo prima di porre un quesito del genere... qui sei su un forum per cui ognuno dirà la sua in base alla propria esperienza che potrebbe cambiare nel tempo... esempio, ho una batteria agm che mi è morta prematuramente per cui passo a batteria da supermercato perché tanto una vale l'altra... oppure ho una batteria agm che funziona benissimo da diversi anni per cui la consiglio... e ancora, ho una batteria da mercatone da 59€ che va una meraviglia per cui non spenderei mai di più per avere lo stesso risultato... e infine, ho provato batterie economiche ma non soddisfano la mia richiesta energetica per cui opto per qualcosa di più performante... quindi? Mio nonno diceva "Non datemi consigli che so sbagliare da solo" ... per cui compra quello che preferisci... ah, facci sapere poi com'é andata...
Adesso la questione impiantistica sembra essere stata esaustivamente trattata,ora vi faccio una domanda da un milione di dollari.... Dovendo acquistare una seconda batteria servizi voi quale mi consigliate? N.B.Ovviamenteintendo SOLO batterie agm e non ad acido libero con la capacità di 100 Ah. Che marchi mi consigliate?vi faccio questa domanda perchè spulciando in vecchie discussioni ho notato che molti si lamentano della qualità delle famose batterie verdi. Sono tutto orecchie e grazie ancora per la vostra attenzione.
In risposta al messaggio di emmespanish del 16/12/2018 alle 18:37:04Assolutamente vero quello che dici,difatti ho parlato apposta di domanda da un milione di euro.
Caro amico Giobbanni79, forse non hai letto le molteplici discussioni precedenti su marca, modello, tecnologia e prezzo delle batterie... ti consiglio di farlo prima di porre un quesito del genere... qui sei su un forum percui ognuno dirà la sua in base alla propria esperienza che potrebbe cambiare nel tempo... esempio, ho una batteria agm che mi è morta prematuramente per cui passo a batteria da supermercato perché tanto una vale l'altra... oppure ho una batteria agm che funziona benissimo da diversi anni per cui la consiglio... e ancora, ho una batteria da mercatone da 59€ che va una meraviglia per cui non spenderei mai di più per avere lo stesso risultato... e infine, ho provato batterie economiche ma non soddisfano la mia richiesta energetica per cui opto per qualcosa di più performante... quindi? Mio nonno diceva Non datemi consigli che so sbagliare da solo ... per cui compra quello che preferisci... ah, facci sapere poi com'é andata...
In risposta al messaggio di Giobbanni79 del 16/12/2018 alle 19:26:12Hai colto nel segno... qualsiasi batteria usata ragionevolmente, quindi prelievi umani e niente scariche profonde e ricaricata correttamente dopo ogni utilizzo, tranne casi sporadici, fa il suo onesto lavoro per il quale è stata progettata... ti potrei consigliare di controllare il peso, io ho una agm da 100A che pesa 32,5 kg, rimane però il fatto di quanto detto sopra, se la maltratti vive poco anche se pesa tanto...
Assolutamente vero quello che dici,difatti ho parlato apposta di domanda da un milione di euro. Aldilà di quello che hai giustamente detto,io parlo nel mio caso,ossia non uso inverter,non ho assorbimenti importanti se nonper il webasto,quindi non sono uno di quelli che vogliono usare un forno o asciugacapelli e poi si lamentano che la bs si è gonfiata. Io se dovessi andare con il mio naso mi butterei sulle agm della Varta,Bosh,insomma i marchi blasonati e pluricollaudati,ora,parlando di quelle verdi di batterie anch'esse molto blasonate negli ultimi anni sui forum di camperisto ok...ma chi le fabbrica? NDS ok un produttore di accessori per camper e questo la dice lunga...per ora sono orientato sui marchi blasonati,nel frattempo vedo se qualcuno ha qualcosa da aggiungere.... Comunque nella stragrande maggioranza dei casi una batteria parte per un uso scorretto con assorbimenti o cicli di scarica troppo intensi,il fattore sfiga su prodotti di marchi rinomati(mettiamoci anche quelle verdi) onestamente credo siano un 10% Ovviemente intendo utenti con usi umani come nel mio caso.
In risposta al messaggio di Giovanni del 14/12/2018 alle 17:11:50Chiedo scusa all'autore del post, ma ne approfitto per porre una domanda a Giovanni al fine di capire meglio ciò che ha scritto.
Vorrei ricapitolare un poco. Parallelo si, parallelo no; fusibili si, fusibili no; questo si e questo no. Dentro una batteria non ci sono Amperora come fossero noccioline che si possono distinguere e contare ma c'è unostato chimico in grado di fornire corrente; quando diamo corrente alla batteria (carica), nel gioco della reazione chimica che viene attivata, le particelle positive si addensano attorno al polo positivo e quelle negative attorno al polo negativo. Se la reazione chimica che si va ad innescare è troppo elevata, si spreca energia perché la reazione chimica (e separazione delle cariche) non può essere eccessivamente violenta. Quando preleviamo corrente da una batteria, convenzionalmente le cariche positive, che si trovano attorno al polo positivo, attraverso il circuito, vanno ad annullare le cariche negative attorno al polo negativo; nella realtà è il contrario ma ormai il passaggio dal polo positivo al polo negativo è convenzionale e nulla cambia se non in particolarissimi circuiti che non sono di nostro interesse. Anche qui, se eccediamo nel carico, la reazione chimica che si produce è eccessiva riducendo la capacità di separazione delle cariche. Quindi, le cariche e le scariche di una batteria non possono eccedere certi limiti altrimenti il suo rendimento in Amperora calerebbe drasticamente. Stante questa situazione, i 100Ah di una batteria nuova sono solo nominali, ovvero tali se preleviamo una ridotta quantità di corrente. Il famoso fattore C di una batteria: C20 significa che possiamo prelevare 5A per 20 ore prima che la batteria dia segni di cedimento (10.5volt); se prelevassimo 10 A, il limite non lo raggiungeremo in 10 ore ma forse in meno di 7 ore. Mettere due batterie in parallelo significa dimezzare sia le cariche che le scariche; dimezzando la corrente di carica e la corrente di scarica, aumentano gli Ah che possiamo immagazzinare in una unità di tempo e riduciamo gli Ah prelevati. Praticamente, a noccioline, se buttiamo dentro una batteria 50 noccioline, probabilmente ne saranno immagazzinate solo 20; se le buttiamo dentro due batterie in parallelo, in totale, fra le due batterie, ne immagazzineremo oltre 30. Se preleviamo 50 noccioline da una batteria, sarebbe come averne estratte forse 70; se le 50 noccioline le estraiamo da due batterie in parallelo, ne avremo estratte molte meno. E c'è il vantaggio di un calo della tensione meno repentino. Questi i vantaggi del parallelo. Il parallelo ha un unico neo: il rischio che un elemento di una batteria vada in corto con l'elemento adiacente. Ogni batteria è composta da 6 elementi in serie, ognuno con una tensione nominale di circa 2.15 volt per cui sei elementi fanno circa 12.9 volt; eliminandone uno, la tensione della batteria scenderebbe a circa 10v: in queste condizioni, ci sarebbe un sensibile travaso di corrente dalla batteria sana a questa batteria rendendo inutilizzabile, in poco tempo, anche la prima. Non c'è modo di proteggersi da questo inconveniente. Però considerato che una batteria, se trattata bene come verrebbe trattata una batteria in parallelo senza prelievi disumani (phon, macchine caffè, ecc.) morirebbe di morte naturale dopo alcuni anni; se proprio la sfortuna vuole essere protagonista, solitamente avviene l'interruzione della serie e, in questo caso, nessun problema perchè questa batteria diventa assente al circuito; si deve essere proprio ma proprio sfortunati per cadere in un corto di un elemento. Però il rischio c'è e, parere personale, è un rischio che si può correre a spese degli evidenti vantaggi. Fusibili sul conduttore di collegamento dei due positivi: se è necessario proteggere questo conduttore, i fusibili devono essere due: uno accanto al polo positivo della prima batteria ed uno accanto al polo positivo della seconda batteria. E' necessario proteggere da ambo i lati questo conduttore perchè, in caso di contatto accidentale con la massa del veicolo, entrambe le batterie alimenterebbero questo punto per cui l'interruzione deve avvenire da ambo i lati. Se le batterie sono adiacenti, meglio non mettere nulla, ma se sono lontane, o il conduttore rischia schiacciamenti o sfregamenti, è opportuno salvarsi da eventuali danni irreparabili. Per la sezione di questo conduttore, io suggerisco 6 mmq; fusibili, se necessari, da 30A. Sto parlando di impianti con prelievi umani; per gli eccessi non mi pronuncio. Per finire: meglio non restare affascinati da oggetti miracolosi che dicono quanti Amperora sono ancora dentro una batteria; per i motivi di cui ho parlato sopra, non è possibile saperlo; neanche la Nasa lo sa ed i suoi satelliti hanno spesso una durata molto diversa da quanto prospettato. C'è, poi, quell'infernale aggeggio che segnala una percentuale di carica, tipo batteria carica al 70%, al 90%, al 100%: 70-90-100 per cento di cosa? Nessuno lo sa e, per molto tempo ancora, nessuno lo saprà! Giovanni