Inserito il 08/06/2011 alle: 10:52:26
Noi siamo appena tornati da una breve vacanza in Sardegna, e ripeteremo la cosa dopo il 15 di agosto.
Non guardatemi come un mostro, non sono Rockefeller: è che il viaggio di maggio- giugno mi è uscito praticamente gratis, perchè avevo una valanga di punti MobyClub accumulati coi viaggi degli anni passati, e quello di metà agosto - metà settembre quando l’ho prenotato aveva ancora delle tariffe avvicinabili, essendo un po' fuori stagione.
Al di là di questo, l'impressione che ho avuto in questa mia ultima vacanza è stata piuttosto desolante. A parte il traghetto, una trentina di camper di cui italiani 3 compresi noi, durante le nostre soste ci siamo trovati quasi sempre soli.
Al campeggio Tancarè di Berchidda eravamo totalmente gli unici, ai Platani di Fertilia in 3: il Sig. Nello ci ha rivelato il suo disappunto (per dare una definizione elegante) per il fatto che alcuni suoi clienti abituali gli hanno telefonato per avvisarlo che questa estate non potranno esserci.
L’unica località in cui c’è stato movimento è stata l’area attrezzata Punto Maragnani di Valledoria: ben 15 camper, di cui italiani 2!
Una sabato sera in pizzeria (sempre zona Alghero) eravamo 8 commensali, il bar del parcheggio della Basilica di Santa Trinità di Saccargia era chiuso, ed aveva l’aspetto di avere chiuso definitivamente (infatti gli anni scorsi lo abbiamo trovato sempre aperto, in ogni stagione).
A Putzu Idu – Su Pallosu abbiamo trovato un po’ di gente perché era di domenica, ma la domenica sera siamo rimasti soli.
Non è che ci dispiaccia stare da soli, ma considerato che era già verso l’inizio di giugno pensavamo di incontrare un po’ più di appartenenti alla categoria dei “pensionati”.
Abbiamo avuto modo di parlare con negozianti, gestori di aree attrezzate e di bed & breackfast, ed il commento è stato unanime: nessuna o pochissime prenotazioni per l’estate, disdette tante, ed in più ci è stato detto: “voi potete andare da un’altra parte, se volete, in Puglia piuttosto che in Croazia o dove vi pare, noi sardi se vogliamo uscire dalla Sardegna, o dobbiamo farlo per necessità, non abbiamo altra scelta che il traghetto…o l’aereo per poi trovarci senza macchina”.
La sensazione dei sardi è quella dei confinati: difficile uscire e difficile essere raggiunti. L’economia basata sul turismo stagionale è a bocconi. Se noi continentali economicamente non stiamo bene, i sardi stanno peggio.
Si trattasse solo degli alberghi o villaggi turistici, egoisticamente, meglio così, gli sta bene (tanto la maggioranza dei proprietari sono continentali). Mi dispiace per i “bottegai” sardi, e per “bottegai” intendo tutti quelli che hanno piccole attività autonome, compresi gli affittacamere.
Sono andata a fare spesa da una bottegaia di un piccolo paese: davanti a me due clienti, al momento di pagare hanno detto “segna” (sottinteso che poi ti pago quando “tiro” la pensione) e la signora con un sospiro ha tirato fuori un grosso quadernone con tante pagine scritte. Mi è venuto il magone per tutte e tre, la bottegaia e le clienti; avrei voluto pagare io la loro spesa, ma non l’ho fatto, ovviamente, perché so che se ne sarebbero offese a morte.
Per rispetto di questa gente, oltre che per il mal di Sardegna che ci pervade, ancora nonostante tutto ci torniamo.
Ciao Anna