Sono camperista da 2 anni. Il mio camper (fino al 22 dicembre) era un Benimar Sport 320, acquistato con sacrifici da me e mia moglie. La passione per il plen air, già tanta, è cresciuta esponenzialmente in questi 2 anni, fino a farci decidere di cambiare il nostro mezzo (peraltro ancora molto bello). Ci buttiamo su un Mobilvetta Kea e facciamo il contratto. Il concessionario mi da tempo fino ad aprile per vendere il mio mezzo ed usufruire quindi di un ulteriore sconto. Trovo l'acquirente tramite annunci su internet e quotidiani e dopo una trattativa, il 22 dicembre concludo la vendita del camper a due fratelli bergamaschi, impresari edili che prima pretendono di fare visionare il mezzo da un carrozziere di fiducia dopodichè effettuiamo il passaggio di proprietà ed io vengo pagato con assegno circolare emesso dall'istituto di credito Unicredit con tanto di filigrana , rivelatosi l’indomani mattina, all’atto dell’incasso, falso.
Dell’accaduto ho sporto regolare denuncia-querela c/o la Polizia. Il truffatore che si è intestato il mezzo, si chiama SIGNORELLI MASSIMILIANO ed è residente a Bergamo. E' alto 1,80 circa, stempiato, capelli biondi corti. Il documento utilizzato per il passaggio è vero ed è realmente il suo, ma oggi risulta senza fissa dimora.
A questo punto mi viene consigliato di recarmi presso l’ufficio P.R.A. , nella fattispecie quello di Bergamo, per bloccare eventuali tentativi di radiazione del mezzo o eventuali altri passaggi di proprietà, che sarebbero fatti dall’acquirente, in “buona fede”, impedendo quindi, qualora ritrovato, il sequestro del mezzo e la relativa restituzione al proprietario truffato.
Tale operazione si può fare però solo se il Pubblico Ministero di turno emette un provvedimento di sequestro del mezzo, ma aihmè il P.M. di turno a Bergamo quella mattina, rigetta la mia richiesta (mi piacerebbe vedere se fosse stato suo il mezzo...) e come volevasi dimostrare 2 giorni dopo il mezzo è intestato ad un concessionario, che dichiara di averlo acquistato in buona fede ed in contanti!
Mi sono rivolto ad un avvocato (mio amico) il quale mi ha detto che purtroppo non c'è più nulla da fare. La targa verrà cancellata dai terminali della polizia e il concessionario si terrà il mio camper!
Io sicuramente mi assumo le mie responsabilità, ma invito coloro che leggono a cercare di non ragionare col "senno di poi"... Adesso non fregherebbero più neanche me.
Ora mi chiedo ma com’è possibile che con una querela per truffa fatta alla Polizia un P.M. non emani un provvedimento di sequestro preventivo?
Com’è possibile che un truffatore, quindi un delinquente, possa vendere con tutta tranquillità un mezzo oggetto di reato?
Com’è possibile che un padre di famiglia che lavora onestamente per crescere due figli, si veda sottrarre un bene proprio e si trovi con le mani legate in tutto e per tutto, a totale favore di chi delinque? E' solo logica quella che mi fa scrivere che “bloccare” la possibilità di ulteriori passaggi di proprietà (non solo il mio, ma tutti quelli oggetto di reato), potrebbe anche aiutare gli inquirenti a fermare questi truffatori, che invece per questi cavilli, sanno che possono agire indisturbati e tranquilli e aggiungerei con il benestare di un P.M!
Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che ho scritto e mi scuso se mi sono dilungato, ma oltre ad uno sfogo, pubblico questa "lettera", con l'auspicio che tutti quelli che stanno cercando di vendere un mezzo ed in particolare un camper, siano messi in guardia da questa mia triste esperienza.
P.S. Il Mobilvetta lo ritireremo ugualmente... Con un finanziamento, ma con la consapevolezza che ci aiuterà a dimenticare più facilmente...
Viva il plen air, Viva il camper ed i camperisti.
Buona strada a tutti...
Massimo Ghelfi, Paullo (Milano).
Modificato da ilguelfo il 30/12/2010 alle 16:58:21