Inserito il 07/06/2011 alle: 19:48:46
Dopo a longo aver pensato è arrivato lo momento tanto desiderato, lo incontro de noi tutti, sia li belli sia li brutti, da li paesi più lontani con li carretti nostri spartani, ad incontrar i nostri pari , per ritrovar gli amici de taverna ed insiem gozzovigliare finchè la panza stava quasi per scoppiare.
Ma non sol la panza si diletta ma pur lo spirito e lo corpo tutto con l’animazion che lo accampamento propone e fa ben a chi tiene uno sederone, dovuto in special modo a libagion smodate e mal sopportate da li consorti, poverini , che de solito son stecchini.
E de festa in festa se passa sempre con gran grancassa, ma a una certa ora lo accampamento deve tacere e tutti muti stare per non disturbare lo sonno delle teutoniche genti presenti, ma li poveri crucchi non sapean che di lì a poco a disturbar lo sonno dei giusti e dei pigri un’orda barbarica stavìa per giungere al loco, da uno acampamento vicino un grupuscolo di cipolli ,cipolle e cipollini che pianger fecero li germanici ma non per l’effetto normal del bulbo nominato ma per lo gran casin da loro effettuato.
E la razzìa perpetuata fu così tanta che pur una mandria de tatanka(*) al galoppo più sfrenato non avrebbe distrutto tutto ciò che fu trovato, caramelle, biscottoni e pure dei borsoni finirono tutti in un battibaleno a rallegrar i nuovi giunti che per completar l’opera prima si misero pur a suonar trombette varie al che i crucchi ormai stravolti, se consolavan pensando alla loro razza ariana che non è portata a far tutta sta buriana
.Ma il bello ancor dovea venire, quando il sole( se fa per dire….) tramontò tutto il popolo se rallegrò a veder gli amici trasformati in giullari fantasiosi sia pur con qualche eccesso a sconvolger l’altrui sesso rimasto affascinato da un ballerin aitante in tutù provocante e sentir lo cigolar de ossa ad ogni sua mossa,e la leggiadra sua compagna che sguardi de cupidigia attirava di li masculi presenti sempre a ogni suo passo attenti.
Sempre attento e sempre arguto era il boss a molti sconosciuto , con la tunica romana era sempre in campana a tener frenati quelli un po’ scatenati.
Una sorpresa alfin ci fu da un emulo di Giotto , senza nulla dire innanzi ci immortalò tutti quanti, con disegni raffinati e pure un po’ sagaci.
E la festa dei gitanti è piaciuta a tutti quanti, col carretto sopraffino e con quello un po’ meschino , tutti insieme a festeggiare la libertà de viaggiare ,solo uno, poverino, tutto un giorno stette sul tettino ,lo carretto pur sopraffino era un pochino fallatino.
Qui saluto tutti quanti e ce vedremo più avanti.
(*) bisonti
Campervoyager