In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/01/2019 alle 09:21:32Se avremo la fortuna di fare quattro chiacchiere di persona, vi spiego con calma come il GSE a suo tempo ha promosso le installazioni FV su terreno. Fondamentale è stato incentivato un sistema di investimento per grandi capitalisti con ritorni finanziari da sogno.... A suo tempo in Puglia (2007-2010), ho progettato e autorizzato circa 20k kWp di questa tipologia di impianti. Parliamo di circa 80 ettari di installazione FV, per cui qualche dettaglio sulla questione lo conosco. Purtroppo come voi giustamente sottolineate, le installazioni dei privati relative a tettoie, tetti e similari sono state nettamente inferiore vuoi per l'investimento, vuoi per la scarsa informazione e longimiranza, vuoi per le cattive esperienze che qualcuno ha denunciato.
Basta attraversare la Germania e guardarsi attorno, quasi ogni casa e sicuramente tutte le fattorie hanno il tetto coperto da pannelli. Probabilmente la lo stato è lungimirante e da forti incentivi per investire su questi impianti. Da noi non so neppure se ci sono piu gli incentivi e comunque come erano poco attrattivi.
In risposta al messaggio di franco49tn del 16/01/2019 alle 09:33:42Le batterie per 30kw dove sono?
Se ogni casa singola o condominio avesse sul tetto-terrazza o in giardino un inseguitore solare , la resa elettrica sarebbe notevolmente maggiore in particolare in inverno con circa due o tre volte il normale. Tralasciandoche non risente di neve - di brina - di umidità E lavora sempre puntando il sole alla massima sua potenza . Poi un buon impianto in totale autonomia con un Ipcv Uflex che controlla tutte le funzioni e una serie di 4 batterie di accumulo , consentirebbero la totale autonomia energetica con la possibilità di staccarsi da mamma Enel. Questoè un accumulo di 30Kw
In risposta al messaggio di Obelix 1 del 16/01/2019 alle 12:49:00forse perchè le auto a gpl e metano non sono abbastanza affidabili e spesso fonte di problemi.
Le batterie per 30kw dove sono? Quale è la durata? Per rimanere nell'argomento inquinamento: sapete perchè le case automobilistiche hanno tolto oppure stanno togliendo dai listini le macchine alimentate a gpl o metano? Obelix
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Obelix 1 del 16/01/2019 alle 12:49:00Per esempio il mio consumo energetico medio è di 9kWh al giorno... Quindi dipende dalle utenze e dai kWh utili del sistema di accumulo (non quelli di targa).
Le batterie per 30kw dove sono? Quale è la durata? Per rimanere nell'argomento inquinamento: sapete perchè le case automobilistiche hanno tolto oppure stanno togliendo dai listini le macchine alimentate a gpl o metano? Obelix
In risposta al messaggio di Obelix 1 del 16/01/2019 alle 12:49:00Mi permetto di aggiungere, cosa costa quell'impianto di 30 kw?
Le batterie per 30kw dove sono? Quale è la durata? Per rimanere nell'argomento inquinamento: sapete perchè le case automobilistiche hanno tolto oppure stanno togliendo dai listini le macchine alimentate a gpl o metano? Obelix
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/01/2019 alle 09:21:32In base a questa tabella, la quota di energia rinnovabile prodotta in Italia è superiore a quella della Germania. Anche sul fotovoltaico la quota è superiore. Sono dati del 2016.
Basta attraversare la Germania e guardarsi attorno, quasi ogni casa e sicuramente tutte le fattorie hanno il tetto coperto da pannelli. Probabilmente la lo stato è lungimirante e da forti incentivi per investire su questi impianti. Da noi non so neppure se ci sono piu gli incentivi e comunque come erano poco attrattivi.
In risposta al messaggio di chorus del 16/01/2019 alle 14:39:42Io mi sto documentando in merito per fare un impianto fotovoltaico da 5-6kWp e un accumulo da 10-15kWh utili a 48V o più (con le LiFePO4 o quelle a supercondensatori data l'attuale longevità dei pannelli sunpower)... Batterie del genere, come è stato detto più volte, sopportano correnti di scarica elevate senza problemi... però deve esserci un inverter capace di erogare almeno 5-6kW a 230V.
Mi permetto di aggiungere, cosa costa quell'impianto di 30 kw? Riesce, d'estate, a far funzionare un paio di condizionatori, una lavatrice e un forno contemporaneamente? Beninteso per consumi domestici.
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/01/2019 alle 14:49:36Quanto costa un simile impianto, quanti anni ci vogliono per ammortizzarlo e che costi di manutenzione ha?
Io mi sto documentando in merito per fare un impianto fotovoltaico da 5-6kWp e un accumulo da 10-15kWh utili a 48V o più (con le LiFePO4 o quelle a supercondensatori data l'attuale longevità dei pannelli sunpower)... Batteriedel genere, come è stato detto più volte, sopportano correnti di scarica elevate senza problemi... però deve esserci un inverter capace di erogare almeno 5-6kW a 230V. Sto valutando potenze del genere proprio perchè sono abituato con almeno 5kW di potenza disponibile grazie alla quale posso attaccare lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, ferro da stiro e le utenze classiche.
In risposta al messaggio di Ycarus77 del 16/01/2019 alle 09:31:09Mi farebbe molto piacere avere queste nozioni, speriamo capiti l'occasione.
Se avremo la fortuna di fare quattro chiacchiere di persona, vi spiego con calma come il GSE a suo tempo ha promosso le installazioni FV su terreno. Fondamentale è stato incentivato un sistema di investimento per grandicapitalisti con ritorni finanziari da sogno.... A suo tempo in Puglia (2007-2010), ho progettato e autorizzato circa 20k kWp di questa tipologia di impianti. Parliamo di circa 80 ettari di installazione FV, per cui qualche dettaglio sulla questione lo conosco. Purtroppo come voi giustamente sottolineate, le installazioni dei privati relative a tettoie, tetti e similari sono state nettamente inferiore vuoi per l'investimento, vuoi per la scarsa informazione e longimiranza, vuoi per le cattive esperienze che qualcuno ha denunciato. Conoscere i dettagli ed i retroscena sarebbe interessante, magari se capita un aperitivo o una cenetta, ne parliamo con calma... Saluti
In risposta al messaggio di chorus del 16/01/2019 alle 14:56:34Sinceramente non saprei, ho solo guardato i componenti singoli (moduli sunpower da 360W, accumulo preferibilmente a supercondensatori sennò LiFePO4 con capacità detta prima e inverter almeno da 5kW) senza guardare il costo e senza chiedere un preventivo. Poi bisogna vedere se ci sono ancora gli incentivi...
Quanto costa un simile impianto, quanti anni ci vogliono per ammortizzarlo e che costi di manutenzione ha? Grazie! PS ahimè l'Italia è piena di centri storici con viuzze strette, buona parte della popolazione vive in grossicondomini, alcuni dei quali protetti dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. Stendiamo un velo pietoso sugli edifici pubblici: scuole, ministeri, uffici amministrativi e direzionali, ospedali, ecc. Che facciamo, radiamo al suolo tutto e ricostruiamo? O forse facciamo prima ad imporre la sostituzione del parco autoveicoli? Ditemi voi
In risposta al messaggio di chorus del 16/01/2019 alle 14:47:48Allora in Italia li nascondono meglio e in Germania sono tutti a fianco della auutostrada. Se quei dati sono reali, e non ne dubito, sarà così.
In base a questa tabella, la quota di energia rinnovabile prodotta in Italia è superiore a quella della Germania. Anche sul fotovoltaico la quota è superiore. Sono dati del 2016. Evidentemente chi l'ha compilata non èun camperista che viaggia! (che ne dici?) PS Ahimè non riesco ad incollare il link, si tratta comunque di un sito istituzionale Eurostat Statistic Explained
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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/01/2019 alle 16:31:27Ti ho risposto (con grande rispetto, credimi) solo per sottolineare che dobbiamo smetterla di piangerci addosso.
Allora in Italia li nascondono meglio e in Germania sono tutti a fianco della auutostrada. Se quei dati sono reali, e non ne dubito, sarà così.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 16/01/2019 alle 16:31:27Ciao Tommaso, lavoro nel settore della produzione dell'energia da 35 anni in una delle aziende chiave del settore e ti posso assicurare che come potenza installata sul fotovoltaico superiamo alla grande tutti gli stati europei. Il problema è che gli incentivi che sono stati elargiti a piene mani per quel tipo di impianti li stiamo pagando tutti sulle bollette.
Allora in Italia li nascondono meglio e in Germania sono tutti a fianco della auutostrada. Se quei dati sono reali, e non ne dubito, sarà così.
In risposta al messaggio di il tornitore del 15/01/2019 alle 15:21:47Un'auto elettrica e un'auto diesel a pari prestazioni hanno un impatto ambientale praticamente simile per quanto riguarda l'inquinamento legato alla costruzione del veicolo , alla fonte di energia e al suo smaltimento . In pratica una diesel euro 6 inquina di più di una elettrica solo in Francia (centrali nucleari) e in un'altro paio di stati. In nazioni come la Polonia dove il 60% dell'energia elettrica è prodotta con il carbone , le diesel euro 6 inquinano il 30% in meno di un'elettrica. Nlelle altre nazioni la differenza è più bassa ma sempre a favore del diesel !
Per quanto riguarda l'inquinamento prodotto dai veicoli (specialmente con FAP) e qualsiasi altro motore (industriale, marino, per gruppi elettrogeni etc) dico solo una cosa... Il nostro apparato respiratorio riesce a fermarefino a PM10, al di sotto di questi entrano nell'apparato e non si riescono più ad espellere aumentando le probabilità di certe patologie, esempio i tumori. I PM inferiori a 1, per il momento, non vengono rilevati dalle centraline... Dal mio punto di vista è come falsare il reale inquinamento dell'aria. Un modo semplice e veloce per diminuire l'inquinamento prodotto dai veicoli è quello di gonfiare alla corretta pressione gli pneumatici (alcune volte quella corretta è superiore a quella indicata dalla targhetta del veicolo)... cosa che raramente viene fatta (esempio lampante quello di alcuni camperisti che sottogonfiano gli pneumatici). Anche l'aereo elettrico utilizza batterie come un'auto elettrica... e la corrente con cosa viene prodotta? Tutte le considerazioni che hai fatto per l'auto elettrica valgono allo stesso modo per gli aerei elettrici o qualunque mezzo di locomozione elettrico. Un'altra valutazione che bisogna fare è quanti ricambi (in meno) richiede un'auto elettrica rispetto ad un'auto tradizionale? Si inquina anche per produrre i ricambi (esempio filtro olio, filtro aria, EGR, olio motore, freni, etc)... Le auto elettriche sono meno complesse in quanto a meccanica rispetto a quelle tradizionali, basti pensare che non vi è cambio, FAP, catalizzatore, EGR, SCR, olio motore, filtro olio, filtro carburante, filtro aria, corpo farfallato, volano, frizione, alternatore, iniettori, bobine per l'accensione o candelette per il preriscaldo, pompa carburante, nessuna cinghia accessori e di distribuzione, etc etc; le elettriche consumano meno i freni quindi meno particolato prodotto da questi ultimi. Al giorno d'oggi le auto elettriche e le ibride plug-in utilizzano batterie agli ioni di litio e non al piombo; solo le ibride toyota utilizzano le NiMH. Di una cosa son certo, non compro più diesel... solo benzina (se è possibile ad iniezione indiretta) finchè l'elettrico non avrà preso piede in Italia.
In risposta al messaggio di il tornitore del 15/01/2019 alle 15:21:47Non penso sia proprio così: a parte il motore quindi giustamente niente oli e filtri alcuni accessori indispensabili continueranno ad essere montati anche se in forme diverse: filtri antipolline, sistemi di condizionamento, riscaldamento interno che sarà assai più complesso (webasto?) freni con relative pastiglie, cambi, sistemi ABS, servofreni, servosterzi. Insomma non c'è dubbio che ci sarà un miglioramento, ma non un azzeramento, anzi probabilmente uno spostamento verso nuovi prodotti.
Per quanto riguarda l'inquinamento prodotto dai veicoli (specialmente con FAP) e qualsiasi altro motore (industriale, marino, per gruppi elettrogeni etc) dico solo una cosa... Il nostro apparato respiratorio riesce a fermarefino a PM10, al di sotto di questi entrano nell'apparato e non si riescono più ad espellere aumentando le probabilità di certe patologie, esempio i tumori. I PM inferiori a 1, per il momento, non vengono rilevati dalle centraline... Dal mio punto di vista è come falsare il reale inquinamento dell'aria. Un modo semplice e veloce per diminuire l'inquinamento prodotto dai veicoli è quello di gonfiare alla corretta pressione gli pneumatici (alcune volte quella corretta è superiore a quella indicata dalla targhetta del veicolo)... cosa che raramente viene fatta (esempio lampante quello di alcuni camperisti che sottogonfiano gli pneumatici). Anche l'aereo elettrico utilizza batterie come un'auto elettrica... e la corrente con cosa viene prodotta? Tutte le considerazioni che hai fatto per l'auto elettrica valgono allo stesso modo per gli aerei elettrici o qualunque mezzo di locomozione elettrico. Un'altra valutazione che bisogna fare è quanti ricambi (in meno) richiede un'auto elettrica rispetto ad un'auto tradizionale? Si inquina anche per produrre i ricambi (esempio filtro olio, filtro aria, EGR, olio motore, freni, etc)... Le auto elettriche sono meno complesse in quanto a meccanica rispetto a quelle tradizionali, basti pensare che non vi è cambio, FAP, catalizzatore, EGR, SCR, olio motore, filtro olio, filtro carburante, filtro aria, corpo farfallato, volano, frizione, alternatore, iniettori, bobine per l'accensione o candelette per il preriscaldo, pompa carburante, nessuna cinghia accessori e di distribuzione, etc etc; le elettriche consumano meno i freni quindi meno particolato prodotto da questi ultimi. Al giorno d'oggi le auto elettriche e le ibride plug-in utilizzano batterie agli ioni di litio e non al piombo; solo le ibride toyota utilizzano le NiMH. Di una cosa son certo, non compro più diesel... solo benzina (se è possibile ad iniezione indiretta) finchè l'elettrico non avrà preso piede in Italia.
In risposta al messaggio di chorus del 16/01/2019 alle 17:34:35La tua risposta mi ha fatto piacere perchè mi hai detto qualcosa che non sapevo di certo e che quindi era solo una mia impressione (sbagliata), quando mi si spiega qualcosa che non sapevo lo apprezzo sempre perchè è sempre qualcosa in piu che poi si sa.
Ti ho risposto (con grande rispetto, credimi) solo per sottolineare che dobbiamo smetterla di piangerci addosso. Gli altri non sono né meglio né peggio di noi! Magari in qualche ambito sono meglio e in altri ambiti sono peggio, ma dobbiamo avere una visione globale; smettiamola per favore di pensare che l'erba del vicino sia più verde.
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In risposta al messaggio di antonio 63 del 16/01/2019 alle 18:57:02Grazie della conferma di quanto mi avevano spiegto, e poi detta da chi del mestiere.
Ciao Tommaso, lavoro nel settore della produzione dell'energia da 35 anni in una delle aziende chiave del settore e ti posso assicurare che come potenza installata sul fotovoltaico superiamo alla grande tutti gli stati europei. Il problema è che gli incentivi che sono stati elargiti a piene mani per quel tipo di impianti li stiamo pagando tutti sulle bollette.
www.iz4dji.it