In risposta al messaggio di mtravel del 08/11/2018 alle 15:41:43Ti ho ringraziato in privato e desidero farlo qui su queste pagine perchè il diario che mi hai inviato (il Concorde era meno veloce!) è veramente ben fatto...e stuzzicante.
Dovresti averlo ricevuto. Ne approfitto per due o tre cose: 1. Anzitutto desidero ringraziare per gli apprezzamenti ricevuti. Fanno piacere ma ancora di più fa piacere che a qualcuno possa servire. 2. Non mi aspettavo unaadesione così numerosa. Nel caso me ne arrivassero altre cercherò di raggrupparle in un unico invio, diciamo una volta alla settimana. 3. @raffaellalella: Ho iniziato a pubblicarli qui (e solo qui) perché (posso sbagliarmi ma credo di no) era l'unico sito che non metteva come condizione la non rimovibilità del materiale affidato. Cambiati i parametri, cambiato il mio approccio. Non li pubblico più semplicemente perché nel caso decidessi di toglierli la richiesta viene rifiutata. Di nuovo, grazie a tutti, Massimo
In risposta al messaggio di Dash del 10/11/2018 alle 08:30:16Bellissima foto !
Naturalmente, fino a una certa latitudine le pecore la fanno da padrone come parte del paesaggio: Pecore, Grimsdalshytta, Rondane Nasjonalpark Ciao da Max (Dash)
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Dash del 09/11/2018 alle 13:31:10Sono della Valle Seriana, Bergamo, le "gambette" dovrebbero essere, come giustamente scrivi, dei "Leccinum", che anch'io ricordo come "Boletus" in precedenza, e che ho sempre raccolto in passato nelle mie zone in boschetti con betulle, ora molto più rari.
Di che Regione sei? Mi interessa per l'enorme variabilità dei nomi attribuiti ai funghi... Sono piemontese ma bolognese d'adozione, a Bologna i funghi da te illustrati vengono chiamati gambarelle (non molto diverso da gambette),mentre in Piemonte vengono chiamati crave o cravette (capre, caprette). Non che vada molto meglio con la nomenclatura ufficiale, ogni tanto -soprattutto gli inglesi- scoprorano delle categorie di funghi che hai sempre chiamato boleti e diventano Leccinum oppure Suillum... Quando ero bambino il fungo della foto lo chiamavamo Boletus scaber, da distinguere da quello rossiccio che invece era il Boletus rufus. Dopo lunghe peripezie, sono approdati alla definizione attuale, che è Leccinum scabrum (mentre quello rossiccio è Leccinum aurantiacum) La pletora di nomi che sono stati attribuiti va da Boletus avellaneus passando per Ceriomyces scaber, e per Krombholzia scabra, (semplifico i vari passaggi, ci sono almeno 20 nomi che descrivono lo stesso fungo), per arrivare all'attuale Leccinum scabrum. Data l'abbondanza, in Norvegia eliminiamo il gambo che è abbastanza fibroso e teniamo il solo cappello, che tagliato a fette viene messo sulla griglia, oppure panato e fritto in padella. Mitica una padellata nel parcheggio del Centro al Circolo Polare (avremo trovato almeno 500 funghi, presi solo quelli che ci andavano a genio per il successivo fritto). Qui un ritrovamento vicino al faro a Slettnes (Nordkinn, non il viaggio di quest'anno): Leccinum aurantiacum (Slettnes Fyr, 12-08-2000) Qui invece il tavolo del camper in un giorno qualsiasi della vacanza in Norvegia; si distinguono alcune gambette, una enorme con più di 20 cm di diametro : Funghi del 02-08-2018 (Hyerkinn, Snøhetta viewpoint) Ciao da Max (Dash)
In risposta al messaggio di raffaellalella del 12/11/2018 alle 09:36:54Qualcuno molto giovane sono riuscito a metterlo sott'olio, avendo l'avvertenza di buttarlo nell'aceto bollente appena tagliato (per non farlo annerire). Oggi stiamo aprendo l'ultimo vasetto di funghi sott'olio (-SIGH-), mentre abbiamo ancora in freezer 5 buste per fare sughi (già tagliati a dadini).
Sono della Valle Seriana, Bergamo, le gambette dovrebbero essere, come giustamente scrivi, dei Leccinum, che anch'io ricordo come Boletus in precedenza, e che ho sempre raccolto in passato nelle mie zone in boschetti conbetulle, ora molto più rari. In Norvegia ne ho visti di diversi colori, sul giallo/marrone o rossicci, sempre in quantità abbondantissima, non sono molto adatti all'essiccazione, di solito facevo dei bei sughetti ...
In risposta al messaggio di mtravel del 08/11/2018 alle 15:41:43Complimenti per il "diario" veramente bello e ben curato. Menomale che lo fai solo per te, perché ci sono un sacco di info per gli altri veramente utili.
Dovresti averlo ricevuto. Ne approfitto per due o tre cose: 1. Anzitutto desidero ringraziare per gli apprezzamenti ricevuti. Fanno piacere ma ancora di più fa piacere che a qualcuno possa servire. 2. Non mi aspettavo unaadesione così numerosa. Nel caso me ne arrivassero altre cercherò di raggrupparle in un unico invio, diciamo una volta alla settimana. 3. @raffaellalella: Ho iniziato a pubblicarli qui (e solo qui) perché (posso sbagliarmi ma credo di no) era l'unico sito che non metteva come condizione la non rimovibilità del materiale affidato. Cambiati i parametri, cambiato il mio approccio. Non li pubblico più semplicemente perché nel caso decidessi di toglierli la richiesta viene rifiutata. Di nuovo, grazie a tutti, Massimo
In risposta al messaggio di mtravel del 29/10/2018 alle 17:50:24Ti ho mandato una mail in privato, visto l'enorme consenso e approvazione voglio vederlo anch'io il nuovo diario.
Se a qualcuno interessasse il mio ultimo diario sulla Norvegia (Agosto 2018) mi scriva. Per chi già conosce qualcuno dei mei precedenti, l'impaginazione per sezioni (info preliminari, diario vero e proprio, info generali, campeggi e aree, eccetera) è immutato. Max
In risposta al messaggio di Dash del 14/11/2018 alle 11:28:31Grande conoscitore della Norvegia e delle sue bellezze, ti avevo anticipato che ad una tua lettura avrebbe corso il rischio di risultare solo aria fritta.
Mi associo all'unanime consenso per l'ultima fatica di Max mtravel: in alcuni punti strappa l'applauso! Non ho ancora finito di leggerlo, dopo una passata veloce in speed reading me lo sto assaporando da pagina 1. Ciao e grazie da Max (Dash)
In risposta al messaggio di campersempre del 15/11/2018 alle 12:27:07Grazie per l'apprezzamento però anche il buon vino a furia di invecchiare corre il rischio di diventare aceto.
Finalmente ieri sera ho finito la lettura del diario di Max...travel, che gentilmente mi aveva inviato. Che dire ... Max (non so fisicamente perché non lo conosco ), ma in fatto di diari, è come il buon vino ... più iltempo passa e più migliora. Tutte notizie importanti ed interessanti per chi come me sta imbastendo il viaggio per la prossima estate. Dovrò naturalmente rileggerlo ancora per poter assimilare bene certe informazioni e prenderne nota, magari lo darò da leggere anche alla moglie così anche lei entra nell'atmosfera. Grazie del diario e grazie che ci sei ... senza nulla togliere all'altro Max, titolare di questo topic, a Tommaso e a tutti gli altri che partecipano attivamente a queste pagine interessantissime sulla Norvegia.