In risposta al messaggio di elCetti del 30/10/2019 alle 22:16:32Aggiungo anche acquistare frutta o verdura dai tanti carretti incustoditi al bordo
Noi all'estero oltre le carte usiamo anche i contanti con la valuta del paese. Nei nostri viaggi le varie spese alimentari e altro preferiamo farli nei mercati , bancarelle o piccoli market locali piuttosto che suigrandi centri commerciali multinazionali ,e solitamente chiedono contanti. È parte integrante del viaggio anche conoscere le banconote locali,certe rispecchiano la storia del paese ,sapere i vari cambi e interagire con i locali pagando in contanti. Comperare del pesce all'arrivo in porto dei pescatori in Bretagna ,comperare della verdura dal contadino in Macedonia, cenare in un ristorantino rurale in Turchia, comperare delle uova dal banchetto lungo la strada in Albania e tantissime altre situazioni di viaggio la vedo dura con il bancomat . Ciao a tutti ...Sandro
In risposta al messaggio di elCetti del 30/10/2019 alle 22:16:32Concordo in pieno
Noi all'estero oltre le carte usiamo anche i contanti con la valuta del paese. Nei nostri viaggi le varie spese alimentari e altro preferiamo farli nei mercati , bancarelle o piccoli market locali piuttosto che suigrandi centri commerciali multinazionali ,e solitamente chiedono contanti. È parte integrante del viaggio anche conoscere le banconote locali,certe rispecchiano la storia del paese ,sapere i vari cambi e interagire con i locali pagando in contanti. Comperare del pesce all'arrivo in porto dei pescatori in Bretagna ,comperare della verdura dal contadino in Macedonia, cenare in un ristorantino rurale in Turchia, comperare delle uova dal banchetto lungo la strada in Albania e tantissime altre situazioni di viaggio la vedo dura con il bancomat . Ciao a tutti ...Sandro
In risposta al messaggio di elCetti del 30/10/2019 alle 22:16:32Perfettamente condivisibile.
Noi all'estero oltre le carte usiamo anche i contanti con la valuta del paese. Nei nostri viaggi le varie spese alimentari e altro preferiamo farli nei mercati , bancarelle o piccoli market locali piuttosto che suigrandi centri commerciali multinazionali ,e solitamente chiedono contanti. È parte integrante del viaggio anche conoscere le banconote locali,certe rispecchiano la storia del paese ,sapere i vari cambi e interagire con i locali pagando in contanti. Comperare del pesce all'arrivo in porto dei pescatori in Bretagna ,comperare della verdura dal contadino in Macedonia, cenare in un ristorantino rurale in Turchia, comperare delle uova dal banchetto lungo la strada in Albania e tantissime altre situazioni di viaggio la vedo dura con il bancomat . Ciao a tutti ...Sandro
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 01/11/2019 alle 05:08:15
Acquistare generi alimentari per strada,in italia o all'estero,soprattutto in nazioni non troppo evolute sul controllo dei generi alimentari,puo' essere decisamente rischioso. Ormai i pesticidi sono acquistabili da chiunqueabbia fatto un corso di poche ore e ,viste le necessita' economiche che ci sono in giro,nemmeno il piccolo contadino è esente dall'uso di questi prodotti che consentono un minor lavoro e una maggiore produzione. E' evidente che certi prodotti non sono molto controllati in italia, soprattutto nella piccola distribuzione,figuriamoci in macedonia o in turchia... attenti a cosa mangiate... Inutile dire,poi,che qualsiasi veditore della strada non esitera' a definire che i suoi prodotti sono genuini,o per ignoranza o per semplice voglia di guadagnare... Non importa andare in turchia per correre certi rischi,in toscana,dalle mie parti adesso si fa l'olio. Io ho trattato una volta gli olivi ed il mio raccolto è stato inferiore di un 50 % a causa del clima che ha favorito la mosca arrivata soprattutto ultimamente ma quest'anno,specialmente nelle fasce ottimali di produzione definite a mezza costa l'insetto ha imperversato e ci sono agricoltori che hanno fatto almeno 5 trattamenti tutti con il rogor naturalmente,che costa poco ( dimetoato). La loro produzione è decisamente superiore alla mia ma il loro olio decisamente contaminato. Come al solito,soprattutto per chi vende regolarmente l'olio,l'importante è fare produzione e affermare che le piante non sono state trattate... Poi a parole sono tutti bravi,un po' come i canperisti sul forum...
In risposta al messaggio di elCetti del 30/10/2019 alle 22:16:32dura col bancomat?? non esiste proprio...
Noi all'estero oltre le carte usiamo anche i contanti con la valuta del paese. Nei nostri viaggi le varie spese alimentari e altro preferiamo farli nei mercati , bancarelle o piccoli market locali piuttosto che suigrandi centri commerciali multinazionali ,e solitamente chiedono contanti. È parte integrante del viaggio anche conoscere le banconote locali,certe rispecchiano la storia del paese ,sapere i vari cambi e interagire con i locali pagando in contanti. Comperare del pesce all'arrivo in porto dei pescatori in Bretagna ,comperare della verdura dal contadino in Macedonia, cenare in un ristorantino rurale in Turchia, comperare delle uova dal banchetto lungo la strada in Albania e tantissime altre situazioni di viaggio la vedo dura con il bancomat . Ciao a tutti ...Sandro
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 01/11/2019 alle 05:08:15Pesticidi?
Acquistare generi alimentari per strada,in italia o all'estero,soprattutto in nazioni non troppo evolute sul controllo dei generi alimentari,puo' essere decisamente rischioso. Ormai i pesticidi sono acquistabili da chiunqueabbia fatto un corso di poche ore e ,viste le necessita' economiche che ci sono in giro,nemmeno il piccolo contadino è esente dall'uso di questi prodotti che consentono un minor lavoro e una maggiore produzione. E' evidente che certi prodotti non sono molto controllati in italia, soprattutto nella piccola distribuzione,figuriamoci in macedonia o in turchia... attenti a cosa mangiate... Inutile dire,poi,che qualsiasi veditore della strada non esitera' a definire che i suoi prodotti sono genuini,o per ignoranza o per semplice voglia di guadagnare... Non importa andare in turchia per correre certi rischi,in toscana,dalle mie parti adesso si fa l'olio. Io ho trattato una volta gli olivi ed il mio raccolto è stato inferiore di un 50 % a causa del clima che ha favorito la mosca arrivata soprattutto ultimamente ma quest'anno,specialmente nelle fasce ottimali di produzione definite a mezza costa l'insetto ha imperversato e ci sono agricoltori che hanno fatto almeno 5 trattamenti tutti con il rogor naturalmente,che costa poco ( dimetoato). La loro produzione è decisamente superiore alla mia ma il loro olio decisamente contaminato. Come al solito,soprattutto per chi vende regolarmente l'olio,l'importante è fare produzione e affermare che le piante non sono state trattate... Poi a parole sono tutti bravi,un po' come i canperisti sul forum...
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 01/11/2019 alle 05:08:15Penso che mangiare una volta ogni tanto un prodotto un po inquinato non faccia poi niente, sono le cose che si mangiano ogni giorno che invece meglio siano esenti da sostanze varie perchè è l uso prolungato e continuativo quello che fa male.
Acquistare generi alimentari per strada,in italia o all'estero,soprattutto in nazioni non troppo evolute sul controllo dei generi alimentari,puo' essere decisamente rischioso. Ormai i pesticidi sono acquistabili da chiunqueabbia fatto un corso di poche ore e ,viste le necessita' economiche che ci sono in giro,nemmeno il piccolo contadino è esente dall'uso di questi prodotti che consentono un minor lavoro e una maggiore produzione. E' evidente che certi prodotti non sono molto controllati in italia, soprattutto nella piccola distribuzione,figuriamoci in macedonia o in turchia... attenti a cosa mangiate... Inutile dire,poi,che qualsiasi veditore della strada non esitera' a definire che i suoi prodotti sono genuini,o per ignoranza o per semplice voglia di guadagnare... Non importa andare in turchia per correre certi rischi,in toscana,dalle mie parti adesso si fa l'olio. Io ho trattato una volta gli olivi ed il mio raccolto è stato inferiore di un 50 % a causa del clima che ha favorito la mosca arrivata soprattutto ultimamente ma quest'anno,specialmente nelle fasce ottimali di produzione definite a mezza costa l'insetto ha imperversato e ci sono agricoltori che hanno fatto almeno 5 trattamenti tutti con il rogor naturalmente,che costa poco ( dimetoato). La loro produzione è decisamente superiore alla mia ma il loro olio decisamente contaminato. Come al solito,soprattutto per chi vende regolarmente l'olio,l'importante è fare produzione e affermare che le piante non sono state trattate... Poi a parole sono tutti bravi,un po' come i canperisti sul forum...
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In risposta al messaggio di elCetti del 01/11/2019 alle 09:28:27
Niente cash ? Solo carta ? Paura assaggiare? Pesticidi? Ahiaiahi !! Ciao a tutti...Sandro
https://corrierefiorentino.corr...
In risposta al messaggio di kilo del 01/11/2019 alle 13:07:45Basta togliere le comissioni(1.05 bancomat 1.50 carta) e vedrai che tutti accetteranno le carte.in piu' meno evasione fiscale.ma poi avremo il problema delle banche che non avranno piu' le comissioni e chiederanno aiuti di stato e ssaremo sempre noi a pagare.saluti mauro
incredibile ...... senza andare per bancarelle e mercatini... bisogna fare i turisti con cash anche in una città iperturistica ... non ho parole
In risposta al messaggio di Mauro 630 del 01/11/2019 alle 14:48:08
Basta togliere le comissioni(1.05 bancomat 1.50 carta) e vedrai che tutti accetteranno le carte.in piu' meno evasione fiscale.ma poi avremo il problema delle banche che non avranno piu' le comissioni e chiederanno aiuti di stato e ssaremo sempre noi a pagare.saluti mauro
In risposta al messaggio di sergiozh del 01/11/2019 alle 18:48:12parlo della mia,
In svizzera la carta di credito mi costa 100 euro all'anno piu' il 3% sugli acquisti con una divisa diversa dal franco svizzero. a cambiare i soldi in banca vogliono 'solo' guadagnarci l'1.5% in italia che costi vi mettono le carte di credito ?
In risposta al messaggio di morodirho del 01/11/2019 alle 20:15:15Se uso la carta di credito in svizzera per spese in franchi svizzeri non ho spese supplementari ad ogni uso. il problema e' quando la uso per spese in euro o dollari, allora sommando cambio e tassa per spese estere esce il 3% di spese che mi fregano.
parlo della mia, primo anno zero spese, e zero commissioni sulle spese e sui prelievi presso gli sportelli della stessa banca, 2 euro ogni prelievo ( in Italia) sui prelievi presso altre banche. infatti ,ora che scade l'anno la chiudo, e la riapriro' la prossima volta ,tra qualche tempo alle stesse condizioni, visto che mi mandano sempre la pubblicita' in tal senso
In risposta al messaggio di francarmen del 01/11/2019 alle 09:01:05Il sapore dei prodotti non dipende dai pesticidi che sono stati usati ma dall'abbondanza di concimi chimici ,inevitabile a causa dello sfruttamento intensivo del terreno,concordo quindi che i prodotti del " contadino " sono piu' saporiti di quelli acquistati nei grandi centri ma non per i minori pesticidi.
Pesticidi? Marco, permettimi, ne hanno comunque e sicuramente meno di quelli delle grandi catene supercontrollate! Dove i prodotti non più alcun sapore! Per quanto riguarda l'olio c'è da scrivere un'enciclopedia, mia moglieapaprtiene ad una famiglia di frantoiani e possessori di oliveti da ben più di due secoli e personalmente, conosendola da circa 40anni, credo di avere acquisito un'ottima cultura che mi basta a poter fare in modo di ricercare e gustare ancora un ottimo olio! Per la contaminazione dell'olio concordo con te se mi dici che te lo sei prodotto in casa da te...come tutti quelli che affermano di detenere la biologicità sui loro prodotti dichiarati appunto BIOLOGICI! E poi, non ci illludiamo, che oggi anche l'aria che respiriamo è ricca di pesticidi e di chissà cos'altro....
In risposta al messaggio di marcoalderotti del 02/11/2019 alle 05:01:53Il sapore dei prodotti dipende dal fatto se sono stati colti maturi o acerbi.
Il sapore dei prodotti non dipende dai pesticidi che sono stati usati ma dall'abbondanza di concimi chimici ,inevitabile a causa dello sfruttamento intensivo del terreno,concordo quindi che i prodotti del contadino sonopiu' saporiti di quelli acquistati nei grandi centri ma non per i minori pesticidi. Le grandi ditte che producono per l'industria hanno professionisti che oltre a saper dosare le quantita' dei prodotti sanno bene di correre il rischio di un controllo e quindi,sistematicamente possono avere meno pesticidi di quelli che trovi nei prodotti lungo la strada ( parlo dei contadini disonesti o ignoranti non di tutti ) Se poi si dice che ,l'aria è inquinata,l'acqua e pure tutto,allora aggiungete pure tutto al tutto e avrete di piu' Natutalmente,questo non determina forzatamente il vivere in una campana io ho la fortuna e la passione di poter produrre gli ortaggi da solo e comprendo quindi chi per mangiare qualcosa che sappia ancora di cio che è,debba ricorrere al contadino vicino casa che non vendere' sicuramente ne' sempre,prodotti a rischio. Purtroppo,molti non sanno di quanto siano aumentati i prodotti per trattare,di quanto siano aumentate le malattie e pure di quanto l'ignoranza delle persone che usano i fitofarmaci o concimi chimici,sia rimasta la stessa con a fronte un evoluzione dei pesticidi,decisamente esponenzioale.