Le balestre sono di solito nei più economici acciai per molle, al solo carbonio senza elementi in lega.
Già con un materiale così semplice, direi banale in meccanica, non si può dire nulla a tavolino se non si conoscono i trattamenti a cui è stato sottoposto e relativo esito, aspetti dimensionali e applicativi.
I materiali compositi sono un pianeta molto più complicato di un semplice acciaio al C. In primis si deve vedere di quale composito si tratta, con che resina legante (poliestere, epossidico ecc.), con che fibre di rinforzo (fibra di vetro, di carbonio .. ma di che densità ecc.), con che percentuali e con che disposizione, ecc. Limitandosi alle "molle" (e non a elementi strutturali che devono essere rigidi), si possono ottenere, se le cose sono fatte bene, valori di sforzi e deformazioni in campo elastico fuori portata per gli acciai anche pregiati.. Pensiamo alle deformazioni elastiche di oggetti in composito noti, ad es. a come flettono le canne da pesca, altro che balestre. Per contro questi materiali possono essere più delicati nel necessario vincolo con altre parti meccaniche (incastri, imbullonamenti ecc.).
Tornando alle balestre: se non si sa nulla di tutto quanto sopra e non si è esperti del settore, per i discorsi tipo "X è meglio di Y" non ci si può che basare sui risultati statistici e anche strettamente relativi a una certa soluzione. Cioè se si sa per certo, ad es. da feedback delle concessionarie o del mercato, che le balestre XYZ del modello W hanno un'eccessiva %le di rotture o di perdita di caratteristiche, allora si può parlare a ragion veduta. (Cosa che non vieta che un'analoga balestra ABC sul modello D magari vada benissimo .. chissà cosa può avere di diverso, pur sempre sotto il nome "composito")
Altrimenti ci si basa sul nulla, anche volendo fare gli ingegneri in erba. Sarebbe meglio la sfera di cristallo
_____________ Armando
Modificato da Armando il 27/07/2022 alle 11:39:17