Inserito il 20/05/2014 alle: 11:22:57
Buongiorno a tutti,
volevo arccontare la mia disavventura per poter condividere con altri questo tipo di problematiche.
Possiedo un camper Rapido’ 890F del 1999 su meccanica Fiat Iveco TDI 2.8 con 155.000 Km all’attivo di cui non posso assolutamente lamentarmi se non per il classico problema dell’ingranaggio della 5° che mi ha fatto lasciato in mezzo alla costa Atlantica Francese
Una mattina, con il camper pronto per la partenza, provo a mettere in moto ma il motorino di avviamento non gira.
Subuto penso alla batteria scarica , anche se escludo questa ipotesi sia perchè ha pochi mesi di vita e sia per la tensione erogata con alcune utenze (12,6 Vcc con assorbimento di circa 12 A) .
Provando ad avviare il mezzo, il voltmetro del regolatore di carica dell’impianto connesso alla batteria passava da 12.7 Vcc a “indefinito” (ZERO).
Collegando invece un volmetro digitale direttamente sulla batteria, la tensione dell’accensione, variava da 12.7 Vcc a vuoto a 12,5 Vcc con il carico del motorino con una corrente di assorbimento poco superiore ai 6 Amp.
Subito ho pensato che fosse guasto il motorino di avviamento, sopratutto nella parte dell’avvolgimento/spazzole, ma poi ho notato che le luci anabbaglianti si affievolivano durante i tentativi di accensione.
Dato che ai capi della batteria la tensione non calava, che il motorino non girava e che le luci si affievolivano (arrivavano ai loro capi una tensione di circa 4 Vcc), ho subito pensato al cavo di connessione interrotto o una connessione difettosa. Sul ramo positivo non era possibile, perché alcune utenze collegate direttamente sul negativo ma remote dal lato positivo funzionavano regolarmente e la tensione ai loro capi era leggermente inferiore a quella presente ai capi della batteria. Quindi la ricerca si è focalizzata sulla connessione negativa fra la batteria e la carcassa del motorino di avviamento, dove è connesso un cavo da circa 20 mmq nero che arriva direttamente dalla batteria tramite un morsetto nuovo e ripulito . Collegando un cavo con coccodrilli da 20 Amp fra il negativo e una parte metallica del motore, il motorino girava regolarmente e il mezzo si metteva in moto regolarmente. Controllando le connessioni, esse sono risultate perfette ma, con mia sorpresa, ho scoperto che a metà della sua lunghezza il cavo è corroso e praticamente interrotto per circa i 2/3 della sezione originale.
Dato che la gomma stessa del cavo non è rotta/consumata/tagliata e che il rame non è venuto a contatto di agenti corrosivi , l’unica spiegazione è che durante la rotazione del motore si formino delle correnti galvaniche che per vari motivi non riescono a richiudersi verso la massa del veicolo, provocando una corrosione del rame. Questi tipo di corrosione galvanica sono molto più visibile nell'ambiente nautico, ma esiste in tutti i mezzi meccanici.
La soluzione adottata è stata la sostituzione completa del cavo negativo e del cavo positivo che vanno dalla batteria al motorino di avviamento e una seconda connessione, con sezione minore, fra il negativo e la carcassa del blocco motore. Un’ ulteriore treccia di rame è stata connessa anche fra la lo chassis del veicolo con il blocco motore. Non so se questo tipo di guasto sia un caso isolato o se sia una problematica ricorrente, ma volevo solo infornare chi, come me,, ha un Iveco 2.8 TDI che a volte le correnti vaganti posso fare danni importanti e magari lasciavi a piedi nel momento peggiore.
Infatti una tensione che presenti delle componenti galvanici e/o induttivo possono portare a delle oscillazioni di tensione anche di valori significativi a frequenze elevate che possono creare problemi a sistemi elettronici e queste non sono rilevabili con i normali sistemi di misura se non eseguendo dei test specifici.
Spero di essere stato utile per la ricerca di questa tipologia di problematiche.
IZ1HIB