quote:[i]Risposta al messaggio di bottastra inserito in data 05/08/2014 Le farmacie hanno già il grosso vantaggio di non avvertire il peso della crisi (perché purtroppo il numero degli ammalati non diminuisce certo !) >> Il tuo caso deve essere una delle eccezione, la crisi l'hanno sentita pure le farmacie e come. (Io ci vedo anche aspetti positivi visto che ritengo i farmaci siano da usare solo in caso di estrema urgenza)
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 06/08/2014 10:13:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Fino a 5/6 anni fa il prezzo dei farmaci era frutto di un negoziato tra case farmaceutiche e Ministero della Sanità. Non solo in Italia ma anche in Europa. Lo dico con cognizione di causa. Non so se nel frattempo le cose siano cambiate, ma dubito. Per dirla in altre parole, non è certo la singola farmacia che forma il prezzo del farmaco: questo viene amministrato ad un livello superiore. Le farmacie, intese come negozi al dettaglio, guadagnano sul corollario del mercato dei farmaci e, come già stato osservato, hanno enormi problemi finanziari dettati dal gap tempi di incasso, tempi di pagamento.
quote:Risposta al messaggio di bruno it inserito in data 06/08/2014 13:04:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> digita su google "crisi delle farmacie" [;)] Scoprirai che dal punto di vista economico sono aziende che guadagnano, ma dal punto di vista finanziario .... Guadagnare e non incassare i crediti o incassarli dopo molto tempo è come non guadagnare
quote:Risposta al messaggio di The Beagle inserito in data 06/08/2014 13:59:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> [:D][:D][:D][:D][:D][:D] --------------------------------------------------------------------------
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 06/08/2014 10:29:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Per dirla in altre parole, non è certo la singola farmacia che forma il prezzo del farmaco: questo viene amministrato ad un livello superiore." id="red"> Appunto, come si diceva è una questione di corporazioni, come quella dei notai e della maggior parte degli ordini professionali. Sono le stesse che impediscono l'apertura di nuove farmacie, nel caso delle farmacie, e nuove iscrizioni nel caso degli altri ordini. In un paese dove anche i tassisti riescono a farsi i taxi loro, figuriamoci le categorie ammanigliate meglio. www.regoleo.altervista.org
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 06/08/2014 14:30:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Separiamo le due questioni: - le corporazioni, come tu le chiami, altro non sono che sindacati di categoria. Tutte le professioni (e per tali intendo quelle giuridicamente riconosciute, come ad esempio i medici, gli avvocati, i notai, gli ingegneri, i commercialisti ecc.) accorpano soggetti che quotidianamente devono vedersela con il mercato, pur essendo soggetti ad un controllo ministeriale - tornando al topic, fatti un giro sul sito "agenzia del farmaco", scoprirai come si formano i prezzi dei farmaci Ciao!
http://www.farmaciavirtuale.it/...
Cordialmente Mikquote:Risposta al messaggio di bottastra inserito in data 07/08/2014 00:05:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ripeto alcune frasi che hai scritto: - state tranquilli i farmacisti ottengono facilmente anticipazioni bancarie - pagano tassi di assoluto favore - hanno scoperti di conto per periodi molto brevi Potresti cortesemente circostanziarle meglio? Puoi dirci con dati oggettivi a quanto ammontano i tassi di assoluto favore e cosa intendi per periodi molto brevi? Gia che ci sei, puoi dirci qual è il rapporto farmacie/numero di abitanti dei principali paesi europei (Italia, Francia, Germania e Regno Unito)? Grazie sin d'ora per un tuo cortese riscontro. Ciao! PS mi è capitato di vedere recentemente il bilancio di una farmacia: il farmacista, giustamente, deve vendere medicine e adoperarsi affinché non ci siano code nel suo negozio, ma nella fattispecie, se avesse un minimo di cognizioni giuridiche od economiche, avrebbe alternativamente (i) venduto delle proprietà per acquisire provviste finanziarie per chiudere alcuni finanziamenti bancari (ii) portato i libri in Tribunale PPS con ciò non dico che le farmacie siano tutte a rischio chiusura. Sono soggette al rischio imprenditoriale al pari di qualsaisi altra azienda e, come tante altre aziende, operano in un mercato che ha proprie regole formatesi nel tempo i cui eventuali cambiamenti necessitano di molto tempo, con il rischio oggettivo di lasciare più di un cadavere per strada.