quote:Risposta al messaggio di chiara p inserito in data 10/04/2014 17:03:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:mentre ricordo che quando siamo andati a Capo Nord ed abbiamo attraversato la germania (ma appunto l'abbiamo solo attraversata) l'inglese non era molto parlato.>> Probabilmente avrete incontrato le uniche persone tedesche che non parlano inglese, può capitare quando si fa una semplice toccata e fuga come avete fatto voi. In Germania l'inglese è parlato praticamente dappertutto, forse qualcosina di meno al nord est, ma in Baviera è parlato praticamente ovunque. Buon viaggio Partite tranquilli e godetevi la Baviera.... Davide
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 10/04/2014 18:15:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> L'unico paese dove si parla poco e male l'Inglese è l'Italia.id="blue"> Anche in Francia e Spagna sono messi come noi in quanto a conoscenza della lingua inglese, certo è che la Germania, l'Olanda e i paesi scandinavi sono avvantaggiati rispetto a noi, se la lingua internazionale fosse lo spagnolo la cosa cambierebbe parecchio. Scusate l'ot [;)] Ciao Corrado
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 10/04/2014 Tranquilla, in Germania parlano quasi tutti un ottimo Inglese, specialmente i giovani ma non solo. )>> D’accordo che uno possa andare tranquillo in Germania e farsi capire perfettamente parlando inglese. Che siamo fra gli ultimi come conoscenza in Europa. Ma nella conoscenza dell’inglese fra Scandinavia e Germania c’è uno “spread” enorme. [:)] Lo dico a ragion veduta tanto che 20 anni orsono ho dovuto imparare il tedesco per ragioni di lavoro. Il gap si sta riducendo, anche in Italia, ma è un processo che richiede molti decenni. Quanto dico è confermato dall’EPI (English Proficiency Index), questa è l’ultima classifica relativa all’Europa. Svezia Norvegia Olanda Estonia Danimarca Austria Finlandia Polonia Ungheria Slovenia Belgio Germania Lettonia Svizzera Portogallo Slovacchia Repubblica Ceca Spagna Italia Francia
quote:Risposta al messaggio di ergosum inserito in data 10/04/2014 21:40:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> in Scandinavia, ho visto che, a parte i TG , gli altri programmi TV sono in Inglese con sottotitoli, ovvio che si impara. La nostra rovina è il grande uso del doppiaggio. Comunque dall'elenco vedo che non mi sbagliavo tanto. Beh, i Francesi sono così pieni di se e supponenti che ci mancherebbe che parlino un altra lingua![;)] __________________ Tommaso IZ4DJI www.iz4dji.it
quote:Risposta al messaggio di IZ4DJI inserito in data 10/04/2014 23:18:44 in Scandinavia, ho visto che, a parte i TG , gli altri programmi TV sono in Inglese con sottotitoli, ovvio che si impara. La nostra rovina è il grande uso del doppiaggio.>>Io credo che la scarsa conoscenza della lingua inglese sia da attribuire all'autarchia del ventennio del secolo scorso. Allora l'inglese (e gli inglesi) non erano 'ben visti' per cui, finita la guerra, ci siamo trovati senza un corpo insegnante della lingua inglese. Infatti, chi ha i miei anni, ricorderà che fino alla fine degli anni 70 era un colpo di fortuna potersi vedere assegnare ai propri figli la lingua inglese alle scuole medie. Con queste premesse, mentre gli altri imparavano l'inglese, noi imparavamo il francese; chi ha frequentato le medie (allora avviamento) alla fine degli anni 50 e anni 60, l'inglese era praticamente inesistente. Probabilmente il doppiaggio dei film è stata una necessità e non una causa. E, personalmente, meglio il doppiaggio che dover star lì sempre a leggere le didascalie! Giovanni
quote:Risposta al messaggio di chiara p inserito in data 10/04/2014 17:03:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cerco di essere obbiettivo. Con l'inglese in Germania ce la si cava egregiamente MA, non è vero che è parlato benissimo da tutti. Capita di trovare chi non lo parla o lo parla male, però con un rapporto invertito rispetto all'Italia, ovvero in genere viene parlato ma poi ci sono diversi che non lo parlano. Ma sopratutto dove serve a noi, esercizi di tipo turistico e commerciale, viene parlato. Quindi trovo la classifica di ergosum piuttosto realistica. Curiosamente mi è capito di avere qualche difficoltà con altre famiglie in AA o camping. La mia coscienza mi dice che dopo molti anni di pigrizia dovrei riprenderlo, indubbiamente comincio a perderlo un po'. A proposito di noi italiani, il guaio è che facendo la media dei polli, non si capisce la drammaticità della cosa. Ovvero noi italiani ci dividiamo tra quelli che parlano le lingue straniere, e di solito ne parliamo almeno un paio e sono quelli cui piace viaggiare e lavorano su estero, e delle volte facciamo figure anche migliori dei gli scandinavi, e quelli che invece rifiutano per principio il parlare lingue straniere, come se fosse un insulto. Non solo, visto come trattiamo il congiuntivo e come generalmente parliamo/scriviamo, anche con la nostra lingua IMHO ce la passiamo piuttosto male. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 11/04/2014 10:38:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In un viaggio che feci in germania, mi capitò un'emergenza medica (ovvero, capitò a un signore della roulotte nello stallo vicino a me). Il personale medico di emergenza che ci trovammo di fronte parlava un inglese perfetto. Ma a mio avviso quando parliamo di medici, credo che ovunque nel mondo sappiano l'inglese, in quanto debbono in qualche modo leggere la bibliografia scientifica. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
quote:Risposta al messaggio di chiara p inserito in data 10/04/2014 17:03:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Confermo: con un po' di inglese si può girare tranquillamente la Germania. Un piccolo problema l'ho trovato solo nell'ex Germania est, zona Magdeburgo, parlando con gente della strada di una certa età ( negozi, uffici, non c'è problema). A Jagel (verso il confine danese) il proprietario della piccola AA non sapeva l'inglese ma ci si capiva benissimo ugualmente ma lui, per gentilezza, quando voleva parlare un po' di più andava a prelevare il proprietario del ristorante " O sole mio " per usarlo come interprete. Piera