In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 04/03/2019 alle 14:55:49Si potrebbe cominciare a cambiare con le piccole cose. TUTTI avere i pannelli sulle case, usare quando possibile mobilità collettiva, riscaldare un po' meno, tanti piccoli gesti che su milioni di persone ...
Qui a parole siamo tutti ecologisti... ma nessuno vuole andare a piedi.
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/03/2019 alle 15:22:16Sarei disposto ed anche felice di spostarmi per Roma con la mia bici .. da corsa o mbk., se ci fossero piste ciclabili idonee.. tra l’altro qui il clima è notoriamente una favola.. ma il sindaco, in ottemperanza alle disposizioni del suo partito dice che poi mancherebbero le accise.. acc...
Si potrebbe cominciare a cambiare con le piccole cose. TUTTI avere i pannelli sulle case, usare quando possibile mobilità collettiva, riscaldare un po' meno, tanti piccoli gesti che su milioni di persone ...
In risposta al messaggio di Ummagamma del 04/03/2019 alle 15:37:26Non ho più opinioni sulla Raggi a me basta l'Appendino ma .. gli adattamenti vanno fatti con buon senso. Le ciclabili sono una soluzione parziale, perché riguardano una fascia limitata della popolazione. Non tutti possono far chilometri in bici.
Sarei disposto ed anche felice di spostarmi per Roma con la mia bici .. da corsa o mbk., se ci fossero piste ciclabili idonee.. tra l’altro qui il clima è notoriamente una favola.. ma il sindaco, in ottemperanza alle disposizionidel suo partito dice che poi mancherebbero le accise.. acc... scusa se non ho risposto al tuo quote su Extra ma mi devo sbollentare almeno un mesetto
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/03/2019 alle 11:43:24IO ho cominciato con riscaldare casa ed uffici
In questo pianeta c'è una consorzio Tutti i dati climatici attuali sono perfettamente spiegati, non c'è bisogno di inventarsi nulla, men che meno un complotto planetario. Purtroppo le risposte che proponi sono consolatoriee di comodo. Sono risposte che non implicano una responsabilità collettiva e non evocano le nostre abitudini come causa di quanto sta cambiando. La causa è nota ed ovvia, l'effetto serra, causato sopratutto dalle emissioni di CO2, che stanno distruggendo il pianeta. Siamo noi, anche io e te, anche noi del forum che promuoviamo viaggi in camper, la causa. L'apporto di ciascuno è infinitesimo, ma sommati ci porterà al disastro. Ripeto, le cause tenute nascoste non servono. Non le terrebbero nascoste se esistesse una spectre mondiale capace di ordire un simile complotto. Invece esistono gruppi di pressione ben distinguibili che provano a negare la situazione per meri interessi economico politici noti. Esiste una sola soluzione, cambiare radicalmente il nostro modo di vivere, vivere senza usare CO2 fossile dovrebbe essere il nostro scopo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/03/2019 alle 15:22:16
Si potrebbe cominciare a cambiare con le piccole cose. TUTTI avere i pannelli sulle case, usare quando possibile mobilità collettiva, riscaldare un po' meno, tanti piccoli gesti che su milioni di persone ...
In risposta al messaggio di Giovanni del 04/03/2019 alle 16:46:24Conosco discretamente il sistema distributivo nazionale, non fosse per il fatto che ho parlato spesso con i vertici di Terna.
Hai scritto: ...TUTTI avere i pannelli sulle case,... Io credo che tu sia molto specializzato in alcuni argomenti ma di distribuzione di energia elettrica non dài l'impressione di essere molto preparato; non sai che lac.d. rete elettrica nazionale non è una reale rete elettrica come farebbe intendere il vocabolo 'rete' (maglia) ma sono tutti tronchi di linee ben separati elettricamente. Abbiamo una rete a 380 kv, che non è collegata elettricamente, nel senso fisico, alla rete a 220 kv: tra una rete e l'altra ci sono dei trasformatori così che tu puoi alleggerire il carico ma non trasferirlo dal 220.000 al 380.000. Dal 220.000 dipendono, sempre tramite trasformatore, le linee a 120 Kv e, da queste a 10-20 Kv. Sempre separate elettricamente come nel primo caso. Dal 10.000, tramite le cabine c.d. secondarie, viene distribuito al popolo il 380V su tre fasi che, opportunamente equalizzate come carico, portano il 230v nelle nostre case. Se sul mio tetto metto mila e mila watt di potenza in pannelli fotovoltaici, potrò alimentare solo la linea che alimenta la mia casa ma non le altre linee uscenti con la mia dalla mia stessa cabina secondaria. Ma se dovesse piovere, la mia linea non resta al buio: ti sei chiesto perché? Perché da un'altra parte c'è una centrale tradizionale che alimenta comunque tutta la rete, sole o senza sole, notte e giorno, perché la centrale tradizionale, per essere in grado di fornire potenza, deve essere accesa normalmente da due giorni (ora più, ora meno, eccetto le idriche che possono intervenire in meno di mezz'ora). All'estero non compriamo Gwh (gigawattora) ma compriamo Gw, ovvero potenza. Ai nostri confini non ci sono contatori che misurano quanto preleviamo, ma il produttore (per esempio una centrale nucleare in Francia o da qualche altra parte) si impegna a renderci disponibile quella potenza, che noi la consumiamo o non la consumiamo e, per far questo, la centrale nucleare deve essere sempre in funzione, sole o non sole, notte e giorno. Questa dell'energia solare è una delle tante sòle degli ambientalisti: paghiamo due volte la stessa corrente che consumiamo (basta guardare una qualsiasi bolletta), una al produttore tradizionale, una ai pannellati. Discorso, invece, estremamente interessante quello di Franco (franco49tn) perché l'acqua calda si può conservare per ore mentre l'energia elettrica si può consumare solo se si produce in quel preciso istante. Chi è stato in Grecia avrà visto che tutti hanno il pannello solare (non fotovoltaico, solare) per riscaldare l'acqua? Probabilmente sono meno invasi da ambientalisti di professione. Per finire, chissà chi produceva tanto Co2 nel 1861 (milleottocentosessantuno), giorni caldi come questi... Passata la moda del buco nell'ozono, quando si cominciava a capire che anche quella era una sòla, ora si cavalca la CO2; ieri le Volvo fumanti di gasolio erano non inquinanti, oggi il gasolio senza fumo è inquinante. Io credo che senza ambientalisti di professione, saremmo stati molto più avanti; la religione dell'ambientalismo fa gli stessi danni che hanno fatto storicamente qualsiasi religione. Giovanni
In risposta al messaggio di Giovanni del 04/03/2019 alle 16:46:24Ringrazio del tuo apprezzamento
Hai scritto: ...TUTTI avere i pannelli sulle case,... Io credo che tu sia molto specializzato in alcuni argomenti ma di distribuzione di energia elettrica non dài l'impressione di essere molto preparato; non sai che lac.d. rete elettrica nazionale non è una reale rete elettrica come farebbe intendere il vocabolo 'rete' (maglia) ma sono tutti tronchi di linee ben separati elettricamente. Abbiamo una rete a 380 kv, che non è collegata elettricamente, nel senso fisico, alla rete a 220 kv: tra una rete e l'altra ci sono dei trasformatori così che tu puoi alleggerire il carico ma non trasferirlo dal 220.000 al 380.000. Dal 220.000 dipendono, sempre tramite trasformatore, le linee a 120 Kv e, da queste a 10-20 Kv. Sempre separate elettricamente come nel primo caso. Dal 10.000, tramite le cabine c.d. secondarie, viene distribuito al popolo il 380V su tre fasi che, opportunamente equalizzate come carico, portano il 230v nelle nostre case. Se sul mio tetto metto mila e mila watt di potenza in pannelli fotovoltaici, potrò alimentare solo la linea che alimenta la mia casa ma non le altre linee uscenti con la mia dalla mia stessa cabina secondaria. Ma se dovesse piovere, la mia linea non resta al buio: ti sei chiesto perché? Perché da un'altra parte c'è una centrale tradizionale che alimenta comunque tutta la rete, sole o senza sole, notte e giorno, perché la centrale tradizionale, per essere in grado di fornire potenza, deve essere accesa normalmente da due giorni (ora più, ora meno, eccetto le idriche che possono intervenire in meno di mezz'ora). All'estero non compriamo Gwh (gigawattora) ma compriamo Gw, ovvero potenza. Ai nostri confini non ci sono contatori che misurano quanto preleviamo, ma il produttore (per esempio una centrale nucleare in Francia o da qualche altra parte) si impegna a renderci disponibile quella potenza, che noi la consumiamo o non la consumiamo e, per far questo, la centrale nucleare deve essere sempre in funzione, sole o non sole, notte e giorno. Questa dell'energia solare è una delle tante sòle degli ambientalisti: paghiamo due volte la stessa corrente che consumiamo (basta guardare una qualsiasi bolletta), una al produttore tradizionale, una ai pannellati. Discorso, invece, estremamente interessante quello di Franco (franco49tn) perché l'acqua calda si può conservare per ore mentre l'energia elettrica si può consumare solo se si produce in quel preciso istante. Chi è stato in Grecia avrà visto che tutti hanno il pannello solare (non fotovoltaico, solare) per riscaldare l'acqua? Probabilmente sono meno invasi da ambientalisti di professione. Per finire, chissà chi produceva tanto Co2 nel 1861 (milleottocentosessantuno), giorni caldi come questi... Passata la moda del buco nell'ozono, quando si cominciava a capire che anche quella era una sòla, ora si cavalca la CO2; ieri le Volvo fumanti di gasolio erano non inquinanti, oggi il gasolio senza fumo è inquinante. Io credo che senza ambientalisti di professione, saremmo stati molto più avanti; la religione dell'ambientalismo fa gli stessi danni che hanno fatto storicamente qualsiasi religione. Giovanni
In risposta al messaggio di dani1967 del 04/03/2019 alle 17:10:32
Conosco discretamente il sistema distributivo nazionale, non fosse per il fatto che ho parlato spesso con i vertici di Terna. So benissimo che il solare elettrico ha grossi, enormi problemi finanziari e tecnici, il mio eraun esempio, ma resta una questione, abbiamo bisogno di non bruciare fossili. Inoltre non dobbiamo pensare alla tecnologia oggi, ma a una tecnologia futura, i limiti che tu descrivi sono veri ma bisogna porvi rimedio; se le nostre abitazioni per molte ore si alimentassero in buona percentuale da sole, è tutto fossile risparmiato, non ci credo all'eliminazione totale, se poi il resto ha una buona percentuale di rinnovabili, di nuovo non è male. In ogni caso già oggi il termico è in crisi. Il buco nell'ozono non era una moda, ma è stato contrastato molto più efficacemente, visto che era legato all'uso di prodotti chimici facilmente sostituibili. Purtroppo quello dell'effetto serra NON è un problema di moda, se ne parla da decenni e sopratutto i dati sono sempre peggiori delle proiezioni. In particolar modo nella pianura padana i dati sono peggiori delle più pessimistiche previsioni. Non conta il singolo dato di un singolo anno, la statistica non si fa così se no si prendono solo i dati che ci piacciono. La statistica si fa sul trend normalizzati comprensivi ovviamente di oscillazioni. Ad esempio il 2017 ha avuto una inverno/primavera normali, ma un autunno simile a questo inverno, con una serie di record sbalorditivi, il 2018 e andato in controtendenza ma alla fine le temperature estive e i giorni tropicali hanno segnato di nuovo record senza precedenti, il 2019 ricomincia con una climatologia di blocco. Tutte condizioni che hanno precedenti ma mai tutte messe serialmente una in fila all'altra con sempre meno anni normali in mezzo.
In risposta al messaggio di Ummagamma del 26/07/2017 alle 16:35:55......paura, almeno se succede......và tutto in parti uguali. Alpinalf
Questa la prendo in seria considerazione, soprattutto per lo spessore dello scienziato, Stephen Hawking, in aperto contrasto con le scelte anti ambientaliste di D. Trump ( urge un sicario)..ipotizza l'aumento esponenzialedelle temperature fini a 250 gradi e pertanto da mettere in atto progetti estremi come quello di abbandonare il pianeta comunque.. questo il dettaglio, anche se il sito da cui questa notizia mi sembra kazzenger di Giacobbo