In risposta al messaggio di savio3 del 13/02/2019 alle 11:43:34
Buongiorno a tutti ! E grazie per le risposte alle mie precedenti richieste di info ! Questa volta vi chiedo come è realmente la strada del Troll ( e relativo passo delle Aquile ) percorrendo la Norvegia in direzione Sud perché, mi pare di capire, non è tanto larga ma a seconda dei diari di viaggio che si leggono, risulta di facile/impegnativa percorrenza e/o con discese tranquille/ripide ( che mettono a dura prova l'impianto frenante ). Io ho un Adria Matrix Axess 590 Sg Fiat cc 2300 130 cv ( l'anno scorso in Austria, tornando dalla Germania,e seguendo il navigatore (mai fidarsi completamente!) mi sono ritrovato sull'Hantennjoch a quasi 2000 m.s.l.m. Arrivato giù a Imst sopra i copri cerchioni anteriori potevo quasi cucinarmi una bistecca ... . ( Comunque un bellissimo panorama ). Grazie per qualche info in merito.
Io non mi fascerei la testa.
A meno che tu, per passo delle aquile intenda Trollstigen, quella dei troll e quella delle aquile sono due strade diverse.
Fatte entrambe sia in salita che in discesa. Nessun problema particolare, ci vanno anche i bus turistici.
Quella dei Troll (due volte in salita e una in discesa a memoria undici tornanti), può dare qualche problema (ma pochi) nel caso incroci il solito Concorde di quello che io chiamo commercialista tedesco in pensione.
Quasi nessuno con i bus i cui autisti sanno come fare.
Freni: Non vedo problemi particolari in quella dei Troll, nè riscendendo dai tornanti nè proseguendo dopo il punto panoramico.
Qualcuno in più in quella delle aquile ma questa estate l'ho fatta in discesa con i freni malmessi dopo una scaldata precedente. Sono arrivato a Geiranger con i freni freddi. Sendendo con le marce basse, beninteso.
Salendo da Geiranger è abbastanza impegnativa con qualche tornante ripido ma, ripeto, ci passano anche i bus.
Ecco, qui può capitare che eventuale olio lasciato dai mezzi pesanti imbratti la strada (speciamente sotto l'acqua) e capita che gli pneumatici slittino un poco. Ma nulla di drammatico comunque.
Entrambe sono del tutto fattibili, ci sono punti ben peggiori, scendendo dall'Handargervidda, dopo la cascata Voeringfossen, c'è una sequenza di tunnel a cavatappi che ho fatto in seconda con il motore a 4000 giri. Cercando di frenare il meno possibile e lasciando, tra una frenata el'altra, tempo sufficiente a smaltire l'eventuale calore di dischi e pastiglie.
Il problema non è tanto il loro fading quanto il rischio di formazione di bolle d'aria nel liquido dei freni.
Max
Modificato da mtravel il 13/02/2019 alle 12:10:24