In risposta al messaggio di ik6Amo del 17/05/2017 alle 14:03:38
Esatto. Il motore Bosch apporta un aiuto (regolabile su quattro livelli) che può arrivare al 300% della forza imposta ai pedali da chi guida. E' un ottimo sistema che, oltretutto, tende al allenare il ciclista, facendoin modo da rinforzare gradualmente i muscoli delle gambe. All'inizio usi sempre la massima assistenza; poi gradualmente diminuisci, perchè ti è sempre meno faticoso pedalare. / L''esperienza?? E'' la somma delle fregature!!!
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vâr pussée la tòlla de l''òr
In risposta al messaggio di Geogalle del 17/05/2017 alle 15:19:40
Ma una bici elettrica di fascia medio alta con questo motore bosch quanto viene a costare? E quanto pesa? Il portabici esterno è in grado di sopportarne due?
Un collega di rimessaggio ha installato questo portabici pieghevole:
http://www.fcesas.it/page1/page...
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In risposta al messaggio di Roberto66 del 17/05/2017 alle 11:42:07
Concordo , bisogna distinguere tra mobilita' ludica e per necessita' , in questo caso l' ausilio elettrico in alcune condizioni puo' determinare lo spartiacque tra potersi muovere oppure no. se consideriamo che in futurol' autro sara' sempre piu' bannata vedo un futuro roseo per questa innovazione. Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
Serve anche uno sforzo culturale, nella nostra società l'auto è centrale e prevale su qualsiasi altra forma di mezzo di trasporto, ahimè.
In risposta al messaggio di Blessyou del 17/05/2017 alle 17:08:27
Un collega di rimessaggio ha installato questo portabici pieghevole: e si trova molto bene Ciao a tüccvâr pussée la tòlla de l''òr
Ottimo. Potrebbe essere una soluzione ideale.
In risposta al messaggio di chorus del 17/05/2017 alle 17:31:39
Serve anche uno sforzo culturale, nella nostra società l'auto è centrale e prevale su qualsiasi altra forma di mezzo di trasporto, ahimè. Il ciclista è la categoria di utente della strada più odiata, perché rappresentaun intralcio all'automobilista. Si deve invertire l'approccio, ma credo ci vorranno decenni, e d'altra parte non si può sperare che in pochi anni la rete di piste ciclabili diventi qui da noi capillare tanto quanto quella delle grandi democrazie nord europee (vedi Olanda e Danimarca).
Dove abito io si gira in gran parte in bici poiche' la viabilita' prevede molte ciclabili gia' da 20 anni.
In risposta al messaggio di Geogalle del 17/05/2017 alle 21:45:30
Ottimo. Potrebbe essere una soluzione ideale.
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In risposta al messaggio di Roberto66 del 17/05/2017 alle 22:36:06
Dove abito io si gira in gran parte in bici poiche' la viabilita' prevede molte ciclabili gia' da 20 anni. Se fai girare le bici nelle strade realizzate per le auto e trafficate dalle stesse e ovvio che hai una convivenzadifficile. Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
La mentalità cambierebbe se si levasse spazio stradale alle auto private e si concedesse alle bici (in molti luoghi non c'è spazio per costruire altre strade).
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