In risposta al messaggio di chorus del 24/05/2017 alle 08:46:13
Il mio buonsenso mi dice che un pedone ha sempre la precedenza sulle strisce pedonali: è l'altro utente della strada che le incrocia che deve usare prudenza, ovvero ridurre la velocità e all'occorrenza fermarsi per darela precedenza al pedone (automobilista, camionista, camperista, motociclista, ciclista, conducente di veicolo a braccia, ecc.). Ahimè decenni di predominio dei veicoli a motore ha portato alla cultura che ben descrivi: forse con un pò di buonsenso da parte di pedoni...ciclisti...motociclisti e altri mezzi...si eviterebbero molti incidenti inutili. Questa tua frase la interpreto in questo modo: gli incidenti si evitano perché l'utente debole deve sottomettersi al più forte, non certo perché quest'ultimo usa rispetto e osserva le regole. D'altra parte, come ben dici, è l'utente debole della strada che in caso di incidente è fortemente penalizzato.
C'è una bella differenza tra diritto e darwinismo. Dal punto di vista del diritto il pedone deve farsi rispettare, dal punto di vista della selezione naturale, se sei in bici o a piedi divi supporre di non essere visto fino a prova contraria. A ciascuno la scelta fra far prevalere il diritto o la sopravvivenza.
In risposta al messaggio di alexia76 del 24/05/2017 alle 08:57:37
Sono d'accordo anch'io col tuo pensiero, io non ero presente, non ho visto e quindi non posso dire come stanno le cose ma quando a scuola quida mi hanno dato la patente mi hanno insegnato che se travolgi un pedone sullestriscie.. la colpa e' unicamente dell'automobilista e non ci sono storie, qui poi stiamo parlando di pieno centro abitato e nemmeno di una strada di periferia. Torto pieno dell'auto. Nella situazione che ti ho spiegato, invece, pare si voglia trovare una colpa al 50% con adesso avvocati, etc etc etc.... dico solo che forse il discorso omicidio e' esagerato anche perche' persone decededute non ce ne sono state. Altri discorsi riferitemi dal diretto interessato parlano della persona investita di etnia straniera, con permesso... che ha imbastito su tutto un discorso per portarsi a casa dei bei soldini... Puo' essere? Strana la faccenda....
Come ho scritto a pagina precedente, la cosiddetta legge sull'omicidio stradale contempla il reato, appunto, di omicidio stradale e il reato di lesioni stradali gravi o gravissime. Pertanto si è potenzialmente dei delinquenti (cioè si delinque) se si viene coinvolti in un incidente stradale dove si provocano lesioni ad altra o altre persone.
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/05/2017 alle 09:23:45
C'è una bella differenza tra diritto e darwinismo. Dal punto di vista del diritto il pedone deve farsi rispettare, dal punto di vista della selezione naturale, se sei in bici o a piedi divi supporre di non essere visto finoa prova contraria. A ciascuno la scelta fra far prevalere il diritto o la sopravvivenza. Piuttosto, forse perché mi sono spiegato male, la questione dell'errore non viene abbastanza approfondita. In ogni attività umana c'è una certa quale percentuale di errori. Inevitabile. Motivo dei disastri fi Fukushima e Chernobil, ad esempio, degli incidenti aerei, etc ... Errori di progettisti, errori dei singoli, errori e basta. Errori nel 99,9% dei casi innocui e correggibili, come i miei errori di digitazione sulla tastiera. Uno guarda uno specchietto un secondo prima o dopo, e può ammazzare una persona. E magari non potrà mai dimostrare la casualità della cosa. Anche i semafori, può capitare una volta nella vita di non vederlo. Sembrerà assurdo o incredibile, ma se così non fosse non ci sarebbero gli incidenti. Uno deve pagare per gli errori che fa, indubbio. Ma la condanna penale ha un aspetto particolare, che prevede sopratutto volontarietà, intenzione o di violare gravemente le regole o di voler fare del male o danneggiare. La condanna penale ha una funziona fortemente correttiva e ritorsiva. Del tutto inutile la correzione e la vendetta nei confronti di terribili e assurdi errori. Gli errori sia chiaro, esistono anche in Svizzera e Norvegia, dove comunque sussistono sinistri e morti. Certo, il principio dovrebbe arrivare alla condanna solo se assieme al sinistro ci sono molti elementi associati, ma mi pare che la legge al momento non sia abbastanza garantista a riguardo. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Si, ma con i tuoi concetti dobbiamo andarci piano, altrimenti ritorniamo alla legge della giungla.
In risposta al messaggio di chorus del 24/05/2017 alle 09:33:59
Si, ma con i tuoi concetti dobbiamo andarci piano, altrimenti ritorniamo alla legge della giungla. E siamo sulla buona strada: quante volte succede che prima di attraversare sulle strisce tu pedone devi aspettare che finisca lacolonna d'auto? Quante volte se tu automobilista ti fermi per dare la precedenza ad un pedone l'automobilista che sta dietro di te si spazientisce? E ti risparmio cosa succede quando sei in giro in bicicletta (sabato scorso ho rischiato di essere menato perché ho imprecato contro un automobilista che non si era fermato ad uno stop dove, beninteso, io avevo la precedenza. E per inciso fortuna che ho avuto riflessi pronti. A scanso di equivoci avevo luci anteriori e posteriori accese nonostante fosse giorno e nonostante il nostro codice non ne prescriva l'utilizzo).
Sei una mosca bianca e mi fa piacere. Qui a Firenze dopo il tramonto quando il codice prevede l'uso delle luci anche per le bici, non ne ho visto una con i fanali regolamentari e catarifrangenti per non parlare dei ciclisti estracomunitari e ce ne sono parecchi , che del nostro cds ne ignorano anche l'esistenza visto che vanno ovunque anche contromano e controsenso, sulle strisce pedonali, ecc.
In risposta al messaggio di alexbio del 24/05/2017 alle 11:53:20
Sei una mosca bianca e mi fa piacere. Qui a Firenze dopo il tramonto quando il codice prevede l'uso delle luci anche per le bici, non ne ho visto una con i fanali regolamentari e catarifrangenti per non parlare dei ciclistiestracomunitari e ce ne sono parecchi , che del nostro cds ne ignorano anche l'esistenza visto che vanno ovunque anche contromano e controsenso, sulle strisce pedonali, ecc. Si può accettare un rischio simile?
Che noi ciclisti e noi pedoni siano indisciplinati non mi dici nulla di nuovo, compreso il fatto che i ciclisti della domenica sono dei pirati della strada perché non hanno il campanello e dei criminali perché pedalano in coppia o addirittura in gruppo è altrettanto vero (molti utilizzano le luci, che a breve avranno la stessa diffusione che ha avuto il casco negli ultimi anni), ma:
In risposta al messaggio di jana del 24/05/2017 alle 12:28:57
Weekend scorso ho guidato lungo una strada molto battuta dai ciclisti, la Fondovalle verso Appenino. DI macchine c'era abbondanza, di ciclisti anche. Ho cercato sorpassare sempre a debita distanza, ma mi sono chiesta: Dato,che nel nostro Appenino e non solo ci sono moltissime strade particolarmente strette piene di curve e con una riga bianca continua, (ad esempio verso il Cimoncino) se devo sorpassare un ciclista in salita, che spesso non fa piu di 8km/ora, e devo farlo a 1,5 m, o lo sorpasso piu vicino, o supero la riga bianca continua, percio in ogni caso sono in infrazione. O cammino in macchina e peggio in camper (che con 8 orari rischia di piantarsi in salita) a 8km/ora per chilometri...CIoe... cosi come sono le leggi e le condizioni stradali e la cartellonistica a volte siamo costretti non rispettare il codice stradale, e poi ad un certo punto ci si fa il calo. Altro esempio, avete presente quel cartello di 30km/ora (se non 15, come si fa andare a 15???) che viene messo sulla strada se c'e una buca? Non si vede mai un cartello con la fine dei 30, in teoria bisognerebbe andare a 30 fino al prossimo incrocio che puo distare diversi chilometri. A forza di dover disobbedire, ci si abitua di farlo anche quando non serve. Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
E' questione di punti di vista, personalmente trovo il limite di velocità di 30 kmh in centro abitato ragionevole!
In risposta al messaggio di chorus del 24/05/2017 alle 12:31:58
E' questione di punti di vista, personalmente trovo il limite di velocità di 30 kmh in centro abitato ragionevole!
Non mi riferisco ai centri abitati, quei quartieri con i dossi, mi sta bene. Mi riferisco alle strade provinciali o regionali o statali, fuori dai centri abitati dove normalmente il limite e' 90km/h. Ti piazzano un bel cartello con il 30 o 15 perche c'e una buca e non mettono altro piu avanti con la fine del divieto. Percio in teoria dovresti continuare a 30 anche per diversi km anche se c'e limite 90.
In risposta al messaggio di jana del 24/05/2017 alle 12:42:16
Non mi riferisco ai centri abitati, quei quartieri con i dossi, mi sta bene. Mi riferisco alle strade provinciali o regionali o statali, fuori dai centri abitati dove normalmente il limite e' 90km/h. Ti piazzano un bel cartellocon il 30 o 15 perche c'e una buca e non mettono altro piu avanti con la fine del divieto. Percio in teoria dovresti continuare a 30 anche per diversi km anche se c'e limite 90. Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
Qui nel milanese non ne vedo, di quale/quali località parli?
In risposta al messaggio di navarre del 24/05/2017 alle 12:18:37
Questo dovrebbe essere il luogo dell'incidente. La stradina con lo stop è quella a destra; purtroppo la visuale nell'incrocio è ostacolata da una fitta siepe. Mi pare strano che Hayden abbia attraversato la strada senzacurarsene...più facile che abbia svoltato allegramente a dx, forse contando sul fatto che le auto si sarebbero allargate (la carreggiata è ampia). Quasi sicuramente l'auto non andava 50km/h (limite vigente), perché la strada è un interminabile rettilineo e perché si è fermata decisamente più avanti, circa 60 metri, quando lo spazio di arresto a 50 dovrebbe essere la metà più o meno. Quasi sicuramente la colpa sarà condivisa in percentuali, ma condivisa. Prevedo guai per il guidatore. Gianluca & C.
"Quasi sicuramente la colpa sarà condivisa in percentuali, ma condivisa. Prevedo guai per il guidatore."
In risposta al messaggio di chorus del 24/05/2017 alle 12:46:00
Qui nel milanese non ne vedo, di quale/quali località parli?
Nel modenese e non solo. Facci caso quado giri! Ci siamo talmente abituati che neanche ce ne accorgiamo. Io mi incavolo ogni volta.
In risposta al messaggio di mapalib del 24/05/2017 alle 13:18:15
Quasi sicuramente la colpa sarà condivisa in percentuali, ma condivisa. Prevedo guai per il guidatore. Qui sta il punto. Spero che in base alla nuova legge il guidatore, che già avrà la vita rovinata comunque, non vengacondannato per omicidio stradale solo perchè andava a più di 50/h senza considerare quanto questa infrazione abbia o non influito nel causare l'incidente e nell'entità delle lesioni, perchè sarebbe davvero un controsenso se avvenisse questo. A meno che, sia chiaro, non venga accertato che andava a velocità folle, allora peggio per lui, perchè Nicky, se fosse ancora vivo, potrebbe sempre dire di aver visto lo Stop all'ultimo secondo e non aver potuto frenare in tempo (quindi distrazione e non violazione grave consapevole del CDS), ma lui non potrebbe certamente dire di non essersi accorto di fare i 100/h...
Spero che in base alla nuova legge il guidatore, che già avrà la vita rovinata comunque, non venga condannato per omicidio stradale solo perchè andava a più di 50/h senza considerare quanto questa infrazione abbia o non influito nel causare l'incidente e nell'entità delle lesioni, perchè sarebbe davvero un controsenso se avvenisse questo.
In risposta al messaggio di navarre del 24/05/2017 alle 21:30:48
Spero che in base alla nuova legge il guidatore, che già avrà la vita rovinata comunque, non venga condannato per omicidio stradale solo perchè andava a più di 50/h senza considerare quanto questa infrazione abbia o noninfluito nel causare l'incidente e nell'entità delle lesioni, perchè sarebbe davvero un controsenso se avvenisse questo. A meno che, sia chiaro, non venga accertato che andava a velocità folle,Non esiste una velocità folle, esiste un limite e di quanto lo hai superato, dato che la velocità ha un effetto determinante sui risultati di un incidente: Gianluca & C.
Concordo che i limiti vanno rispettati e che il buonsenso e la prudenza debbano imporre al guidatore di adeguar la velocità alle condizioni di ciò che vi è attorno (traffico, centri abitati, pedoni, etc).
In risposta al messaggio di paegas3 del 25/05/2017 alle 00:06:08
Concordo che i limiti vanno rispettati e che il buonsenso e la prudenza debbano imporre al guidatore di adeguar la velocità alle condizioni di ciò che vi è attorno (traffico, centri abitati, pedoni, etc). Però dare informazioninon realistiche non aiuta: una vettura attuale, salvo casi eccezionali di cui dovrebbe essere proibita la vendita, si ferma da 100 km/h in 40 metri, o anche meno. 60 metri a 80 km/h, come indica la grafica che hai postato, neanche sul bagnato. Credo poi che puntare sui sensi di colpa non aiuti a costruire guidatori responsabili: se non ci sono pedoni intorno posso allora correre come mi pare? NO: le leggi si rispettano perché tutti le dobbiamo rispettare, non perché altrimenti travolgo qualcuno. Se così fosse, in mezzo al nulla sarebbe lecito correre come i pazzi. Davide
Che le auto moderne abbiano impianti frenanti efficienti non si discute
In risposta al messaggio di chorus del 25/05/2017 alle 07:03:29
Che le auto moderne abbiano impianti frenanti efficienti non si discute ma occorre necessariamente considerare il tempo di reazione, peculiarità dell'essere umano di cui spesso ci dimentichiamo
I tempi di reazione di uno che si vede un cristiano di ottanta kili con bici spalmarsi sul cofano sfondando il parabrezza.