In risposta al messaggio di Rascal del 20/09/2019 alle 12:39:39Affermativo...
Il settore auto è in crisi le grandi case non riescono a vendere come vorrebbero, miliardi non incassati, come fare a riavviare il consumismo, anche i blocchi e fermi auto non rendono come sperato allora giochiamo la cartadell'ecologia cosi convinceremo il volgo a comprare l'auto elettrica. Immaginate cosa rende ai grandi del settore sostituire milioni di veicoli con motori endotermici con altrettanti elettrici. Tutto questo ignorando che questa colossale operazione comporta uno spaventoso carico inquinante per l'ambiente e che la corrente elettrica usata per caricare l'elettrico viene prodotta in centrali a loro volta inquinanti che bruciano fossile o producono scorie pericolose e radioattive. Questo si sente si vede e si legge dai media che in questo periodo martellano attraverso qualsiasi canale per condizionare le scelte in tal senso verso l'elettrico. Ma che ecologia , come diceva Toto mi faccia il piacere, qui c'è solo una questione di profitti e nulla più.
In risposta al messaggio di Rascal del 20/09/2019 alle 12:39:39Ma tu veramente credi che all'industria automobilistica stia a cuore l'ecologia?
Il settore auto è in crisi le grandi case non riescono a vendere come vorrebbero, miliardi non incassati, come fare a riavviare il consumismo, anche i blocchi e fermi auto non rendono come sperato allora giochiamo la cartadell'ecologia cosi convinceremo il volgo a comprare l'auto elettrica. Immaginate cosa rende ai grandi del settore sostituire milioni di veicoli con motori endotermici con altrettanti elettrici. Tutto questo ignorando che questa colossale operazione comporta uno spaventoso carico inquinante per l'ambiente e che la corrente elettrica usata per caricare l'elettrico viene prodotta in centrali a loro volta inquinanti che bruciano fossile o producono scorie pericolose e radioattive. Questo si sente si vede e si legge dai media che in questo periodo martellano attraverso qualsiasi canale per condizionare le scelte in tal senso verso l'elettrico. Ma che ecologia , come diceva Toto mi faccia il piacere, qui c'è solo una questione di profitti e nulla più.
In risposta al messaggio di Al Ula del 20/09/2019 alle 16:38:08Mi trovi perfettamente d'accordo con te !
Se ne era gia' parlato qui in passato, l'ecologia e' purtroppo solo uno specchietto per le allodole per spingere il consumismo quando il settore auto soffre. Ricordo 25 anni fa quando la salvezza del mondo era il diesel,meno consumi e piu' resa... dopo un paio di decenni il diesel e' diventato il male del mondo. Fra un paio di decenni si inventeranno che le batterie diventano cancerogene (la butto li a caso..) e spingeranno per qualche altra cosa. L'unica vera auto che ha a cuore l'ambiente e' quella dei Flintstones. Stefano
In risposta al messaggio di Sergione66 del 20/09/2019 alle 16:40:53Bellissima disamina, con la quale concordo appieno. Prima di una ventina d'anni, se la "conversione" verso l'elettrico continuerà, non potremo essere pronti nel senso di avere una mobilità pari a quella che stiamo sperimentando da anni con le auto a combustione interna.
L'auto elettrica oggi in italia non è una soluzione percorribile, se non in poche realtà molto limitate. In altri paesi lo sta diventando ma sono anni luce avanti rispetto a noi sul tema mobilità ecosostenibile ed hannoconformazioni del territorio molto diverse dalle nostre (ad esempio Olanda e Danimarca). Quello che molti oggi non valutano è l'impatto ambientale ed anche sociale della mobilità elettrica su larga scala. Il problema vero non sono le colonnine di ricarica (anche se necessarie) ma la struttura della rete elettrica nazionale che collasserebbe se solo il 25-35% del parco auto passasse all'elettrico. Un picco di consumi insostenibile che obbligherebbe a potenziare o aumentare il numero di centrali per la produzione di energia. Un picco che si manifesterebbe nel momento in cui il fotovoltaico non funziona e che l'eolico potrebbe non supportare a suffcienza in quanto tipologie di energia non stoccabile E allora cosa si fa ? Si può gassificare . E come ? Usando energia in surplus nei momenti di massima produzione da fonte eolica o fotovoltaica. E qui si apre un mondo di possibilità di riciclo di rifiuti di ogni tipo che possono trasformarsi in gas, in materiali da costruzione, ed in altri molti composti utilizzabili anche per la produzione di energia ad esempio l'drogeno che potrebbe essere impiegato anche nel settore auto per le pile a combustibile, Questo consentirebbe di svincolarsi dal litio e dai suoi produttori che tengono per le palline mezzo mondo sapendo che se alzano i prezzi salta il banco ... Perchè oggi produrre idrogeno per autotrazione è antieconomico , ma se l'idrogeno lo ricavo come scarto dalla gassificazione allora tutto cambia ... A seconda del tipo di gassificazione la produzione di polveri e/o composti dannosi può scendere a valori anche prossimi allo zero come ad esempio ne gaso di gassificatori con torce al plasma. Inoltre sfruttando il calore residuo del processo si potrebbe incrementare il teleriscaldamento con ulteriore riduzione dell'utilizzo di fonti fossili. E allora perchè non si gassifica su larga scala ? Principalmente per i costi iniziali e la modifica di equilibri sociali ed economici che porterebbero a problematiche più complesse della mobilità ecosostenibile. Specialmente in paesi altamente industrializzati come il nostro ed i nostri vicini (Germania e Francia) che a differenza nostra hanno il nucleare e quindi possono permettersi tempi più lunghi per gestire questa transizione che sarà comunque inevitabile. Quindi per ora (ed ancora per un bel pò) ci terremo i nostri amati motori fumanti ...
In risposta al messaggio di bottastra del 20/09/2019 alle 18:24:43Non so perchè non viene nemmeno considerato l'Ibrido . E' vero che si consuma lo stesso la benzina, ma i consumi rispetto ad un veicolo equivalente come dimensioni e tipologia di vetture consentono risparmi medi di consumi ed emissioni ad eccezione di chi usa l'auto esclusivamente in autostrada del 30% e per chi usa l'auto in città e periferia anche di più. E' vero che è un risparmio limitato, ma per il momento è pur sempre un risparmio senza problemi che l'elettrico puro pur promettendo un 100% in realtà non si realizza perchè in Italia e siamo in Italia la maggior parte delle centrali elettriche non usa energia convertibile. Inoltre c'è il problema della carenza di colonnine che esisterà sempre perchè non c'è sufficienza energetica. (come già detto col 30% di auto elettriche si rimane al buio)
Mi trovi perfettamente d'accordo con te ! Io poi, per quanto riguarda la crisi del settore auto, inviterei a soffermarsi anche sul fatto che ormai le Case automobilistiche si fanno concorrenza da sole, immettendo sul mercatoenormi stock di auto usate, apparentemente semi-nuove, provenienti dalle società di noleggio a lungo termine, con cui hanno stipulato delle convenzioni per la vendita in stock di auto nuove (spesso modelli poco richiesti o, comunque, facenti parte dell'invenduto), con l'impegno a ritirarle in premuta a distanza di 1 o 2 anni, per poi immetterle sul mercato dell'usato tramite la propria rete di vendita. Avete notato che ormai tutte le concessionarie sono stracolme di queste auto usate, che non provengono certo dalle normali permute con i privati ? E direi anche che ad un concessionario conviene di più spingere la vendita dell'usato, piuttosto che del nuovo, perchè i margini di guadagno sono nettamente superiori. Le auto, quindi, non si può dire che non si vendono più: le Case automobilistiche hanno soltanto spostato l'attenzione degli acquirenti dal nuovo all'usato.
https://www.clubalfa.it/75191-f...
In risposta al messaggio di sergiozh del 17/10/2019 alle 19:17:37Su questo ho dei dubbi, perchè un pò come per il diselgate le miniibride sono un sistema per aggirare i divieti nelle città, perchè il risparmio è veramente minimale ( l'elettrico dà una mano al benzina) . Cosa ben diversa dalle full -ibrid che partono da fermo, fanno manovra e alle basse velocità vanno in elettrico. Inoltre le mini ibride montano gli stessi motori delle auto termiche, mentre le full-ibrid montano motori a ciclo Atchinson studiati per coadiuvare il motore elettrico e non viceversa oltre a consumare meno ed inquinare meno.
Le mini ibride forse sono una buona cosa se consumano meno.
In risposta al messaggio di alexbio del 18/10/2019 alle 09:05:01Vabbe', allora sara' la solita truffa all'italiana.
Su questo ho dei dubbi, perchè un pò come per il diselgate le miniibride sono un sistema per aggirare i divieti nelle città, perchè il risparmio è veramente minimale ( l'elettrico dà una mano al benzina) . Cosa bendiversa dalle full -ibrid che partono da fermo, fanno manovra e alle basse velocità vanno in elettrico. Inoltre le mini ibride montano gli stessi motori delle auto termiche, mentre le full-ibrid montano motori a ciclo Atchinson studiati per coadiuvare il motore elettrico e non viceversa oltre a consumare meno ed inquinare meno.
In risposta al messaggio di sergiozh del 18/10/2019 alle 09:22:13"solita truffa all'italiana"
Vabbe', allora sara' la solita truffa all'italiana.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 20/09/2019 alle 16:40:53Vero quanto dici...
L'auto elettrica oggi in italia non è una soluzione percorribile, se non in poche realtà molto limitate. In altri paesi lo sta diventando ma sono anni luce avanti rispetto a noi sul tema mobilità ecosostenibile ed hannoconformazioni del territorio molto diverse dalle nostre (ad esempio Olanda e Danimarca). Quello che molti oggi non valutano è l'impatto ambientale ed anche sociale della mobilità elettrica su larga scala. Il problema vero non sono le colonnine di ricarica (anche se necessarie) ma la struttura della rete elettrica nazionale che collasserebbe se solo il 25-35% del parco auto passasse all'elettrico. Un picco di consumi insostenibile che obbligherebbe a potenziare o aumentare il numero di centrali per la produzione di energia. Un picco che si manifesterebbe nel momento in cui il fotovoltaico non funziona e che l'eolico potrebbe non supportare a suffcienza in quanto tipologie di energia non stoccabile E allora cosa si fa ? Si può gassificare . E come ? Usando energia in surplus nei momenti di massima produzione da fonte eolica o fotovoltaica. E qui si apre un mondo di possibilità di riciclo di rifiuti di ogni tipo che possono trasformarsi in gas, in materiali da costruzione, ed in altri molti composti utilizzabili anche per la produzione di energia ad esempio l'drogeno che potrebbe essere impiegato anche nel settore auto per le pile a combustibile, Questo consentirebbe di svincolarsi dal litio e dai suoi produttori che tengono per le palline mezzo mondo sapendo che se alzano i prezzi salta il banco ... Perchè oggi produrre idrogeno per autotrazione è antieconomico , ma se l'idrogeno lo ricavo come scarto dalla gassificazione allora tutto cambia ... A seconda del tipo di gassificazione la produzione di polveri e/o composti dannosi può scendere a valori anche prossimi allo zero come ad esempio ne gaso di gassificatori con torce al plasma. Inoltre sfruttando il calore residuo del processo si potrebbe incrementare il teleriscaldamento con ulteriore riduzione dell'utilizzo di fonti fossili. E allora perchè non si gassifica su larga scala ? Principalmente per i costi iniziali e la modifica di equilibri sociali ed economici che porterebbero a problematiche più complesse della mobilità ecosostenibile. Specialmente in paesi altamente industrializzati come il nostro ed i nostri vicini (Germania e Francia) che a differenza nostra hanno il nucleare e quindi possono permettersi tempi più lunghi per gestire questa transizione che sarà comunque inevitabile. Quindi per ora (ed ancora per un bel pò) ci terremo i nostri amati motori fumanti ...
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2019 alle 15:47:26A volte l’assurdo, casa mia, pannelli solari, caldaia centrale ipertecnologica muri coibentati utilizzo del polistirolo o simile, classe energetica A (o qualcosa di molto vicino), luci a led, piano ad induzione ma apertura dei rotolanti elettrica, che dire, comodissimo ma sembra uno spreco
Vero quanto dici... Ma proviamo a pensare allo spreco di energia (e quindi all'energia che poi risulterebbe disponibile per la locomozione elettrica) odierno a causa degli innumerevoli stand-by che ognuno di noi ha in casa...Oppure alle luci, tv, computer, modem/router lasciati accesi per niente... Oppure agli elettrodomestici che hanno 10-20 o più anni e non si cambiano, perchè c'è ancora l'ideale finchè va non cambio l'elettrodomestico, con uno recente in classe A++/A+++ o migliore. Le luci a led in casa al posto di quelle alogene o ad incandescenza o a risparmio energetico. Penso che se si stesse più attenti ai consumi... Il consumo (nazionale) si abbassa notevolmente. Esempio, nel mio caso specifico sono passato dai quasi 4300kWh/anno ai circa 2800kWh/anno (circa un 35% in meno)... Oltretutto la potenza impegnata dagli elettrodomestici è inferiore, esempio l'asciugatrice nuova richiede massimo 550W quella vecchia 1500W, lavatrice nuova 1820W quella vecchia 2150W, stessa cosa per le luci, lavastoviglie, frigo, etc. Anche questo aspetto non è da sottovalutare; il picco di richiesta nazionale sarebbe inferiore. A parte ciò, per il momento, in Italia, la scelta migliore sarebbe il full hybrid o full hybrid plug-in che permette di fare gli spostamenti urbani in elettrico data l'autonomia di 50-60km (autonomia odierna) e a casa si ricarica senza richiedere provvedimenti (al massimo serve una potenza impegnata di 4,5-6kW al posto dei classici 3kW) e in tempi ragionevoli.
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2019 alle 15:02:16Scrivo cosi' perche' la fiat si rivolge naturalmente agli acquirenti italiani e perche' le Tante citta' che vietano il motore diesel d'inverno sono italiane.
solita truffa all'italiana Perchè scrivi così? La Fiat è l'unica che fa le mild hybrid? è la prima che le ha introdotte? Non penso. Tra chi fa le mild hybrid c'è anche Audi, Suzuki, Mazda, etc...
In risposta al messaggio di sergiozh del 18/10/2019 alle 19:16:58Non mi pare una buona motivazione...
Scrivo cosi' perche' la fiat si rivolge naturalmente agli acquirenti italiani e perche' le Tante citta' che vietano il motore diesel d'inverno sono italiane.
In risposta al messaggio di il tornitore del 18/10/2019 alle 21:56:03Io non sapevo che anche le altre case automobilistiche fanno le mini ibride. Credevo le facesse solo fiat perche' ho visto due link che citavano le due mini italiane ibride nuove.
Non mi pare una buona motivazione... La solita truffa all'italiana, come l'hai definita tu, non è solo all'italiana poichè anche altre case automobilistiche fanno auto mild hybrid compatte ed hanno iniziato a commercializzarleprima di Fiat in Italia. Potevi evitare di scrivere la solita truffa all'italiana... come se gli altri non truffassero. In modo quasi implicito hai etichettato gli italiani. Io l'ho trovata di pessimo gusto. Discorso diverso se non c'era la parte all'italiana.. In questo caso non avrei avevo nulla da dire/obiettare.