In risposta al messaggio di titty59 del 17/08/2016 alle 08:58:28
Credo che ritorni buona la mia idea!S facciano quello che vogliono, ma sulla linea di partenza e all'arrivo i valori ematici di riferimento devono essere entro un range umano,anche se tutti standardizzati sotto di 1 decimo.Di sicuro, massima resa e minima spesa Ciao
Direi di no. Potersi bombare in allenamento fa una differenza clamorosa. Ad esempio nel caso in esame, un iper-allenamento può portare, negli sport di fondo, anche a "consumare" la massa muscolare. L'uso di anabolizzanti e corticosteroidi in allenamento aiuta ad una immediata ricostruzione muscolare permettendo allenamenti molto più intensi, con risultati in gara migliori anche se li si è puliti.
Non tutti sanno che l'emoglobina diminuisce nel tempo all'atleta che si sottopone a grandi carichi; e difatti verso al fine di un grande giro ciclistico i valori di emoglobina DEBBONO essere più bassi che all'inizio (un altro motivo per cui contava poco se Pantani aveva 49 o 51, era un valore assurdo lo stesso). Non per nulla gli atleti nei momenti di maggiore carico vanno a dormire e vivere in quota, stimolando così naturalmente una sovrapproduzione di emoglobina per compensare questa perdita naturale. Una volta usavano al camera iperbarica ma oggi è una pratica vietata. Ora, usare epo anche solo in tempi di "pace" permette di incrementare enormemente il carichi in allenamento senza incorrere in iperallenamento, permettendo ogni giorno all'atleta di recuperare. E' quello che fanno di questi tempi con le microdosi, non rilevabili analiticamente, non ti permettono di diventare un marziano, ma impediscono il deterioramento nel tempo.
E' per questo che ad oggi valgono molto di più i controlli fuori dalla gara, è li che si deve lavorare per pizzicare i furbetti.
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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson