In risposta al messaggio di Mauser del 21/02/2018 alle 18:10:10Praticamente con quelke cerniere puoi aprire lo sportello di 270 gradi ovvero si mette a lato della fiancata, mentre le altre lo fanno aprire solo di 180 gradi
Salve, ho visto due ducato del 2018 e ho notato che le cerniere dei portelloni sono le stesse che montano in Canada e negli states sul dodge ram promaster. Mi sembrano un peggioramento rispetto a quelle con leveraggi e molle interni. Oppure mi sfugge qualcosa?
In risposta al messaggio di Sergione66 del 21/02/2018 alle 21:59:56Senza polemica, ma forse stai facendo confusione su dove viene prodotto il furgone (Ram o Ducato che sia) ed i suoi componenti, in particolar modo riguardo alle cerniere (speciali) della foto che hai allegato.
In realtà è il ducato che negli usa viene chiamato ram promaster ... e non le cerniere che sono uguali.
In risposta al messaggio di nanonet del 22/02/2018 alle 08:34:20Tutto giusto meno il sito produttivo
Senza polemica, ma forse stai facendo confusione su dove viene prodotto il furgone (Ram o Ducato che sia) ed i suoi componenti, in particolar modo riguardo alle cerniere (speciali) della foto che hai allegato. La carrozzeriadel Ram Promaster (quindi comprese portiere, cerniere, cofano e tutto il resto), è identica a quella del Ducato, per il semplice fatto che si tratta... esattamente del Ducato. Esportato negli USA, gli viene cambiato nome e logo in Ram Promaster (gruppo FCA), con l'aggiunta di qualche motore americano (ad esempio il Pentastar 3.6 V6), ed altri dettagli secondari (vedi fanaleria) necessari alla diversa omologazione locale in materia... ma sempre Ducato è. In qualsiasi sito si può trovare la seguente descrizione a riguardo: ...ad Atessa viene prodotto il Fiat Ducato, che viene esportato in quasi cento Paesi del mondo: anche in Nord America dove il veicolo è commercializzato con il marchio Ram ProMaster... Non mi è chiaro invece il tipo di peggioramento delle cerniere a cui ti riferisci, il Ducato ha sempre avuto quel tipo di cerniere, con varie tipologie di apertura, come ti dicevo, quella della tua foto è la versione con angolo di apertura a 270° (scelta opzionale), che per ovvie ragioni tecniche, è leggermente differente dalla versione a 180°, mi sembra una soluzione interessante, dove sarebbe il problema? Forse fino ad ora avevi visto solo le cerniere standard con apertura a 180°, queste: ... che aperte sono così: Ciao
In risposta al messaggio di Mauser del 21/02/2018 alle 18:10:10Quasi tutti i tipi di furgoni di ogni marca hanno oltre alle cerniere standard , come opzione quelle a doppio snodo per la apertura totale.
Salve, ho visto due ducato del 2018 e ho notato che le cerniere dei portelloni sono le stesse che montano in Canada e negli states sul dodge ram promaster. Mi sembrano un peggioramento rispetto a quelle con leveraggi e molle interni. Oppure mi sfugge qualcosa?
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Tramy del 22/02/2018 alle 09:01:54I componenti base (lamierati, parti di telaio ecc) vengono costruiti e prodotti in Italia ad Atessa, e sono sempre gli stessi del Ducato.
Tutto giusto meno il sito produttivo il ram promaster viene prodotto per il mercato nordamericano in loco, nello stabilimeto santillo truck in messico. non viene importato dall'italia, è un prodotto specifico americano saluti Giorgio
http://www.ansa.it/motori/notiz...
In risposta al messaggio di nanonet del 22/02/2018 alle 09:32:55Accidenti questa non la sapevo!
I componenti base (lamierati, parti di telaio ecc) vengono costruiti e prodotti in Italia ad Atessa, e sono sempre gli stessi del Ducato. Quelli destinati al mercato americano (Ram Promaster), vengono successivamente inviatiin Messico per il montaggio finale (Saltillo a Coahuilla è un semplice sito di assemblaggio, non stampano lamiere), dove vengono tra l'altro introdotte quelle minime variazioni necessarie alle omologazioni americane di cui parlavo (fanaleria, adeguamento normative antinquinamento ecc) Ciao
In risposta al messaggio di Tramy del 22/02/2018 alle 12:08:19Cadillac Allantè. Da Wiki:
Accidenti questa non la sapevo! ero convinto che tutta la produzione fosse lì, dalle linee di stampaggio fino al furgone finito. di quà si stampa, al di là dell' oceano si assembla. probabilmente saràpiù conveniente,ma devi sempre fare la spedizione dei lamierati, e non penso che costi poco. mi ricorda per qualche motivo una cadillac (non ricordo il nome, Alliance forse?) dove la scocca veniva costruita a Torino dalla pininfarina, e poi il veicolo finale assemblato in america. veniva chiamata la catena di montaggio più lunga del mondo in america con il marchio Ram vendono anche il Fiorino. ma in questo caso da quello che conosco parte già assemlato e finito dalla turchia e trasferito in america. saluti Giorgio
Detroit
, con meccanica locale montata sucarrozzerie
provenienti dall'Italia
e prodotte dallaPininfarina
di Grugliasco (TO), dove lescocche
venivano lastrate e verniciate, per poi essere trasferite aSan Giorgio Canavese
(TO
) in uno stabilimento eretto appositamente per la Allanté dove le vetture venivano carrozzate e, infine, inviate a destinazione per mezzo di specialiBoeing 747
, appositamente allestiti[1]
, con unponte aereo
dall'aeroporto
di Torino Caselle."In risposta al messaggio di Tramy del 22/02/2018 alle 12:08:19Come tante altre case automobilistiche, anche FCA avrà fatto le proprie scelte su dove costruire, assemblare ecc...
Accidenti questa non la sapevo! ero convinto che tutta la produzione fosse lì, dalle linee di stampaggio fino al furgone finito. di quà si stampa, al di là dell' oceano si assembla. probabilmente saràpiù conveniente,ma devi sempre fare la spedizione dei lamierati, e non penso che costi poco. mi ricorda per qualche motivo una cadillac (non ricordo il nome, Alliance forse?) dove la scocca veniva costruita a Torino dalla pininfarina, e poi il veicolo finale assemblato in america. veniva chiamata la catena di montaggio più lunga del mondo in america con il marchio Ram vendono anche il Fiorino. ma in questo caso da quello che conosco parte già assemlato e finito dalla turchia e trasferito in america. saluti Giorgio
http://www.omniauto.it/magazine...