In risposta al messaggio di wippet del 01/11/2020 alle 23:34:20sono d'accordo a metà col mister. Nel senso che ho di partenza lo stesso approccio, ho fatto anche io viaggi con mezzi improbabili , persino senza mezzi,e le mie esperienze in giro per il mondo mi hanno insegnato che una soluzione si trova.
Mah, personalmente ho avuto qualche esperienza di Africa e di Asia, ma i miei mezzi erano alquanto semplici e pochissimo appositamente preparati. Nel 1974 sono andato in Marocco fino quasi al confine con la Mauritania, aDakhla, sulla costa, con una Land Rover 88” ex militare, strettamente di serie: avevo ovviamente la ruota di scorta, il sollevatore, una cassettina di utensili ridotta all’osso e niente altro…nessun problema. L’anno seguente ho attraversato la Tunisia con lo stesso mezzo, al quale avevo aggiunto una tanica metallica per il carburante e una per l’acqua; mi spinsi fino a Ouargla, in Algeria, anche quella volta senza alcun problema. Nel 1979/80, allestii da me in modo funzionale ma spartano un VW bully T2 con tetto rialzato, e arrivai fino a Sri Lanka, attraversando Gracia,Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India, Nepal; un viaggio di sola andata durato 18 mesi; il mezzo fu rimpatriato via cargo in perfette condizioni. Unico problema, l’avvolgimento della dinamo bruciato, ma rifatto a mano in India per poche rupie, e talmente bene che al ritorno non pensai minimamente di cambiarlo. Ebbi anche una foratura in pieno centro di Colombo (Sri Lanka) ma non dovetti neppure mettere la ruota di scorta, che era sul tetto…..prelevata quella forata da un tipo su un TukTuk, il noto Ape/taxi, e riportata una mezz’ora dopo, il tutto per poche rupie. Qualche anno dopo, mi trovai, stavolta per lavoro, a scorrazzare su e giú tra Nairobi e il Masai Mara in Kenia, e mesi dopo in Tanzania, con la Suzukina di servizio, poverina alquanto provata e scarna, ma non mi ha mai tradito! Fortunato? Puó darsi, ma sono anche convinto che quello che non c’è, non puó rompersi; il ricambio che ti sei portato da casa, è proprio quello che non si servirá. E aggiungo che non avevamo né cellulare, né internet, né gps…. Piuttosto, avrei timore di andarci oggi, con un mezzo moderno, con tutta l’elettronica che si trova a bordo, e sulla quale nessuno saprebbe metterci mano nel raggio di centinaia di chilometri. Fondamentale una sola cosa, a mio parere: guardare dove si mettono le ruote! Poi, se uno se le va a cercare... Le peggiori insidie si trovano a terra….sassi appuntiti in grado di squarciare un pneumatico, sabbia traditrice che ti ingoia le ruote per mezzo metro e piú, e la famigerata “tole onduleé”, che è in grado di aprire in 4 un pannellato come un carciofo bollito in pochi chilometri. Questa, la si trova anche da noi in Europa; due anni fa accompagnai per un tratto una coppia di amici francesi in Lapponia, avevano un mansardato MC Luis di soli 3 anni. Insistettero per seguirmi sulle piste dei Sami della Lapponia svedese, malgrado io cercassi di dissuaderli. Il mio camper é un furgonato, ha un telaio tubolate di incerdibile robustezza, la scocca é una scatola fissata su 8 generosi silent-block in gomma. Ed é piuttosto leggero! Dopo due giorni, agli amici cadde il pensile sulla cucina, letteralmente divelto, e la porta della toilette non chiudeva piú….senza contare i cigolii sempre piú assordanti; e finalmente si convinsero a ripiegare per il piú confortevole asfalto. Concludendo, personalmente mi fiderei volentieri di partire per quelle mete per una seconda volta, ma solo tassativamente su un furgonato, e che sia ben rodato, controllato attentamente nel peso e con un po’ di centraline motore di scorta (a bordo ce ne sono di solito almeno due) e magari un turbo completo e un alternatore; pezzi di rispetto che prenderei nuovi, salvo rivenderli al mio ritorno se inutilizzati. Poi, con i vari smatrphone, internet ovunque (magari satellitare), gps e quant’altro, eventuali soluzioni saranno sicuramente a portata di mano. Se poi ci si vuole divertire ad allestire un expedition truk, va benissimo, é comunque un sano passatempo. Ma a mio parere non servirá.
In risposta al messaggio di ledzep del 02/11/2020 alle 10:03:07
sono d'accordo a metà col mister. Nel senso che ho di partenza lo stesso approccio, ho fatto anche io viaggi con mezzi improbabili , persino senza mezzi,e le mie esperienze in giro per il mondo mi hanno insegnato che unasoluzione si trova. ma è anche vero che ci si evolve...età, possibilità economiche, esperienza, voglia di godersi le cose in modo differente, per cui se a 23 anni ho attraversato il Kalahari in autostop, adesso vorrei farlo con un mio camper, in tutta calma e con tutte le mie piccole comodità. Però il mio approccio mi fa considerare i mezzi speciali, quelli da spedizione più un insieme di difetti che di pregi e la mia esperienza mi dice che non occorre un 4x4 per girare il mondo. Per cui ben venga questa discussione da cui un paio di cose mi sono già portato a casa. Ho già una bella fune di traino di portata ben maggiore del peso del furgone. Di dover esser trainati può sempre capitare e quando lo scorso inverno nei pressi di Capo Nord sono finito nella neve il sapere che avevo io il necessario per esser trainato fuori mi ha dato una certatranquillità. Non avevopensato alla robustezza dei punti di aggancio. Altro spunto quello delle gomme di scorta senza cerchio. Sono del parere che avere due ruote di scorta in certi paesi serva. Poi è vero che lì si trova chi ti ripara ogni cosa. Ho imparato in Sudafrica che con mastice e il pezzo di legno giusto fai migliaia di km. La gomma senza cerchio è leggera e potrei tenerla sul tetto. Io ho il crick originale che è improponibile se non altro per lo spazio che occupa la scatola...voi cosa consigliereste in alternativa? Modifiche che ho già fatto: ospensioni. Ora il camper è più alto 4 cm e non va a pacco in ogni buca un pò più grossa. In più volendo si può alzare per superare qualche passaggio difficile. Paramotore e trasmissione. ( l'esperienza di sfondare la coppa in Turchia, anni fa in macchina, mi fece incontrare uno dei meccanici più incredibili del mondo ma mi ha insegnato che può succedere ed è meglio evitarlo)
In risposta al messaggio di giovanni dg del 02/11/2020 alle 08:48:02Il VW T2 era, notoriamente, due ruote motrici. Per la cronaca, sulla Land e sul Jimny avró usato la trazione integrale si e no 3/4 volte, piú che altro causa fango, attraversando lo Chott el Gérid e nel Mara Triangle del Serengeti, che , essendo parchi nazionali, non conoscono (fortunatamente) l'asfalto. Per il resto, il 4x4 serve a poco, se si viaggia nella stagione secca. Per divertirsi a fare un po' di fuoristrada si fa fatica a trovare percorsi accidentati...e in Africa ci sono auto e camion dappertutto. Ormai l'asfalto é arrivato ovunque, capiterá di trovare un bus granturismo persino nel mezzo del Tassili, tanti pickup 4x2 giapponesi neanche troppo vecchi, e parecchi camion Isuzu nuovi fiammanti, che hanno recentemente colonizzato il continente: li assemblano a Nairobi in un grande e moderno stabilimento.
Wippet, leggo le tue esperienze relative a viaggi con land Rover, Suzuki 4x4, Wolkswagen T2 ..leggo anche che ora viaggi con un furgonato. Capisco bene che viaggiare con mezzi leggeri e 4x4 rende tutto più semplice dal puntodi vista della mobilità, tanto è che sarebbe facile consigliare ad uno che vuole andare in Mauritania parti con una Toyota land Cruiser o parti con un Unimog . per restare in tema alla mia risposta a chi ha un mansardato o un motorhome; quali sarebbero i tuoi consigli per un minimo di preparazione per un viaggio in Mauritania, camper normale, su asfalto ? P.S. Rammento che l'argomento trattato è Mauritania con un camper 2 ruote motrici per quanto possibile cerchiamo di attenerci all'oggetto della discusione e, se non interessati ad un viaggio in Mauritania, evitare interventi fuori tema che poi finiscono in polemiche infinite che bruciano discussioni inizialmente interessanti.
In risposta al messaggio di Sergione66 del 02/11/2020 alle 17:42:00Sul camper ho a bordo due sollevatori idraulici a bottiglia identici, poi mi sono costruito due piattelli da calzare sopra, sagomati appositamente per potersi alloggiare sul telaio, senza rischiare che possano scapolare via...
Per il sollevamento da posizioni particolarmente basse (a patto di saperla usare senza farsi male e senza fare danni) credo che la cosa migliore sia una binda idraulica. Per mezzi leggeri vanno bene anche quelle meccaniche. Costa poco e può risolvere situazioni veramente complicate.
In risposta al messaggio di ledzep del 02/11/2020 alle 13:58:41
a me invece pare che i consigli di wippet siano molto adatti anche ad un viaggio normale in paesi insoliti. le piastre da sabbia (che non sono utili solo per la sabbia così come le catene non sono utili solo per la neve)servono a togliersi d'impaccio da soli proprio nel caso che ci si pianti su sabbia a tre metri dall'asfalto Io ho queste. Prendono poco posto e sono efficaci
In risposta al messaggio di alexf del 02/11/2020 alle 20:46:40Le ho prese su topgear.it dove ci sono un sacco di accessori per fuoristrada. Gomma con anima in filo di acciaio. Arrotolate prendono poco spazio e sono lunghe 80cm.
Belle queste simil-piastre, mi dici qualcosa di più?