Inserito il 03/08/2011 alle: 09:45:47
E' vero che si deve cercare sempre di migliorare, ma perchè passare dal camper alla caravan equivale a fare un passo indietro?
Per me è solo una scelta per adattare i mezzi a disposizione alle mie vacanze/viaggi senza rinunce. E non devo essere io ad adattarmi al mezzo.
Ho una certa idea di viaggio e di vacanza che, ovviamente, è mia e non mi aspetto assolutamente che sia condivisa. Con quest'idea in testa ho pensato che il camper facesse al caso mio ma ora ho la consapevolezza che la tanto decantata libertà offerta dal camper sia solo una chimera, strombazzata dalle case costruttrici come se fosse l'ultimo ritrovato della tecnologia turistica e non una realtà da almeno 3 decenni. La scarsa cultura degli sceriffi locali che impongono continui divieti di sosta e di transito (e pure di fermata!!); il fatto che tante aree sosta non sono altro che desolati piazzali senza servizi; il fatto che aree attrezzate regolari sono dei carnai dove si sta tutti stipati e compressi. Tutto questo mi fa sembrare il concetto di libertà un po' offuscato. Ci sono naturalmente anche casi esemplari di aree sosta, costruite e gestite come si deve, ma mi sembrano un po' poche rispetto alla domanda.
Premetto che sono molto, moltissimo soddisfatto del mio camper come mezzo: è perfettamente su misura (in tutti i sensi: l'ho comprato perchè aveva il letto a castello in coda di ben 2 metri così quella pertica di mio figlio ci entrava senza problemi...) alle mie esigenze, anzi forse troppo. Con il mio Chally ho fatto delle belle vacanze in Grecia e in Corsica (sì, ad agosto!). Ma mi ha imposto anche delle rinunce. Tanto per fare un esempio: in Corsica la sosta libera è tollerata solo in casi eccezionali, per il resto solo divieti. Per questo, e per non stare ad arrostire sotto il sole in un piazzale polveroso, ho fatto tappa in campeggi e in aree attrezzate (si fa per dire). Ma sostando in campeggio mi sono negato la possibilità di uscire la sera e andare a cena in qualche paese della zona. A Bonifacio, poi, trovando tutti i campeggi pieni, l'unica possibilità che avrei avuto era quella di sostare nei pressi della città, vicino ad un trafficatissimo svincolo e ad una specie di discarica. Con i topi.
Perchè mi devo adattare?
Vedo invece molto positivamente la possibilità di lasciare la caravan in un campeggio ed esplorare e visitare i dintorni con un mezzo agevole come l'auto. Ed è un po' quello che ho fatto quest'anno, per farmi una settimana sul Conero. Mi son portato dietro, anche l'auto, sicchè ho lasciato il camper in un camper resort ai margini di Sirolo, e me ne son andato a spasso, rientrando anche tardi, con la mia auto.
Considerato poi che ormai utilizzo il camper effettivamente solo durante le vacanze "comandate": natale, pasqua e ferie estive (I tanto agognati w.e. in montagna sono una rarità).
A queste considerazioni ci aggiungo, infine, che quel gran simpaticone del sindaco del mio paese ha emanato una bella e graziosa ordinanza per cui non è più possibile sostare con il camper pena 100 Euro (ma crolli il mondo se non faccio ricorso al prefetto!): 'sto scherzo, però, mi costa 600 euro l'anno di rimessaggio, cosa che mi sarei volentieri risparmiato visto che in paese non ci sono problemi di parcheggio. Se devo pagare un rimessaggio per un camper che utilizzo 2-3 massimo 5 volte l'anno tanto vale che ci metto una roulotte e mi risparmio i soldi dell'assicurazione, del bollo e della manutenzione di un camper.
Sono sicuro che anche con la caravan non sono tutte rose e fiori, ed è per questo che sto cercando di mettere insieme tutti i pro e i contro facendo nel contempo l'avvocato difensore e l'avvocato del diavolo (con finale di esaurimento nervoso e dissociazione della personalità), per cercare di capire quanto questa soluzione aderisca alle mie aspettative.
Se non mi rinchiudono prima in manicomio, forse vi farò sapere com'è andata a finire.
Un saluto a tutti!! [:)]