In risposta al messaggio di chorus del 23/05/2017 alle 11:19:42
Ne abbiamo parlato più di una volta, nonostante questa norma sia in vigore da poco tempo. Ogni anno in Italia muoiono oltre 3 mila persone in incidenti stradali: avremo altrettanti procedimenti penali, a cui si aggiungerannoquelli relativi ad incidenti con lesioni aggravate. Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti. In ogni caso ci sono tre gradi di giudizio...... (con costi legali mostruosi). Questi sono gli effetti di una norma fortemente voluta da una buona parte dell'opinione pubblica, che avrà effetti devastanti per molti di noi. Ahimè in un incidente stradale si rovinano due famiglie: quella di chi perisce e quella di colui che sarà giudicato responsabile. Motivo in più per rivedere drasticamente le nostre abitudini di guida, ma temo sarà sempre tardi: educare un popolo alla prudenza ci vorranno decenni. PS definire l'omicidio stradale una legge sbagliata significa esporsi, probabilmente il famigliare di una persona perita in un incidente stradale non è della stessa opinione.
E' sbagliata con gli emendamenti che sono stati fatti, andava benissimo nella formula originaria ossia applicabile a chi guida in stato di ebrezza o droghe o chi fa delle infrazioni quali doppio della velocità consentita passare col rosso o bucare uno stop e a chi non si ferma per prestare soccorso.
In risposta al messaggio di alexbio del 23/05/2017 alle 11:33:35
E' sbagliata con gli emendamenti che sono stati fatti, andava benissimo nella formula originaria ossia applicabile a chi guida in stato di ebrezza o droghe o chi fa delle infrazioni quali doppio della velocità consentitapassare col rosso o bucare uno stop e a chi non si ferma per prestare soccorso. Per la prudenza che tu affermi dovremmo avere significherebbe doversi fermare ad ogni incrocio pur proveniendo dalla strada con precedenza, perchè qualcuno potrebbe passare. Si fa prima a consentire la circolazione solo a biciclette e pedoni. Inoltre anche la legge attuale in vigore non dice che comunque accada un incidente con decesso si applichi l'omicidio stradale anche se si è dalla parte della ragione.
Concordo con Chorus, una legge sbagliata di principio. Che può essere interpretata malamente dagli orgnai giudicanti sempre di più in maniera estensiva.
In risposta al messaggio di chorus del 23/05/2017 alle 11:19:42
Ne abbiamo parlato più di una volta, nonostante questa norma sia in vigore da poco tempo. Ogni anno in Italia muoiono oltre 3 mila persone in incidenti stradali: avremo altrettanti procedimenti penali, a cui si aggiungerannoquelli relativi ad incidenti con lesioni aggravate. Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti. In ogni caso ci sono tre gradi di giudizio...... (con costi legali mostruosi). Questi sono gli effetti di una norma fortemente voluta da una buona parte dell'opinione pubblica, che avrà effetti devastanti per molti di noi. Ahimè in un incidente stradale si rovinano due famiglie: quella di chi perisce e quella di colui che sarà giudicato responsabile. Motivo in più per rivedere drasticamente le nostre abitudini di guida, ma temo sarà sempre tardi: educare un popolo alla prudenza ci vorranno decenni. PS definire l'omicidio stradale una legge sbagliata significa esporsi, probabilmente il famigliare di una persona perita in un incidente stradale non è della stessa opinione.
"Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti".
In risposta al messaggio di alexia76 del 23/05/2017 alle 12:27:20
Purtroppo ho sotto gli occhi da qualche settimana l'incidente di un amico che ha travolto sulle strisce pedonali un passante distratto e che e' passato senza nemmeno guardare chi sopraggiungeva, tanto era sulle strisce econ piena ragione di passare per primo sempre comunque e dovunque: sono gli altri a doversi fermare. Ecco si sta' pelando di quelle beghe che nemmeno il signore lo sa'..... gia' avuto la multa, i punti e da ieri ritiro patente nonostante che al momento sembra il torto non sia pieno al 100% il suo ma ci sia una parte di colpa appunto anche del pedone. Ma questo e' solo l'antipasto perche' adesso si e' messo in mano ad un legale per la parte di omicidio e li'.... adesso sono caxxi e mazzi.... vediamo come se la cavera'. Probabilmente se andava a rubare ed ammazzava qualcuno aveva meno problemi, ovviamente lo dico come triste battuta per non poter aggiungere altro. Ovviamente il mio amico era sobrio, no droghe o altro, persona normalissima.
"... un amico che ha travolto sulle strisce pedonali un passante distratto e che e' passato senza nemmeno guardare chi sopraggiungeva....."
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 23/05/2017 alle 12:36:09
Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti.Non bisogna mettere sullo stesso piano chi ha colpe e chi no. Noi dobbiamo capire e quindi essere consapevoli che guidare un veicolo può trasformarsi in uno strumento di morte propria e altrui. Sulle strade ci camminiamo tutti e non ditemi che non vi capita tutti i giorni vedere degli imbecilli incoscienti che mettono a repentaglio la propria e l'altrui incolumità. Quindi a mio avviso non è sbagliato lo strumento, la legge, è sbagliato il modo con cui si ignorano le possibilli e nefaste conseguenze delle proprie azioni. Poi può capitare a tutti noi di avere il momento del collione, la distrazione che può rivelarsi fatale anche a chi come me non ha mai fatto, nè provocato un incidente, ma è un rischio che dobbiamo tenere ben presente quando ci mettiamo alla giuda di una macchina o un camper e penso che il problema vero sia proprio questo, la gente si mette su una macchina e fa tutta una serie di cose che non hanno niente a che vedere con la guida, la sicurezza e la prudenza. Non serve che vi faccia degli esempi, li vediamo tutti noi tutti i santi giorni. ***** A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare. (Robert Pirsig) *****
Chi ha colpe e chi no lo decide un giudice.
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 23/05/2017 alle 12:36:09
Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti.Non bisogna mettere sullo stesso piano chi ha colpe e chi no. Noi dobbiamo capire e quindi essere consapevoli che guidare un veicolo può trasformarsi in uno strumento di morte propria e altrui. Sulle strade ci camminiamo tutti e non ditemi che non vi capita tutti i giorni vedere degli imbecilli incoscienti che mettono a repentaglio la propria e l'altrui incolumità. Quindi a mio avviso non è sbagliato lo strumento, la legge, è sbagliato il modo con cui si ignorano le possibilli e nefaste conseguenze delle proprie azioni. Poi può capitare a tutti noi di avere il momento del collione, la distrazione che può rivelarsi fatale anche a chi come me non ha mai fatto, nè provocato un incidente, ma è un rischio che dobbiamo tenere ben presente quando ci mettiamo alla giuda di una macchina o un camper e penso che il problema vero sia proprio questo, la gente si mette su una macchina e fa tutta una serie di cose che non hanno niente a che vedere con la guida, la sicurezza e la prudenza. Non serve che vi faccia degli esempi, li vediamo tutti noi tutti i santi giorni. ***** A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare. (Robert Pirsig) *****
La questione è che l'errore è insito nell'agire umano. Noi siamo prontissimi ad accusare gli altri dei loro errori, ma siamo certi di non compierne ? La guida e il traffico sono l'elemento che presenta il massimo della pericolosità del nostro agire quotidiano, un rischio mediamente altissimo che per l'abitudine tendiamo a sottovalutare.
In risposta al messaggio di chorus del 23/05/2017 alle 11:19:42
Ne abbiamo parlato più di una volta, nonostante questa norma sia in vigore da poco tempo. Ogni anno in Italia muoiono oltre 3 mila persone in incidenti stradali: avremo altrettanti procedimenti penali, a cui si aggiungerannoquelli relativi ad incidenti con lesioni aggravate. Nel giro di qualche anno avremo migliaia e migliaia di persone (magari incensurate) indagate perché stavano circolando su una strada e sono state coinvolte (con o senza colpa) in un incidente stradale con gravi effetti. In ogni caso ci sono tre gradi di giudizio...... (con costi legali mostruosi). Questi sono gli effetti di una norma fortemente voluta da una buona parte dell'opinione pubblica, che avrà effetti devastanti per molti di noi. Ahimè in un incidente stradale si rovinano due famiglie: quella di chi perisce e quella di colui che sarà giudicato responsabile. Motivo in più per rivedere drasticamente le nostre abitudini di guida, ma temo sarà sempre tardi: educare un popolo alla prudenza ci vorranno decenni. PS definire l'omicidio stradale una legge sbagliata significa esporsi, probabilmente il famigliare di una persona perita in un incidente stradale non è della stessa opinione.
Ahimè in un incidente stradale si rovinano due famiglie: quella di chi perisce e quella di colui che sarà giudicato responsabile.
In risposta al messaggio di dani1967 del 23/05/2017 alle 14:38:06
La questione è che l'errore è insito nell'agire umano. Noi siamo prontissimi ad accusare gli altri dei loro errori, ma siamo certi di non compierne ? La guida e il traffico sono l'elemento che presenta il massimo dellapericolosità del nostro agire quotidiano, un rischio mediamente altissimo che per l'abitudine tendiamo a sottovalutare. Il delinquente a mio avviso è tale per due fattispecie, la colpa grave e il dolo, laddove ad essere preminenti debbono essere il dolo e la volontarietà. Per capirsi il rapinatore che va a rapinare il negozio a mano armata decide volontariamente che per perseguire i suoi fini agirà con forza e anche uccidendo. Se mi si butta sotto la bimba di tre anni, di certo io non ero uscito di casa ad uccidere bimbe, volevo fare la mia onesta giornata. A mio avviso gli estremi per perseguire il ragazzo senza patente che viaggia ai 180 km/h drogato in città ci dovevano già essere senza questa legge, che mette a processo degli errori che sono insiti nel sistema guida e non non possono essere evitati mettendone alla gogna gli autori. Certo, va sanzionato il non rispetto del codice, e questo già avviene ma in via amministrativa, il penale è una cosa diversa, serve per i delinquenti. Ora, a quel che dice Alexia il suo amico è stato un pirla, non è stato attento e i pedoni vanno fatti passare sulle strisce sempre, non solo all'incrocio degli sguardi. Ma questo ne fa un delinquente ? Il suo amico magari contribuisce fattivamente al PIL e allo sviluppo della società attraverso una onestissima attività, che noi distruggiamo per il furor di popolo che si voleva vendicare del rom senza patente che ha ucciso uno. Rom che poteva essere condannato in ogni caso con modeste modifiche di legge. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Mah, il discorso è sempre quello, sembra quasi che uccidere una persona da dentro un automobile sia meno grave che in altri modi!
In risposta al messaggio di navarre del 23/05/2017 alle 15:05:49
Mah, il discorso è sempre quello, sembra quasi che uccidere una persona da dentro un automobile sia meno grave che in altri modi! Quasi che sia colpa dell'automobile come entità a se stante o dell'ineluttabile Fato, e non di chi la guida. Gianluca & C.
Sul piano tecnico giuridico c'è differenza, visto che la pena è sensibilmente diversa.
In risposta al messaggio di navarre del 23/05/2017 alle 15:01:41
Ahimè in un incidente stradale si rovinano due famiglie: quella di chi perisce e quella di colui che sarà giudicato responsabile. Motivo in più per rivedere drasticamente le nostre abitudini di guida, ma temo sarà sempretardi: educare un popolo alla prudenza ci vorranno decenni.Penso che, non so se voluto, il fine o il principio a cui tendere sia questo. Pero è anche vero che con noi italiani ci vuole il bastone e anche bello pesante, perché della carota non sappiamo che farcene. Bisognerebbe avere maggiore coscienza che siamo alla guida di una potenziale arma micidiale e inarrestabile (vedi ultimi fatti di cronaca internazionale), che andrebbe maneggiata con tutte le precauzioni del caso. Gianluca & C.
vero, ma dovremmo anche autoeducarci a rispettare noi stessi le regole prima, invece di andar a contare le pulci all'altro dopo...
In risposta al messaggio di mapalib del 23/05/2017 alle 15:14:25
vero, ma dovremmo anche autoeducarci a rispettare noi stessi le regole prima, invece di andar a contare le pulci all'altro dopo... voglio dire, se Hayden avesse rispettato lo stop sarebbe ancora vivo, eppure sento nell'ariala voglia di accusare l'automobilista perchè dai primi rilievi pare che andasse più forte del consentito... Ora, se andava a 100 dove c'era il limite dei 50 è un conto (io a questi toglierei la patente anche senza aspettare l'incidente), ma se faceva i 60 o i 70 come tutti e quello gli si è buttato davanti all'improvviso dallo stop, giusto il concorso di colpa, ma da qui a considerarlo un assassino stradale ce ne deve correre...
ma da qui a considerarlo un assassino stradale ce ne deve correre... Penso che ci saranno le indagini e i rilievi del caso a stabilirlo, non possiamo deciderlo ne io ne tu, adesso, qui da casa.
In risposta al messaggio di navarre del 23/05/2017 alle 22:00:16
ma da qui a considerarlo un assassino stradale ce ne deve correre...Penso che ci saranno le indagini e i rilievi del caso a stabilirlo, non possiamo deciderlo ne io ne tu, adesso, qui da casa. Inoltre, nessuno qui si mettesul piedistallo a giudicare...quando parlo di italianimi ci metto a pieno titolo e fino a prova contraria. Però tutti, spesso o a volte, siamo stati dall'altra parte della barricata, come utenti deboli della strada e forse abbiamo percepito quanto sarebbe gradito un minimo di rispetto in più. Gianluca & C.
"sarebbe gradito un minimo di rispetto in più."
In risposta al messaggio di nemo family del 23/05/2017 alle 20:34:19
mi pare che il pedone oramai si e dimenticato la regola numero 1 di quando si attraversa.....fermarsi un attimo e guardare se arriva qualche mezzo !!! io quando giro a piedi anche se il codice dice che ho la precedenza sullestrisce....mi fermo e guardo.....perchè sono io che rischio...non chi ha stilato il codice !!!! forse con un pò di buonsenso da parte di pedoni...ciclisti...motociclisti e altri mezzi....si eviterebbero molti incidenti inutili !!!!
Il "mio" buonsenso mi dice che un pedone ha sempre la precedenza sulle strisce pedonali: è l'altro utente della strada che le incrocia che deve usare prudenza, ovvero ridurre la velocità e all'occorrenza fermarsi per dare la precedenza al pedone (automobilista, camionista, camperista, motociclista, ciclista, conducente di veicolo a braccia, ecc.).