Inserito il 12/08/2011 alle: 22:44:51
Sono toscana di nascita da generazioni, sarda d'adozione , da 20 anni a parte alcune eccezioni, le mie ferie le trascorro sull'Isola.
Dunque visita a Nuoro, surreale, vuoto assoluto pochi passanti, pochi turisti. Parcheggio camper presso il CS cittadino, bella e salutare sgambata a piedi ed eccoci in centro città. Gradevole un pò scoordinata. Visita alla casa museo di Grazia Deletta ( ingresso gratuito) il tutto ben mantenuto e ricostruito. Nel giardino piccola biblioteca dove e possibile leggere, sulle panchine circostanti e sotto l'ombra delle piante presenti, i libri della scrittrice. Rilassantissimo...Poi visita al museo del costume ( ingresso 3 E), che sapientemente ricostruisce le tradizioni sarde, attraverso i costumi, le maschere etc. Veramente in poco spazio, molte cose da apprendere ed apprezzare. Pranzo in un centro silenziosissimo, per finire visita al MAN ( museo di arte moderna) dove è allestita una mostra sull'arte aborigena, veramente mooolto bella. Ritorniamo all'agriturismo Paulesa, per la cena, non senza prima aver ammirato il paesaggio che da Nuoro porta a Dorgali. Di nuovo pasta fatta in casa, carne di eccellente qualità, Cannonau da sbornia, dolci sublimi. Da domani insalatone..... Oggi apprezziamo questa arte sublime del produrre dei cibi che ricorderemo nei grigi inverni della nostra vallata. Poi testa all'insù ad ammirare un cielo che le nostre cittadine "al neon" ci impediscono di apprezzare. Silenzio che è musica. Al mattino visita agli allevamenti dell'agriturismo, lunga chiacchierata con Antonio, il patriarca, che gestisce il tutto, considerazioni amare sul mercato dei prodotti. Che tristezza e rabbia, siamo costretti a cibarci, per lo più, con alimenti geneticamente modificati e ciò che viene prodotto in maniera naturale o comunque non troppo manipolata, praticamente non ha mercato.....
Partenza per l'orientale sarda, altra chicca che non ci perdiamo mai, vista sul Supramente, panorama su Su Gurroppu ( i ricordi ci portano al'escursione fatta anni fa, faticosissima , ma esperienza unica). Sosta a Genna Silana, caffè di rito ed acquisto del miglior caprino ( a mio modestissimo parere) di tutta la Sardegna. Continua il viaggio, maialini selvatici, capre indisturbate ci attraversano la strada e noi incantati ad osservarli. Direzione Villasimius in campeggio, dobbiamo raggiungere degli amici che sono là con le bimbe, compagne di giochi di nostra figlia. La forte tentazione sarebbe di cambiare punto sosta, visto il prezzo esoso del campeggio, ma nella vita bisogna mediare, dunque andiamo. In compenso la Spiaggia del riso, ci permette di osservare un tramonto surreale, con le nubi che in lontananza si tingono di rosa. Foto, foto ed ancora foto. Le spiagge bellissime, lo Stagno di Notteri ci fa ammirare i suoi fenicotteri, mare, mare ed ancora mare. Per un paio di giorni fermi a fare i balneari.