https://it.m.wikipedia.org/wiki...
In risposta al messaggio di Panzer del 16/09/2018 alle 20:28:15ma non c'e' qualche cantiere aperto ?
Un po’ di cultura...
In risposta al messaggio di bottastra del 16/09/2018 alle 22:25:46Grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Io ho avuto una Seat Ibiza, che - com'è noto - è anch'esso un marchio del Gruppo Wolkswagen e che, sotto il profilo qualitativo, ritengo sia allo stesso livello qualitativo di Skoda. Poi ho avuto anche una Peugeot 2008sino a qualche mese fa (poi, purtroppo, mi è stata rubata). Sulla Seat, a livello di motorizzazione, non c'è nulla da dire, anche perchè i motori sono sempre Wolkswagen. La differenza, tuttavia, la fanno l'assemblaggio ed il livello delle finiture, che non sono certo ai livelli di Wolkswagen. Giusto per darti un'idea, la mia Seat aveva dei fastidiosissimi spifferi provenienti dalle portiere anteriori che, nonostante i vari interventi effettuati in assistenza, non sono mai riusciti ad eliminare. Evidentemente era un difetto dovuto ad un assemblaggio piuttosto approssimativo ! Anche la qualità dei materiali lasciava un po' a desiderare. La tappezzeria del sedile di guida, ad esempio, ha cominciato a presentare evidenti segni di usura già dopo un paio d'anni, sebbene io faccia un uso assai limitato dell'auto (difficilmente supero i 5.000/6.000 km. annui !). In pratica, per poter vendere a prezzi nettamente inferiori a quelli di Wolkswagen, è ovvio che da qualche parte devono pur risparmiare ! Peugeot, invece, negli ultimi anni ha raggiunto un livello qualitativo davvero elevato, sia a livello di motorizzazioni che di allestimenti, come risulta peraltro dalle recensioni ampiamente positive presenti sulle riviste specializzate. In conclusione, io propenderei senz'altro per la Peugeot, anche in considerazione del fatto che si sta parlando di due auto dal costo piuttosto impegnativo e non certo di semplici utilitarie.
In risposta al messaggio di magis del 17/09/2018 alle 12:45:10Beh, non esageriamo: il programma "long life" del Gruppo VW prevede il cambio dell'olio ogni 30.000 km. oppure ogni due anni. E francamente penso che, con gli opportuni rabbocchi, gli olii di ultima generazione riescano a fare egregiamente il loro dovere per una durata del genere.
l'affidabilita' di VW e' finita con i motori iniettore / pompa. poi, come gia' scritto, va molto a fortuna e a manutenzione ben fatta. di certo, se si da' retta al marketing, che consiglia cambi dell'olio a 40/50.000. km, poi non ci si puo' lamentare dell'insorgere di problemi gravi e costosi...
In risposta al messaggio di bottastra del 17/09/2018 alle 17:18:42i mucchi di turbine andate che ci sono dai meccanici ti fanno capire le tue convinzioni non sono giuste.
Beh, non esageriamo: il programma long life del Gruppo VW prevede il cambio dell'olio ogni 30.000 km. oppure ogni due anni. E francamente penso che, con gli opportuni rabbocchi, gli olii di ultima generazione riescano a fareegregiamente il loro dovere per una durata del genere. Non credo si tratti, peraltro, di un'operazione di marketing, anzi.... Io penso, invece, che un'operazione di marketing sia quella di far fare i tagliandi annuali, anche ad auto che hanno avuto una percorrenza di poche migliaia di km.
In risposta al messaggio di magis del 17/09/2018 alle 18:41:01Ci sono automobilisti che per lavoro o altro fanno delle percorrenze annuali elevate, a volte molto superiori ai 30.000 Km.
i mucchi di turbine andate che ci sono dai meccanici ti fanno capire le tue convinzioni non sono giuste. se poi tu hai a disposizione analisi tribologiche approfondite su olii che hanno percorso 30.000 km. o piu', ti prego di condividerle, altrimenti il francamente penso che... lascia il tempo che trova...
In risposta al messaggio di Federthago del 17/09/2018 alle 19:17:15secondo me, assolutamente si.
Ci sono automobilisti che per lavoro o altro fanno delle percorrenze annuali elevate, a volte molto superiori ai 30.000 Km. Secondo te, una casa automobilistica, rischierebbe costi di garanzia e faccia se non fosse sicura di quelle percorrenze. Senza considera che normalmente e più facile e conveniente, per lo stesso motivo, tenersi stretti con i chilometraggi.
In risposta al messaggio di Federthago del 17/09/2018 alle 19:17:15Presente,
Ci sono automobilisti che per lavoro o altro fanno delle percorrenze annuali elevate, a volte molto superiori ai 30.000 Km. Secondo te, una casa automobilistica, rischierebbe costi di garanzia e faccia se non fosse sicura di quelle percorrenze. Senza considera che normalmente e più facile e conveniente, per lo stesso motivo, tenersi stretti con i chilometraggi.
In risposta al messaggio di il tornitore del 17/09/2018 alle 20:36:39Salve,ho letto con interesse la tua disamina,che da come la presenti non fa una piega;evidentemente sai cosa dici.
Secondo il mio punto di vista cambiare ogni 30.000km l'olio sono già tantini (poi se si parla di auto diesel ancora peggio)... Io lo cambio ogni 20.000km circa. Il valore più importante che varia man mano che l'olio sidegrada è l'HTHS a 150°C... questo valore con il passare del tempo diminuisce; il gruppo VW è tra quelle case automobilistiche che richiede valori HTHS alti (>=3,5mPas). Il valore HTHS sta ad indicare la capacità e la resistenza di adesione del film d'olio sui componenti... questo valore si abbassa con l'usura e con l'aggiunta di additivi. Valori alti di HTHS favoriscono la lubrificazione (o per meglio dire la resistenza del film d'olio) ma i consumi si alzano leggermente; valori bassi il contrario... In più con intervalli lunghi di cambio olio si formano, inizialmente, laccature e poi residui di morchia... Vorrei vedere internamente quei motori, dove le case dicono di fare il cambio olio ogni 30.000km e più, dopo 120-150.000km come è messo... A voi le conclusioni delle condizioni dell'olio dopo 20-25.000km e nella peggior delle ipotesi inquinato dal gasolio e/o additivi... senza contare i residui di combustione. Perchè toyota, almeno sugli ibridi, richiede il tagliando ogni 15.000km? Non per niente il gruppo toyota ha l'indice di affidabilità più alto. Il motore della mia prius dopo 216.000km era laccato... ma morchia zero; l'importante è non avere morchia che possa ostruire i canali di lubrificazione e altre componenti.
In risposta al messaggio di il tornitore del 17/09/2018 alle 20:36:39Perdonami: io contrariamente ad altri, non ho certezze granitiche, anche perchè non mi ritengo un "signorsotuttoio" (giusto per usare un termine azzeccatissimo usato da qualcuno in un altro post !).
Secondo il mio punto di vista cambiare ogni 30.000km l'olio sono già tantini (poi se si parla di auto diesel ancora peggio)... Io lo cambio ogni 20.000km circa. Il valore più importante che varia man mano che l'olio sidegrada è l'HTHS a 150°C... questo valore con il passare del tempo diminuisce; il gruppo VW è tra quelle case automobilistiche che richiede valori HTHS alti (>=3,5mPas). Il valore HTHS sta ad indicare la capacità e la resistenza di adesione del film d'olio sui componenti... questo valore si abbassa con l'usura e con l'aggiunta di additivi. Valori alti di HTHS favoriscono la lubrificazione (o per meglio dire la resistenza del film d'olio) ma i consumi si alzano leggermente; valori bassi il contrario... In più con intervalli lunghi di cambio olio si formano, inizialmente, laccature e poi residui di morchia... Vorrei vedere internamente quei motori, dove le case dicono di fare il cambio olio ogni 30.000km e più, dopo 120-150.000km come è messo... A voi le conclusioni delle condizioni dell'olio dopo 20-25.000km e nella peggior delle ipotesi inquinato dal gasolio e/o additivi... senza contare i residui di combustione. Perchè toyota, almeno sugli ibridi, richiede il tagliando ogni 15.000km? Non per niente il gruppo toyota ha l'indice di affidabilità più alto. Il motore della mia prius dopo 216.000km era laccato... ma morchia zero; l'importante è non avere morchia che possa ostruire i canali di lubrificazione e altre componenti.