In risposta al messaggio di Giovanni del 06/03/2019 alle 13:53:21Quando andai in Umbria per i rilievi post terremoto parlai con qualche coltivatore diretto purtroppo con le aziende danneggiate e mi dissero che i loro prodotti raramente raggiungono non solo la grande distribuzione, ma anche quella più prossima. Difatti la manciata di lenticchie che acquistai da loro in azienda avevano un gusto mai provato.
Siamo passati per questa località martoriata dal terremoto e famosa per i suoi legumi. Così abbiamo preso delle lenticchie, fave secche ed altro. Abbiamo cucinato le lenticchie ma non ci hanno convinto. Abbiamo apertola confezione delle fave secche che a me piacciono cotte in padella con un filino d'olio e sale, ma le abbiamo trovate quasi tutte abitate da vermi in quanto bucate. Siamo andati a vedere la scadenza e non erano scadute, anzi, scadenti l'anno prossimo. In quest'occasione abbiamo letto che le fave erano coltivate in... Syria! Così siamo andati a vedere la confezione delle lenticchie: coltivate in... Argentina! Questa denominazione dell'origine non è sull'etichetta che è la classica di Colfiorito, ma sulla fascia laterale trasparente della confezione che se non lo fai apposta non lo vedi. Colfiorito, Colfiorito, mi hai tradito! Si, perché una cosa del genere è fatta in malafede, nella peggiore delle malefedi. Prendere in giro gli affezionati dei loro prodotti locali. Perché abbinare il classico marchio d'origine Colfiorito a prodotti neanche italiani. Fine di Colfiorito, per noi. Giovanni
In risposta al messaggio di ik6Amo del 06/03/2019 alle 14:38:37Esatto, mai dare per scontato che a Colfiorito ti diano solo le loro lenticchie, come non è detto che a S. Daniele ti diano i loro prosciutti.
Purtroppo i disonesti sono un pò da tutte le parti. Non per questo dobbiamo criminalizzare tutti gli abitanti della zona. Quei prodotti farlocchi, in quella zona, si trovavano prima del terremoto, come si trovano ora.
In risposta al messaggio di Giovanni del 06/03/2019 alle 13:53:21Occhio e croce direi che si chiama frode in commercio.
Siamo passati per questa località martoriata dal terremoto e famosa per i suoi legumi. Così abbiamo preso delle lenticchie, fave secche ed altro. Abbiamo cucinato le lenticchie ma non ci hanno convinto. Abbiamo apertola confezione delle fave secche che a me piacciono cotte in padella con un filino d'olio e sale, ma le abbiamo trovate quasi tutte abitate da vermi in quanto bucate. Siamo andati a vedere la scadenza e non erano scadute, anzi, scadenti l'anno prossimo. In quest'occasione abbiamo letto che le fave erano coltivate in... Syria! Così siamo andati a vedere la confezione delle lenticchie: coltivate in... Argentina! Questa denominazione dell'origine non è sull'etichetta che è la classica di Colfiorito, ma sulla fascia laterale trasparente della confezione che se non lo fai apposta non lo vedi. Colfiorito, Colfiorito, mi hai tradito! Si, perché una cosa del genere è fatta in malafede, nella peggiore delle malefedi. Prendere in giro gli affezionati dei loro prodotti locali. Perché abbinare il classico marchio d'origine Colfiorito a prodotti neanche italiani. Fine di Colfiorito, per noi. Giovanni
In risposta al messaggio di anasta del 06/03/2019 alle 17:40:30Ad occhie e croce potrebbe anche essere no, perchè... se ho ben capito, Giovanni ha comprato un prodotto col brand Colfiorito, non un prodotto denominato "lenticchie o fave di Colfiorito".
Occhio e croce direi che si chiama frode in commercio. Farei una segnalazione ai carabinieri di zona Andrea
In risposta al messaggio di anasta del 06/03/2019 alle 17:40:30di fave non me ne intendo ma di lenticchie abbastanza in quanto amica di mia figlia faceva la pastora a Castelluccio di NORCIA e la differenza ce.comunque il marchio colfiorito non dice lenticchie di colfiorito.anni fa portato un container e venivano dal CANADA ma un operaio mi disse che la semenza è la loro.in commercio si trovano comunque originali colfiorito in pacchetto con nastro oro.
Occhio e croce direi che si chiama frode in commercio. Farei una segnalazione ai carabinieri di zona Andrea
In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 06/03/2019 alle 17:48:07E hai ragione a dubitare. Se c'era scritta la provenienza e Giovanni l'ha letta, non ci sarebbe il reato di frode in commercio se avesse preso il prodotto direttamente dallo scaffale o espositore ecc. Diversamente sarebbe se avesse chiesto e acquistato il prodotto parlando con il commerciante e chiedendo espressamente le lenticchie e le fave del luogo. Questo è il tipico caso dei prodotti "furbi" con eventuali problemi di etichettatura da valutare, conoscendo le nuove normative. Il reato di frode in commercio art. 515 c.p. è assai complesso e anche in questo caso si potrebbe configurare, come no.
Ad occhie e croce potrebbe anche essere no, perchè... se ho ben capito, Giovanni ha comprato un prodotto col brand Colfiorito, non un prodotto denominato lenticchie o fave di Colfiorito.
https://www.brocardi.it/codice-...