quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/05/2014 14:30:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Sarebbe uno splendido titolo per un tema in classe>> Ecco, tipicamente uno dei temi che da studente odiavo. Un tema in classe dovrebbe servire a mostrare le capacità espressive di un ragazzo, e per questo servono tematiche da giovani. Questi sono pensieri da vecchi come me e te, e sono un disastro per i ragazzi. Ora che sono un vecchio, voglio vendicarmi del torto subito da ragazzo con questi temi ai tempi per me incomprensibili. Detto questo, secondo me la parola cultura ha perso volendo significato. Cultura volendo è tutto, da come coltivare i cardi nelle colline astigiane a vedere un museo. A me piace più pensare la cultura come l'insieme del sapere, che deve essere multivariato e NON monocorde. E questo deve essere particolarmente importante in Italia, dove abbiamo ancora una predominanza dell'idea che la Cultura sia quella classica, umanistica, a discapito di quella scientifica che tanto ci aveva reso grandi fino alla metà del secolo scorso, fino alla drammatica riforma gentiliana della scuola. Siamo una nazione pervasa dal pregiudizio, dalla creduloneria, dall'antiscienza vera e propria, dagli studenti che temono la matematica e la scienza, volendo anche della cialtroneria perennemente premiata, e invece abbiamo tanto bisogno di una maggiore varietà del sapere. La cronaca di tutti i giorni e le pagine orribili della politica in questo senso non sono un caso. Insomma, la cultura IMHO più che il gusto per il bello, che ovviamente è lodabile, deve essere il gusto per il vero, per il capire, per la ricerca della struttura del mondo e della realtà. Meno romantico, forse, mi rendo conto. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/05/2014 15:11:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ai tempi dei temi ero sempre avvilito dal fatto che mi si chiedeva di scrivere su cose per le quali avevo tre righe circa da scrivere. I ragazzi interessati allo studio saranno circa il 3%. Tutti gli altri lo fanno perché più o meno coscienziosamente sanno che è utile, perché orgogliosi, perché puntigliosi. Il vero significato di quello che si è fatto lo si scopre quando poi si è arrivati in età adulta. Ma sopratutto l'Italiano dovrebbe servire a imparare a scrivere in Italiano, e se uno si scontra con il fatto di dover inventare concetti che abbiano senso su cose prive di interesse, rischia anche poi di scrivere cose orribili. L'uso della lingua dovrebbe prescindere dall'importanza delle cose che si scrivono; un tema potrebbe anche solo chiedere di commentare il film visto la sera prima, l'ultima prova di masterchef o che, basta allenare i ragazzi a tradurre in parole fatti e opinioni (magari distinguendoli). Il tipico tema del liceo era invece un orribile esercizio di fantasia nel riuscire ad immaginare quello che voleva sentirsi dire la professoressa, evitando immancabilmente di dire quello che realmente si pensava, di fare citazioni delle proprie esperienze quotidiane o di cultura contemporanea (e si, puoi citare Torquato Tasso ma non un articolo del giornale). Alla fine venivano fuori frasi convolute aggrovigliate arzigogolate, dove si aggiungeva sempre un qualche cosa per allungare la minestra. Ancora oggi non riesco ancora a leggere e vedere nulla che mi sia stato insegnato al Liceo, se un titolo di un libro o un autore era negli elenchi da leggere ai tempi per me è nella lista nera. Che danti bruci nel girone dei rompip**le, che Manzoni impari il dono della sintesi. Se Beatrice, Lucia e Silvia l'avessero mollata di più la nostra vita adolescenziale sarebbe stata migliore. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 12/05/2014 15:44:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>" se Beatrice, Lucia e Silvia...! [:D][:D][:D][:D]perdonatemi ma questa mi ha fatta scompisciare [:D][:D], Dani sei un autore di Crozza per caso? troppo bella! elena
quote:Risposta al messaggio di montanara inserito in data 12/05/2014 20:09:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quoto! Daniele, questa è da incorniciare [:)]
quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 12/05/2014 21:28:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ecco, questo manca secondo me ai ragazzi di oggi, l'amore per la discussione. Troppo concentrati a massacrarsi a parole su ASK dimenticano com'è bello parlare e scambiare opinioni nel rispetto dell'altro. PdA
quote:Risposta al messaggio di bruno it inserito in data 13/05/2014 13:55:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> [:D][:D][:D][:D][:D] Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”
quote:Risposta al messaggio di Ummagamma inserito in data 13/05/2014 23:03:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi piacerebbe capire cosa intendi per cultura-conformismo. Il contesto in cui è stato fatto quel discorso iniziale è un contesto molto libero in cui la cultura è genericamente intesa come mostre di pittura,ricerca storica ecc. non necessariamente intesa in un contesto strettamente classico. Personalmente credo che conoscere, studiare, leggere ma ovviamente anche viaggiare ecc. sia un modo per aprire la mente alle diversità intese come valori, sia un modo per migliorarci come persone. Fare cultura non è, secondo me, essere necessariamente persone di cultura nel senso più stretto del termine. PdA
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 14/05/2014 08:46:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La cultura conformismo e' per es. citare a sproposito un pedofilo come Pasolini.. E' chiaro che poi ognuno ha i suoi appetiti... Se faccio un viaggio nel deserto e' perché li' trovo il cibo per la mia mente..dalle considerazioni di carattere scientifico ( come per es l'adattamento ad un ambiente ostile e l'utilizzo geniale delle poche risorse), a quelle antropologiche...e da li' il richiamo al pensiero di Oriana Fallaci...oppure a quello di Ennio Flaiano.."se i popoli si conoscessero meglio si odierebbero di più"... Poi esistono le patologie spacciate per pensiero illuminato...
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 14/05/2014 08:49:40 (> A questo proposito può essere interessante leggere questo libroVisualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://www.ibs.it/code/97888046...
PdAquote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 14/05/2014 09:52:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Guarda non mi capisco neanche da solo..[8D]
quote:Risposta al messaggio di Ummagamma inserito in data 14/05/2014 09:14:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Certo fare cultura non è fare citazioni! Se la citazione ad esempio tende a diffondere in maniera subdola il razzismo non è affatto cultura ma l'esatto opposto [:(][V] PdA