Inserito il 03/08/2006 alle: 09:18:39
Leggo un post nel forum "Viaggi all'estero" in cui, chiedendo adesioni per un viaggio in Polonia ad agosto, si dice più o meno: "Siamo già 8 (OTTO!!!!) famiglie con ragazzi: chi vuole aggiungersi è bene accetto". Partenza, 5 agosto.
Rileggo con attenzione e resto un po' sgomento: c'è un gruppo di almeno 24 persone, con 8 mezzi che messi in fila fanno una colonna di almeno 70 metri, che...non solo si appresta ad "invadere" gioiosamente un paese straniero abbastanza privo di infrastrutture, ma chiede anche se qualcuno vuole aggiungersi ad ingrossare le fila!
E non c'è, almeno sembra, un rigoroso piano di viaggio che preveda già l'itinerario, le soste, la logistica: l'entusiasmo e la democrazia, sembra di capire, risolveranno tutto.
Allora, eccomi ad aprire un nuovo ameno dibattito estivo: qual è secondo voi il "numero perfetto" di equipaggi per una vacanza itinerante non organizzata in Europa?
Per "non organizzata" non intendo "alla cieca", ma senza appoggi e prenotazioni preliminari nei posti che si intendono visitare.
Secondo la mia limitata esperienza, in cui ho gironzolato un po' per l'Europa (Francia Germania Svizzera Belgio Grecia Bulgaria Romania Ungheria Croazia Polonia Lituania Lettonia Estonia), credo che il numero perfetto sia DUE (in casi particolari, si può arrivare a TRE).
Io rabbrividisco immaginando una carovana di ALMENO otto equipaggi, senza un leader autoritario riconosciuto, che tenta di parcheggiare a Cracovia o a Lublino; o che perde mezza giornata in campeggio ogni due giorni per le operazioni di carico/scarico, che - diventando quasi subito "asincrone" a causa delle diverse capacità dei serbatoi - diventano presto la principale attività del viaggio...
Mi immagino una trentina scarsa di persone che cercano tutte le sere un posto per cenare insieme, sia all'aperto che al ristorante...
E pensate alla faccia degli abitanti del piccolo paesino polacco (meno numerosi del gruppo in oggetto) in cui arriva questa truppa di occupazione, che occupa vociante i pochi spazi disponibili (sarebbero stati tutti su un unico minipullman, ma vuoi mettere LA LIBERTA' CHE DA' IL CAMPER?[;)]), libera dalle gabbie dieci-quindici bambini giustamente oppressi dalla vagonata di km, entra tutta insieme nel minimarket per cercare cose che non ci sono, e non ha il tempo, la possibilità, l'opportunità di avere un contatto ragionevole, umano, semplice con un mondo diverso.
E immagino le serate, in mezzo ad un campo pieno di zanzare, in cui "l'assemblea popolare degli equipaggi" decide cosa si farà il giorno dopo: poichè il voto spetta almeno a sedici persone, ci vorranno almeno un paio d'ore.
Immaginate, dopo dieci giorni, lo stato d'animo della maggior parte degli equipaggi, affaticato e frustrato, che ha dovuto mediare con decine di persone diverse e mai conosciute quel poco che ha visto, in condizioni molto peggiori di quelle di un viaggio organizzato (almeno lì ci si affida a qualcuno che ti cura e decide per te, non guidi per migliaia di km, sei passivo ma consapevole di esserlo, non devi preoccuparti di nulla).
Scusate l'ironia, anzi la polemica, ma io credo che su queste cose bisognerebbe ragionarci, prima di lanciare iniziative esclusivamente basate sull'entusiasmo: se uno legge un diario di viaggio "di gruppo", tipo quelli che si organizzano per la Russia o per i paese asiatici per ragioni puramente logistiche, capisce che le dinamiche di gruppi così numerosi sono complicate, e spesso esplodono conflitti insanabili anche in gruppi dotati di un leader con autorità riconosciuta...
E pensate all'immagine che dà, in giro per l'Europa, un gruppo disorganizzato di otto o più camper...roba da far nascere divieti come funghi anche nei luoghi più tolleranti![}:)]