In risposta al messaggio di cruiser del 07/12/2018 alle 20:07:08
@ledzep: in Russia nel '92 in auto? Massima ammirazione! Vorrei tornare indietro nel tempo per poter fare un viaggio simile, sarebbe stato molto interessante vedere la situazione appena dopo il crollo dell'URSS. @willis: Se posso dare un consiglio sull'itinerario per la Georgia... all'andata, in Turchia, state un po' bassi. Andate per Erzurum, Kars ed entrate in Georgia dal valico di Posof-Vale. E' meno trafficato, e la strada per arrivarci è spettacolare (alcuni tratti da fare in prima). Il passaggio per Batumi lo potete fare al rientro.
La situazione era disastrosa. In città, figurati nelle campagne.
In stazione a Mosca c'erano vecchiette che vendevano i loro unici beni (avuti da qualche straniero di passaggio): una bottiglia di Coca Cola, un pacchetto di Marlboro, eccetera.
Più volte siamo stati avvicinati da pensionati che ci chiedevano un pacchetto di sigarette. Non per fumarlo ma per venderlo.
A San Pietroburgo era anche peggio, vendevano colbacchi di coniglio, usati e piuttosto malmessi.
I famosi Magazzini Gum erano desolatamente vuoti.
Tranne il negozio di Chanel: in bella mostra un bottiglione da cinque litri di N.5.
Disastrosa si ma non per tutti, davanti al negozio c'era la coda.
Dimenticavo, anche il negozio dei jeans Diesel era abbastanza fornito.
Negli alberghi anche a quattro o cinque stelle la cena era misera, qualche pezzetto di carne galleggiava nelle povere zuppette di cavoli che ti davano.
Quello che non mancava mai era la vodka. Anche perché si mangiava con la giacca a vento.
A proposito di alberghi, salivi in ascensore, ogni corridoio delle camere era presidiato da una quardia in un gabbiotto di rete metallica.
Non c'erano mai due coperte o due asciugamani uguali, gli arredi dei bagni erano disastrati.
Ho dovuto litigare perché volevano addebitarmi un asse del WC rotta. Ovviamente lo era già al nostro arrivo.
Telefonare era un'avventura. Il mio numero di casa includeva la combinazione di numeri 1 e 5, che ne so, 0331-57xxxxx.
Quindici era il numero del nostro centralino internazionale.
Provo a telefonare a casa, tanti tentativi senza successo.
A un certo punto mi trovo al telefono un operatore SIP imbufalito che mi accusa di aver mandato in blocco la centrale.
Dico: ma sei sc-emo ? Io mi trovo a Mosca.
Qualche accesa discussione e la vinco io. Mi chiede il numero e finalmente, dopo un attesa di minuti, mi passa casa.
Cosa che ci stupì, metà della popolazione esaltava Gorbaciov, l'altra metà lo insultava.
Percentuali esattamente ribaltate se si parlava di Eltsin, allora ancora poco noto sulla scena internazionale.
Il primo veniva tacciato di tendenza all'alcool, sappiamo che il secondo non ne era certo immune.
Altra cosa strana: tra gli anziani, molti parlottavano un italiano abbastanza comprensibile.
Max
p.s. Situazione molto simile la trovai in Polonia, a quei tempi ci andai per lavoro.
Auto decrepite, la migliore al massimo una Skoda d'antan.
Ma si iniziavano a vedere concessionari Mercedes, Porsche e perfino Ferrari.
Modificato da mtravel il 08/12/2018 alle 11:27:42