In risposta al messaggio di argonauta55 del 02/02/2019 alle 18:27:20io ho fatto Kaupanger Gudvangen bellissimo poi Aurland salito segastein strettino vista spettacolare sul fiordo proseguito strada della neve muraglioni di 3 m. dormito fronte fiordo Laerdal ritornato laerdaltunnelen psichedelico e gratis mi pare
Ciao quando sei a Kaupanger vai verso Hauge poi Erdal per la 243,arrivi ad Aurland senza fare il tunnel di 25km nell' ultima parte hai una vista spettacolare sul fiordo Ciao Claudio
In risposta al messaggio di raffaellalella del 04/02/2019 alle 09:17:25Proprio la minicrociera Kaupanger - Gudvngen che vorrei fare questa estate al posto del tunnel ... che mi ispira poco rispetto alla natura ...
La crociera Kaupanger - Gudvngen l'ho fatta nel 2017. Uno spettacolo. Ho dormito per la notte nel meraviglioso minicamping di Kaupanger (100 Nok da mettere nella cassettina apposita), poi la mattina partenza ... due oree mezzo di navigazione, paesaggi meravigliosi, costo poco più di 100 euro ben spesi (camper 6 metri e 2 persone). Ho speso poco meno per il giro sul barcone a Geiranger per due persone, ma sinceramente non c'è paragone. Tra l'altro vorrei ricordare che per arrivare a Gudvangen via terra si deve comunque utilizzare un traghetto poco oltre Kaupanger, che sicuramente costerà molto meno, ma comunque c'è.
In risposta al messaggio di TomTom del 05/02/2019 alle 00:33:48Con 33 giorni, facendo solo la Norvegia del Sud hai tempo per divagare e soffermarti, a differenza di molti che hanno a stento il tempo di guidare e dormire.
Avrei deciso di fare la crociera , poi Bergen e da li il tunnel per andare ad Oslo facendo un po' di stavkirke... Sono a 33 giorni casa-casa, ma devo mettere un po' più soste...
In risposta al messaggio di Dash del 10/02/2019 alle 11:25:13Per chi ci vuole andare, proveniendo da Mo i Rana (verso Nord),nel mio diario del 2013 scrissi:
Alcune immagini dallo Svartisen per TomTom che in privato mi aveva chiesto delucidazioni. Quelle postate qui sono facendo la deviazione dalla E6 (andando verso N, qualche km dopo Mo i Rana a sinistra). Il torrente emissariodel lago glaciale Un fiotto d'acqua impressionante fuoriesce da un tunnel scavato nella roccia viva. Ogni tanto qualche iceberg si intrufola nel tunnel e viene sputato fuori, andando poi a finire nel sottostante lago dove c'è il parcheggio auto/camper, e il battello che attraversa il lago. Salendo al secondo lago, stratificazioni di roccia Guardando indietro (con le spalle al ghiacciaio) verso il parcheggio e il lago con battello, il percorso fatto in salita si dipana su un terreno fatto di facili lastroni di roccia liscia, da fare col bel tempo, le rocce potrebbero essere scivolose sotto la pioggia. Dal punto in cui è stata scattata la foto si sentiva tremare il terreno e si percepiva il rombo dell'acqua che transitava nel tunnel sotto i piedi Il sentiero su lastroni che ascende al lago glaciale Non è una lunga salita, il percorso è abbastanza agevole, segnalato con bandierine rosse e ometti di pietra. In meno di un'ora si arriva al punto dove si può vedere la lingua glaciale: Ghiacciaio dello Svartisen incastonato fra le rocce Ancora un po' di cammino e si arriva al secondo lago, che confina con la fronte del ghiacciaio: Secondo lago glaciale e fronte glaciale dello Svartisen Alcuni cartelli disposti lungo il perimetro del lago chiariscono che c'è pericolo di onda di piena: se un grosso seracco dovesse staccarsi e cadere in acqua, l'onda in brevissimo tempo potrebbe spazzare le rocce a bordo lago. Uomo avvisato, se ci si vuole avvicinare al ghiacciaio conviene tenersi più in alto possibile (fatto fino a toccare con mano i blocchi di ghiaccio). Ciao da Dash
https://www.autopassferje.no/om...
https://www.autopassferje.no/fe...
In risposta al messaggio di mtravel del 10/02/2019 alle 11:36:26grazie, gia aggiunto sulla mia mappa della Norvegia, per un futuro viaggio
Per chi ci vuole andare, proveniendo da Mo i Rana (verso Nord),nel mio diario del 2013 scrissi: ...indicazioni per arrivare al ghiacciaio. Bisogna proseguire fino a Rosvoll, svoltare a sinistra seguendo le indicazioni perSvartisen. Seguono una ventina di chilometri percorsi costeggiando un lago in cui si immette un torrente dalle acque delle più diverse tonalità di verde: smeraldo, salvia, perfino con tonalità argentee. La strada si restringe, nuova svolta a sinistra, per un paio di chilometri diventa bianca ma ben battuta e compatta e si arriva a Svartisdalveien con punto sosta (50NOK) e microcampeggio sul lago (100NOK). SI tratta di una piccolissima struttura con solo un lavandino per le stoviglie e due box toilette, peraltro pulitissime. Gestito dal barcaiolo, alla sera la moglie passa a ritirare i soldi.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Dash del 10/02/2019 alle 13:47:55Un'altro posto che mi ero segnalato come possibile escursione. Tra altre 2/3 escursioni per vedere i ghiacciai questo mi aveva ispirato di più. Ora che vedo le tue superbe foto e le tue impareggiabili spiegazioni e istruzioni d'uso non ho più alcun dubbio ... Ghiacciaio Svartisen senza se e senza ma! Grazie di cuore!
Completo la sequenza di immagini dello Svartisen con altre 5, avvicinandosi e gironzolando attorno al ghiacciaio... Cartelli di pericolo attorno al lago Nell'avvicinarsi al ghiacciaio, cercare sempre di tenersi a destradei cartelli, verso la risalita. Oppure avvicinarsi al bordo del lago, ma sempre pronti a scappare, valutando se si è in grado di correre in salita fino alla zona sicura. Chi vuole farsi del male non ascolti, e faccia il picnic a bordo lago... Seraccata a distanza ravvicinata In circa un quarto d'ora si arriva fino a sovrastare la muraglia blu di ghiaccio. Blocco di ghiaccio crepato per l'impatto con la roccia Quando un blocco di ghiaccio atterra sullo strato di roccia, si formano delle crepe, per cui poi si sbriciola anche a mani nude. Lo strato nerastro è quello che ha dato il nome al ghiacciaio, infatti Svartisen significa ghiaccio nero. Il norvegese è un po' un misto di tedesco e di inglese, Schwarz+eis = Svart+isen Alla base della seraccata Anche qui consiglio di andarci senza armi e bagagli (lasciare lo zaino a distanza di sicurezza). Si può andare fin sotto la seraccata, ma sempre pronti a scappare, sempre valutando la propria velocità ad allontanarsi, valutando anche il rischio se la temperatura è elevata (meglio una giornata fredda). Nel dubbio, tenersi accuratamente alla larga. Blocco di ghiaccio nel torrente Un blocco di circa un metro di lato (diciamo una tonnellata), veniva rapidamente trascinato dalla corrente. Anche qui, andare a bordo torrente non è vietato, però conviene starci il meno possibile. Istantanea a bordo torrente Anche quella è una posizione pericolosa, la foto da lì l'ho fatta anch'io, stando sempre attento a cosa succedeva attorno... Ciao da Dash
In risposta al messaggio di Dash del 10/02/2019 alle 13:47:55Vedo che i cartelli non sono cambiati, quando ci sono stato io però il ghiaccio era meno.
Completo la sequenza di immagini dello Svartisen con altre 5, avvicinandosi e gironzolando attorno al ghiacciaio... Cartelli di pericolo attorno al lago Nell'avvicinarsi al ghiacciaio, cercare sempre di tenersi a destradei cartelli, verso la risalita. Oppure avvicinarsi al bordo del lago, ma sempre pronti a scappare, valutando se si è in grado di correre in salita fino alla zona sicura. Chi vuole farsi del male non ascolti, e faccia il picnic a bordo lago... Seraccata a distanza ravvicinata In circa un quarto d'ora si arriva fino a sovrastare la muraglia blu di ghiaccio. Blocco di ghiaccio crepato per l'impatto con la roccia Quando un blocco di ghiaccio atterra sullo strato di roccia, si formano delle crepe, per cui poi si sbriciola anche a mani nude. Lo strato nerastro è quello che ha dato il nome al ghiacciaio, infatti Svartisen significa ghiaccio nero. Il norvegese è un po' un misto di tedesco e di inglese, Schwarz+eis = Svart+isen Alla base della seraccata Anche qui consiglio di andarci senza armi e bagagli (lasciare lo zaino a distanza di sicurezza). Si può andare fin sotto la seraccata, ma sempre pronti a scappare, sempre valutando la propria velocità ad allontanarsi, valutando anche il rischio se la temperatura è elevata (meglio una giornata fredda). Nel dubbio, tenersi accuratamente alla larga. Blocco di ghiaccio nel torrente Un blocco di circa un metro di lato (diciamo una tonnellata), veniva rapidamente trascinato dalla corrente. Anche qui, andare a bordo torrente non è vietato, però conviene starci il meno possibile. Istantanea a bordo torrente Anche quella è una posizione pericolosa, la foto da lì l'ho fatta anch'io, stando sempre attento a cosa succedeva attorno... Ciao da Dash