In risposta al messaggio di Giovanni del 30/01/2019 alle 11:26:47Allora, posso risponderti parzialmente.
Grazie Dani, ho capito benissimo e ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. Quindi, partiamo con lo stesso materiale, foto con orario preciso e tracciato gps, che io ho sia nel formato .log di Sygic (non in formatodi testo classico, quindi da interpretare ma ho risolto brillantemente) sia in formato .nmea che conoscerai senz'altro e dove ci sono una marea di informazioni. Cambiano le nostre finalità: tu desideri avere una foto geo referenziata singolarmente, quindi gps sempre attivo e relativa registrazione; il mio obiettivo, invece, è avere una foto in cui il nome del file della foto sia la nazione e la località dove è stata scattata, e la data ed ora e, quindi, io non devo geo referenziare la foto quanto sapere dove l'ho scattata che è sempre o durante una registrazione del file tracciato (in viaggio) oppure dopo l'ultima registrazione sul file del tracciato, quando giro per una città. Qualora casualmente io passassi ad un'altra località senza arrivarci col camper, è sufficiente che io accenda il navigatore per qualche secondo per avere aggiornato il tracciato alla nuova località. Io non pubblico le mie foto ma, come ho scritto, le completo di una didascalia (come nella foto che ho pubblicato il 29/01/2019 ore 08:51:38) che mi permette di sapere dove e quando ho scattato quella foto quando essa scorre nel photo frame di casa. Nuovamente grazie! Giovanni
In risposta al messaggio di sergiozh del 30/01/2019 alle 14:11:24Con i file RAW della Nikon (che si chiamano .NEF) riesco a farlo agevolmente. Utilizzo il programma freeware ExiftoolGui.
Ci sono programmi che scrivono le coordinate nei file raw e non solo nei jpg ?
In risposta al messaggio di Dash del 30/01/2019 alle 16:33:12Con le sigma mah....
Con i file RAW della Nikon (che si chiamano .NEF) riesco a farlo agevolmente. Utilizzo il programma freeware ExiftoolGui. Ho preso le coordinate e l'azimuth di ripresa da una foto jpeg georeferenziata e ho provato a iniettaretali coordinate nei tre campi -GPS:GPSLatitude -GPS:GPSLongitude -Gps:GPSImgDirection iniettando i tre dati in due .NEF che erano privi di georeferenziazione. Ricaricando le foto, sono riuscito a leggere le coordinate e la direzione di ripresa che erano memorizzate nei dati EXIF. Pertanto, almeno in ambiente Nikon si può fare. Sono convinto che si possa fare anche con altre marche (Canon, Sony, Olympus, ...) Ciao da Dash
In risposta al messaggio di sergiozh del 30/01/2019 alle 16:50:25Bene o male tutti i raw dovrebbero essere convertibili in maniera loseless, salvo la demoisacizzazione, in dng. Che viene letto da exiftool, libreria base per tutti questi programmi
Con le sigma mah....
In risposta al messaggio di dani1967 del 30/01/2019 alle 17:01:25I raw sigma non sono convertibili loseless...
Bene o male tutti i raw dovrebbero essere convertibili in maniera loseless, salvo la demoisacizzazione, in dng. Che viene letto da exiftool, libreria base per tutti questi programmi @giovanni Visto che so che vi divertitea fare codice, ricordate che tutti questi programmi usano questa libreria, exiftool, che è facilmente richiamabile da qualsiasi linguaggio di programmazione.
In risposta al messaggio di morodirho del 30/01/2019 alle 21:08:35La mia Nikon non chiude più dietro. C' è una reflex di mia moglie però.
dopo tutti questi discorsi sul tema, questa mattina sono passato dal mio fotografo ( dove ho comperato le macchine e dove sviluppavo, Abbiamo parlato ( con un po di nostalgia) delle reflex a pellicola, e mi ha detto di riprendereogni tanto ad usarle,per non farle invecchiare ed evitare che diventino inutilizzabili.Cosi ,tornato a casa ,ho preso in mano la mia prima reflex ( practika con 24 mm) e ''Sorpresa'' c'era una pellicola nuova all'interno ,dimenticata ,penso , da una decina di anni , ora vedremo i risultati.Ho tirato fuori il flash dedicato e un flash yashica che collego per poter fotografare in macro , vedremo cosa succede .Prossimamente tirero' fuori anche la nikon a pellicola e cerchero' di usare anche quella ( visto che è praticamente nuova ( forse 300 scatti) ps onestamente mi divertivo di piu con l'analogico ,(parere personale)
In risposta al messaggio di morodirho del 30/01/2019 alle 21:08:35Vero, bisogna scattare soprattutto sui tempi lenti sotto 1/15" e fino a 1". Le fotocamere manuali (ad es. Nikon F/F2/F3 ma anche altre tipo ad es. la Rollei biottica o l'Hasselblad) regolavano i tempi lunghi tramite la rotazione di un piccolo volano che se rimane fermo troppo a lungo tende a gripparsi. E' un meccanismo con scappamento simile a quello per la regolazione dell'autoscatto, infatti fa lo stesso rumore di quando si imposta l'autoscatto meccanico su quelle macchine. Ogni tanto tiro fuori qualche macchina e le faccio una specie di seduta di fisioterapia a verificare che i tempi a occhio vadano bene e che scattino su tutte le regolazioni, e magari a fianco scatto con lo stesso tempo con una macchina moderna.
dopo tutti questi discorsi sul tema, questa mattina sono passato dal mio fotografo ( dove ho comperato le macchine e dove sviluppavo, Abbiamo parlato ( con un po di nostalgia) delle reflex a pellicola, e mi ha detto di riprendereogni tanto ad usarle,per non farle invecchiare ed evitare che diventino inutilizzabili.Cosi ,tornato a casa ,ho preso in mano la mia prima reflex ( practika con 24 mm) e ''Sorpresa'' c'era una pellicola nuova all'interno ,dimenticata ,penso , da una decina di anni , ora vedremo i risultati.Ho tirato fuori il flash dedicato e un flash yashica che collego per poter fotografare in macro , vedremo cosa succede .Prossimamente tirero' fuori anche la nikon a pellicola e cerchero' di usare anche quella ( visto che è praticamente nuova ( forse 300 scatti) ps onestamente mi divertivo di piu con l'analogico ,(parere personale)
In risposta al messaggio di Giovanni del 31/01/2019 alle 08:20:50La tendina scorreva orizzontalmente sulla Nikon F, ma già sulle Nikkorex e le Nikkormat (otturatore Copal a ghigliottina) scorreva verticalmente. Poi su tutte le macchine successive (devo guardare una F2, aveva solo il duemillesimo come tempo più corto), proprio per supportare i tempi di scatto più corti e avere un sincro lampo migliore (fino a 1/250") la tendina scorre verticalmente.
Hai scritto: Ogni tanto tiro fuori qualche macchina e le faccio una specie di seduta di fisioterapia a verificare che i tempi a occhio vadano bene e che scattino su tutte le regolazioni, e magari a fianco scatto con lo stessotempo con una macchina moderna. Per le reflex è bene, anzi necessario, che la macchina sia lasciata a riposo dopo lo scatto senza ricaricare. In questo modo le molle restano a riposo. Senz'altro questo si sapeva già. Non ricordo più i numeri ma è sempre possibile ricalcolarli, per controllare i tempi di scatto delle reflex serve un vecchio televisore, di quelli a tubo catodico, in cui l'immagine veniva creata su 625 righe, 25 volte al secondo. Contando le righe da posizione a posizione identica (la tendina scorre orizzontalmente), è possibile calcolare il reale tempo di scatto dell'otturatore a tendina. Giovanni
In risposta al messaggio di Dash del 31/01/2019 alle 15:27:27A casa ho anche un esposimetro lunasix di mio padre, in teoria se facessi foto in studio (che ovviamente non conto di fare ma non si sa mai) potrebbe anche avere una sua utilità.
La tendina scorreva orizzontalmente sulla Nikon F, ma già sulle Nikkorex e le Nikkormat (otturatore Copal a ghigliottina) scorreva verticalmente. Poi su tutte le macchine successive (devo guardare una F2, aveva solo il duemillesimocome tempo più corto), proprio per supportare i tempi di scatto più corti e avere un sincro lampo migliore (fino a 1/250) la tendina scorre verticalmente. La F4 e la F5 hanno 1/8000, D1, D1H e D1X adirittura 1/16000, poi dalla D2H sono tornati a 1/8000. Tutte le reflex digitali Nikon hanno la tendina che scorre verticalmente. Al giorno d'oggi non è così importante la precisione dei tempi di scatto, in quanto è l'esposimetro a decidere la partenza della seconda tendina in base alla quantità di [sotto][sovra]esposizione che si è impostata. Magari se si imposta Manual Mode, ma in quel caso è comunque un circuito con oscillatore che detta la partenza della seconda tendina, e non un meccanismo di scatto meccanico la cui precisione tra l'altro dipende fortemente dalla temperatura ambiente. Ciao da Dash
In risposta al messaggio di dani1967 del 31/01/2019 alle 16:03:31domanda: non è possibile usare una digitale e confrontare il suggerimento della macchina con l'esposimetro? Questo per sapere se anche l'esposimetro che ho funziona ancora ?
A casa ho anche un esposimetro lunasix di mio padre, in teoria se facessi foto in studio (che ovviamente non conto di fare ma non si sa mai) potrebbe anche avere una sua utilità. Mi chiedo se c'è modo di capire se funziona ancora da me o se debbo portarlo da qualcuno.
In risposta al messaggio di dani1967 del 31/01/2019 alle 19:42:20il mio misura la luce riflessa ,lo usavo con le reflex a pellicola per migliorare le esposizioni e per i tempi con flash Tra le altre cose , il fotografo mi ha detto che non esistono piu le pellicole formato 220, mi dispiacerebbe, perchè vorrei riutilizzare una vecchia macchina a soffietto che usava pellicole di quel tipo. Aveva solo 1/25... 1/50 , posa b e posa t , otturatore centrale e diaframma fino a 62, anno 1934 ma perfettamente funzionante
Da quel poco che so l' esposimetro manuale misura la luce incidente quello della macchina fotografica la luce riflessa ma ammetto che è una cosa che debbo rileggere. Come tutte le cose che non si fanno si dimenticano in fretta.
In risposta al messaggio di dani1967 del 31/01/2019 alle 19:42:20(manco a dirlo) ho un Lunasix 3.
Da quel poco che so l' esposimetro manuale misura la luce incidente quello della macchina fotografica la luce riflessa ma ammetto che è una cosa che debbo rileggere. Come tutte le cose che non si fanno si dimenticano in fretta.
In risposta al messaggio di morodirho del 31/01/2019 alle 21:06:10No, la banco ottico no (avrei trovato le valigie sul pianerottolo la sera stessa...)
infatti ricordo che usavo il 120 per il formato 6x9, ma le foto erano poche, e bisogna stare attenti che il numero sia nel centro del visore posto sul retro della macchina, proprio per evitare che la foto venisse tagliata e decentrata OK grazie hai anche un banco ottico? azzzz, meglio di un professionista
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