Inserito il 05/05/2014 alle: 23:02:44
Ciao Kurt,
Il problema dell'adeguamento ai protocolli internazionali sepa, sdd, ecc... e' particolarmente difficile e articolato.
Ci sono stati parecchi disguidi soprattutto da parte degli enti erogatori di servizi e/ o finanziamenti.
Considera che addirittura una grande azienda come Enel, ad esempio, non è riuscita a variare tutte le sue utenze in tempo utile.
Difatti nelle prime settimane del nuovo anno migliaia di pagamenti sono andati insoluti in quanto venivano spesso trasmessi agli istituti di credito ancora con il vecchio protocollo , mentre la maggior parte degli istituti di credito (forse già tutti), avevano già aggiornato il sistema dal primo di gennaio, come previsto dalla normativa, la quale, peraltro, prevedeva scadenze scaglionate negli aggiornamenti.
In teoria, se alcuni rid sono andati insoluti dopo tale data, non per carenza di provvista ma per "data code incongruenti" ritengo che la responsabilità dell'insoluto sia imputabile all'ente erogatore e non all'istituto di credito.
Quindi eventuali more su insoluti sono da addebitare al ritardo o addirittura al mancato aggiornamento alla nuova procedura che la nuova normativa europea imponeva a tutti.
Quindi mentre le banche e moltissimi enti di servizi hanno eseguito gli aggiornamenti e sono andati a buon fine, altri, invece, sono stati automaticamente respinti dal sistema informatico.
Da notare che gli istituti di credito possono verificare il flusso solo dopo il suo arrivo e NON prima.
Prima, solo l'utente e in grado di sapere e verificare l'eventuale arrivo dell'addebito.
Preciso che, per la mia piccola esperienza sul campo in questi mesi, sono stati pochi i casi i cui gli enti erogatori hanno imputato more.
Sempre tornando al caso forse più eclatante, Enel, mi sembra che si sia risolto con la trasmissione successiva di un secondo flusso a distanza di qualche settimana senza ulteriori aggravi per il contribuente, utilizzando il nuovo protocollo di trasmissione.
Il pagamento delle precedenti rate o bollette che sia, non ha alcuna importanza in quanto il flusso informatico non legge ciò che è il pregresso della situazione.
E' importante ricordare, anche, che molti istituti di credito si sono ormai equiparati alla lettura del saldo disponibile per i pagamenti (anziché di quello contabile).
Ciò significa che se verso un assegno oggi, per pagare una bolletta o una rata di un mutuo domani, non avrò ancora la disponibilità. Quindi se il mio pagamento arriva in conto e il conto non ha saldo disponibile, il pagamento verrà respinto in automatico...
E spesso, con il nuovo sistema che è super veloce non si riesce neanche a vedere.
E' indispensabile e necessario avere già la disponibilità della cifra la sera prima della scadenza, in quanto i flussi, di solito viaggiano la notte prima.
Tecnicamente questi adeguamenti permettono potenzialità interessanti e, in parte anche risparmi...forse.
Importante, ad esempio, il fatto che si possa inviare un bonifico in Europa area euro alla stessa cifra e con le stesse spese, modalità e velocità con cui lo invieresti a Milano o Roma.
Non so fino a che punto un singolo cittadino, privato, possa beneficiare in toto di queste novità.
Per le aziende che lavorano con l'Europa dell'area euro ci sono molti vantaggi.
Saluti Paolo