In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/12/2020 alle 13:30:38600 kW è la potenza disponibile nella cabina di trasformazione della ditta per cui lavoravo, Solo che arriva (ovviamente trifase) in media tensione a 15000 V, con cavi e interruttori adeguati che non sono uno scherzo. Quando poi si passa al 380 V i cavi e le apparecchiature sono adeguati alle correnti in gioco e non è cosa che secondo me si può gestire facilmente a casa per caricare l'auto.
penso che servirebbe un cavo di carica grossissimo, a meno di non ricorrere a carica in alta tensione che però comporterebbe penso rischi troppo elevati. Penso che le auto elettriche come le pensiamo oggi, sarà un fuocodi paglia, ma poi rimarranno solo come vetturetta da città e non come veicoli per un uso universale. Probabilmente i motori diventeranno elettrici, ma alimentati per esempio da fuel cell che produce a bordo l elettricità partendo da un carburante liquido o gassoso in modo da potere fare il pieno ovunque e rapidamente come si fa ora.
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/12/2020 alle 14:05:12"Già da adesso le possibilità ci sono" Certo adesso che le auto elettriche si contano sulle dita di una mano; ma se tanto-tanto le elttriche fossero un numero più consistente, dove troveremo l'energia? Forse non vi rendete conto della quantità che saràe necessaria da quando non saranno più in vendita le auto termiche, ma non mi meraviglio più di nulla.
Ad oggi, mediamente, una vettura elettrica richiede 150-170Wh/km.. Poi c'è anche quella che riesce a fare con 100 e altre invece 250Wh/km; come al solito dipende dal piede, se si fa un buon recupero energetico, percorso,auto etc. Non mi pare che in Paesi come la Norvegia pur avendo un parco veicolante elettrico notevole siano andati in crisi. In casa, come in altri paesi, hanno la trifase con tanto di piano ad induzione e riscaldamento elettrico. Le colonnine Tesla V3 erogano massimo 250kW mentre le colonnine Ionity massimo 350kW (qualcuna presente anche sul nostro territorio; a 10-15km da me ce ne sono 6), poi ci sono tutte le altre con potenza di allaccio inferiore; dunque ci sono già potenze di allaccio/carica notevoli. Vero in Norvegia ci sono 5,5 milioni di abitanti contro i circa 60 milioni dell'Italia, ma la popolazione della Norvegia consuma come metà popolazione dell'Italia senza contare che hanno potenze istantanee richieste elevate date tutte le utenze elettriche sopracitate; in più la Norvegia ha un territorio leggermente più vasto e le condizioni climatiche non sono favorevoli come le nostre. La Norvegia ha investito sul proprio territorio (centrali idroelettriche e in parte eolico, niente nucleare) e anche ampliando/adeguando le infrastrutture.. Ad oggi si vedono i risultati. In Italia come al solito siamo indietro... Manca l'infrastruttura, in casa quasi tutti hanno la monofase e 3kW impegnati; dovrebbero rendere obbligatoria la trifase nelle nuove abitazioni e quando si fa una ristrutturazione importante.. Tutto a vantaggio del sistema elettrico nazionale dato che si avrebbe un minor sbilanciamento, minori perdite in BT e di conseguenza la possibilità di richiedere una potenza impegnata superiore. Per esempio io è da qualche mese che in casa ho la trifase e posso richiedere fino a 30kW di potenza impegnata se volessi (+ tolleranza) però oltre i 16,5kW viene contabilizzata anche l'energia reattiva. In Italia c'è ancora la leggenda metropolitana che la trifase costa di più, che serve solo se si hanno grandi assorbimenti etc.. Peccato che la trifase costi uguale, in tutte le voci, alla monofase (chiaramente c'è il costo di allaccio se uno passa da 230V a 400V; per dire io ho pagato solo 25,3€ perchè avevo la fortuna di avere già attorno a casa la trifase). Poi anche se si ha la trifase uno può avere uno sbilanciamento massimo tra le fasi di 6kW (+ tolleranza), dunque non necessariamente bisogna equilibrare perfettamente i carichi (ovvio se lo si fa meglio è). Durante la sera/notte in circa 8-10 o più ore la ricarica permette di poter fare almeno il casa-lavoro (per chi ha un box o simili).. Poi se uno ha la trifase e carica esempio con 10-11kW (idealmente ricarica completamente la Tesla Model S/X 100D completamente) avrà un'autonomia più che sufficiente per fare la percorrenza quotidiana. Per la maggior parte dei pendolari e non solo, già adesso, le possibilità ci sono.. Volere è potere. Ma, come al solito, l'aspetto economico la fa da padrone. Vedremo le batterie a stato solido che prestazioni avranno oppure le litio-aria o litio-zolfo con una densità energetica teorica 5-10 volte superiore alle attuali NMC.. Forse avranno una densità energetica tale da gettare le basi anche per veicoli commerciali leggeri elettrici con maggiore autonomia. Attualmente lo specchio per le allodole, per me, è l'idrogeno... Nell'intero ciclo inquina di più dell'elettrico e in ogni caso bisogna avere una certa energia disponibile per produrre idrogeno, stoccarlo e distribuirlo a 700 bar sperando poi di non avere cadute di pressione (data l'elevata richiesta o altri problemi) sennò la ricarica durerà anche oltre 20-30 minuti.
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/12/2020 alle 14:05:12tanto di cappello per le conoscenze tecniche che hai in svariati campi ma presumo non sei mai stato in NORVEGIA.penso che possono produrre elettricità per mezza EUROPA con le enormi cascate che hanno.il resto lo vedranno penso i miei figli del futuro elettrico.credo che se i mezzi in circolazione inquinassero come i presenti saremmo a posto.resta riscaldamento navi ecc, ma il problema è l.auto diesel.
Ad oggi, mediamente, una vettura elettrica richiede 150-170Wh/km.. Poi c'è anche quella che riesce a fare con 100 e altre invece 250Wh/km; come al solito dipende dal piede, se si fa un buon recupero energetico, percorso,auto etc. Non mi pare che in Paesi come la Norvegia pur avendo un parco veicolante elettrico notevole siano andati in crisi. In casa, come in altri paesi, hanno la trifase con tanto di piano ad induzione e riscaldamento elettrico. Le colonnine Tesla V3 erogano massimo 250kW mentre le colonnine Ionity massimo 350kW (qualcuna presente anche sul nostro territorio; a 10-15km da me ce ne sono 6), poi ci sono tutte le altre con potenza di allaccio inferiore; dunque ci sono già potenze di allaccio/carica notevoli. Vero in Norvegia ci sono 5,5 milioni di abitanti contro i circa 60 milioni dell'Italia, ma la popolazione della Norvegia consuma come metà popolazione dell'Italia senza contare che hanno potenze istantanee richieste elevate date tutte le utenze elettriche sopracitate; in più la Norvegia ha un territorio leggermente più vasto e le condizioni climatiche non sono favorevoli come le nostre. La Norvegia ha investito sul proprio territorio (centrali idroelettriche e in parte eolico, niente nucleare) e anche ampliando/adeguando le infrastrutture.. Ad oggi si vedono i risultati. In Italia come al solito siamo indietro... Manca l'infrastruttura, in casa quasi tutti hanno la monofase e 3kW impegnati; dovrebbero rendere obbligatoria la trifase nelle nuove abitazioni e quando si fa una ristrutturazione importante.. Tutto a vantaggio del sistema elettrico nazionale dato che si avrebbe un minor sbilanciamento, minori perdite in BT e di conseguenza la possibilità di richiedere una potenza impegnata superiore. Per esempio io è da qualche mese che in casa ho la trifase e posso richiedere fino a 30kW di potenza impegnata se volessi (+ tolleranza) però oltre i 16,5kW viene contabilizzata anche l'energia reattiva. In Italia c'è ancora la leggenda metropolitana che la trifase costa di più, che serve solo se si hanno grandi assorbimenti etc.. Peccato che la trifase costi uguale, in tutte le voci, alla monofase (chiaramente c'è il costo di allaccio se uno passa da 230V a 400V; per dire io ho pagato solo 25,3€ perchè avevo la fortuna di avere già attorno a casa la trifase). Poi anche se si ha la trifase uno può avere uno sbilanciamento massimo tra le fasi di 6kW (+ tolleranza), dunque non necessariamente bisogna equilibrare perfettamente i carichi (ovvio se lo si fa meglio è). Durante la sera/notte in circa 8-10 o più ore la ricarica permette di poter fare almeno il casa-lavoro (per chi ha un box o simili).. Poi se uno ha la trifase e carica esempio con 10-11kW (idealmente ricarica completamente la Tesla Model S/X 100D completamente) avrà un'autonomia più che sufficiente per fare la percorrenza quotidiana. Per la maggior parte dei pendolari e non solo, già adesso, le possibilità ci sono.. Volere è potere. Ma, come al solito, l'aspetto economico la fa da padrone. Vedremo le batterie a stato solido che prestazioni avranno oppure le litio-aria o litio-zolfo con una densità energetica teorica 5-10 volte superiore alle attuali NMC.. Forse avranno una densità energetica tale da gettare le basi anche per veicoli commerciali leggeri elettrici con maggiore autonomia. Attualmente lo specchio per le allodole, per me, è l'idrogeno... Nell'intero ciclo inquina di più dell'elettrico e in ogni caso bisogna avere una certa energia disponibile per produrre idrogeno, stoccarlo e distribuirlo a 700 bar sperando poi di non avere cadute di pressione (data l'elevata richiesta o altri problemi) sennò la ricarica durerà anche oltre 20-30 minuti.
In risposta al messaggio di ex camionaro del 16/12/2020 alle 14:44:07
tanto di cappello per le conoscenze tecniche che hai in svariati campi ma presumo non sei mai stato in NORVEGIA.penso che possono produrre elettricità per mezza EUROPA con le enormi cascate che hanno.il resto lo vedrannopenso i miei figli del futuro elettrico.credo che se i mezzi in circolazione inquinassero come i presenti saremmo a posto.resta riscaldamento navi ecc, ma il problema è l.auto diesel.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di alexbio del 16/12/2020 alle 14:36:06Qua in Italia capita di vedere parchi eolici fermi perchè conviene comprare energia elettrica dalla Francia. Qua in Italia non si incentiva quasi niente se non in misure a ma la pena sufficienti.
Già da adesso le possibilità ci sono Certo adesso che le auto elettriche si contano sulle dita di una mano; ma se tanto-tanto le elttriche fossero un numero più consistente, dove troveremo l'energia? Forse non vi rendete conto della quantità che saràe necessaria da quando non saranno più in vendita le auto termiche, ma non mi meraviglio più di nulla.
articolo
In risposta al messaggio di ex camionaro del 16/12/2020 alle 14:44:07Ti ringrazio!
tanto di cappello per le conoscenze tecniche che hai in svariati campi ma presumo non sei mai stato in NORVEGIA.penso che possono produrre elettricità per mezza EUROPA con le enormi cascate che hanno.il resto lo vedrannopenso i miei figli del futuro elettrico.credo che se i mezzi in circolazione inquinassero come i presenti saremmo a posto.resta riscaldamento navi ecc, ma il problema è l.auto diesel.
In risposta al messaggio di gieffe del 16/12/2020 alle 14:24:39Quando a casa hai la trifase si riesce a gestire il tutto senza problemi a maggior ragione se una mette una colonnina. I cavi, pur essendoci in gioco potenze elevate, sono di sezione relativamente ridotta dato che si parla di 400V e 3 fasi.
600 kW è la potenza disponibile nella cabina di trasformazione della ditta per cui lavoravo, Solo che arriva (ovviamente trifase) in media tensione a 15000 V, con cavi e interruttori adeguati che non sono uno scherzo. Quandopoi si passa al 380 V i cavi e le apparecchiature sono adeguati alle correnti in gioco e non è cosa che secondo me si può gestire facilmente a casa per caricare l'auto. Se penso poi che in ditta per caricare la batteria di un auto in 10 minuti dovrebbero spegnere tutti gli impianti di produzione ...
In risposta al messaggio di CamperSaronno del 16/12/2020 alle 18:35:54Trifase 220 V non ci sono problemi
Trifase bella parola ma come la mettiamo con tutti gli utilizzatori elettrici di casa che sono monofasi?
In risposta al messaggio di CamperSaronno del 16/12/2020 alle 18:35:54In merito ha già risposto franco49tn.
Trifase bella parola ma come la mettiamo con tutti gli utilizzatori elettrici di casa che sono monofasi?
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/12/2020 alle 14:05:12Già 5 anni fa mi sono messo in testa che la prossima auto doveva essere elettrica.
Ad oggi, mediamente, una vettura elettrica richiede 150-170Wh/km.. Poi c'è anche quella che riesce a fare con 100 e altre invece 250Wh/km; come al solito dipende dal piede, se si fa un buon recupero energetico, percorso,auto etc. Non mi pare che in Paesi come la Norvegia pur avendo un parco veicolante elettrico notevole siano andati in crisi. In casa, come in altri paesi, hanno la trifase con tanto di piano ad induzione e riscaldamento elettrico. Le colonnine Tesla V3 erogano massimo 250kW mentre le colonnine Ionity massimo 350kW (qualcuna presente anche sul nostro territorio; a 10-15km da me ce ne sono 6), poi ci sono tutte le altre con potenza di allaccio inferiore; dunque ci sono già potenze di allaccio/carica notevoli. Vero in Norvegia ci sono 5,5 milioni di abitanti contro i circa 60 milioni dell'Italia, ma la popolazione della Norvegia consuma come metà popolazione dell'Italia senza contare che hanno potenze istantanee richieste elevate date tutte le utenze elettriche sopracitate; in più la Norvegia ha un territorio leggermente più vasto e le condizioni climatiche non sono favorevoli come le nostre. La Norvegia ha investito sul proprio territorio (centrali idroelettriche e in parte eolico, niente nucleare) e anche ampliando/adeguando le infrastrutture.. Ad oggi si vedono i risultati. In Italia come al solito siamo indietro... Manca l'infrastruttura, in casa quasi tutti hanno la monofase e 3kW impegnati; dovrebbero rendere obbligatoria la trifase nelle nuove abitazioni e quando si fa una ristrutturazione importante.. Tutto a vantaggio del sistema elettrico nazionale dato che si avrebbe un minor sbilanciamento, minori perdite in BT e di conseguenza la possibilità di richiedere una potenza impegnata superiore. Per esempio io è da qualche mese che in casa ho la trifase e posso richiedere fino a 30kW di potenza impegnata se volessi (+ tolleranza) però oltre i 16,5kW viene contabilizzata anche l'energia reattiva. In Italia c'è ancora la leggenda metropolitana che la trifase costa di più, che serve solo se si hanno grandi assorbimenti etc.. Peccato che la trifase costi uguale, in tutte le voci, alla monofase (chiaramente c'è il costo di allaccio se uno passa da 230V a 400V; per dire io ho pagato solo 25,3€ perchè avevo la fortuna di avere già attorno a casa la trifase). Poi anche se si ha la trifase uno può avere uno sbilanciamento massimo tra le fasi di 6kW (+ tolleranza), dunque non necessariamente bisogna equilibrare perfettamente i carichi (ovvio se lo si fa meglio è). Durante la sera/notte in circa 8-10 o più ore la ricarica permette di poter fare almeno il casa-lavoro (per chi ha un box o simili).. Poi se uno ha la trifase e carica esempio con 10-11kW (idealmente ricarica completamente la Tesla Model S/X 100D completamente) avrà un'autonomia più che sufficiente per fare la percorrenza quotidiana. Per la maggior parte dei pendolari e non solo, già adesso, le possibilità ci sono.. Volere è potere. Ma, come al solito, l'aspetto economico la fa da padrone. Vedremo le batterie a stato solido che prestazioni avranno oppure le litio-aria o litio-zolfo con una densità energetica teorica 5-10 volte superiore alle attuali NMC.. Forse avranno una densità energetica tale da gettare le basi anche per veicoli commerciali leggeri elettrici con maggiore autonomia. Attualmente lo specchio per le allodole, per me, è l'idrogeno... Nell'intero ciclo inquina di più dell'elettrico e in ogni caso bisogna avere una certa energia disponibile per produrre idrogeno, stoccarlo e distribuirlo a 700 bar sperando poi di non avere cadute di pressione (data l'elevata richiesta o altri problemi) sennò la ricarica durerà anche oltre 20-30 minuti.
In risposta al messaggio di alexbio del 16/12/2020 alle 14:36:06Fortunatamente non è così, le auto elettriche si vendono, se poi l'Italia va ancora a carbone non è colpa del sistema auto elettrica.
Già da adesso le possibilità ci sono Certo adesso che le auto elettriche si contano sulle dita di una mano; ma se tanto-tanto le elttriche fossero un numero più consistente, dove troveremo l'energia? Forse non vi rendete conto della quantità che saràe necessaria da quando non saranno più in vendita le auto termiche, ma non mi meraviglio più di nulla.
In risposta al messaggio di Giovanni del 16/12/2020 alle 15:07:49Vero che si sfruttano i ruscelletti, ma li sfruttano i privati ciucciando contributi pubblici.
Hai scritto: ... presumo non sei mai stato in NORVEGIA.penso che possono produrre elettricità per mezza EUROPA con le enormi cascate che hanno... Esatto, a parlar n'è fatica, poi quando ci sbatti il muso vedrai che anchea parlar si fa fatica. La Norvegia ha due fortune, tra le tante sfighe: petrolio a volontà tanto da essere uno dei principali esportatori mondiali e di qualità ed un territorio con infinite ed enormi cascate per cui si possono permettere anche energia elettrica a gogo, generata solo da impianti idrici. In Italia, per l'idrico, abbiamo sfruttato anche i ruscelletti che producono qualche kwh all'anno; pochi lo sanno ma quando nel 1963 fu nazionalizzato il servizio elettrico, i comuni che potevano vantare un impianto di produzione potevano crearsi la loro azienda municipalizzata per la distribuzione dell'energia elettrica: la compravano dall'Enel tutto l'anno ma potevano permetterselo perché avevano un impianto di produzione e, quindi, autoproduttori e come tali vantare un prezzo di favore. Questa regola è la stessa che oggi consente a chi ha un impianto fotovoltaico di avere uno sconto sull'energia consumata oltre la propria prodotta; in altre parole, qualcuno potrebbe (non dico che lo fa, ma potrebbe) comprare l'energia elettrica a tot Euro scontato e rimetterla in rete a tot Euro a prezzo maggiorato in quanto titolare di un impianto ad energia alternativa... riflettere, prego! Ci sono autoproduttori che hanno stipulato contratti da qualche migliaio di kw per gestire una centralina di produzione di energia fotovoltaica: che ci fa con tutta quella corrente? Non credo ne serva tanta quando il sole non c'è per mantenere in vita l'impianto! Giovanni
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/12/2020 alle 15:31:30Non c'è nessun castigo , anzi basta adattarsi e cambiare stile di vita.
In Norvegia, sulla E6 ci sono quasi ovunque i 90 o i 110, e tutti viaggiano a 90 o 110, me compreso (per non essere tra le scatole agli altri), ma ogni tanto una inspiegabile colonna a 70, ormai avevo capito ce davanti c'erauna Tesla o Golf E che in norvegia ce ne sono tante (purtroppo) e mi immaginavo quei poveretti li a centellinare l energia angosciati per l indicatore che cala e sapere di dovere arrivare in un certo posto. Ma è vita quella? In Germania sulle autostrade i sono le colonnine elettriche, hanno messo delle tettoie e li sotto vedi le auto con il guidatore che dorme, legge un libro....non so casomai organizzeranno tornei di scacchi o briscola mentre aspettano. Ma hanno fatto qualcosa di male per affrontare questo castigo? La mia idea, casomai mi sbaglio è ce le auto elettriche come sono ora, le prenda solo chi le prende per pubblicità, dimostrare che la propria azienda è green, o chi è molto idealista, o in certi paesi dove l acqusto è quasi tutto a carico dello stato (cioè tutti pagano le auto di alcuni). Mi sembra un prodotto che si vende solo perchè il sistema è drogato. Penso che i veicoli diesel rimarranno ancora tantissimo, casomai con sistema ibrido e con nuove tecnologie, almeno nei veicoli oltre 20/25q.
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/12/2020 alle 19:30:46
In merito ha già risposto franco49tn. Vorrei ribadire il fatto che anche se si ha la trifase e potenza impegnata 3-4-6 o più kW si può prelevare dalla stessa fase (R o S o T) fino a 6kW (limite che si ha anche con utenzemonofase poichè è il massimo sbilanciamento accettato) senza che il contatore salti; dunque non vi è alcun problema neanche sotto questo aspetto. Per riportare un'esempio diretto.. Io a casa ora, pur avendo la trifase, sto utilizzando solo 1 fase e ho 4,5kW di potenza impegnata; più volte sono arrivato ad usare 4,5kW senza che il contatore saltasse. Appena inizierò i lavori (fotovoltaico etc) mando la trifase ai 2 centralini generali della casa e da lì suddividerò i carichi su ogni fase (avevo già tutto sezionato prima); inoltre valuterò se passare a 6 o più kW impegnati visto che metterò anche l'induzione, pompa di calore, climatizzatore e VMC. Teoricamente dovrei farcela anche di notte con l'accumulo di generosa capacità chiaramente supportato da 19-20kWp di fotovoltaico; di certo da Marzo a Ottobre ho sufficiente energia per alimentare la futura auto elettrica.
In risposta al messaggio di CamperSaronno del 16/12/2020 alle 18:35:54Faccio un esempio, in camper ho un adattatore per collegarsi a una presa trifase400V e prelevare la monofase 230v , molto semplice, una presa, una spina e un pezzo di cavo. L importante è collegarsi nei contatti giusti della spina.
Trifase bella parola ma come la mettiamo con tutti gli utilizzatori elettrici di casa che sono monofasi?
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